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COSTRUZIONE DI UN TEST

1. DETERMINARE IL COSTRUTTO DA MISURARE: definire la caratteristica psicologiche che il test si propone di misurare

2. INDIVIDUARE DEGLI INDICATORI: comportamenti osservabili che nel loro insieme descrivono la caratteristica da misurare

3. DEFINIRE GLI STIMOLI: identificare gli item che siano in grado di attivare i comportamenti osservabili. Devono essere chiari ed univoci cioè devono avere una buona rispondenza alla realtà. Fanno eccezione i test cosiddetti proiettivi che utilizzano stimoli volutamente indefiniti. Ogni item deve riferirsi ad un solo problema.

4. PREPARAZIONE DELLA PRIMA VERSIONE DEL TEST E PRIMA SOMMINISTRAZIONE: una volta preparati gli item stimolo, si prepara e somministra una prima versione (pretest) per individuare e correggere eventuali debolezze dello strumento.

5. ESAME DELLE CARATTERISTICHE PSICOMETRICHE DEL TEST: una volta che è stato somministrato il pretest, è necessario verificare se possiede i requisiti minimi per essere

che possano essere confrontati e interpretati in maniera uniforme. Ecco come potrebbe essere formattato il testo utilizzando tag html:

a. ATTENDIBILITÀ: il test deve essere in grado di produrre la stessa misura qualunque sia l'operatore che lo somministra, qualunque sia il momento in cui viene somministrato. Detta anche replicabilità.

b. VALIDITÀ: deve possedere:

  1. Validità interna: grado in cui l'organizzazione interna dello strumento contiene un campione rappresentativo della caratteristica che intende studiare.
  2. Validità di criterio: relazione tra la misura effettuata ed un criterio di riferimento:
    1. Concorrente: quando viene esaminata rispetto ad altri test già noti che misurano la stessa variabile.
    2. Predittiva: quando le misure ottenute consentono di predire eventi successivi.
  3. Validità di costrutto: se effettivamente i punteggi ottenuti misurano ciò che il test si è proposto di misurare.

6. VERSIONE FINALE DEL TEST: codifica e trasformazione in misura standardizzata dei punteggi ottenuti nel test (punteggi grezzi), in modo che possano essere confrontati e interpretati in maniera uniforme.

Tale che i punteggi siano interpretabili e confrontabili tra loro.

QUESTIONARIO

  • È lo strumento di misura utilizzato per RACCOGLIERE INFO su un fenomeno di interesse
  • Lista delle VARIABILI (non ancora le domande) che ci interessa indagare.
  • SEQUENZA DELLE DOMANDE
    • Stabilire una successione logica degli argomenti
    • Sforzo di memoria
    • Metà questionario
    • Temi delicati fine questionario (maggiore confidenza e disponibilità)
  • DOMANDE FILTRO permettono di saltare uno o più quesiti successivi
  • ÖNON AMBIGUE= devono essere complete e brevi (o Tu fumi? Quante sigarette hai fumato nelle ultime 24h?)
  • OGGETTIVE
    • (studi il pomeriggio?´ Quante ore hai studiato oggi pomeriggio?Ö)
  • Mettere a proprio agio
    • (hai mai fatto uso di droghe?´ Molte persone hanno fatto uso di droghe in alcuni momenti della loro vita, a lei è successo qualche volta?Ö)
  • NO doppie domande o doppie negazioni
  • NON influenzare la risposta
  • NO

troppo generale o troppo specificao• LINGUAGGIO utilizzato=Quesiti in modo da proibire o permettere rispondendo cambia molto.o Mai usare linguaggio dispregiativo o elogiativo, no troppo coplesso.o• SUCCESSIONE delle domandeA IMBUTO: domande generali particolari (opinioni non influenzate)ào A IMBUTO ROVESCIATO: domande particolari generali (opinioni influenzate)ào• Utilizzare sempre lo stesso STRUMENTO DI MISURA perché i dati siano confrontabili (es in sec)• Domande a risposta APERTA o CHIUSAPrima dell’indagine:• Revisione• Pre-test• Test di alternative: versioni alternative del questionario• Indagine pilota: versione completa su scala ridotta 22COSCIENZAattività psichica fondamentale e basilare. Integrazione tra funzioni cognitive con ambiente esterno e interno. Ha unàruolo UNIFICANTE.significato FISIOLOGICO = capacità di rispondere a stimoli provenienti dall’ambiente “qui e ora”,

consapevolezzaà soggettiva del mondo. significato di AUTOCONSAPEVOLEZZA = consapevoli di se stessi come distinti dagli altri nel mondo.à - 3 aspetti di questo costrutto:

  • Vigili
  • Consapevoli del mondo
  • Consapevoli di sé stessi

l’unico modo per determinare se una persona è cosciente è elicitare una risposta non automatica ad uno stimolo esterno (Owen & Coleman, 2008).

Wundt coscienza = contenuti della propria esperienza riferibili attraverso l’INTROSPEZIONE.

Titchener tentò di individuare i singoli elementi.

James coscienza = coincide con il senso d’identità personale, capacità di separare ciò che fa parte di sé e ciò che è esterno.

Watson (comportamentista) esclude la coscienza dalle ricerche psicologiche.

  1. PSICOANALISI (Freud, 1900).

Freud (prima topica) divide l’apparato psichico in 3 regioni:

  1. CONSCIO: spazio mentale che contiene i pensieri e i
  2. sentimenti accessibili al soggetto.

    II. PRECONSCIO: spazio intermedio che ha funzione di raccogliere pensieri e ricordi accessibili e ruolo dicensore modificando i desideri istintuali del sistema inconscio per renderli accessibili alla coscienza

    III. INCONSCIO: contenuti mentali costituiti da rappresentazioni di pulsioni e desideri inaccettabili,minacciosi. Costituito da contenuti primitivi e organizzato secondo leggi di un pensiero non logico à principio del PIACERE. 2 metodi per far emergere questi contenuti:

    a. Metodo CATARTICO: prima ipnosi e poi associazioni libere

    b. Interpretazione dei SOGNI.- 1920: modello di psiche di tipo DINAMICO (seconda topica) individua 3 istanze:

    I. ES: racchiude impulsi aggressivi e sessuali, funzionamento volto al soddisfacimento di questi bisognipulsionalià principio del PIACERE;

    II. IO: mediatore tra Es e Super-Io. Conciliare i bisogni di queste due istanze, fornisce parzialiappagamenti all’Es, senza violare le regole rigide del

    Super-Io è il principio di REALTÀ; III. SUPER-IO: insieme di regole sociali e morali interiorizzate, freno all'espressione dei bisogni e degli impulsi.- Tutte e 3 queste istanze possono avere contenuti consci, preconsci e inconsci.- Limiti: eccessiva enfasi sugli aspetti emotivamente pregnanti dell'inconscio e non abbastanza sugli altri.

    2. COGNITIVISTI- Distinguono tra:

    • Processi cognitivi CONSCI: OVERT
    • Processi cognitivi INCONSCI COVERT: operazioni cognitive che si verificano senza che il soggetto ne sia consapevole. È il pilota automatico. Fanno parte:
      • Attività automatica di prima ricezione del segnale da parte degli organi di senso
      • Tutte le attività volontarie che si sono automatizzate (CONOSCENZA PROCEDURALE) che, se dirigo l'attenzione verso queste attività inconsce, possono essere portate alla coscienza
    • Parte inconscia fatta emergere: CONOSCENZA DICHIARATIVA.

    Inconscio cognitivo =

    qualità dei processi cognitivi, non riserva di pulsioni represse.- Ciascuno di noi possiede schemi cognitivi che non sono sempre consapevoli e spesso diventano AUTOMATIZZATI.* (ES.16) Viggiano e Kutas (2000) compito di identificazione di figure non complete. Nominavano figure vecchie in versioni più frammentate rispetto a quelle nuove. Prima che il soggetto identifichi la figura vecchia è modifica dell'ampiezza ERP assente per le figure nuove. ERP utilizzati per processi cognitivi inconsciS Ambito psicoanalitico= associazioni libere e interpretazione dei sogni.à Ambito neuropsicologico=à 23• GCS Glasgow Coma Scale: per tenere traccia dell'evoluzione clinica dello stato del pz in coma classifica la gravità del TCE Lieve 14-15o Moderato 9-13o Grave 3-8o Risposta oculare, verbale, motoria.• LCF Levels of Cognitive Functioning: seguire il recupero della coscienza post coma, 8 livelli, usata in fase di programmazione di un

    • Coma recovery scale-revised: pazienti in stato vegetativo e minima coscienza suddiviso in 6 sottoscale (uditiva, visiva, motoria, motoria orale/verbale, comunicazione, vigilanza).
    • A cognitivo= rendere consapevole dei propri schemi affinché sostituisca gli schemi disfunzionali con altri più funzionali. Tecniche di meditazione (training autogeno, biofeedback) per allenare a rendere consapevoli funzioni generalmente spontanee.
    • Neuropsicologia clinica = 2 sottocomponenti della coscienza:
      • AWAKEFULNESS: vigilanza; sistema reticolare ascendente e talamo;
      • AWARENESS: consapevolezza di sé e dell'ambiente circostante corteccia e nuclei sottocorticali.
    • La consapevolezza richiede la vigilanza, non il contrario.
    • Disturbi della coscienza:
      • FOCALI: riduzione/perdita di alcuni particolari contenuti della coscienza (neglect, prosopoagnosia)
      • GLOBALI: diffusa disfunzione
    (delirium, danno cerebrale, crisi epilettiche) la coscienza si destruttura fino a dissolversi: : immobile, occhi sempre chiusi, nessuna consapevolezza di sé e dell'ambiente. Incoscienza totale e assenza di responsività. Comportamento limitato ad attività riflessa. : possibile outcome dal coma, riappaiono tipici ma irregolari cicli di chiusura e apertura degli occhi. Completamente inconsapevole di sé e dell'ambiente, incapace di interagire con gli altri. Semplici risposte motorie e comportamento spontaneo involontario e non intenzionale. Reattività generalizzata a stimoli, vocalizzi e gemiti o singole parole. : possibile evoluzione dal coma o da SV, possibile osservare saltuarie risposte volontarie a stimoli sensoriali semplici, prove certe e inequivocabili di preservazione della consapevolezza di sé e dell'ambiente ma limitate e incostanti. Stato di attivazione.quando situazioni ritenute minacciose per benessere psico-fisico.à
    • Stressor ACUTI: periodo circoscritto
    • Stressor CRONICI: prolungati nel tempo.
    - Caratteristiche evento stressante:
    • CONTROLLABILITA’
    • PREVEDIBILITA’
    • CAMBIAMENTI IMPORTANTI
    • CONFLITTI INTERNI
    - Le persone differiscono nel grado in cui percepiscono il medesimo evento.
    - 3 approcci principali:
    • FISIOLOGICOà focus risposte fisico-chimiche (Selye) criticato perché non prende in considerazione la componente soggettiva.
    • AMBIENTALEà focus sulle caratteristiche delle situazioni considerate stressanti (Elliot e Eisdofer), 4 tipi distressor Acuti ma limitati nel tempo o Sequenziali o Cronici intermittenti o Cronici continuativi
    • PSICOLOGICO focus sull’
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
36 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Arianna21 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di esame di stato per psicologo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Scienze Storiche Prof.