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L’ENFASI AI COSTI
Questa strategia si concentra sull’efficienza dei processi dell’impresa. Non si tratta di ridurre i costi generali,
ma di attuare dei miglioramenti qualitativi volti alla riduzione dei costi. Le politiche di successo solitamente
prevedono l’aumento della produttività attraverso un miglioramento della qualità del processo che
permette di ridurre l’input necessario per ottenere un’unità di output.
Si tratta quindi di una strategia di approccio interno che ha come scopo la riduzione dei costi. L’aumento
della soddisfazione del cliente passa in secondo piano, e si ottiene solo in maniera indiretta attraverso
l’aumento dell’affidabilità o la riduzione dei prezzi.
Quantificazione dei costi: da quando è stato introdotto il metodo per classificare e misurare i costi di
qualità le imprese hanno registrato impatti significativi sui profitti attraverso il miglioramento dei calcoli,
delle valutazioni e delle comunicazioni. Questi miglioramenti hanno permesso di diffondere l’utilizzo di
tecniche statistiche per il controllo della qualità, aumentando così le abilità delle imprese di migliorare le
efficienze operativi e di tagliare i costi.
L’ENFASI DUALE →
Profitti = ricavi – costi un aumento dei profitti risulta da un aumento dei ricavi, da una riduzione dei costi
o da entrambe le cose. È risaputo inoltre che non preoccuparsi di aumentare i ricavi o di ridurre i costi porta
sicuramente a risultati negativi per l’impresa. Per questo motivo l’impresa dovrebbe dare enfasi ad
entrambe le strategie in modo simultaneo.
Pro: diversi teorici affermano che il miglioramento della qualità comprende sia il taglio dei costi che
l’aumento dei ricavi attraverso la soddisfazione e la conservazione dei clienti. L’idea è che il miglioramento
dei processi avrà come risultato sia una riduzione dei costi che una maggior soddisfazione della clientela,
perché riducendo i difetti di produzione migliorerà la percezione del cliente sulla qualità del prodotto e
altresì ridurrà i costi legati alla sistemazione dei difetti stessi.
L’enfasi duale permette quindi di ottenere una posizione più solida sul mercato rispetto a coloro che si
concentrano solo su una delle due strategie.
Contro: altre teorici affermano invece che l’enfasi duale non sia così come le singole teorie.
Le organizzazioni sono gruppi di apprendimento focalizzati su diversi aspetti come l’esplorazione di nuove
strategie/tecnologie e lo sfruttamento delle strategie/tecnologie esistenti. Seguendo questo ragionamento
è ragionevole affermare che l’enfasi ai ricavi è basata sull’esplorazione, mentre l’enfasi ai costi è basata
sullo sfruttamento. Sebbene sia teoricamente possibile far coesistere esplorazione e sfruttamento in modo
simultaneo (come propone l’enfasi duale), la realtà mostra che solo uno dei due approcci sarà dominante in
un’organizzazione, a causa delle tensioni naturali che esistono tra i due approcci gestionali.
La teoria inoltre afferma che l’enfasi duale non può sussistere a causa di budget limitati. Se i fondi vengono
spartiti è possibile che nessuna delle due strategie ottenga risorse necessarie per ottenere risultati
apprezzabili.
Un’altra prospettiva evidenzia la superiorità dell’enfasi ai ricavi rispetto a quella duale. Nei sistemi dinamici
una politica volta alla riduzione dei costi può dare inizio a licenziamenti e alla perdita di benefici. Tutto
questo diminuirà l’impegno dei dipendenti, i quali, lavorando in contatto con i consumatori, avranno un
impatto negativo sui servizi, sulla fedeltà dei clienti e sulle vendite. Invece se viene adottata una strategia
importata sull’aumento dei ricavi è probabile ottenere dei circoli virtuosi.
Infine un’altra teoria afferma che l’approccio duale non è attuabile in molte imprese a causa della struttura
organizzativa. Per esempio la struttura remunerativa solitamente si basa sui risultati di breve termine, e
quindi porta i dipendenti a dare enfasi alla riduzione dei costi. Invece una struttura improntata sul lungo
termine sarebbe più incline ad un approccio duale.
IL METODO
La ricerca prevede di intervistare i manager di diverse imprese su due aspetti fondamentali:
- Quali sono i sistemi messi in atto dalle imprese per esaminare il ritorno economico delle iniziative
per migliorare la qualità
- Quali sono i fattori che influenzano l’operatività e l’efficacia di questi sistemi
Nello specifico sono stati intervistati i manager di 100 imprese, alcune delle quali contenevano più unità di
business.
Sono state usate tre misure:
- L’enfasi sul profitto della qualità
- Le misure di performance dell’impresa
- Le variabili della qualità che influenzano le performance
DISCUSSIONE E CONCLUSIONE
L’enfasi ai ricavi a mostrato un impatto positivo sulle performance economiche e sulle performance relative
alle relazioni con i consumatori. Al contrario l’enfasi ai costi e l’enfasi duale non hanno alcun effetto sulle
performance. È stato dimostrato che le due strategie non sono due facce della stessa medaglia, ma sono
distinte e influenzano le performance dell’impresa in modo differente. In particolare l’enfasi ai ricavi è la
più efficiente per le organizzazioni, le quali dovrebbero allocare maggiori risorse ai programmi di
soddisfazione e di fidelizzazione del cliente, mentre dovrebbero investire meno in quei programmi volti a
migliorare l’efficienza e a ridurre i costi. Questi risultati quindi rinforzano le teorie che sono contro all’enfasi
duale, e dimostrano altresì che l’orientamento al mercato non è compatibile con i modelli che si
concentrano sulla concorrenza (riduzione dei costi).
L’articolo analizza le strategie classiche di investimento in qualità, e poi fa un ragionamento ulteriore: per
ridurre le inefficienze legate alle operazioni di servizio si devono adottare delle strategie differenti:
- Riduzione del front office
- Erogazione di un servizio modula rizzato
- Focused service Factory Articolo n°4
ECCELLENZA DEL SERVIZIO ECONOMICAMENTE VANTAGGIOSA: SVILUPPANDO UN NUOVO
QUADRO CONCETTUALE
Zeithaml
Gli studi hanno dimostrato che è molto difficile combinare le due strategie
- Differenziazione (attraverso l’eccellenza del servizio e una continua innovazione)
- Leadership di Costo
poiché la strategia duale comporta investimenti contraddittori e processi organizzativi.
Lo scopo di questo articolo è quello di esplorare le strategie con le quali le imprese di servizi possono
→
ottenere un livello di qualità più alto a costi unitari inferiori, o come viene definito “CESE” Cost Effective
Service Excellence (eccellenza del servizio economicamente vantaggiosa), e ne sarà poi sviluppato un
quadro concettuale. Prima però verrà discusso le cause delle inefficienze nelle operazioni di servizio,
seguito dall’analisi della relazione tra produttività, qualità del servizio e profittabilità, le quali sono il cuore
delle operazioni per ottenere l’eccellenza del servizio.
Le cause di inefficienza nelle operazioni di servizio
Ci sono tre cause fondamentali che le imprese di servizi affrontano nel raggiungimento del CESE. Queste
cause rendono difficile il raggiungimento dei guadagni di produttività e l’assicurare un certo livello di
qualità attraverso l’industrializzazione dei processi. Queste cause sono:
- Operazioni distribuite e produzione/consumo in tempo reale per la maggior parte dei servizi
- L’integrazione richiesta delle operazioni, risorse umane e funzioni di marketing nella consegna del
servizio
- L’input indotto dal cliente + incertezza del processo e dell’output
Il raggiungimento del CESE quindi per le imprese di servizi è particolarmente difficile a causa delle
→
caratteristiche del servizio operazioni distribuite (no supply chains che permettono di raggiungere
l’efficienza dei costi), simultaneità di produzione e consumo, personalizzazione del servizio in tempo reale
nel momento di interfaccia con il cliente. Queste caratteristiche rendono l’industrializzazione, le economie
di scala e la produttività difficili da raggiungere.
Inoltre l’esperienza e la soddisfazione del cliente dipendono solitamente dalle 3P del marketing: persone,
processi, e ambiente fisico, e questo significa che i processi , il marketing e le risorse umane devono essere
strettamente integrate per erogare un servizio incline alla soddisfazione del cliente. Per ottenere il CESE per
prima cosa quindi si deve superare questo ostacolo attraverso l’integrazione in un sistema comune di
indicatori chiave di performance, per tutte le funzioni fondamentali (sia di marketing, più inclini alla
soddisfazione del cliente, sia dei processi, che riguardano i costi, la produttività e la capacità produttiva) che
insieme determinano l’esperienza del consumatore.
Infine, le operazioni e i processi non possono essere organizzati e programmati nel modo più efficiente
(come invece accade per i prodotti) poiché il momento in cui arriva il cliente, le sue richieste e i suoi bisogni
sono incerti. Se un’impresa si sforza a soddisfare i propri clienti deve avere la capacità necessaria per
affrontare la variabilità degli arrivi del cliente, e deve altresì avere un certo grado di flessibilità
nell’interfaccia con il cliente (capacità, operatori esperti, fornitura e consegna inclini alle diverse esigenze).
Tutto questo comunque risulta essere molto costoso.
Relazione tra Produttività, Qualità del servizio e Profittabilità
La relazione individuale tra produttività, soddisfazione del
cliente e profittabilità sono mostrati nella figura.
Possiamo notare che deve essere tutto uguale: una
soddisfazione del cliente elevata dovrebbe aumentare la
base del triangolo attraverso volumi di acquisto più grandi.
Allo stesso modo, essendo tutto uguale, la produttività
dovrebbe portare a maggior profittabilità e a una riduzione
dei costi.
La relazione tra produttività e soddisfazione del cliente è
→
molto complessa. In certi casi si può dire che sono allineati per esempio modificare i processi del servizio
per renderlo più efficiente, conveniente e veloce, migliora sia la soddisfazione che la produttività. In altri
casi l’aumento della produttività genera dei cambiamenti che non vengono graditi al consumatore. In
questo caso l’aumento di produttività aumenta in modo diretto la profittabilità (nel breve periodo), ma