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Scienza delle Costruzioni
Lin: insieme di tutte le trasformazioni lineari
Simmetrico (Sym): S = St Sym: 1/2 (S + St)
Antisimmetrico (Skw): S = -St Skw: 1/2 (S - St)
Deviatore (Dev): tr D = 0 Dev: T - 1/3 tr(T) I
Sferico (Sph): P = aI Sph: 1/3 tr(T) I
Matrice iniettibile (A) se esiste A−1 tale che AA−1 = I
Matrice ortogonale (Q) se QQt = I oppure se Qt = Q−1
Proprietà
- Q mantiene inalterate le lunghezze (norma) dei propri vettori
- det Q = ±1 (det = + insieme delle rotazioni => ortho+)
- Teorema della decomposizione polare
F ∈ lin−, det F != 0
J U V ∈ sym I R ∈ Orth => F = R U = V R
Equazioni differenziali a derivata parziale (PDE)
Stabilire una relazione tra una funzione a più variabili e le sue derivate parziali.
Data u = u(x, y) => F F(x, y, ux, uy, uxy, uxx, uyy)
Per ottenere un'unica soluzione si devono imporre le condizioni al bordo e le condizioni iniziali.
Condizioni al Bordo: Condizione di Dirichlet: u(x) = g
Condizione di Neumann: un(x) = h
Condizioni iniziali: devono essere tali da soddisfare le equazioni che descrivono il processo fisico.
Un problema è 'Ben posto' se soddisfa le condizioni di Hadamard:
- La soluzione esiste
- La soluzione è unica
- La sol. dipende con continuità dai dati
Avendo un'equazione del tipo A uxx + B uxy + C uyy = 0
- Δ < 0 -> P.D.E. ellittica
- Δ = 0 -> P.D.E. parabolica
- Δ > 0 -> P.D.E. iperbolica
Deformazione
Dato un corpo B continuo elastico e considerate Ω(B)0 la configurazione iniziale con P punto di B alla configurazione Ω(B)t ed Ω(B)f configurazione finale con P punto di B alla configurazione Ωf una deformazione del corpo B è una legge che associa ∀P∈Ω(B)0 il vettore β∈Ω(B)t.
È importante che tale funzione deformazione sia:
- biunivoca (per preservare l'integrità della materia)
- continua (per evitare salti e rotture)
Se la deformazione si considera tramite vettori invece di punti materiali la deformazione è data da Xi = β(Xi):
- X00(Xi0, i=1,2,3)
- X0t(Xi, i=1,2,3)
Il gradiente della deformazione è dato da: ∇βi = F = ∂f/∂xi
Affinché avvenga il principio di permanenza della materia bisogna avere det F > 0
Spostamenti associati alla deformazione: u=β-i {Ἰ = identità dello spazio}
Avendo H=∇u = gradiente dello spostamentoF=∇β
H=F-I
Se F=Ί la deformazione è omogenea.
Se F=I ha deformazione identica corrispondente ad una traslazione (Xit=Xi)
⇒ F =
- (1 0 0)
- (0 1 0)
- (0 0 1)
Se si ha una deformazione del tipo: X1=X10+X10c si ha estensione ⇒ F =
- (1+c 0 0)
- (0 1 0)
- (0 0 1)
Se il vettore della trasformazione è: X1=X10+cX20X2=X30X3=X30 si ha scorrimento ⇒ F =
- (1 c 0)
- (0 1 0)
- (0 0 1)
Si perde l'ortogonalità di elementi precedentemente ortogonali.
Se si ha una deformazione rigida se F=Rot (tensore rotazionale) dove Rot è un sottoinsieme di Ort+, ovvero appartengono a Rot tutti i tensori ortogonali positivi essendo:
Ort+ = {Q∈Lin | QT=Q-1 e det Rot: {ℝ→ℝ|RTR=R-1R={I}}
In una deformazione rigida la distanza tra due punti viene conservata.
Teorema de deformazione rigida
Il gradiente di spostamento rigido è un tensore antisimmmetrico (H è Skw)
DIM basata dall'equazione H=F-I. I=FFT. Essendo, la deformazione rigida si ha:
Forth I=FFT Costituiamo H = I - IH(I + IH + I)T. Essendo, con deformazione rigida è:
I+H+IT=0 ⇒ H+HT e H è Skw
c.v.d.
Teorema di Cauchy
Dim
Considerato un tetraedro, per l'equilibrio globale della risultante delle tensioni si ha:RV + R + R1 + R2 + R3 = 0
dove
- RV = risultante forza di volume
- R = risultante tensioni sulla faccia di normale m
- R1 = ... ... m1
- R2 = ... ... m2
- R3 = ... ... m3
Facendo tendere il tetraedro ad un punto si ha:
- limΔ→0 R/A = 0
- limΔ→0 R/A = t(m)
Richiamando la relazione Ai = Δni :
- limΔ→0 R1/A = t1(m1)
- limΔ→0 R2/A = t2(m2)
- limΔ→0 R3/A = t3(m3)
Sostituendo nell'equilibrio globale:t(m) + t1(m1) + t2(m2) + t3(m3) = 0
t(m) = -t1(m1) - t2(m2) - t3(m3)
Inversendo il verso ad ogni componente : (mi = -ei) e per il principio di mutua reazione si ha:t(m) = t1e1(m1) + t2e2(m2) + t3e3(m3)
Scriviamo t(m) per componenti:
- t1(m) = t1e1(m1) + t1e2(m2) + t1e3(m3)
- t2(m) = t2e1(m1) + t2e2(m2) + t2e3(m3)
- t3(m) = t3e1(m1) + t3e2(m2) + t3e3(m3)
⇒ che si può scrivere come: ti = ∑ti ej ; nj ed in forma matriciale:
[t1e1 t2e1 t3e1][t1e2 t2e2 t3e2][t1e3 t2e3 t3e3]
⇒ quindi sostituendo: [ t = Tn ] c.v.d.
dove T è definito tensore degli sforzi di Cauchy.
Se t agisce su un faccia di normale m può essere decomposto in una componente normale e ed in una tangenziale τ.
t = σn + τTn = σn + τt = Tnσnm + ττ = t - σ = Tn - σ = Tij
T = [Tij
- σ ...........
- ..... ...........
]
L'integrando e':
d/dt ( C E : E ) = d/dt C E : E + C E : dE/dt essendo C simmetrico per la sim. maggica -> 2 C E : dE/dt
quindi l'integrale diventa:
W(E) = ∫t0^t 2 ( C E(t) : E(t) ) = 1/2 ( C E(t) : E(t) ) -> posto E(t0) : 0 -> W(E) <= C E : E
W(E) : densità di energia potenziale elastica
W(E) e' un funzionale ovvero da una applicazione vettoriale associa un num. reale W : Sym -> R
Se e' possibile definire un funzionale di energia-deformazione (quindi se ∃) W = W(E) il materiale e' di Green, altrimenti e' di Cauchy.
Simmetria elastica
Applichiamo ad un corpo elastico due deformazioni successive che abbiano, come unica componente
non nulla, la prima E₁ = 1 e la seconda E₂ = 1
Se si verifica che Cij1 = Cij2 allora il materiale possiede la simmetria elastica.
Isotropi monoclinici : 1 piano di simmetria elastica Hat. ortotropi : 3 piani di simmetria elastica.
Teorema
E ∈ Sym -> E* ∈ Sym
Q ∈ Orth -> E, E* hanno le stesse componenti principali.
E* = QEQT resp. n* e' direzione principale di E; E = QT n* e' dir. principale di E*
DIM
( ET (QEQT) T = QTE(Q) I E ∈ Sym -> E-ET > QTEQ = E* ⇒ E* = (E*)T ⇒ E* ∈ Sym c.v.d
Per la seconda ipotesi bisogna avere: E* n* = λ* m*
Sostituendo l'espressione di E* e moltiplicando a sinistra per QT si ha:
QEQQT λQT m*
Essendo Q ∈ Orth -> QR = I -> EQ^T m* = λQT m*
Quindi Q^T n* e' una direzione principale per E e n* ne e' una componente principale.
E*, possono essere intepretate come la stessa deformazione rispetto di quantità diverse.
Ne consequono due stati di tensione T e T*
Se e' verificata la relazione T* = QTQT il materiale e' isotropo (ovvero ad ogni rotazione
della deformazione E la tensione resta della stessa quantità)
Gruppo di isotropi : insieme di tensori che verificano la proprieta T* = QTQT
CE = QCEQT
QEQT = QCEQT