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Il concetto di gruppo

I gruppi hanno caratteristiche proprie, differenti da quelle dei loro sottogruppi o da quelle dei loro singoli membri, non vi sono considerazioni logiche superiori al fatto che le molecole hanno proprietà diverse da quelle degli atomi o degli ioni di cui esse sono composte. Nel campo sociale e in quello fisico le proprietà strutturali di una totalità dinamica sono diverse dalle proprietà strutturali delle sotto parti.

BION (1961): "ogni gruppo, per quanto casuale, si riunisce per 'fare' qualcosa; nell'esplicare questa attività le persone cooperano ognuna secondo le proprie capacità. La cooperazione è volontaria e si basa su un certo grado di abilità intellettuale del singolo. La partecipazione ad un'attività di questo tipo è possibile solo a persone con anni di esercizio e che siano sviluppate intellettualmente per la loro disponibilità di apprendere dall'esperienza."

Dal

momento che questa attività è collegata ad un compito, essa è fondatanella realtà, i suoi metodi sono razionali e pertanto, sia pure in forma embrionale,scientifici”.Possiamo DEFINIRE IL GRUPPO DI LAVORO come un SISTEMA APERTO in quanto: è diversodalla somma delle parti; è interagente con un sistema più ampio e le modifiche sono prodotte osubite dai singoli componenti determinano cambiamenti nell’assetto del gruppo.Oppure come un insieme dinamico di individui interagenti tra loro e che si percepiscono comeinterdipendenti, in cui il cambiamento di stato di una parte interessa anche le altre.È interessante anche la DEFINIZIONE DI SPALTRO (2002) che definisce il gruppo come unadifesa contro l’ansietà che ci viene dal pensiero dei miliardi di individui che vivono sul nostropianeta. Quindi, per lui, il gruppo è un meccanismo di difesa contro la pluralità.Nello studio dei gruppi sono statiindissolubilmente legati, in quanto il leader è colui che guida e influisce sul gruppo. Il leader può essere scelto in base alle sue caratteristiche personali, alle sue competenze o può emergere spontaneamente all'interno del gruppo. Un altro fenomeno importante è la CONFORMITÀ, che si riferisce alla tendenza dei membri del gruppo ad adattarsi alle norme e alle aspettative del gruppo stesso. La conformità può essere influenzata da vari fattori, come la pressione sociale, il desiderio di appartenenza e l'aspirazione a essere accettati dal gruppo. Un terzo fenomeno è la DINAMICA DI GRUPPO, che si occupa dello studio dei processi e delle interazioni che avvengono all'interno di un gruppo. La dinamica di gruppo comprende l'analisi dei ruoli, delle comunicazioni, dei conflitti e delle decisioni prese all'interno del gruppo. Infine, un altro fenomeno importante è la COOPERAZIONE, che si riferisce alla capacità dei membri del gruppo di lavorare insieme per raggiungere un obiettivo comune. La cooperazione può essere favorita da una buona comunicazione, da un clima di fiducia e da una chiara definizione degli obiettivi del gruppo. In conclusione, questi sono solo alcuni dei fenomeni che caratterizzano la vita di un gruppo. La comprensione di questi fenomeni è fondamentale per poter gestire e guidare efficacemente un gruppo.

così strettamente collegati che non potrebbero vivere l'uno senza l'altro.

LEWIN (1961) affermò che la leadership è l'espressione di una situazione e che leader è colui che riesce a realizzare la situazione sociale all'interno del gruppo.

CARTWRIGHT e ZANDER (1960) sostengono che la leadership consiste nello svolgere azioni che aiutano il gruppo a realizzare gli obiettivi da esso ritenuti importanti. Le azioni sono: migliorare le qualità delle interazioni tra i membri, garantire la coesione del gruppo, rendere disponibili al gruppo certe risorse, contribuire a stabilire gli obiettivi del gruppo, far muovere il gruppo verso il raggiungimento di tali obiettivi.

BALES e SLATER (1955) sostengono che c'è una differenziazione tra TASK LEADER (LEADER FUNZIONALE): il LEADER FUNZIONALE suggerisce idee e guida il gruppo verso il raggiungimento dell'obiettivo, gestisce il maggior numero di comunicazioni con gli altri membri.

del gruppo e offre la gran parte dei suggerimenti pur non riscuotendo la maggior parte delle simpatie.

SOCIAL – EMOTIONAL LEADER (LEADER SOCIO-EMOTIVO) riscuote maggior simpatia da parte del gruppo, tiene alto il morale, sdrammatizza le tensioni a fronte di difficoltà.

Entrambe queste funzioni possono coesistere in uno stesso individuo qualora l’attività per raggiungere l’obiettivo risulti soddisfacente e poco costosa.

CAPRO ESPIATORIO: Individuo, nel gruppo, che convoglia su di sé i malumori e l’aggressività degli altri membri. Questo è possibile grazie ad atteggiamenti inconsci, uno da parte dell’individuo e l’altro dei membri del gruppo ed entrambi questi atteggiamenti si possono riferire ad una difesa contro sentimenti di colpa.

L’atteggiamento del capro espiatorio è caratterizzato dall’impulso di attirare su di sé le ingiurie e gli oltraggi, i membri del gruppo mettono in atto il MECCANISMO DI

DIFESA della PROIEZIONE nella loro campagna contro il capro espiatorio, rimproverando a questo individuo comportamenti e/o sentimenti che non accettano o non riconoscono come loro.

LA "SALA DEGLI SPECCHI": Sala degli specchi è un termine ideato da J. L. MORENO e si intende la situazione in cui tutti i membri del gruppo "si specchiano" negli altri membri che fungono da controllo e da schema di riferimento; questo provoca una taratura continua e completa degli individui tra di loro.

DIFESE DI GRUPPO: sono difese messe in atto per evitare di prendere coscienza di alcune situazioni presenti nel gruppo e vissute come minacce alla coesione e quindi, per ridurre l'ansia che è collegata a queste situazioni, vengono messe in atto queste difese che si manifestano attraverso i comportamenti. Le difese si manifestano attraverso diversi comportamenti, tra i più comuni ci sono: accoppiamento, provocazione protettiva, lamento per rifiutare l'aiuto.

fuga, spostamento del conflitto, attacco e fuga, personalizzazione dei conflitti.

ALIBI DI GRUPPO: le difese proteggono il gruppo da un dato di realtà interno, gli alibi loproteggono dalla realtà esterna. Gli alibi si strutturano quando il gruppo (micro) percepisce e temedi dover apportare dei cambiamenti al proprio interno in conseguenza delle sue interazioni conl’esterno (macro). Tra gli alibi di gruppo si distinguono: alibi tecnocratico; alibi strutturalista; alibi delfalso nemico; alibi corporativo.

EPISODI DI GRUPPO: gli episodi di gruppo sono indicati come comportamenti e, per esseredefiniti e compresi, si usano le trattazioni specialistiche. Gli EPISODI DI GRUPPO sono: silenzi,condensazioni, dipendenza, contro dipendenza, risonanza, regressione, transfert, leadership fissa.

Ci sono due tipi di gruppo ovvero il GRUPPO FORMALE dove i componenti non si sono scelti masono stati raggruppati dall’esterno. Questo gruppo rappresenta un GRUPPO DI LAVORO e, ilGRUPPO

testo formattato con tag html:

INFORMALE o spontaneo che si forma sulla base di reciproche scelte da parte ci ognicomponente.Secondo SARCHIELLI, nelle organizzazioni si possono ritrovare 4 tipi di gruppo di lavoro:

  • GRUPPO DI LAVORO STABILE: è definito dalle diverse funzioni organizzative, riferibile ai vari reparti e settori di cui è composta l'azienda.
  • TASK FORCE: gruppo di lavoro costituito per la realizzazione di un obiettivo specifico e che si scioglie quando questo viene raggiunto.
  • TEAM: gruppo formato da membri che hanno tutti un elevato livello di competenza professionale. Di solito, i membri, si caratterizzano per un'elevata interdipendenza e una stretta interazione tra loro, oltre che per la loro efficacia.
  • TEAM AUTOGESTITO: evoluzione del team, la differenza è che questo gruppo è caratterizzato da una maggiore autonomia nella gestione del processo di raggiungimento dell'obiettivo, in quanto è il gruppo stesso che determina modalità e tempi.

gruppo di lavoro può essere rappresentato come una struttura bidimensionale ovvero usa una dimensione operativa e una relazionale, sono due dimensioni simultanee e parallele ed entrambe sono essenziali nel gruppo di lavoro.

La DIMENSIONE OPERATIVA è la SFERA RAZIONALE del gruppo, orientata ai problemi e alla loro risoluzione. QUESTA DIMENSIONE LAVORA PER OBIETTIVI E RISULTATI.

La DIMENSIONE RELAZIONALE è la SFERA EMOTIVA, mette in relazione empatica i diversi componenti del gruppo, entra in gioco quando si instaura un sistema di relazioni tra più individui.

Il LIVELLO DI CONTENUTO riguarda il CONTENUTO, le RISORSE e gli STRUMENTI e tutto quello che serve per raggiungere l'obiettivo.

Bisogna considerare diversi elementi per verificare processi del gruppo e i risultati: la PARTECIPAZIONE, data dal contributo dei componenti per raggiungere l'obiettivo; la PRODUTTIVITÀ che è la valutazione dell'efficacia e dell'efficienza rispetto

agli obiettivi daraggiungere, i processi decisionali, che costituiscono il modo in cui si conclude il momento collettivo e che determinano il risultato finale, stabilendo le modalità con cui raggiungere l'obiettivo.

La COESIONE è il potere di attrazione che il gruppo esercita sui membri; un gruppo coeso lavora meglio e con più soddisfazione, una coesione eccessiva però può degenerare in un nucleo compatto che si riconosce solo in sé stesso e non più come parte di un sistema più ampio.

La COLLABORAZIONE è la capacità di lavorare insieme in modo costruttivo, sviluppando la cooperazione e l'interdipendenza tra i membri nello svolgimento dei compiti.

Il CLIMA rappresenta l'atmosfera psicologica che si crea nel gruppo.

Entrambe le DIMENSIONI hanno un segno positivo o negativo.

Quando la DIMENSIONE OPERATIVA (CONTENUTO) lavora con efficacia vuol dire che ha segno positivo e quindi produce un effetto di ordine.

razionalità e metodo, di conseguenza, gli effetti dellasoddisfazione, gratificazione e partecipazione, propri della dimensione EMOTIVA (RELAZIONE) con segno POSITIVO, possono derivare dall’influenza dei rispettivi valori di livello soddisfacente della sfera del contenuto. La MOTIVAZIONE è importante nello studio del comportamento nell’ambiente di lavoro però è anche complessa perché è soggetta a molte interpretazioni. Col termine MOTIVAZIONE si intende la SPINTA ALL’AZIONE tramite cui l’individuo è stimolato ad attivare comportamenti. La MOTIVAZIONE è una FORZA INTERNA che stimola, regola e sostiene i comportamenti del soggetto. Il comportamento è rivolto agli obiettivi, il comportamento è motivato dal desiderio di raggiungere un obiettivo anche se, il soggetto, non ha una chiara consapevolezza dell’obbiettivo specifico. Gli impulsi che motivano la personalità (schemi caratteristici dipionieri nel campo della psicologia a studiare l'inconscio e il suo impatto sul comportamento individuale. Egli sosteneva che gran parte dei nostri pensieri, desideri e motivazioni sono radicati nell'inconscio e influenzano le nostre azioni senza che ne siamo consapevoli. Secondo Freud, l'inconscio è una parte della mente che contiene contenuti repressi, come desideri sessuali, impulsi aggressivi e ricordi traumatici. Questi contenuti sono spesso in conflitto con le norme sociali e le aspettative della società, quindi vengono repressi e nascosti dalla coscienza. Tuttavia, l'inconscio continua ad influenzare il nostro comportamento attraverso meccanismi di difesa come la proiezione, la repressione e la sublimazione. Ad esempio, una persona che ha un desiderio sessuale represso potrebbe proiettare questo desiderio su un'altra persona, attribuendogli pensieri o comportamenti sessuali. La comprensione dell'inconscio e del suo impatto sul comportamento individuale è fondamentale per la psicologia moderna. Attraverso la terapia psicoanalitica, i pazienti possono esplorare i contenuti inconsci e lavorare per integrarli nella loro coscienza, migliorando così la loro comprensione di sé e il loro benessere psicologico.
Dettagli
A.A. 2019-2020
24 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/06 Psicologia del lavoro e delle organizzazioni

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Cristianabusatti di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia del lavoro e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di L'Aquila o del prof Valicante Angelo.