Anteprima
Vedrai una selezione di 11 pagine su 50
Riassunto per l'esame di tecniche e strumenti del servizio sociale della prof Rovai, Manuale consigliato Assistenti sociali professionisti, Zilianti, Rovai Pag. 1 Riassunto per l'esame di tecniche e strumenti del servizio sociale della prof Rovai, Manuale consigliato Assistenti sociali professionisti, Zilianti, Rovai Pag. 2
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto per l'esame di tecniche e strumenti del servizio sociale della prof Rovai, Manuale consigliato Assistenti sociali professionisti, Zilianti, Rovai Pag. 6
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto per l'esame di tecniche e strumenti del servizio sociale della prof Rovai, Manuale consigliato Assistenti sociali professionisti, Zilianti, Rovai Pag. 11
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto per l'esame di tecniche e strumenti del servizio sociale della prof Rovai, Manuale consigliato Assistenti sociali professionisti, Zilianti, Rovai Pag. 16
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto per l'esame di tecniche e strumenti del servizio sociale della prof Rovai, Manuale consigliato Assistenti sociali professionisti, Zilianti, Rovai Pag. 21
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto per l'esame di tecniche e strumenti del servizio sociale della prof Rovai, Manuale consigliato Assistenti sociali professionisti, Zilianti, Rovai Pag. 26
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto per l'esame di tecniche e strumenti del servizio sociale della prof Rovai, Manuale consigliato Assistenti sociali professionisti, Zilianti, Rovai Pag. 31
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto per l'esame di tecniche e strumenti del servizio sociale della prof Rovai, Manuale consigliato Assistenti sociali professionisti, Zilianti, Rovai Pag. 36
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto per l'esame di tecniche e strumenti del servizio sociale della prof Rovai, Manuale consigliato Assistenti sociali professionisti, Zilianti, Rovai Pag. 41
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto per l'esame di tecniche e strumenti del servizio sociale della prof Rovai, Manuale consigliato Assistenti sociali professionisti, Zilianti, Rovai Pag. 46
1 su 50
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

AIUTO ALLE PERSONE

CAPITOLO 1 – L’ASSISTENTE SOCIALE E IL SISTEMA POLITICO E ISTITUZIONALE

1.1 Il filo rosso del servizio sociale professionale

Il tentativo di dare le giuste risposte ai bisogni delle persone è stato il filo rosso che ha

accompagnato l’elaborazione e la definizione di politiche sociali e l’affermarsi della cultura del

servizio sociale.

Dagli anni ’50 e ’60 il servizio sociale professionale diventa ambito di dibattito e l’elaborazione

teorica si arricchisce di contributi significativi e originali che sono spunto e impulso per politiche

riformatrici. L’evoluzione del servizio sociale professionale è legata ai profondi cambiamenti della

politica e dell’organizzazione socioassistenziale e alle tappe che ne hanno caratterizzato il

percorso.

Il perno su cui si è costruito il pensiero del servizio sociale professionale è stato l’uomo con la sua

dignità e con il suo essere parte della storia. La professione ha agito nel tempo sulle cause della

marginalità, per ridurre gli ostacoli che si frappongono allo sviluppo di quella che viene oggi definita

“cittadinanza sociale”.

1.2 Il servizio sociale professionale: definizione, obiettivi e funzioni nel nuovo scenario di

politica sociale

Il servizio sociale professionale è il complesso delle attività fondato su principi, conoscenze,

tecniche, metodi, abilità, comportamenti dell’assistente sociale, volto ad affrontare i

bisogni/problemi delle persone, dei gruppi, delle comunità di un determinato sistema sociale per

migliorarne le condizioni di vita e per promuovere l’adeguata realizzazione.

Esso si distingue dai servizi sociali che contemplano organizzazioni semplici e complesse,

strutture tecnico-amministrative di pubblica utilità, rivolte alla generalità dei cittadini e preposte al

loro sostegno e tutela.

Quando si rivolgono alle persone, i servizi sociali assumono il titolo di servizi alla persona: servizi

territoriali che includono le opportunità trasversali di risorse diverse. Fra le caratteristiche dei

servizi alla persona ci sono la comunicazione e la relazione tra l’operatore/i e beneficiari.

Il titolo di assistente sociale si consegue dopo un corso di laurea triennale in scienze del servizio

sociale e dopo il superamento dell’esame di stato per l’iscrizione alla sezione B dell’albo. Questa

iscrizione è rappresentativa e titolo necessario per i professionisti iscritti per caratterizzare le

competenze, le metodologie, le funzioni, il mandato di fronte ai destinatari degli interventi, ai

cittadini, alle istituzioni e ad altri soggetti del profit/non profit che si avvalgono di questi operatori.

In Italia la prima definizione di assistente sociale è stata quella elaborata dalla Commissione

nazionale di studio per la definizione dei profili e dei requisiti per formazione istituita nel 1982 dal

ministero dell’Interno. Con essa si ottiene una descrizione che riguarda sia la natura fondata sui

valori, principi e metodo, sia i compiti, i destinatari, gli ambiti di intervento, gli scopi.

La professione si è da sempre ispirata ai grandi principi che affermano la persona come titolare di

diritti irrinunciabili, costruendo intorno a essi un ordine etico che ha guidato il servizio sociale

professionale nella sua formulazione e nella pratica operativa.

L’attenzione degli assistenti sociali verso la persona, verso i suoi diritti fondamentali, trova

testimonianza nella ricerca continua di modelli e metodologie idonee a salvaguardare l’integrità ed

enfatizzare la peculiarità e i valori per concretizzarli in interventi operativi. Questa particolarità della

professione di tradurre i principi e i valori in azioni concrete ha rappresentato il suo punto di forza e

allo stesso tempo il suo punto di debolezza.

Il punto di forza sta nella capacità di concretizzare in interventi pratici principi apparentemente solo

filosofici. Il punto di debolezza è quello stesso agire pratico che ha offuscato la forza di teorie

fondate su un profondo apparato valoriale.

1.3 Crisi del welfare state e politiche sociali

Il tramonto delle società industriali ha generato una frattura tra Stato, famiglie e cittadini singoli.

La rapida crescita del welfare state sia in Italia che in Europa non era stata accompagnata da una

ri-progettazione che ha portato alla sua crisi. Lo Stato, quindi, erogava servizi, gli utenti ricevevano

prestazioni e gli operatori si affannavano a definire interventi il più possibile adeguati alle persone.

Il servizio sociale non era indifferente a un ripensamento organico della politica, e nel tempo, ha

offerto un contributo prezioso dando voce al malessere sociale per toglierlo progressivamente

dalla residualità. In Italia le istanze per superare un welfare state burocratizzato per puntare verso

un welfare society hanno i loro presupposti nelle riforme degli ultimi 70 anni del secolo scorso.

Lo scenario politico istituzionale si preparava ad un succedersi di avvenimenti e trasformazioni che

avrebbero ribaltato le antiche organizzazioni, restituendo dignità e centralità alla persona quale

espressione di necessità ma anche di risorse.

In Italia l’influenza di paradigmi liberisti e una riflessione sulle promesse mancate del welfare state,

ha indotto un ripensamento delle politiche sociali verso sistemi più rispondenti anche a istanze di

ordine economico. Si profilano formule organizzative aperte a nuovi attori, quali il mercato

e il privato sociale, formule che prevedono un concorso di forze che agiscono nei territori dove

nasce la domanda.

Lo sforzo della politica è stato verso movimenti e interventi di inclusione e di valorizzazione della

società civile che hanno determinato veri e propri patti di cittadinanza e di solidarietà fra ceti,

generazioni e soggetti sociali ed economici.

1.4 La professione nel nuovo welfare system comunitario

Questo processo di cambiamento e le trasformazioni sociali e demografiche ha dato impulso a

welfare system in ambito locale che includono una molteplicità di soggetti, pone oggi nuove sfide

alle professioni sociali dell’aiuto e in particolare agli assistenti sociali che si trovano ad affrontare la

complessità con strumenti che richiedono rinforzo e rinnovamento.

Secondo Ducci, le interrelazioni tra servizi, comunità e ambiente incidono sulla professione,

recuperandone la funzione nei servizi sociosanitari. Le sue considerazioni si possono sintetizzare

in 3 punti:

1) Si ha la presa in carico di problemi e bisogni di singoli come gruppi a rischio

2) Gli operatori si correlano e si confrontano costantemente con il momento politico della

comunità locale

3) È svolta un’azione di promozione di forze sociali disposte ad assumersi responsabilità nel

miglioramento dei livelli di benessere

Dopo periodi di incertezza interpretativa e metodologica gli assistenti sociali sono diventati

consapevoli di dover assumere un ruolo nuovo per intraprendere percorsi trasversali e articolati in

grado di de-strutturare e ri-strutturare continuamente per allentare le contraddizioni e le disfunzioni

e per costruire competenze, per disattivare condizioni ostili al ben essere e generare opportunità

per migliorarle.

La sussidiarietà e la solidarietà sono mezzi che aprono la strada al rinnovamento culturale. L’ottica

plurale invoca modelli di un nuovo co-construzionismo sociale, nuove collaborazioni per co-definire

processi di cambiamento e progetti di aiuto sociale.

1.5 Professioni sociali e mandato: la funzione strategica dell’assistente sociale nei percorsi

di aiuto e di cura

Nel corso degli anni la questione del mandato si è estesa al mandato sociale per enfatizzare il

ruolo dei cittadini come destinatari degli interventi e allo stesso tempo portatori di interessi. Questo

mandato deve conciliarsi con i principi e i valori che hanno come riferimento l’uomo e i suoi diritti e

la possibilità/capacità di affermarli con le risorse appropriate e disponibili e con interventi coerenti

ed eticamente fondati su principi inviolabili.

I valori e i principi che sono alla base dell’intervento sociale trovano nella Costituzione italiana

indicazioni precise: la centralità dell’uomo sia come singolo che nelle formazioni ove svolge la sua

personalità rivendica un ruolo da protagonista nei rapporti con le istituzioni e con il mondo del

lavoro.

MANDATO = conferimento di un’autorità da parte di un mandante/committente a un

mandatario/esecutore per svolgere funzioni, compiti, in un rapporto di reciproca responsabilità.

Le 3 forme di mandato richiamano alla tridimensionalità distintiva dell’assistente sociale che opera

in un’ottica trifocale.

1.Mandato istituzionale: complesso delle funzioni che un professionista deve svolgere sulla base

della normativa generale e specifica che informa l’organizzazione alla quale appartiene ed alla

quale deve rispondere nel suo operato: indica le competenze, i contenuti, le modalità attraverso cui

può e deve operare a favore dei fruitori del servizio che eroga

2.Mandato professionale: contenuti della professione storicamente definiti nella comunità

professionale di riferimento nelle sue diverse espressioni

3.Mandato sociale: indicazioni che provengono da ciò di cui la comunità necessità e ciò che la

comunità richiede attraverso la domanda esplicita o implicita, recepita nel sistema normativo

fondato sui principi costituzionali, che può essere rappresentata dalle istituzioni preposte e che si

rivolge direttamente ad esse oppure alle istituzioni politiche, oppure alla comunità scientifica e alle

comunità professionali

I 3 mandati devono trovare una sintesi che recuperi il giusto squilibrio tra il sé professionale,

l’autonomia operativa degli assistenti sociali e le aspettative di utenti sempre più stretti

dall’incalzare di bisogni ed esigenze nuove nel confronto con la limitatezza di risorse e un ordine

costituzionale che deve disciplinare l’aiuto.

1.6 Professioni di aiuto e servizio sociale professionale

Le professioni di aiuto sono tantissime nei servizi alla persona in ambito sociale, sanitario e

sociosanitario e comprendono professioni mediche, infermieristiche, educative, psicologiche e

sociali e sono rivolte sia ai singoli, sia ai gruppi, sia alla comunità.

Il servizio sociale professionale trova la sua affermazione nella legge 328/2000 che lo definisce

livello essenziale.

Alcuni elementi caratterizzanti la professione sono:

• Dimensione collettiva

• Adesione a principi e valori rintracciabili nel codice deontologico

• Capacità di agire entro margini di autonomia e discrezionalità

• Rispetto responsabile del mandato nella sua triplice committenza

• Identità professiona

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
50 pagine
1 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Naliab di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecniche e strumenti del servizio sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Rovai Beatrice.