Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
BENI PUBBLICI
Un bene è considerato pubblico se il consumo individuale non lo riduce, come avviene invece nel caso dei beni privati. Bene che è difficile, o impossibile, produrre per trarne un profitto privato. Per definizione, un bene pubblico è caratterizzato da:
- Assenza di rivalità nel consumo - il consumo di un bene pubblico da parte di un individuo non implica l'impossibilità per un altro individuo di consumarlo, allo stesso tempo (si pensi ad esempio a forme d'arte come la musica o la pittura)
- Non escludibilità nel consumo - una volta che il bene pubblico è prodotto, è difficile o impossibile impedirne la fruizione da parte di consumatori (si pensi ad esempio all'illuminazione stradale)
Il costo marginale dell'utente addizionale di un bene pubblico è nullo. Non è possibile definirne il prezzo. In un mercato concorrenziale il prezzo ottimo deve essere infatti posto uguale al costo marginale.
Inoltre,
per questo tipo di beni nessuno è disponibile a pagare volontariamente perché tutti sono convinti che beneficeranno della spesa altrui (free riding). Il caso dei beni pubblici è quindi un fallimento del mercato, questi beni non possono essere prodotti e allocati in mercati competitivi non sono scambiati in transazioni di mercato. I beni o servizi la cui offerta abbia un costo marginale pari a zero dovrebbero essere forniti gratuitamente. Le entrate necessarie dovrebbero essere ottenute in qualche altro modo, per la copertura dei costi di produzione. La produzione privata di beni pubblici è inefficiente. Se infatti il costo medio dell'utente addizionale è nullo, ma il servizio è effettuato da un soggetto privato, questi imporrà un prezzo maggiore del costo marginale. Conseguentemente, la quantità richiesta sarà minore di quella che sarebbe domandata in condizioni efficienti, con una perdita di surplus per il consumatore.risultato è pertanto una sottoutilizzazione del servizio rispetto a quanto sarebbe economicamente ottimale. Quindi si suppone che il sistema privato non ne garantisca una produzione sufficiente sul piano sociale, e si rende necessario un intervento governativo. I beni pubblici possono essere puri o misti. I beni pubblici puri hanno due caratteristiche: 1. non è possibile razionarne il consumo - cioè non è possibile escludere un particolare individuo dalla fruizione di questo bene (non rival goods) non escludibilità tecnica anche se fosse possibile escludere alcuni consumatori dall'utilizzo di un bene pubblico, l'esclusione sarebbe troppo costosa non escludibilità economica. 2. non è desiderabile razionarne il consumo (costo marginale dell'unità aggiuntiva consumata è nullo) - cioè il razionamento non è efficiente (non exclusionary goods) = il consumo di ogni individuo non interferisce con quello degli altri.Beni pubblici misti: hanno in parte le caratteristiche di rivalità ed escludibilità. Potrebbero essere prodotti da privati, ma lo stato preferisce fornirli direttamente in quanto affetti da fallimenti del mercato.
Questi beni possono essere prodotti direttamente dallo Stato o acquistati dallo stesso da imprese private. Possono essere forniti:
- gratuitamente
- prezzo pubblico: copre il costo medio di produzione
- prezzo politico: fronteggia solo una parte dei costi (si effettua di solito una discriminazione di prezzo)
Beni meritori: beni pubblici misti la cui componente pubblica avvantaggia segmenti più o meno ristretti della popolazione. Ad esempio: i sussidi alla musica o le spese per la conservazione del patrimonio artistico. Beni che hanno un grande significato sociale.
Si teme che il mercato potrebbe non produrne le quantità ritenute ottimali. Ad esempio: l'istruzione, la salute. Ne risulterebbe un consumo inferiore a quanto ritenuto.
individualmente ottimale- es. acquisire un livello minimo di istruzione decisione che gli individui non sono in grado di prendere da soli
Lo Stato interviene costringendo le persone a fare uso di questi beni- correggendo i meccanismi di mercato a prescindere dalla loro efficienza economica- regimi di sovvenzione di prodotti buoni (sanità, istruzione)- regimi di penalizzazione di prodotti cattivi (i liquori e il tabacco) è basata essenzialmente su un approccio paternalistico unito alla presenza di esternalità nel consumo di tali prodotti limiti imposti al consumo individuale di alcolici, legati, ad esempio, alla necessità di limitare gli incidenti in stato di ubriachezza (esternalità negativa del consumo) che coinvolgono terzi
Questo tipo di intervento deriva dalla preoccupazione che l'individuo possa compiere azioni che non sono nel suo interesse il processo di decisione degli individui non rispetta i canoni usuali di razionalità le persone sulle
quali si esercita il paternalismo non appaiono disporre di informazioni rilevanti sulle scelte che ritrovano a fare (che sono distorte da condizionamenti esterni di qualche sorta)CARENZA DI INFORMAZIONI
La quantità di informazioni su alcuni prodotti può essere giudicata insufficiente talvolta, infatti, il mercato lasciato a se stesso non ne produce abbastanza.
In queste circostanze si interviene con normative.
Vengono emanate regolamentazioni sul "diritto dell'informazione" dei consumatori.
FRIZIONI TRA DOMANDA E OFFERTA
Nel modello neoclassico si postula informazione completa sui due lati del mercato, per cui domanda e offerta si incontrano istantaneamente.
Nella realtà l'aggiustamento richiede un processo di acquisizione di informazioni a volte lento e costoso - non sempre i soggetti coinvolti riterranno conveniente persistere sino in fondo nella ricerca delle condizioni migliori.
Esistenza di "frizioni" (es.: carenza di informazioni) che
impediscono al compratore di soddisfare la sua domanda e a qualche venditore di ascoltare l'offerta- Perché ci sono tante persone disoccupate mentre ci sono numerose offerte di lavoro?
ECONOMIA DELL'INFORMAZIONE
L'economia dell'informazione è una branca dell'economia che studia le relazioni conflittuali che prendono forma nel contratto, in particolar modo quelle che avvengono in condizioni di informazione asimmetrica.
L'informazione è un fattore importante nel processo decisionale di consumatori e imprese. Nella realtà, il più delle volte le scelte degli agenti economici sono prese in condizioni di informazione non perfetta, ovvero di informazione asimmetrica.
Il vantaggio informativo condiziona la definizione delle caratteristiche del contratto ottimale tra il principale (colui che propone il contratto) e l'agente (colui che può accettare o rifiutare). Se le parti avessero interessi comuni, tutte le
informazioni rilevanti verrebbero immediatamente scambiate e ogni asimmetria informativa cesserebbe di esistere. Quando una delle parti contrattuali possiede maggiori o migliori informazioni sulla disponibilità a pagare dell'avversario, questa asimmetria si riflette sulla capacità di influenzare a proprio favore il prezzo. Potere informativo è quindi sinonimo di potere contrattuale ed economico. Il contratto dell'economia dell'informazione non è nient'altro che il prezzo di equilibrio della microeconomia. ASIMMETRIA INFORMATIVA Le informazioni rilevanti per una transazione possono essere asimmetricamente distribuite. Asimmetria informativa è una condizione in cui un'informazione non è condivisa integralmente fra gli individui facenti parte del processo economico. Una parte degli agenti interessati ha maggiori informazioni rispetto al resto dei partecipanti e può trarre un vantaggio da questa configurazione.crea una relazione potenzialmente conflittuale tra gli agenti coinvolti, si trasforma in comportamento opportunistico qualora gli interessi delle parti siano divergenti. Se le parti avessero interessi comuni, tutte le informazioni rilevanti verrebbero immediatamente scambiate. Eventuali asimmetrie informative non condizionerebbero l'esito della transazione. Conseguenze che si generano nelle relazioni economiche: selezione avversa e moral hazard. SELEZIONE AVVERSA Selezione avversa (adverse selection): si ha quando la mancanza di informazioni si verifica prima della stipula del contratto (pre-contrattuale). La selezione avversa è una conseguenza dell'esistenza di un'asimmetria informativa pre-contrattuale o "pre-transazione" informazione nascosta. Moral hazard: comportamento opportunistico dovuto ad asimmetria informativa post-contrattuale. Si verifica quando le azioni specificate da un contratto non sono perfettamente osservabili = azione nascosta.parte non può osservare l'azione dell'altra)
CONTRATTO
Contratto: accordo volontario tra due o più persone (le parti del contratto) per produrre effetti giuridici (ossia costituire, modificare o estinguere rapporti giuridici)
- dal latino contractus (participio passato di contrahĕre, "trarre insieme", "riunire", composto da con-, derivato da cum, e da trahĕre, "trarre")
- termine che originariamente nel diritto romano indicava non un rapporto giuridico obbligatorio sorto da un atto lecito, in contrapposizione al rapporto obbligatorio da atto illecito (delictum)
Stabilisce le modalità secondo cui deve realizzarsi una certa transazione economica:
- le azioni che ciascuna parte deve intraprendere
- il comportamento che ciascuno può aspettarsi dagli altri
- i pagamenti che devono essere effettuati
CONTRATTO COMPLETO
Contratto "completo" specifica:
- il comportamento che ciascuna parte deve tenere al
verificarsi di ogni possibile circostanza- la distribuzione dei costi e dei benefici derivanti dalla realizzazione del contratto- la penalità per un'eventuale deviazione dall'accordo
Soddisfa tre condizioni:
- previsione e descrizione completa di tutte le possibili circostanze che possono venire in essere durante il decorso del contratto
- individuazione e accordo perfetto tra tutte le parti riguardo a quale sia l'azione ottimale da intraprendere sotto ciascuna di tali circostanze
- certezza di esecuzione, ovvero enforcing (far rispettare) ottimale e impossibilità di rinegoziazione mutuamente favorevole
Il contratto completo è, per definizione, sempre Pareto-ottimale perché impone l'adempimento se e solo se è efficiente
CONTRATTO INCOMPLETO
Contratto incompleto: un contratto in cui risulti violata una o più delle suddette condizioni