Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
LA PSICOLOGIA DEL SÉ
KOHUT le relazioni esterne aiutano la persona a mantenere l’autostima e la
coesione del Sé. Alcuni P: hanno un bisogno disperato, x poter mantenere il proprio
-
senso di benessere, di certe specifiche risposte da parte di altre persone;
sono caratterizzati da una vulnerabile stima di Sé;
- instaurano 2 tipi di transfert (speculare e idealizzante).
-
Sé bipolare (grandioso e idealizzante) => Sé tripolare (gemellare).
Angoscia fondamentale angoscia di disintegrazione: paura che il proprio Sé si possa
frammentare di fronte a risposte inadeguate da parte dell’oggetto – Sé, facendo così
esperire una condizione non umana di morte psicologica.
Transfert Transfert speculare => Sé grandioso – esibizionistico (bisogno di
specularità): il P si rivolge all’analista x ottenere una risposta di
-
conferma/convalida; quando una madre non riesce a realizzare un contatto
-
empatico, il senso di Sé del bambino si frammenta ed egli cerca disperatamente di
essere perfetto e di esibirsi x poter ottenere l’approvazione del genitore.
Transfert idealizzante => immagine genitoriale idealizzata (bisogno di
idealizzazione): il P vive il T come se questi fosse un potentissimo genitore
-
la cui presenza consola e risana;
il bambino può essere traumatizzato da una madre che non
-
si identifica con il suo bisogno di idealizzarla o che non gli offre un modello
degno di essere idealizzato.
Transfert gemellare => il P ha bisogno di essere esattamente come il T (bisogno di
fusione = comportamento imitativo).
Teoria del doppio asse Kohut, lo sviluppo corre lungo 2 ambiti, narcisistico e
dell’amore oggettuale: i lattanti, crescendo, cercano di riconquistare la perduta
perfezione del primitivo legame madre – bambino ricorrendo ad una delle due
strategie: il Sé – grandioso => perfezione attribuita a sé; l’immagine
-
parentale idealizzata => perfezione attribuita al genitore.
Se la mancata risposta empatica del genitore a queste
-
strategie si ripete regolarmente, vi è un arresto dello sviluppo;
Se le cure genitoriali sono invece adeguate, il Sé grandioso
-
– esibizionistico viene trasformato in sane ambizioni, e l’immagine genitoriale
idealizzata viene interiorizzata come ideali e valori.
Oggetto – Sé ruolo svolto dalle altre persone nei confronti del Sé, in relazione ai
bisogni di specularità, idealizzazione e gemellarità ( il P vuole essere come il T; il
bambino imita il genitore). La maturazione e la crescita ci allontanano dal bisogno di
oggetti – Sé arcaici x portarci verso la capacità di utilizzare oggetti – Sé + maturi e
adeguati. Le conflittualità edipiche riguardanti la sessualità e l’aggressività sono
conseguenze di un crollo dovuto a esperienze fallimentari precedenti nella matrice
relazionale tra il Sé e l’oggetto – Sé.
TEORIA DELL’ATTACCAMENTO
J. BOWLBY l’attaccamento è un legame a fondamento biologico tra il bambino e
chi si prende cura di lui, preposto a garantire la sicurezza e la sopravvivenza del
bambino. Attaccamento sicuro: influenza lo sviluppo di modelli operativi interni di
relazioni, che sotto forma di schemi mentali portano a esperienze che riguardano le
aspettative relative al comportamento degli altri verso il Sé.
M. AINSWORTH, STRANGE SITUATION strategie di attaccamento individuate
in un contesto di separazione tra bambino e caregiver:
1) sicuro: dopo il ritorno della madre, cercavano semplicemente la sua vicinanza, e si
sentivano tranquillizzati e ritornavano a giocare;
2) evitante: bambini meno ansiosi durante la separazione e ignorano sdegnosamente
la madre al suo ritorno;
3) ansiosa – ambivalente o resistente: bambini che mostrano grande disagio in
seguito alla separazione e manifestano rabbia, tensione e adesività al ritorno della
madre;
4) disorganizzato – disorientato: nessun tipo di strategie x affrontare la separazione.
Queste strategie corrispondono a categorie di attaccamento nell’adulto:
Individui sicuri/autonomi: attribuiscono valore alle relazioni di attaccamento;
1) Individui insicuri/distanziati: negano, denigrano, svalutano o idealizzano i legami
2) passati e attuali;
Individui preoccupati: confusi o sopraffatti da relazioni di attaccamento passate o
3) presenti;
Individui non risolti o disorganizzati: spesso hanno sofferto abbandoni o traumi.
4)
Cap. 3 Valutazione psicodinamica del paziente
INTERVISTA CLINICA obiettivo: stabilire un rapporto e una comprensione
condivisa. Compito dello psichiatra è di trasmettere il messaggio che il P viene
accettato, valutato e considerato come una persona unica con problemi specifici e
distintivi.
Intervista medica
I P collaborano al percorso diretto dal disturbo alla sua eziologia e patogenesi.
Diagnosi precede il trattamento. Il P ha un ruolo passivo, mentre il medico è attivo
nell’assemblare i tasselli del puzzle diagnostico x arrivare alla diagnosi finale. I
sentimenti del medico sono disturbi che interferiscono con la valutazione della
malattia, quindi resta obiettivo.
Intervista psicodiagnostica
I P raramente riescono ad individuare ciò che li disturba e sono ambivalenti rispetto ai
loro sintomi (adattamento funzionale). Non c’è distinzione tra diagnosi e terapia e la
diagnosi è solo un aspetto dell’indagine. Il P ha un coinvolgimento attivo in quanto
collabora al processo esplorativo, mentre il T stimola il contributo del P alla
comprensione della diagnosi finale. I sentimenti del T sono info diagnostiche utili x
comprendere le reazioni che il P suscita.
TRANSFERT e COONTROTRASFERT considerare le distorsioni fin dall’inizio
può eliminare gli ostacoli che si oppongono ad un’efficace raccolta dell’anamnesi.
ANAMNESI obiettivi: diagnosi descrittiva => basata sui criteri del DSM-IV (V);
diagnosi dinamica => basata sulla propria comprensione del P e della malattia.
Conversazione flessibile che oscilla dalla ricerca strutturata di fatti specifici ad un
atteggiamento non strutturato di ascolto dei processi di pensiero del P: ascolto non
strutturato: creare un ambiente in cui il P si senta libero di parlare => si ottengono +
info sulla storia personale e mentale del P e si discernono modelli di associazione che
rivelano nessi inconsci. Ricerca strutturata: porre domande specifiche finalizzate alla
diagnosi descrittiva e/o dinamica anche sulla base delle ipotesi che il T inizia a
formulare.
Dati anamnestici
Malattia attuale con particolare attenzione ai legami associativi e agli agenti stressanti
dell’Asse IV (V)
Anamnesi remota con enfasi su come il passato si ripete nel presente: anamnesi
evolutiva, familiare, culturale/religioso.
Condizione mentale inserire le domande all’interno del colloquio clinico piuttosto
che aggiungere alla fine una lista di domande standardizzate; in questo modo il P: si
rende conto delle sue incongruenze in un determinato contesto significativo e risulta
maggiormente coinvolto come collaboratore attivo.
Aree da indagare x l’esame dello stato mentale:
Orientamento e percezione: rispetto al tempo, allo spazio e alle persone;
- disturbi percettivi, distorsioni della percezione mente – corpo.
Cognizione: comprendere la natura delle associazioni slegate, dei
- paralinguismi e dei lapsus.
Affettività: gli stati emotivi danno info sui meccanismi di difesa, l’umore
- riflette significative rappresentazioni del Sé e degli oggetti.
Azione: comportamento non – verbale.
-
Test psicologici test proiettivi (es.: Rorschach e il Thematic Apperception Test) sono
utili all’inquadramento diagnostico psicodinamico, soprattutto x i P che non
permettono al T di partecipare alla loro vita interna.
Test psicologici proiettivi (se necessari)
Esami medici e neurologici x capire le fantasie che i P fanno sul loro corpo.
Diagnosi psicodinamica
Entrambe guidano la programmazione del trattamento e devono
Diagnosi comprendere una valutazione del P rispetto alle 4 principali
descrittiva e prospettive teoriche (vedi sopra):
diagnosi
psicodinamica Caratteristiche dell’Io => forza, esame di realtà, capacità
-
di giudizio, capacità di mentalizzazione, funzionamento
difensivo, reazione Io/Super – Io (forniscono indizi sulle
esperienze infantili del P con le figure genitoriali).
Qualità delle Relazioni oggettuali => livello di maturità
-
delle relazioni oggettuali (le info sulle relazioni interpersonali
del P dicono anche molto sulla natura delle sue relazioni
oggettuali interne; colloqui con i membri della famiglia e con
altre persone significative possono aiutare a rilevare il grado di
distorsione presente nella visione che il P ha di altre relazioni).
Caratteristiche del Sé => persistenza e coesione, maturità
-
degli oggetti – Sé, continuità del Sé, confini del Sé, percezione
del proprio corpo.
Pattern di attaccamento/capacità di mentalizzazione =>
-
comprendere i modelli operativi interni in base alle 4 categorie
dell’attaccamento adulto.
Formulazione psicodinamica => modello che illustra come i diversi elementi
raccolti interagiscono nel formulare il quadro clinico presentato dal P. Bisogna
considerare tutti e 4 i quadri teorici nella consapevolezza che è in continuo
mutamento. Approcci psicodinamici ai disturbi dell’ASSE I
Cap.7 SCHIZOFRENIA
Malattia con una predisposizione genetica che necessita di un’attivazione
intrapsichica e interpersonale, cioè si verifica un’interazione tra vulnerabilità
genetica, caratteristiche ambientali e tratti individuali. È una malattia eterogenea.
Sintomatologi Sintomi positivi: grave disgregazione dell’ambiente familiare
a originario:
Disturbi del contenuto del pensiero (deliri),
- Disturbi della percezione (allucinazioni),
- Manifestazioni comportamentali (catatonia, agitazione): si
- sviluppano in breve tempo, spesso accompagnate da un
episodio psicotico acuto.
Sintomi negativi: sorgono da un substrato genetico – biologico:
Sintomi primari (di lunga durata = sindrome da deficit):
- ansia, depressione, privazione ambientale;
Sintomi secondari (di breve durata): ritiro sociale, affettività
- appiattita, impoverimento del pensiero.
Relazioni interpersonali disturbate: sorgono da un substrato
caratteriale:
Espressione inadeguata dell’aggressività e della sessualità,
- Mancanza di consapevolezza dei bisogni altrui e pretese
- eccessive,
Incapacità di avere un contatto significativo con