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IL COORDINAMENTO

D) Affinchè un’azienda sia efficacemente coordinata si deve operare in

comune o sull’aiuto che devono darsi reciprocamente, invece prova di

scoordinamento, il fatto che una funzione o una parte

dell’organizzazione svolga la sua attività senza preoccuparsi ne dei

servizi e ne degli altri. Perché ciò nn avvenga servono riunione

periodiche settimanali dei capi di servizio.

CONTROLLO

E) Questa attività consiste nel verificare se tutto si svolge in conformità

al programma adottato, dal punto di vista della Direzione, bisogna

assicurarsi che tutte le altre funzioni (prevedere, organizzare,

comandare, coordinare) siano svolte secondo principi previsti.

Principi di direzione

Fayol presenta alcuni principi di direzione:

La ripartizione del lavoro: ha lo scopo di produrre sempre più e

1. sempre meglio con il medesimo sforzo, riducendo il numero di

oggetti sui quali si devono concentrare l’attenzione e lo sforzo.

Autorità e Responsabilità: Per Fayol l’autorità “è il diritto di

2. comando e il potere di farsi obbedire , nn si concepisce l’autorità

senza responsabilità , cioè senza sanzione che accompagni

l’esercizio del potere.

La disciplina: E’ l’adozione di comportamenti (obbedienza,

3. assiduità, lavoro)

L’unità di comando: l’organismo sociale si adatta al comando.

4. Unità di direzione. Secondo questo principio, tutte le operazioni

5. che sono rivolte a uno stesso scopo, devono sottostare a un

unico capo e seguire un unico programma.

La subordinazione degli interessi particolari agli interessi

6. generali, come Taylor, anche Fayol attribuisce un atteggiamento

egoistico agli individui, ritenendo che le passioni umane possono

far perdere di vista l’interesse generale dell’impresa.

La retribuzione del personale : intesa come prezzo del servizio

7. reso, la retribuzione del personale dipende sia da circostanze di

ordine generale (caro vita, abbondanza o scarsezza del

personale, situazione economica di impresa). In ogni caso, essa

deve essere tale da risultare equa e soddisfacente per entrambe

11

le parti in causa, considerato che comunque non esiste un

sistema di retribuzione preferibile ad altri.

L’accentramento: Descrive l’influenza e l’importanza del ruolo

8. dei dipendenti rispetto a quelle di vertice. Come avviene con la

divisione del lavoro, quindi, anche l’accentramento, deve essere

applicato nel grado che consente i migliori benefici all’impresa.

La gerarchia : Descrive la successione dei livelli che vanno dal

9. vertice della struttura della struttura organizzativa sui livelli

inferiori e rappresenta il percorso che la comunicazione interna

dovrebbe seguire.

L’ordine: Coerentemente a quanto andava affermando

10. l’organizzazione scienfica del lavoro, Fayol concorda

l’importanza di” un posto per ogni persona e ogni persona al suo

posto”. Con questo principio egli intende indicare sia

l’importanza di affidare ad ogni persona un posto e che la

persona sia adatta al posto assegnatogli

Equità: un capo può dirsi equo solo se è capace di combinare

11. questa con la benevolenza nel rapporto con i propri

collaboratori, solo con la giustizia non si riesce a incoraggiare il

dipendente a recare tutta la buona volontà di cui è capace.

Stabilità del personale: il tempo e quindi la stabilità delle pozioni

12. organizzative, rappresentano per Fayol un elemento

fondamentale di direzione, intervenendo sia sulle possibilità di

addestramento dei singoli nell’efficace svolgimento dei compiti;

l’instabilità è quindi per Fayol causa del mal funzionamento

organizzativo.

Iniziativa: considerare l’iniziativa come la possibilità di

13. pianificare e realizzare, che deve essere incoraggiata e

sviluppata.

Unione del personale: Fayol richiama l’attenzione sulla

14. importanza dell’esistenza di armonia fra i dipendenti.

Sul piano normativo dando uno sguardo complessivo agli autori che più di altri

hanno contribuito allo sviluppo della teoria dell’azione amministrativa si

osservano in particolare 5 principi che regolano la progettazione di una

organizzazione .

Il principio di ripartizione del lavoro, secondo cui le attività devono essere

1. raggruppate in modo da riunire attività omogenee o tra loro collegate

all’interno della stessa unità organizzativa.

Il principio di unità di comando, secondo cui nessun partecipante

2. all’organozzazione deve ricevere ordini da più di un superiore.

Il principio scalare, secondo cui tutti i partecipanti sono legati in un'unica

3. struttura gerarchica piramidale con diversa gradazione dei doveri.

12

L’ampiezza del controllo, secondo il quale nessun superiore deve avere

4. più subordinati di quanti non ne possa sovrintendere con efficacia.

La distinzione tra line e staff, secondo il quale le funzioni di linea

5. riguardano attività connesse con il raggiungimento dei fini organizzativi,

garantendo livelli di specializzazione anche nell’esercizio delle attività

direzionali; le funzioni staff, invece, si occupano di attività di consulenza,

ausiliare, di servizi.

CAPITOLO 3

LA MOTIVAZIONE AL LAVORO

PERCHE’ alcune persone mettono più impegno ed energia di altre nel proprio

lavoro? La motivazione comprende quali sono i bisogni e gli stimoli che

inducono le persone a imprimere un notevole impegno nello svolgimento delle

attività lavorative.

Il comportamento delle persone nelle organizzazioni ,con cui un individuo

risponde a determinate situazioni psicologiche dipende principalmente da due

categorie della psicologia umana: fattori motivazionali e competenze. Il fattore

motivazionale e’ condizione preliminare e necessaria per qualsiasi

comportamento. La motivazione deve essere accompagnata dal necessario

mix di competenze, ossia l’insieme di conoscenze (sapere) esperienze (saper

fare) e capacità-attitudini (saper essere). Ruolo fondamentale lo ricopre il

contesto organizzativo, con ciò si intende l’ambiente dove la prestazione è

svolta.

Le prestazioni che una persona che pur avendo le competenze richieste, svolge

il proprio lavoro senza alcuna motivazione, sarà inefficace.

Le motivazione si dividono in innate e acquisite; Le prime dette anche primarie

assicurano la sopravvivenza dell’individuo, le altre dette secondarie mutano

con l’evolversi dell’uomo e risentono sia l’ambiente socio-culturale, sia dei

tratti della personalità inviduale.

lnoltre la motivazione può essere intrinseca (fare qualcosa perché e’

gratificante di per sé) o intrinseca( fare qualcosa per ottenere qualcosa d’altro

in cambio), Quest’ultima mira a conseguire un primio a ricercare uno status di

fronte alle altre persone colleghi di apri livello o superiori.

Il rapporto con gli altri , l’aiuto e la stima reciproci, il successo, conducono la

maturazione della motivazione intrinseca.

LE TEORIE MOTIVAZIONALI

Le teorie motivazionali sono intese come teorie dei bisogni; per indagare quali

sono i fattori che motivano o meno una persona si parte dalla individuazione

13

dei bisogni da questa avvertita. A partire dagli anni ’40 si sono sviluppate

diverse teorie, tra le principali si ricordano quelle di Bernard, Maslow, Herzberg.

Bernard studiò quali tipi di incentivi possono essere offerti da una

organizzazione ai propri membri lui ne individuò 2 tipologie:

Incentivi specifici: definiti tali in quanto possono essere offerti in modo

1. specifico a una persona

Incentivi generali: non possono essere offerti specificamente a una

2. persona

Tra gli incentivi specifici troviamo:

Incentivi materiali, ossia denaro, oggetti o condizioni fisiche che sono

a) offerti all’individuo come incentivi per accettare l’impiego,

remunerazione per il servizio, ricompensa o contributo. Ogni individuo ha

bisogno di incentivi materiali per soddisfare i propri bisogni fisiologici,

quali il bere, il mangiare il vestirsi. Secondo Barnard quando queste

necessità sono soddisfatte, la forza degli incentivi materiali si riduce.

Opportunità personali nn materiali: dopo la soddisfazione dei propri

b) bisogni di base con incentivi materiali è necessario offrire incentivi nn

materiali, di carattere personale. Ciò che cercano le persone è il

raggiungimento di posizioni lavorative che cosentono loro di distinguersi ,

di conquistare prestigio e potere personale.

Condizioni fisiche: Non deve essere trascurato l’ambiente in cui una

c) persona si trova a lavorare : un ambiente sicuro e piacevole rappresenta

sicuramente uno stimolo alla cooperazione.

Gratificazioni morali: Barnad afferma che questo tipo di incentivi è

d) senz’altro quello che più di tutti riesce a influenzare le persone nella loro

scelta di contribuire allo sforzo cooperativo con le proprie energie.

Associazione attraente : questo incentivo consiste nella compatibilità

e) sociale . Barnard attribuisce all’associazione attraente un’importanza

estrema, legata al fatto che una situazione sociale ritenuta

insoddisfacente dal lavoratore può spingerlo a lavorare male e non

lavorare affatto. queste condizioni sfavorevoli possono essere dovute a

differenze di razza, di nazionalità, di religione. Situazioni in cui la

compatibilità sociale viene a mancare portano anche a gravi carenze

nelle comunicazioni formali, ma anche in quelle comunicazioni che

passano attraverso l’organizzazione informale.

Dunque precisa che gli incentivi rappresentano, il motivo per cui gli

individui sono indotti a cooperare.

MASLOW TEORIA DELLA GERARCHIA DEI BISOGNI

14

MASLOW afferma che le motivazioni dell’uomo si sviluppano in sequenza,

secondo una gerarchia di livelli di bisogno. I bisogni si distinguono in :

fisiologici, sicurezza, socialità, stima, autorealizzazione.

Bisogni fisiologici: consistono in quei bisogni fondamentali, come la

1. necessità di mangiare, di bere, di vestirsi quelli che servono a l’individuo

per la sopravvivenza.

Bisogni di sicurezza: si possono distinguere in bisogni di sicurezza fisica,

2. psicologica e bisogni di equità. I primi riguardano il bisogno dell’individuo

di lavorare in condizioni che non minacciano la sua incolumità fisica; i

secondi riguardano, la sicurezza legata a condizioni stabili di lavoro un

lavoro sicuro; il bisogno di equità è inteso come bisogno di protezione

contro i comportamenti arbitrari che una azienda può attuare nei

confronti delle per

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A.A. 2013-2014
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gabriellacarolinach di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Organizzazione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di L'Aquila o del prof Za Stefano.