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IPOTIZZA PACE DURATURA SENZA CONFLITTI SU UNA BASE DI UN SISTEMA DI EQUILIBRIO INTERNAZIONALE. PROPOSTA: CREAZIONE FEDERAZIONE DI STATI

Queste tesi ispireranno le politiche '900 della 'sicurezza collettiva': SdN e ONU

Opera più importante: 'Per la pace perpetua' 1795. Temi politici che possono portare alla

  1. pace perpetua:
    • Repubblica: gli stati si devono dare ad una struttura repubblicana. Repubblica: la costituzione civile di ogni stato deve essere repubblicana. *repubblica= rappresentanza + divisione dei poteri. Repubblica vs dispotismo (Rousseau)
    • Federalismo di liberi stati: gli stati si devono federare e di riconoscersi in un diritto comune. Il diritto delle genti deve essere fondato su un federalismo di liberi stati. Analogia col passaggio dallo stato di natura allo stato civile. Dalla forza al diritto nelle relazioni internazionali. No forza
    • GIURIDICIZZAZIONE: dalla forza al diritto
    • Diritto cosmopolitico: ogni individuo è cittadino del mondo.

Abbandonare la forza. Il diritto cosmopolitico deve limitarsi alle condizioni di un'ospitalità universale. È il diritto di visita, di ingresso in stati ai quali non si appartiene. Crescenti rapporti tra i popoli e cittadini del mondo.*il mondo procede comunque verso la pace perpetua: lo spirito del commercio

rapporto con la tradizione giusnaturalistica e contrattualistica:

  • Non è fatto originario, ma un'idea di ragione, serve a definire il criterio di legittimità delle leggi: obbligo del legislatore di emanare le leggi come se scaturissero dalla volontà dell'intero popolo
  • Diritto di resistenza: Non lo ammette, ma ammette la libertà di penna, ovvero il diritto di espressione dell'opinione pubblica
  • Insocievole socievolezza: gli uomini tendono a unirsi in società, ma a far valere i propri interessi. Dall'insocievolezza derivano i talenti. L'antagonismo genera progresso. Tipico della tradizione liberale

E repubblicana

Diritto e stato di diritto: unico diritto innato è la libertà. L'uomo rinuncia alla libertà naturale per ottenere un diritto di libertà in forza di una legge universale. Lo stato di diritto garantisce libertà dei singoli, uguaglianza dei sudditi e indipendenza dei cittadini.

CONSTANT 1767-1830-"La libertà degli antichi, paragonata a quella dei moderni" [Liberale francese, conservatore. Mill e Toqueville più vicini alla democrazia e ai temi sociali] È uno dei principali esponenti del cosiddetto "liberalismo della restaurazione" (fase che si apre dopo l'era Napoleonica e che arriva fino agli anni 50 dell'800), ma più in generale di tutta la tradizione classica liberale. Vive la duplice esperienza del giacobinismo e del dominio napoleonico, che considera effetti perversi della democrazia e della sovranità popolare. Fissa la celebre dicotomia tra "antichi" e "moderni".

E con essa, sia pure con significative aperture, una netta separazione tra liberalismo e democrazia.

Autore che stabilisce una netta separazione tra liberalismo, che gli piace, e democrazia, che considera come esperienza degli antichi e irripetibile nelle condizioni dell'epoca. Vita politica intensa, opposizione a Napoleone (si riconcilierà). Si schiera con l'opposizione a Luigi XVIII e poi a Carlo X. Fu presidente del consiglio di stato nel 1830, nominato da Luigi Filippo. Muore poco dopo.

Scrive: "principi di politica" e "DISCORSO SULLA LIBERTÀ DEGLI ANTICHI PARAGONATA ALLA LIBERTÀ DEI MODERNI". Quest'ultimo è un testo di una conferenza pronunciata nel 1819.

Temi:

  • Antichi e i moderni: appartengono a pianteti diversi, motivi:
  • Libertà e democrazia degli antichi
  • Libertà e democrazia dei moderni (motivo antropologico)
  • L'uomo antico si realizza nella sfera
  • L'uomo moderno si realizza nella sfera
pubblica privataLa schiavitù Lavoro moderno. Nessuno può fare politica a tempo pieno.
Le dimensioni della comunità politica: polis Dimensioni della comunità politica: stato di medie e grandi dimensioni
Democrazia diretta Governo rappresentativo *ripropone l’esperienza degli antichi nel mondo moderno è impossibile e al contempo pericoloso
Indipendenza privata è libertà per i moderni. La collettività coercizzava l’individuo nel mondo passato. Antichi inclini alla Guerra Moderni inclini al Commercio
Sovranità popolare e suffragio limitato: problema del diritto di voto. Per lui i governi ora devono essere rappresentativi. Su questo territorio si pone la questione del diritto di voto. Constant ritiene che esso debba essere limitato ai ceti abbienti e colti (2% della popolazione).
a) Perché solo chi contribuisce al sostentamento dello stato con le tasse ha diritto a far valere la sua parola nella direzione dellostessob) Perché i ceti non abbienti, e dunque meno preparati, tendono a cadere nelle mani del demagogo e fornire il pretesto per il potere arbitrario e onnipotenza della democrazia. Fino a quanto non si ha l'allargamento massiccio del diritto di voto noi NON possiamo parlare di democrazia rappresentativa, possiamo parlare di governo rappresentativo.

Potere neutro: rappresentanza, separazione dei poteri, suffragio ristretto: è questa la ricetta che Costant propone tra i due eccessi della rivoluzione (giacobinismo, bonapartismo) e della restaurazione (assolutismo monarchico). Di questa ricetta è parte essenziale l'idea del potere neutro: vale a dire della monarchia come garante dell'ordinamento costituzionale complessivo, che trae la sua legittimità dalla tradizione e dalla dinastia. Il monarca non dipende dalla legittimità popolare, ma da una discendenza dinastica. Questo può esercitare un potere neutrale, potere di garanzia per.

Il funzionamento dell'ordinamento istituzionale. La monarchia garantisce il funzionamento complessivo delle istituzioni politiche. È un elemento che quasi tutte le costituzioni moderne, monarchie e repubbliche, accoglieranno in vari modi e misure. Sullo sfondo del discorso c'è un'articolata riflessione sulla rivoluzione francese e sul suo significato.

TOQUEVILLE 1805-1859. È uno dei più grandi classici della tradizione liberale. Al centro della sua opera il problema del rapporto tra democrazia e libertà. Introduce nel dibattito politico dell'epoca il grande tema del modello americano, che considera come il paradigma della democrazia pienamente realizzata. Guarda agli USA degli anni trenta dell'Ottocento, ma "vede" profeticamente alcuni caratteri centrali delle moderne società di massa. Da qui la sua fortuna soprattutto novecentesca. Aron lo considera uno dei grandi maestri del pensiero sociologico [rampollo di famiglia]

Aristocratica filoborbonica scampata alla grande rivoluzione e al terrore. Si schiera con Luigi Filippo durante la Rivoluzione di Luglio e rompe con la famiglia e la sua cerchia sociale. Viaggia successivamente in America: l'idea è studiare il sistema penitenziario americano. Matura il progetto della DEMOCRAZIA IN AMERICA (due stampe 1835-1840). Scrive l'antico regime e la rivoluzione: opera importante sul piano storico-grafico e politico. DEMOCRAZIA IN AMERICA, grandi temi:

  • America: importante il viaggio del 1831-1832. L'America che attraversa ed esplora è diversa da quella che Tocqueville vede. Ne ha un'immagine filosofica, soprattutto nella seconda democrazia, come gli rimproverà mezzo secolo più tardi James Bryce.
  • In particolare, non vede fino in fondo due elementi cruciali:
    • la crescente polarizzazione della società americana, che già all'epoca stava assumendo un carattere fortemente plutocratico
    • avvento dei partiti
politici di massa nell'epoca di Jackson.
*due realtà che gli stessi americani percepiscono con chiarezza (problema degli interlocutori di Tocqueville).
Se tuttavia non vede l'America del suo tempo, Tocqueville percepisce con chiarezza il profilo delle moderne società di massa. È un profeta di sviluppi che dovevano assumere concretezza soprattutto nel '900 (da qui la sua fortuna '900).
 Democrazia: guarda la democrazia con lenti aristocratiche. La democrazia è un assetto sociale prima che in una forma di governo: il suo carattere essenziale è l'eguaglianza delle condizioni. Società democratica e società aristocratica.
Tutte le società tendono verso la democrazia: la rivoluzione democratica è un fatto provvidenziale. Irresistibile, universale, che si sottrae alla potenza dell'uomo. È un processo che va governato, altrimenti i sussulti della rivoluzione: il problema è che questo sviluppo mette a rischio.La libertà. Libertà democratica vs. tirannide democratica L'America ha già realizzato in forma compiuta la rivoluzione democratica. Per questo costituisce un laboratorio essenziale per comprendere la democrazia. L'Europa diventerà come l'America, non viceversa. L'America inoltre, ha sviluppato alcuni importanti anticorpi per ciò che riguarda il rischio del dispotismo democratico. Anche in questo senso è un laboratorio essenziale. Perché l'America ha già realizzato in forma compiuta la democrazia? I caratteri del processo di colonizzazione; classe media e assenza di ceti aristocratici e dinastie (ma nuova aristocrazia), il self-government di stampo inglese; il ruolo del puritanesimo: capitalismo e democrazia (Weber) e vivono la rivoluzione americana. Tirannide della maggioranza/ dispotismo democratico: TIRANNIDE DELLA MAGGIORANZA Sul piano politico Sul piano sociale Elettori ed eletti Conformismo e

mediocrità

Maggioranze e minoranze

Individualismo

Egoismo

Potere tutelare

Pastore e il gregge

Dispotismo democratico come dispotismo

RIMEDI

Sul piano politico

Sul piano sociale

Costituzione

Associazionismo

Federalismo

Libertà di stampa

Separazione dei poteri

Giurie popolari - funzionano solo relativamente in America. Rischiano di non funzionare in Europa.

Crescente pessimismo nella Seconda Democrazia

tre temi strettamente collegati, nel quadro di un'articolata riflessione sui caratteri della società democratica e del rapporto tra democrazia e libertà

MILL 1806-1873

È un filosofo a tutto tondo. Appartiene alla tradizione liberale, ma è attento alla questione sociale.

Anticipa alcuni elementi della tradizione liberal-socialista

Tre opere da ricordare:

Sulla libertà (1859)

Considerazioni sul governo rappresentativo (1861)

Sull'asservimento delle donne (1869)

è mol

Dettagli
A.A. 2021-2022
14 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/02 Storia delle dottrine politiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elisaellischiaravalli167 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del pensiero politico contemporaneo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Tuccari Francesco.