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Le emozioni e la loro espressione facciale

II. DISGUSTO

III. TRISTEZZA

IV. PAURA

V. GIOIA

VI. SORPRESA

L'espressione facciale può essere controllata. L'espressione delle emozioni segue regole culturalmente determinate, come ad esempio nel caso di un film angoscioso, gli studenti di culture diverse, come i giapponesi, mostrano meno espressioni facciali in pubblico, ma le stesse in solitudine.

La teoria si basa su due fattori:

- Fattore neurale: possediamo dei programmi neuronali innati e universali che danno luogo a 6 emozioni primarie.

- Fattore culturale: regole che governano l'espressione delle emozioni.

Strumenti per lo studio delle emozioni:

- Strumenti self-report

- TAS-20 (Toronto Alexithymia Scale)

- FEAST (Facial Expressive Action Stimulus Test)

- BEAST (Bodly Expressive Action Stimulus Test)

- 3FACS (Facial Action Coding System)

- Colloquio clinico

Aspetti socio-sanitari:

- Spettro autistico: difficoltà nel riconoscimento delle emozioni, ma marcata compromissione nel riconoscimento della paura.

- Disturbi d'ansia: emozioni incontrollabili.

- PTSD: emozioni connesse al trauma costantemente attive.

a livello fisiologico e cognitivo BPSD= diminuzione d'interesse o incapacità di provare emozioni positive DCA= difficoltà nel riconoscimento delle emozioni, soprattutto le anoressiche Corea di Huntington= difficoltà di riconoscimento espressioni facciali disgust Lesioni all'amigdala= incapacità di rispondere alla salienza emotiva 4APPRENDIMENTO Modificazione più o meno stabile del comportamento stabilirsi di nuove configurazioni in risposta agli stimoli esterni - Apprendimento e memoria = due funzioni complesse connesse Nuove info/archiviazione • ASSOCIATIVO Associazione tra due eventi (condizionamento classico) Associazione tra un evento e comportamento che ne consegue (condizionamento operante) • NON ASSOCIATIVO Comportamento modificato da presentazione ripetuta di uno stimolo (implicito) Abituazione: riduzione frequenza emissione risposta Sensibilizzazione: aumento frequenza emissione risposta 1. TEORIA

DEL COMPORTAMENTISMO (Pavlov, Skinner)- Associazioni di tipo classico e operante alla base di tutti i processi di apprendimento.

Pavlov CONDIZIONAMENTO CLASSICO (cane/saliva):

  • RI= salivazione indotta dalla carne
  • SI= carne
  • SN= suono campanello insieme a SI causa RI
  • RA= salivazione con suono
  • SC= suono ora che provoca salivazione

ESTINZIONE: quando apprende che SC non più predittivo di SI

GENERALIZZAZIONE: se nuovi stimoli simili a SC

- Non automatico ma influenzato da:

  • CONTIGUITÀ TEMPORALE: intervallo temporale tra SI e SC
  • CONTINGENZA: SC predittore affidabile di SI

Pavlov spiega solo come risposte automatiche possono essere generalizzate e attivate da stimoli neutri - NON nuove risposte

Skinner CONDIZIONAMENTO OPERANTE: risposte emesse in maniera spontanea si stabilizzano perché rinforzate.

(ES.6) Skinner Box con ratti tocca leva, prende cibo= ricompensa

RINFORZO:POSITIVO: gratificazione NEGATIVO: eliminazione sofferenza • PUNIZIONE:POSITIVA: stimolo doloroso NEGATIVA: eliminazione piacere - Diversi schemi di RINFORZO: • INTERVALLO FISSO • INTERVALLO VARIABILE • A RAPPORTO FISSO • A RAPPORTO VARIABILE più efficace Thorndike APPRENDIMENTO PER PROVE ED ERRORI: legge dell'effettoà risposte rinforzate da qualcosaàche si vuole • Tecnica del SHAPING o MODELLAMENTO: rinforzo inizialmente fornito quando il ratto si avvicina alla leva apprendimento per approssimazioni successive. à- Da CASUALE a INTENZIONALE 2. TEORIA COGNITIVO SOCIALE (Bandura, 1969) - Coniuga il comportamentismo con la psicologia cognitivista. * (ES.7) Pupazzo Bobo un gruppo aggressivi, l'altro no primo gruppo + aggressivià - APPRENDIMENTO IMITATIVO= apprendere in modo indiretto attivare alcuni processi cognitivi affinché risulti efficace: • Prestare attenzione • Memorizzare la sequenza diazioni
  • Riprodurre a livello motorio
  • Autoconsapevolezza 5
  • Rinforzo: crea motivazione anticipando il vantaggio

Molti comportamenti nuovi sono il risultato di un apprendimento osservativo. Diversamente dal condizionamento operante il soggetto non sperimenta direttamente i rinforzi. Il comportamento rinforzato eseguito dal modello agisce come RINFORZO VICARIO. Rispetto al comportamentismo qui c'è maggior rilievo attribuito alla cognizione. Il soggetto non è passivo, ma ATTIVO. Importanza delle aspettative su se stessi (autoefficacia). Acquisizione del comportamento indipendentemente dal rinforzo.

S - Metodo sperimentale

Test scolastici: rinforzare il comportamento adeguato col rinforzo (voto)

A - Scolastico = rinforzi che facilitino l'apprendimento

Clinico = tecniche congnitivo-comportamentali

  • Tecniche di CONTRO CONDIZIONAMENTO = risposta patologica inibita

Disturbi d'ansia: teoria bifattoriale di Mowrer secondo cui fobie

Specifiche dei processi di condizionamento:

  • Classico: apprende a temere stimolo neutro
  • Operante: apprende a ridurre questa paura tramite l'evitamento dello stimolo condizionato

L'evitamento funge da rinforzo e questo non consente alla paura di estinguersi.

Desensibilizzazione sistemica (Wolpe): esposizione all'oggetto che provoca paura, addestramento a rilassarsi in situazioni sempre più spaventose.

Neuropsicologico: ridurre frequenza e intensità dei comportamenti disfunzionali tramite lo studio delle cause che li favoriscono e degli effetti che ne derivano.

  • PBIS (Positive Behavioural Intervention Support): condizionamento classico, includono:
    • Fading: attenuazione aiuto
    • Shaping: insegnamento comportamenti complessi tramite comportamenti intermedi
    • Feedback
    • Promoting: richieste di eseguire un'azione
    • Modelling
    • Chaining: insegnare sequenza di comportamenti
  • Contingency Management Procedures (CMP): condizionamento operante

Attenzione sulle conseguenze positive o negative (token economy).

INTELLIGENZA

Capacità di apprendere dall'esperienza, mettere in atto comportamenti adattivi e funzionali al raggiungimento di un obiettivo.

Principali modelli teorici:

  • Approccio psicometrico:
    • Indici globali: Scala Stanford-Binet, Scale Wrchsler
    • Analisi fattoriale: Teoria Monofattoriale di Spearman, Teoria di Thurstone e il Modello di intelligenza fluida e cristallizzata di Cattell.
  • Cognitivismo:
    • Teoria delle intelligenze multiple di Gardner
    • Teoria di intelligenza di Anderson
    • Teoria triarchica di Sternberg

Primi studi '900: Binet e Simon crearono la prima scala per la misurazione dell'intelligenza in ambito scolastico, che valutava l'età mentale a confronto con l'età cronologica e determinava se le prestazioni erano migliori o peggiori rispetto ai coetanei.

La Scala Stanford-Binet di Terman adottò l'indice di Quoziente Intellettivo.

(QI=EM/ECx100) 4 capacitààintellettive:
  • Ragionamento verbale
  • Ragionamento visivo
  • Ragionamento aritmetico
  • Memoria a breve termine
Scale Wechsler= autore intelligenza come capacità globale WAISà- Spearman= ideatore analisi fattoriale scomporre il costrutto in fattori:
  • G= fattore generale d’intelligenza
  • S= specifici fattori, abilità
Intelligenza = G + S teoria MONOFATTORIALE perché intelligenza è una dimensione omogenea.- Thurstone 7 abilità primarie PMA (Primary Mental Abilities)à à- Cattell TEORIA GERARCHICA DELL’INTELLIGENZA (1963): prevede abilità generali e specifiche superando modelliàmono/multi fattoriali:
  • Gf: intelligenza FLUIDAà no conoscenze acquisite, consente di acquisire la Gc (WAIS QI performance, Raven)
  • Gc: intelligenza CRISTALLIZZATA capacità mentale derivante da esperienze passate (WAIS QI verbale).
Carrol(1993) elabora MODELLO TRIPARTITO: architettura gerarchica a piramide, dal vertice:
  • Stratum III: fattore G
  • Stratum II: numero basso di abilità cognitive ampie (intelligenza cristallizzata, fluida, memoria ecc)
  • Stratum I: innumerevoli abilità ristrette (velocità percettiva, span di memoria).
1. Mc Grew (1997) THEORY OF COGNITIVE ABILITIES MODELLO CHC:
  • Modello psicometrico delle abilità cognitive
  • Abilità ampie e ristrette
  • Dai modelli di Cattell e Carrol
  • Nessun modello psicometrico prima base empirica così forte
  • Creazione CHC Table of Cognitive Elements (come tavola periodica degli elementi in chimica): permette la descrizione operazionalizzata e univoca delle differenze individuali.
  • Indispensabile sanare il gap tra modelli d'intelligenza e strumenti impiegati per valutazione diagnostica abilità cognitive.
  • Sono molti oggi gli strumenti che fanno riferimento a questo modello come la WISC-IV (6-16 anni).

WAIS IV.- Nuovo approccio intelligenza in termini di processi cognitivi che entrano in funzione piuttosto che inàtermini di fattori.- Interesse spostato dalle strutture generali alle componenti nei diversi compiti.-

TEORIA INTELLIGENZE MULTIPLE (Gardner) varietà di intelligenze che lavorano in combinazione.

  • Intelligenza come abilità di risolvere problemi.
  • 7 tipi di intelligenza, indipendenti ciascun individuo combinazione unica di intelligenze relativamente piùforti o più deboli.

TEORIA DELL’INTELLIGENZA E DELLO SVILUPPO COGNITIVO (Anderson)

  • Differenze individuali spiegate da diversi meccanismi. Individui variano in:
  • Velocità di elaborazione
  • bassa velocità difficoltà ad acquisire conoscenza scarsa intelligenzaà ào generale.

MODULI: meccanismi che forniscono capacità universali maturazione di nuovi moduli aumento capacitàà àcognitive.

  1. CAPACITÀ SPECIFICHE:
    • Pensiero proposizionale
    • Funzionamento visuo-spaziale
  2. TEORIA TRIARCHICA (Sternberg):
    • Teorie precedenti incomplete perché non considerano l'esperienza e il contesto
    • 3 sottoteorie:
      1. DELLE COMPONENTI:
        • Metacomponenti = abilità analitiche
        • Performance = abilità creative
        • Acquisizione = abilità pratiche
      2. DELL'ESPERIENZA: influenzano la capacità di risolvere un problema
      3. CONTESTUALE
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
65 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Arianna21 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di esame di stato per psicologo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Scienze Storiche Prof.