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Giustizia costituzionale
Perché la giustizia costituzionale? La giustizia costituzionale è qualcosa a cui oggi siamo abituati. Si tratta di un istituto nuovo, recente. Nell'ordinamento precedente alla nostra costituzione, quindi prima del 1948, la giustizia costituzionale non era riconosciuta. Non esisteva perché avevamo una costituzione flessibile. Una volta che si decide per una costituzione rigida, ossia una costituzione che nel sistema delle fonti si pone in un sistema di superiorità rispetto alla legge, bisogna prevedere strumenti che garantiscano questa superiorità. Quindi qualcuno, con qualche tipo di procedimento, fa sì che venga sanzionata l'eventuale violazione della costituzione da parte della legge. Nasce così la giustizia costituzionale. Una volta stabilita la rigidità della costituzione, una volta stabilito che occorre una giustizia costituzionale, si apre l'ampio ventaglio delle possibilità di scelta, innanzitutto.
quanto previsto dalla Costituzione. Questo controllo politico si basa quindi sull'intervento del Parlamento stesso. Il modello giurisdizionale, invece, prevede un controllo da parte di un organo indipendente dal potere politico, come ad esempio una Corte Costituzionale. Questo organo ha il compito di verificare la conformità delle leggi alla Costituzione e di annullarle nel caso in cui siano in contrasto con i principi costituzionali. Nel nostro sistema, l'Italia, è presente un modello misto, che prevede sia un controllo politico che un controllo giurisdizionale. Infatti, oltre alle commissioni parlamentari che possono intervenire nel processo legislativo, abbiamo anche la Corte Costituzionale che ha il potere di annullare le leggi incostituzionali. Quindi, nel nostro caso, il modello di giustizia costituzionale è caratterizzato da una combinazione di controllo politico e giurisdizionale.costituzione da parte della legge. Anche in questo caso il controllo politico è svolto da un organo politico che, nell'occasione, è nient'altro che un'organizzazione interna allo stesso soggetto che ha approvato la legge. Esistono poi controlli politici ma svolti da organi che si muovono come se fossero un giudice. Ad esempio, il sistema che è stato in vigore in Francia fino al 2008 prevedeva un organo esterno, il Conseil Constitutionnel, al quale il presidente della repubblica, della camera, del senato e le minoranze parlamentari potevano rivolgersi per chiedere un controllo e un intervento da parte di questo soggetto esterno. La caratteristica è che il controllo avviene prima dell'entrata in vigore della legge e si può configurare come una sorta di intervento nel procedimento di approvazione della legge. Una volta che la legge è entrata in vigore, sulla base del principio della sacralità della legge, la legge una volta pubblicata non sipuò toccare.Ipotesi più garantiste e frequenti→ controllo di tipo giurisdizionale: sta a significare che chi svolge questo controllo opera nella veste di giudice. Il procedimento è sicarattere giurisdizionale, vuol dire si pronuncia una sentenza, c'è un contradditorio, le sentenze devono essere motivate. In questo caso si aprono 2 possibilità: controllo diffuso o controllo centrale. Controllo diffuso→ è il 1° modello al mondo che è stato realizzato nel 1803 sentenza Mercury vs Madison., si realizza un controllo e viene affidato ai singoli giudice. Il giudice che è chiamata a decidere su una determinata questione prima di applicare la legge al caso concreto deve valutare se quella legge è conforme o no a costituzione, cioè svolge il singolo giudice nel singolo caso il controllo di costituzionalità. Può decidere o può risolverlo in senso positivo o in senso negativo. Questo tipo diIl controllo ha alcune caratteristiche:
- La prima caratteristica è un controllo concreto, che si svolge nel verificare la costituzionalità della legge nella sua applicazione concreta ad un caso.
- La seconda caratteristica è un controllo che conduce ad una decisione che ha efficacia solo per quel caso. Il giudice che ritiene che la legge sia in contrasto con la costituzione non la applica, questo però non esclude che un altro giudice in un altro giudizio giunga a una conclusione diversa.
È un tipo di controllo che si è realizzato negli Stati Uniti e nella sua applicazione pratica ha avuto due elementi da sottolineare:
- Negli Stati Uniti, nella common law e nei paesi anglosassoni vale il principio del precedente vincolante. Il precedente vincolante è un dato che conduce nei fatti a ritenere che quando, ad esempio, la Corte Suprema americana ritiene incostituzionale una legge, questa legge viene dichiarata incostituzionale.
- Una decisione della Corte Suprema svolge un ruolo di
precedente vincolante, tutti i giudici nel risolvere casi analoghi o identici devono attenersi a quello che ha detto la corte suprema salvo dimostrare che il caso è diverso e quel precedente non può valere. Così facendo è vero che in teoria la decisione ha un valore solo tra le parti, ma è vero che con l'effetto del precedente vincolante in sostanza ha efficacia generale e tutti i giudici devono rispettarla.
2° elemento caratterizzante il sistema common law, la selezione dei casi. Da noi esiste una tradizione in base alla quale di fronte ad una domanda rivolta ad un giudice il giudice deve rispondere. Altro sistema è quello accentrato, questo ha avuto la 1° applicazione in Austria nel 1920. Il sistema accentrato trova la sua principale caratteristica nel fatto che questa volta competenti non sono tutti i giudici, competente è solo un giudice. Un giudice unico per l'intero territorio nazionale. Il controllo è astratto.
non concreto, il controllo può essere preventivo ma anche successivo. Cioè astratto, sempre un confronto tra la legge e la costituzione. la costituzione e la legge come fonte del diritto generale e astratta, si prescinde dalla applicazione a casi concreti. Il controllo può essere richiesto solo da soggetti pubblici, presidente della repubblica delle camere, ... Differenza ulteriore, l'eventuale dichiarazione di incostituzionalità ha efficaci a generale. I 2 modelli astratti si sono poi nella realtà mischiati dando luogo ad un 3° modello che viene chiamato modello misto o modello europeo. La definizione 191 modello europeo è dovuta al fatto che è il modello che viene seguito in Europa quasi da tutti. La caratteristica si fonda sull'esistenza di un tipo di via, accesso al giudice costituzionale. Per capire il modello, la via incidentale è quando un giudice nel corso del giudizio, se ritiene che una legge possa porsi in
contrasto con la costituzione, sospende il suo giudizio e chiede l'intervento della Corte costituzionale. Sarà la corte a risolvere il suo dubbio dicendo se la legge è o no in contrasto con la costituzione. Dopo la decisione della corte, il giudice riprende il suo giudizio. L'esistenza della via incidentale fa sì che abbiamo un sistema misto perché la corte giudica sulla legge di fronte alla costituzione. La questione è accentrata, il modello è accentrato perché decide solo la Corte costituzionale, è la corte che risolve il dubbio dicendo se la legge è o meno in contrasto con la costituzione. Però è vero che l'iniziativa è diffusa, cioè ogni giudice nel corso del giudizio può sollevare la questione di costituzionalità, quindi è un giudizio accentrato, ma accentrato ad iniziativa diffusa. Il modello più diffuso è il sistema giurisdizionale rispetto alsistema politico perché dà più garanzie. Nel sistema giurisdizionale il più diffuso è il sistema misto per il fatto che ha ottenuto di poter giudicare la legge anche sulla base della applicazione pratica. È molto più frequente che eventuali ipotesi, dubbi di incostituzionalità di una legge sorgono non in astratto, ma si riesce a capire la incostituzionalità o emerge con chiarezza l'incostituzionalità proprio dalla applicazione pratica. Giustizia costituzionale in Italia: l'Italia si metteva nelle condizioni di scegliere in una situazione dove in Europa scarsi erano i precedenti. Si giudica su un sistema alla cieca, senza avere una conoscenza delle scelte che si va a fare. Non tutti sono convinti della giustizia costituzionale. Due sono le principali obiezioni. Le critiche venivano da parte dei liberali e comunisti. I liberali sostenevano: se noi diciamo che la legge può essere incostituzionale noi mettiamo indubbio l'autorevolezza del parlamento. I cittadini se sanno che la legge può essere dichiarata incostituzionale saranno legittimati ad una ribellione alla legge. Diversa l'obiezione che veniva dai comunisti: come è possibile che una scelta operata dal parlamento che è espressione diretta della sovranità popolare, come è possibile che possa essere cancellata da 15 persone autorevoli ma che non hanno responsabilità politica? Il problema è quello della legittimazione nelle nostre istituzioni della Corte costituzionale di certi interventi. 1° scelta: sistema accentrato, si sceglie tale sistema perché si esclude il sistema diffuso per varie ragioni. 1° ragione -> il valore che ha la legge. In una condizione in cui la legge è il massimo livello della legalità risulta non digeribile a buona parte dei nostri costituenti che ci sia un giudice, il pretore allora, il quale può non applicare una legge, chepuò dichiararla incostituzionale. Questo non era accettabile, allora se qualcuno può dichiarare incostituzionale una legge almeno deve essere un giudice particolare, dotato di sensibilità politica, deve essere una Corte costituzionale. C'è una certa sfiducia nei riguardi dei giudici, cioè ci si chiede ma questi giudici che si sono formati sotto il periodo fascista, sotto il periodo di legalità possono davvero essere garanti dei principi costituzionali nuovi che stanno entrando in vigore? 3° ragione in Italia non c'è a differenza dei paesi anglosassoni il principio del precedente vincolante e il rischio è che ognuno vada per conto suo, un giudice ritiene che sia incostituzionale un altro decide di no. No ad un sistema diffuso anche per un'ultima ragione, abbiamo una costituzione che è fortemente contraria alla legislazione precedente fascista, c'è un contrasto netto che applicare questiinterpretazione e permette di adattare la Costituzione alle diverse esigenze e contesti. Questo principio si basa sulla consapevolezza che la Costituzione non può prevedere ogni situazione specifica e che è necessario un certo grado di flessibilità per garantire la sua applicabilità nel tempo. Tuttavia, è importante che l'interpretazione dei principi costituzionali sia coerente con i valori fondamentali e gli obiettivi della Costituzione stessa.