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se AMBIENTE INSTABILE—> ASSETTO ORG. ORGANICO
Meccanico Organico
compiti suddivisi in parti i dipendenti contribuiscono ai compiti comuni
• •
specialistiche separate (diff. e dell’unità (minore spec.)
spec. dei compiti) compiti adatti e ridefiniti col team-working
•
compiti rigidamente definiti forte ricorso all’esperienza
• •
forte ricorso alla conoscenza e controllo sui compiti distribuiti in
• •
gerarchia,controllo,regole ogni punto dell’org.
conoscenza e controllo sui compiti comunicazioni anche orizzontali
• •
accentrati ai vertici dell’org. responsabilità legate al raggiungimento di
•
comunicazioni verticali basate su obiettivi
• ordini prestigio connesso alle competenze detenute
•
N.B. non c’è distinzione netta tra i due ambienti e quindi tra i due assetti, ci sono situazioni ibride.
Incident “Meccanico o Organico?”
Azienda 1—>ibrido
Azienda 2—>meccanico
Azienda 3—>organico
Differenza tra modello di L&L e B&S: il primo si focalizza sull’esistenza di n sotto-ambienti e n
unità organizzative, il secondo invece considera l’ambiente in termini più generali. I due modelli
possono funzionare bene anche se usati insieme.
Lezione 9
La tecnologia e la prospettiva oggettivistica
La tecnologia per gli organizzativi è un insieme di tecniche che include: gli strumenti impiegati
come il lavoro umano, gli attrezzi e le macchine, le caratteristiche dei processi di trasformazione, le
fasi dei processi, gli oggetti trasformati (materiali, simboli,informazioni ecc), le conoscenze
applicate a strumenti e/o processi /es. le tecniche contabili, di commercializzazione, di
pianificazione ecc.).
Prospettiva oggettivistica, il modello di Perrow
Vengono usate due dimensioni nell’analisi delle tecnologie a livello di unità organizzativa: varietà e
analizzabili dei compiti
1_Varietà del compito: numero di eccezioni nel lavoro, inteso come frequenza di eventi inattesi e
nuovi che si verificano nel processo di trasformazione.
bassa=le attività di trasformazione sono portate a termine sempre nello stesso modo, i flussi di
• attività sono stabili (es. attività della catena di montaggio tradizionale)
alta=le attività di trasformazione variano di volta in volta, i flussi di attività sono instabili (es.
• attività di pronto soccorso)
L’analista di organizzazione può valutare attraverso l’osservazione diretta e le interviste erogate ai
lavoratori il tipo di tecnologia utilizzata prevalentemente in un’unità organizzativa
2_Analizzabilità: scomponibiità del lavoro in singoli passi chiaramente definibili.
bassa=è necessario affidarsi a intuito, esperienza, giudizio soggettivo (es. attività di design nel
• settore moda)
alta=problem solving e attività basate su calcolo, dati e criteri oggettivi (es. attività contabili)
• Struttura prevalentemente organica
moderato livello di formalizzazione Struttura organica
• moderato livello di centralizzazione bassa formalizzazione
• •
divisione del lavoro media bassa centralizzazione
• •
esperienza sul campo bassa divisione del lavoro
• •
span of control da moderato ad ampio formazione ed esperienza
• •
comunicazioni orizzontali di tipo verbale span of control da moderato a limitato
• •
SPECIALISTICA(varietà bassa, comunicazioni orizzontali, riunioni
•
analizzabili bassa) NON ROUTINARIA(varietà alta, analizzabilità
bassa)
Struttura meccanica
alta formalizzazione
• Struttura prevalentemente meccanica
alta centralizzazione
• moderata formalizzazione
•
alta divisione del lavoro
• moderata centralizzazione
•
poca formazione o esperienza sul
• divisione del lavoro media
•
campo programma formale di formazione
•
span of control ampio
• span of control moderato
•
comunicazioni verticali e di tipo scritto
• comunicazioni di tipo scritto e verbale
•
ROUTINARIA(varietà bassa, analiz.alta) INGEGNERISTICA(varietà alta, analizz. alta)
Scala di Bright
La meccanizzazione e l’automazione nei processi produttivi
Tecnologia
estensione: grado di diffusione della meccanizzazione
• livello: grado di esecuzione meccanica di date operazioni produttive
• penetrazione: grado di meccanizzazione delle mansioni secondarie e terziarie
•
Implicazioni sulle professionalità: all’aumento del grado di meccanizzazione:
- diminuisce lo sforzo
- aumenta la necessità di addestramento e formazione (fino a un certo livello)
- aumenta lo sforzo mentale (fino a un certo livello)
- aumenta la responsabilità (fino a un certo livello)
Guardare esempio su slide
Lo studio di Woodward
Woodward visitò diverse imprese del South Essex inglese negli anni 50 e raccolse dati sulle
caratteristiche della tecnologia, sulla struttura organizzativa e sui sistemi di gestione. Predispose
poi una scala di classificazione e ordinò le aziende in base alla complessità tecnica del processo
manifatturiero, cioè del grado di meccanizzazione del processo manifatturiero (scala di Bright).
Divise le imprese in gruppi:
Il gruppo I era caratterizzato da produzione unitaria e a piccoli lotti, la maggior parte del lavoro
operativo è eseguita dai dipendenti—>complessità tecnica=grado di meccanizzazione bassa.
Il gruppo II ha produzione a grandi lotti e di massa quindi si puo dire abbia complessità tecnica
intermedia.
Il gruppo III ha una produzione a processo continuo e la maggior parte del lavoro operativo è
svolto da macchine—>complessità tecnica alta.
Woodward individua chiare relazioni tra tecnologia e organizzazione:
tecnologie differenti impongono tipi di richieste differenti su individui e organizzazioni e quelle
1. domande devono essere soddisfatte attraverso una struttura appropriata
le imprese con performance superiori alla media sono quelle con strategia, struttura e
2. tecnologia complementari
al variare della tecnologia muta l’assetto organizzativo più coerente: non esiste la one best way
3.
Il modello di Thompson, il concetto di interdipendenza
E’ la misura in cui le unità organizzative dipendono le une dalle altre per materiali, informazioni o
altre risorse nello svolgimento dei compiti. La complessità tecnologica si basa sul tipo e sul livello
di interdipendenza nei flussi di lavoro tra unità organizzative.
Bassa interdipendenza: le unità organizzative sono in grado di svolgere le attività di lavoro in
modo sostanzialmente indipendente le une dalle altre—>poca necessità di coordinamento
Alta interdipendenza: le unità organizzative devono scambiarsi costantemente per poter svolgere
le rispettive attività di lavoro—>elevata necessità di coordinamento.
Lezione 10
tecnologia: la prospettiva emergente
La tecnologia nella prospettiva Prospettiva fenomenologia (emergente):
oggettivistica (tradizionale): catena di mezzi-fini socialmente costruita
•
insieme di tecniche volte alla non è un dato oggettivo e non ha un impatto
• •
trasformazione di risorse, fisiche e oggettivo
informative, in prodotti e servizi si limita ad alterare i significati e le mappe
•
intermedi o finali cognitive degli attori
è un dato “oggettivo risente molto del contesto e del senso
• •
risente poco dell’organizzazione nella attribuitole dalle persone
• quale è inserita
In sintesi la prospettiva oggettivistica ci dice che la tecnologia quando viene introdotta
immediatamente migliora gli aspetti organizzativi, mentre secondo la prospettiva fenomenologica
la tecnologia cambia la situazione in modi differenti in base al tipo di organizzazione.
La realtà è che non sempre la tecnologia impatta in modo rilevante all’interno di ogni tipo di org. In
particolare dipende da come le persone la concepiscono e la utilizzano.
Implicazioni organizzative della prospettiva fenomenologica
La tecnologia viene vista come una catena di mezzi-fini socialmente costruita: da variabile che
• determina scelte e cambiamenti organizzativi prevedibili a trigger con possibili effetti differenti,
talvolta imprevedibili.
la tecnologia viene vista come struttura virtuale: la tecn. al contempo vincola e facilita i
• comportamenti degli individui.
è un contesto informativo: per pensare, apprendere, interpretare, dare significato (sensemaking),
• condizionare le premesse decisionali, agire.
Sensemaking
è il processo attraverso il quale le persone attribuiscono significato all’esperienza.
Esempi: le interpretazioni del top management su il comportamento dei concorrenti, fornitori,
partner, l’andamento della domanda, gli sviluppi tecnologici ecc.
3 fasi:
Attivazione: l’individuo interagisce con l’ambiente; soggettivamente conferisce il suo senso e
1. rappresenta la sua reltà.
Selezione: l’individuo seleziona dati e informazioni per ridurre ambiguità e incertezza delle
2. esperienze attuali.
Ritenzione: le informazioni selezionate vengono organizzate e archiviate dall’individuo
3. aggiornando schemi mentali e mappe cognitive.
Cosa ci dice il sensemaking?
- l’ambiente non è oggettivo, l’attore organizzativo non reagisce passivamente all’ambiente ma
lo rappresenta attivamente.
- per Weick organizzare corrisponde a dare un senso ai flussi di esperienza creando o
modificando mappe “cognitivo-normative”
- la tecnologia si inserisce in questo processo alterando i significati e le mappe cognitive degli
attori
- tecnologia e organizzazione—>la progettazione organizzativa, abbandona criteri deterministici e
sfrutta le moderne tecnologie per progettare secondo criteri emergenti
Mappe cognitive
Sono rappresentazioni dei sistemi di riferimento che gli individui costruiscono esplorando
l’ambiente che li circonda. Sono anche rappresentazione interna all’individuo di concetti e relazioni
tra concetti usati per comprendere e creare il proprio ambiente di riferimento. E infine sono modelli
che rappresentano l’ambiente e la realtà percepita.
Lezione 11
Tecnologie effusive e intrusive
Design organizzativo e criteri emergenti
Esempi di tecniche emergenti: Bricolage organizzativo: si basa sullo sfruttamento delle risorse a
disposizione localmente e sulla ricombinazione intuitiva e artistica che si adatta continuamente alla
situazione e alle circostanze del momento.<