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ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE

I trasferimenti coattivi: esecuzione forzata, espropriazione, licenze obbligatorie speciali.

L'esecuzione forzata sul brevetto si svolge secondo norme dettate nel c.p.i., e dove queste non dispongono si ricorre al codice di procedura civile per l'esecuzione su beni mobili.

L'espropriazione del brevetto è prevista "nell'interesse della difesa militare del Paese o per ragioni di utilità pubblica". In questo caso vi è ablazione del brevetto e autorizzazione all'uso della P.A. dietro indennizzo.

La licenza obbligatoria (costrizione del titolare a concedere licenze a terzi) è uno strumento importante di repressione dei possibili abusi del titolare del brevetto, soprattutto per quello che è maggiormente lesivo degli interessi della collettività, ossia la mancata o insufficiente attuazione dell'invenzione.

La licenza obbligatoria può essere concessa solo a chi provi di non avere

ottenuto dal titolare una licenza negoziale a condizioni eque e non sia un contraffattore; può essere ceduta con il consenso del titolare, oppure senza consenso ma solo con l'azienda e il ramo d'azienda del licenziatario. La licenza obbligatoria è sempre NON ESCLUSIVA e a titolo oneroso. In diritto Italiano la licenza obbligatoria è prevista in due ipotesi: 1) mancata o insufficiente attuazione dell'invenzione, per oltre un triennio e che realizzi una grave sproporzione con i bisogni del paese. Non si dà luogo a licenza obbligatoria se la mancata o insufficiente attuazione dell'invenzione sia indipendente dalla volontà del titolare del brevetto, quali possono essere la mancanza dei tempi tecnici necessari per l'attuazione industriale dell'invenzione, oppure l'esistenza di contraffazione che rendono poco economica l'attuazione dell'invenzione. Non si considerano cause valide la mancanza di risorse finanziarie.

Il fallimento o l'assenza di autorizzazioni amministrative necessarie.

E nel caso in cui l'attuazione di una invenzione brevettata non è possibile senza l'utilizzo di una precedente invenzione brevettata, nell'ipotesi quindi di invenzione dipendente. In questo caso il titolare del secondo brevetto ha diritto ad una licenza obbligatoria sul primo solo se, rispetto alla precedente, la seconda invenzione comporta "UN IMPORTANTE PROGRESSO TECNICO DI CONSIDEREVOLE RILEVANZA ECONOMICA".

La licenza di diritto è un caso residuale ed è una forma intermedia tra la licenza negoziale e la licenza obbligatoria. Tale licenza viene attivata dal titolare del brevetto mediante un'offerta al pubblico per l'uso non esclusivo dell'invenzione, dietro versamento di canone. Il contratto è concluso quando qualcuno notifica al titolare una dichiarazione di accettazione.

CAP 9) ESTINZIONE E NULLITA

Scadenza. Rinuncia. Decadenza.

indica il termine di efficacia del brevetto e determina l'estinzione di esso, che si ha trascorsi i 20 anni dal deposito della domanda. Il termine non è prorogabile, né rinnovabile (si rilasciano certificati complementari per farmaci e fitosanitari). La RINUNZIA è disciplinata dall'art. 78 c.p.i. e può avvenire da parte del titolare e di tutti coloro che vantano diritti patrimoniali sul brevetto. La rinunzia è totale e definitiva. Con il termine DECADENZA la legge prevede alcune ipotesi di cessazione anticipata del diritto di brevetto: a) mancata o insufficiente attuazione dell'invenzione che si protrae per oltre un biennio dopo la concessione della licenza obbligatoria; b) mancato pagamento dei diritti di brevetto; c) scavalcamento per priorità, ipotesi prevista dalla Convenzione di Unione di Parigi, secondo la quale il brevetto viene privato di qualsiasi oggetto in Italia se, nell'anno precedente la domanda di brevetto per quella.stessa invenzione era stata già depositata da un altro soggetto che ne rivendichi la priorità in uno Stato aderente alla Convenzione. NULLITA': il brevetto è nullo se l'invenzione non è brevettabile; se l'invenzione non è descritta in modo sufficientemente chiaro e completo da consentire a persona esperta di attuarla; se il titolare del brevetto non aveva diritto di ottenerlo; se la domanda di brevetto si estende oltre il contenuto della domanda iniziale. La giurisprudenza consente la CONVERSIONE del brevetto per invenzione nullo in brevetto per modello di utilità, quando viene rilasciato un brevetto per un trovato da qualificare non come invenzione, ma che presenta i requisiti di validità poiché presenta una forma nuova di prodotto, quindi un nuovo modello di utilità. La giurisprudenza consente la conversione solo in presenza di una domanda giudiziale di qualsiasi stato e grado di giudizio. Il titolare del brevetto

Il convertito deve depositare all'Ufficio, entro 6 mesi dalla sentenza di conversione, una domanda di correzione del testo originario con nuove rivendicazioni.

CAP 10) SETTORI NUOVI E BREVETTI SPECIALI

Il diritto di brevetto è stato pensato per le invenzioni della meccanica. Ma non tutte le regole disposte potevano essere adattate ai nuovi settori, come la chimica, la biotecnologia e l'informatica, per le quali si sono sviluppate regole ad hoc, soprattutto da parte della giurisprudenza.

Brevetti chimici: domanda di brevetto per formule generali e invenzione di selezione.

In Italia fino al 1978 esisteva il divieto di brevettazione dei farmaci, pertanto la riflessione sui brevetti chimici è relativamente recente.

Nel campo della chimica il problema principale che si incontra è la validità delle domande di brevetto per formule generali. Chi individua una nuova molecola, presenta una domanda di brevetto che rivendica quella molecola e descrive solo alcune

variantidi essa. Tale molecola, però, può dar vita ad un numero enorme di singoli composti etrovati, che non sono descritti e che possono essere individuati anche in seguito. Il dubbio è quindi sul contenuto di tale brevetto presentato, e cioè se esso attribuisce esclusività su tutti i composti riconducibili a quella molecola, cioè alla sua formula generale, oppure se è attribuibile un nuovo brevetto di SELEZIONE.

La validità del brevetto per formula generale può essere affermata ma solo se la domanda riguarda una classe di prodotti molto omogenea e quando viene individuato il numero più elevato possibile di varianti a cui la formula può dar vita.

La validità del brevetto di selezione dipende dalla attività inventiva presente nel nuovo composto: se la realizzazione del composto, partendo dalla formula generale, è alla portata del tecnico medio la brevettabilità è esclusa.

perché il composto selezionato sarà compreso nell'ambito di estensione del brevetto per formula generale). Per valutare se la selezione sia o non sia alla portata del tecnico medio si deve guardare sia alla struttura del nuovo composto, sia alle sue funzioni, e valutare quanto esse siano lontane da quelle del composto già noto, basandosi sui criteri di novità ed originalità.

Il brevetto di SELEZIONE viene considerato brevetto dipendente da una precedente invenzione, il cui titolare per poter utilizzare la propria invenzione deve ottenere licenza negoziale o obbligatoria sul brevetto precedente.

Nel campo della BIOTECNOLOGIA la direttiva n 98/44/CE detta una disciplina dei brevetti biotecnologici sostanzialmente identica in tutti i paesi dell'UE.

L'ambito della brevettabilità è espresso in termini molto ampi e comprende i materiali biologici e i procedimenti attraverso i quali vengono prodotti, lavorati e impiegati i materiali.

biologici; le nuove applicazioni di un materiale biologico; le invenzioni riguardanti piante o animali, se la loro applicazione non è limitata all'ottenimento di una varietà vegetale o specie animale. La legge offre un elenco completo delle invenzioni escluse dalla brevettabilità; tra esse le invenzioni la cui attuazione è contraria alla dignità umana, all'ordine pubblico o al buon costume, come procedimenti di clonazione o modificazioni dell'identità genetica, utilizzo di embrioni, ecc. Tra le invenzioni biotecnologiche più frequentemente brevettate si segnalano kit diagnostici e vaccini, che sono le applicazioni pratiche delle scoperte. Per le invenzioni che consistono nella realizzazione di nuovi microorganismi, virus e altro, la legge impone delle regole apposite. Dal momento che non è possibile una descrizione verbale adeguata, sono stati creati sistemi di deposito di colture di microrganismi, come disposto dalTrattato di Budapest del 1977, a cui ha aderito anche l'Italia. Il brevetto su invenzioni biotecnologiche ha estensione limitata all'applicazione industriale indicata nella domanda, e realizzato con il metodo indicato nella domanda; possono coesistere, quindi, due brevetti per uno stesso materiale biologico: per il materiale isolato dall'ambiente naturale e per il materiale prodotto per via biotecnologica. Il brevetto su materiali biotecnologici sono sempre PRODUCT BY PROCESS, nel senso che copre il prodotto solo se realizzato secondo il procedimento indicato nella domanda. La legge propone regole speciali anche per le licenze obbligatorie. Propone infatti il c.d. PRIVILEGIO DELL'AGRICOLTORE e DELL'ALLEVATORE disponendo che, chi abbia acquistato materiale da riproduzione di origine animale o vegetale coperto da brevetto altrui, possa utilizzare il prodotto del raccolto o il bestiame per ulteriore riproduzione all'interno della propria attività (non la

Vendita di sementi e bestiame per ulteriore attività riproduttiva). Per le nuove varietà vegetali la protezione è affidata alla Convenzione di Parigi sottoscritta nel 1961, modificato più volte. La durata della privativa dura 20 anni, ma per le piante a fusto legnoso dura 30 anni; la nuova varietà deve distinguersi nettamente da ogni altra varietà notoriamente conosciuta.

Per quanto riguarda il settore dell'elettronica, gli investimenti in tale settore sono molto elevati così come le tecniche di copiatura. Dal momento che il diritto di brevetto per invenzione non dà tutela adeguata sono nate diverse iniziative nazionali e sovranazionali.

In Italia vi è una tutela speciale per le topografie di semiconduttori (prodotto capace di svolgere una funzione elettronica), ma non per il software in esso incorporato. La durata è decennale, e il diritto di esclusiva comprende il diritto di riproduzione e il diritto allo sfruttamento.

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Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
45 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/04 Diritto commerciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AAAiutostudio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto dell'Innovazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale o del prof Giurisprudenza Prof..