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CORRENTE

Che porta cose, che corre, che viene, Ed è la FOCE, ma non può finire

La mamma mostra quel flusso I figli vanno al mare del mondo

potente Perché ogni FIUME che sembra sparire

Si chiama mondo, e ci appartiene Diventa solo più largo e profondo.

Il libro, illustrato, viene promosso e donato ad ogni nuovo nato. L’acqua, elemento

primario della vita, torna in altri libri.

Pensieri e immagini semplici le ritroviamo nel progetto editoriale Zero tre: sempre

con le illustrazioni, il poeta dà vita a una raccolta originale che trae ispirazione dai

motivi popolari e dagli elementi routinari e familiari del quotidiano: le tiritere

stimolano all'ascolto della sonorità delle parole ritmate, preferibilmente da

accompagnare conio movimento del corpo in un'esperienza che coinvolge i sensi

e potenzia la relazione adulto-bambino.

Le filastrocche orientano il bambino nella scoperta di sé e del proprio corpo.

Le rime, associate ai movimenti, sono le prime che il bambino impara a memoria

poiché prova piacere nell'anticipare la sequenza dei suoni e dei gesti.

A questo gioco si accosta l'appagamento derivato dal contatto fisico ed affettivo-

emotivo con il genitore. ln Leggimi forte Merletti interviene con puntuali osservazioni

sulle metodologie del leggere ad alta voce e Tognolini narra la propria esperienza

di padre-lettore alla figlia piccola.

3. La ragione poetica: un equilibrio di suono e senso.

Con una convincente metafora, Tognolini parla di “fisarmoniche filastrocche":

occorrono dignità e orgoglio per praticare il mestiere di poeta per l'infanzia, contro

un'idea diffusa di filastrocca come composizione priva di senso compiuto. Suono e

senso sono due degli elementi costitutivi della filastrocca: una buona filastrocca

nasce dall'equilibrio di questi due elementi.

All'incontro armonioso di senso e suono dovrebbe porre attenzione l'autore di

filastrocche compiendo un lavoro di ricerca di una parola che non sia banale,

contata o prevedibile.

4. Poesie e rime di un poeta per

Tognolini ha scoperto, attraverso la stesura di moltissimi componimenti in rima, di

scrivere poesie e rime per, ossia poesie d'occasione, che si distinguono per essere

un dono e per essere profondamente agganciate alla vita, alle persone e agli

eventi. Esse tracciano il ritratto di un poeta sociale, aperto al dialogo.

Tognolini ha lavorato anche per il teatro e per il cinema, ha sceneggiato un

videogame e scritto per altri media interattivi.

Inoltre, Tognolini e altri poeti hanno composto “filastrocche a tema”. Ci sono infatti,

filastrocche più lunghe, altre più corte, ci sono perfino filastrocche rap. Molte di

queste non sono firmate, perché scritte a più mani. 6

Filastrocca del futuro Gennaio

E poi? E dopo di poi? Cupo gennaio, vecchio usuraio

Che cosa riserva il futuro? Uno spruzzetto di sole e già buio

E noi? E dopo di noi? Delle mattine che cosa ne hai fatto?

Che cosa c’è dietro quel muro? Due monetine di ferro gelato

Sapere non posso *******

È corto il mio sguardo Bianco gennaio, sonno di latte

Ma fare io posso Culli la terra con la tua notte

Con passo gagliardo Hai voce soffice e respiro lieve

Perché nel futuro non vedo Ninni ogni seme sotto la neve

Perché nel futuro ci vado

5. Narrare con i versi (e con la musica)

Nella commistione di genere si coinvolgono tutti i sensi e si dà corpo alla storia che

si dispone lungo un palcoscenico immaginario riccamente animato.

Nidi di note è un libro che incrocia più linguaggi: fiaba, figure, musica e poesia. Esso

nasce da un progetto didattico finalizzato all'introduzione alla musica nei nidi e

vede coinvolte diverse professionalità. Ne scaturiscono paesaggi fantastici e un

cammino di formazione, di conquista e di conoscenza. Tognolini inventa la storia di

Cirino e Coretta, fratelli di fiaba che attraversano luoghi tanto meravigliosi quanto

folli, aiutando gli abitanti a liberarsi da assurde abitudini. Un CD accompagna il libro,

perché le avventure in esso contenute si leggono intervallate dall'ascolto di

suggestivi brani musicali e poesie recitate ad alta voce dall'autore.

…Stretta è la foglia, larga la vita

Io non lo dico perché qui è finita

Verde la foglia, gialla l’arancia

Ditemi voi perché qui ricomincia

Verso la musica, dentro la favola

Piedi per terra ma testa di nuvola

Ali di voli verso terre ignote

Alla ricerca di nidi di note…

6. Formula magica

Le filastrocche di Tognolini ricordano certi riti ancestrali e formule magiche per far

accadere delle cose, non solo perché presentano la struttura di un incantesimo da

recitare, ma anche per la concretezza delle intenzioni, che interpretano

giocosamente desideri e paure dei più piccoli.

Mal di pancia calabrone è la prima raccolta poetica da cui attingere per le

esigenze più varie: contro le calze che scendono, per ritrovare le cose sparite, far

venire più in fretta i compleanni, far diventare versi i semafori, sciogliere un ingorgo,

contro i nodi nei capelli, far venire i fiocchi nei lacci e così via.

Grande sorpresa ha suscitato nel 2010 Rime di rabbia. Si tratta di un libro con poesie

furiose, amare, esagerate. Poesie da leggere per ridere, per piangere o per

consolarsi.

Con Rime di rabbia Tognolini ha voluto fluire di alti stili. Nell’ultima che riporto infatti,

si usa la metà semantica, ovvero un linguaggio inventato che rimanda a parole

con significato. 7

Malaugurio delle risate Che per magia sparissi

Io vorrei che tu, con le mutande Che potessi fare due passi

scese In avanti dove non ci fossi

Facessi a saltelloni tutto il giro del All’indietro prima che arrivassi

paese Da un reame di sole e di sassi

E tutti ti guardassero da tutte le Tu

finestre

A scuola si affacciassero i bambini e Che ogni giorno mi piaci di più

le maestre ******

E tutti ti indicassero, segnandoti col Malaugurio del cruncio

dito Che ti vengano due stronchie sulla

Tutto il quartiere a ridere, a ridere toncia

impazzito Che ti sbrocchi il chifo e si rincagni

Tu nudo come un passero in mezzo a Tu che sei gurpio e dici a me caroncia

fischi e gridi Possa ghisciare nei tuoi stessi pagni

Tu che ogni giorno mi indichi e ridi Ti si girino le stolle fino alquatar

Mi indichi e ridi Ti si slanchi la porchida nel ticci

Mi indichi e ridi E le tue canfe cadano nel gater

****** E la tua dinchia turri il cacca ficco

Invettiva del tu Così impiretti cosa firpa in costo

Tu Così la smetti di trigghiare a posto

il peggiore di tutti i tu E se così non sei ancora a posto

Io vorrei non ci fossi più Ti scrogno io la pigna con un cruncio

7. Poesie per parole e immagini

Non solo senso e suono restituiscono consistenza alla poesia per l’infanzia: anche il

disegno dà consistenza alla poesia per l'infanzia. Spesso, il tratto pittorico che

accompagna i versi destinati ai più piccoli, rende la lettura un'esperienza

potenziata e appagante.

Quando l'illustrazione è eseguita da bravi artisti, allora si intreccia e si completa con

le parole. Ci accade quando entrambi gli autori si ascoltano nella diversità dei loro

linguaggi e stabiliscono l'uno con l'altro un'armonia di intenti.

Un esperimento davvero riuscito è rappresentato dall’albo Manifesti, che trae

origine da una collaborazione con Gek Tessaro. L’intento è quello di giocare ai

“piccoli pubblicitari”, creando slogan brevissimi, stampati a caratteri cubitali.

8. Zitto

Ogni autore si distingue per stile, poetica e per un lessico che gli è proprio e ritorna

nei suoi componimenti. Tognolini sceglie con cura le parole. Frequentemente

colloca parole-simbolo, che ogni volta sono forti e pregnanti in un determinato

verso per il loro valore espressivo. Si tratta sempre di parole facili, immediate, vicine

al parlare dei bambini e alla loro esperienza nel mondo. Una parola che ricorre

spesso è "zitto". "Zitto", posto a conclusione di molte poesie, è un richiamo al silenzio

e va contro l'imposizione della parola. Secondo un decalogo di Tognolini, per fare

un bambino felice è necessario:

1. diffidare dei decaloghi;

2. diffidare degli esperti;

farsi le proprie idee;

3. 8

4. fare spesso il tagliando delle proprie idee;

5. esercitare memoria e giudizio;

6. leggere libri, maneggiare storie;

profondere bellezza;

7.

8. accettare la propria ignoranza e inadeguatezza;

9. esercitare la memoria del dolore;

10. non cercare di fare ad ogni costo i bambini felici.

In poesia, questa posizione consente di attribuire ai versi la dimensione dell'incanto,

che è fatto di parole e di silenzi.

IV° Capitolo: Parole matte di Chiara Carminati

1. Perlaparola, perlapoesia

Chiara Carminati scrive, legge e promuove la poesia con passione e convinzione

tra i bambini e i ragazzi nelle scuole e nelle biblioteche. Perlaparola è il titolo di un

recente lavoro di raccolta di poesie didattiche e riflessioni sul fare-poesia, ma

anche un vocabolo d'invenzione dai molteplici significati: possiamo evidenziare la

preposizione "per" e sottolineare il fine e lo scopo delle nostre intenzioni o isolare il

sostantivo "perla" che rende conto della preziosità della parola e del linguaggio.

Carminati presta molta attenzione ai significati e alle parole e prende in prestito

dalla lingua spagnola la parola “fomento". "Fomentare" la poesia significa

incoraggiare i ragazzi a sondare le potenzialità della parola poetica per acquisire

delle risorse del linguaggio, fondamentali per la costruzione di una personalità

creativa e l'espressione di un pensiero libero.

2. Il poeta è vivo

Promuovere la poesia e fare-poesia tra bambini e ragazzi significa anche lavorare

per sfatare due pregiudizi:

il primo vede la poesia per I infanzia come un genere minore, coltivato da

 specialisti che non possono dirsi poeti,

il secondo, che interessa ragazzi e adulti insieme, guarda la poesia come

 qualcosa dl inaccessibile, di cui la maggior parte delle persone poco

comprende.

Il secondo caso è dovuto ad una mancata o tardiva pratica e valorizzazione della

poesia negli anni precedenti alla scuola superiore. Carminati afferma che se i

ragazzi sono diffidenti nei confronti della poesia è perché il più delle volte gli adulti

l'hanno ridotta a un qualcosa di sentimentale e di romantico, connotato da

vaghezza e levità: ne emerge un'immagine di poesia scadente e limitata. La poesia

si pone piuttosto come filtro per raccontare con altri occhi il mondo.

La raccolta Rime chiaroscure di Carminati e Tognolini ci mostrano proprio

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
22 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher minnie.marge di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura per l'infanzia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Bacchetti Flavia.