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Durante questo secolo il genere letteratura infantile si rinnova, non solo passando dall’ordine al
disordine, dalla sicurezza alla trasgressione, dal lineare al sofisticato, ma diventando anche
SPERIMENTALE, introducendo temi e problemi nuovi.
In particolare nel secondo dopoguerra la letteratura infantile vive una fase di sviluppo intenso e
innovativo, accrescendo in modo esponenziale la quantità e la tipologia di testi per ragazzi.
2. Testualità, critica e letteratura di consumo
A. Il testo e la critica
La letteratura per l’infanzia nel corso del 900 ha seguito un iter di sofisticazione realizzato :
• PER VIA TESTUALE: il testo letterario è cresciuto e diventato via via sempre più sottile, complesso
e carico di significati, sia letterari che metaletterari. In questo modo la letteratura infantile si è
aperta a nuovi modi di fare narrazione, sperimentando forme più complesse e sofisticate in tutti i
suoi generi (dal romanzo alla poesia, fino al teatro).
Saint-Exupéry
Emblematico è in questo senso , il quale plasma una testualità polivalente che include
fantascienza e fiabico in un testo fresco ma simbolico, denso di significati e allusioni.
Rodari Le favole al telefono La grammatica della fantasia C’era due volte il Barone
Anche con , e
Lamberto
, pur rimanendo saldo alla tradizione, si apre a narrazioni di tipo sperimentale, in cui i
fanciullo fa da costante promotore e vettore.
Una tipologia di testo che si caratterizza per uno stile polimorfo, sottile e simbolico al tempo stesso
Fantasy
è il , il quale esalta lo spirito di avventura ed il viaggio.
• PER VIA CRITICA: fino agli anni 1950 tale genere aveva una connotazione prevalentemente
pedagogica ed ideologica, e solo dagli anni 60 la letteratura per l’infanzia è entrata nei circuiti
della critica letteraria maggiore (grazie anche agli studi collodiani).
La critica letteraria per l’infanzia ha determinato quindi una forte crescita nella comprensione di tali
testi e nella loro lettura, riportando tale letteratura verso una letteratura senza aggettivi; ma è stata
fondamentale anche per salvaguardare l’aspetto formativo, mantenendo in parte i testi ancorati alla
tradizione.
Accanto a questo complesso arricchimento si ha però anche una crescita della letteratura di consumo,
che ha fatto crescere l’editoria secondo i paradigmi industriali, dando corpo alla “paraletteratura”.
B. La narrazione rinnovata
A partire dal 1980 (anno della morte di Rodari), iniziarono a farsi spazio le sue idee di rivoluzione degli
stili, dei contenuti e delle finalità della letteratura per l’infanzia; per lui infatti la letteratura per l’infanzia
non è narrativa in miniatura, né palestra didattica, è racconto.
L’innovazione della letteratura per infanzia negli anni 80 riguarda:
➢ TEMATICHE
Gli autori che scrivono in questi anni infatti ridefiniscono la narrativa per l’infanzia secondo
parametri più prossimi alla realtà e al vissuto quotidiano, con lo scopo di potenziare fantasia e
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creatività. Si inizia ad attingere al campo delle tematiche della società contemporanea, toccando
anche i TABÙ FREUDIANI e tutte quelle tematiche rimosse sia in ambito educativo che letterario:
Conflittualità: con i genitori, con i coetanei, con la scuola;
- Il mondo degli affetti: sofferenza affettiva, amicizia e amore;
- Problematiche del passaggio topico dall’infanzia all’adolescenza
- Violenza
- Bullismo
- Nascita
- Morte
- Diversità, integrazione, intolleranza raziale
- Guerra
- Ecologia
- Disabilità
-
Bianca Ptzorno, in particolare, negli anni 70, abbatté gli stereotipi di genere, affrontando il tema
della differenza sessuale, superando i limiti tradizionali.
➢ STILE e LINGUAGGIO
Si cerca di ampliare i temi e i linguaggi, talvolta contaminando tra loro i generi , il tutto nell’ottica
di assecondare le esigenze dell’infanzia, facendo riferimento anche alle ricerche in ambito
psicologico che consigliavano l’uso di testi adeguati all’età.
I libri diventano “su misura” con una lingua che si articola in più registi ed una scrittura nuova che
sollecita i bambini ad accostarsi spontaneamente alla lettura. Questa idea viene portata avanti
Il battello a vapore
anche attraverso campagne pubblicitarie (come quella del 1992 della collana )
che hanno l’obiettivo si suscitare l’interesse ed il gusto per la lettura attraverso una letteratura di
qualità aderente agli interessi del mondo infantile.
Le contaminazioni estere introdussero i libri tascabili (con copertine colorate ed illustrazioni) ed i libri
cartonati con i buchi. Negli anni 60 Rossellina Archinto si concentrò sull’uso educativo delle immagini
Piccolo blu e piccolo giallo
con, ad esempio, di .
Il punto di svolta più importante si ebbe però nel 1987 con la nascita delle COLLANE (raccolte di volumi
con caratteristiche comuni la cui uscita segue una cadenza periodica).
Negli anni 80 vengono poi create anche le sezioni JUNIOR da case editrici come MONDADORI; negli
stessi anni sorgono anche riviste di settore come SFOGLIALIBRO e LiBeR che forniscono informazioni
sul piano metodologico-didattico della disciplina.
Infine, alla fine degli anni 90 le collane iniziano a perdere la funzione di lanciare novità sul mercato,
avvicinandosi sempre di più al BEST SELLER, il quale, in parte, ha favorito il processo di mercificazione
del libro guidato dalle logiche del mercato.
3. Articolazione tipologico-tematica: le nuove frontiere
A. Un’indagine tassonomica
Negli anni 60, in particolare con il 68, muta l’idea di infanzia e con essa l’educazione e la letteratura
per l’infanzia. Si oltrepassa l’idea borghese dell’infanzia come un’età innocente da salvaguardare,
controllare e proteggere, a favore di una visione che pone al centro l’emancipazione del soggetto. La
letteratura per l’infanzia recepisce questi cambiamenti e si muta:
• NELLA FORMA: l’editoria ha inserito testi sempre più complicati, sia per struttura che per
libri-games
scrittura. Alcuni esempi sono i in cui è possibile scegliere il finale attivando processi
di riscrittura. Tali tipologie di libri sono orientati alla creazione del rapporto testo-immagine, alla
manipolazione del testo che genera autonomia nel lettore. 3
• NEI CONTENUTI: questo genere di rivoluzione nasce dal distaccamento dal racconto morale e
dai vicoli della società borghese, e procede verso un cambiamento di temi, situazioni e obiettivi
formativi per innovare l’immaginario infantile.
La narrazione diventa così strumento per abitare il proprio tempo e dare filtri, orientatori e punti di
forma
riferimento. È volta all’inserimento del fanciullo nel mondo planetario e alla creazione di una
mentis più curiosa e aperta che lo immerga nel “fare esperienza”.
B. Ancora sondaggi testuali
Nel settore dell’editoria per l’infanzia e l’adolescenza si sta assistendo ad un progressivo declino.
Innanzitutto perché la qualità della produzione si è notevolmente abbassata, anche a causa della
tendenza a preferire i fast-book agli slow-book. Poi perché tale settore si è diviso a metà (da una parte
c’è l’editoria che punta ai numeri ed al best seller, dall’atra c’è la piccola editoria che punta alla qualità).
Nonostante questo però gli investimenti nel settore non calano, anzi; questo perché il libro negli ultimi
anni è diventato un prodotto commerciale, un pretesto per l’uscita di un film o eventi.
Il successo è dovuto anche al fatto che i lettori-consumatori sono tenuti in grande considerazione per
la creazione dei prodotti commerciali; e questo ha portato quindi a dei margini di profitto che superano
di gran lunga quelli della letteratura per gli adulti. Saga di Harry Potter Geronimo
Emblematici, sotto questo punto di vista, sono la e le avventure di
Stilton , che, con il loro successo, ci fanno comprendere come il mercato editoriale, nell’arco di pochi
decenni sia mutato, a partire da ciò che si intende per libro, fino alla creazione della macchina
pubblicitaria che orienta e condiziona sia i gusti che l’immaginario collettivo attraverso l’idealizzazione
dei personaggi.
C. Sui testi più avanzati
In Italia il processo di rinnovamento della letteratura è avvenuto grazie a:
SCRITTORI: interessati ad uno stile di scrittura nuovo e a nuove tematiche
- PICCOLA EDITORIA: innovativa
-
Grazie ad autrici come la Pitzorno e la Quarenghi, secondo Roberto Piumini, si è affermata una
letteratura per l’infanzia libera da censure e pregiudizi ideologici, elevata al pari della letteratura per
adulti.
Il percorso è stato lungo, basta pensare allo status minore che veniva dato a tale branca ed al pensiero
di Croce, secondo il quale al bambino non si addiceva la vera arte, la cui comprensione era vincolata
dalla maturità del soggetto.
Oggi vengono trattati temi in cui il lettore si riflette, come:
trasgressività infantile
- viaggi, fughe e trasgressioni
- sofferenze
- vita nei banchi di scuola (tra spensieratezza e noia)
- conflittualità tra adolescenti e famiglia
- debolezze dell’istituzione familiare (con genitori incapaci di prendere decisioni immersi in
- un’eterna adolescenza)
4. Un nuovo lettore?
A. Fisionomia del nuovo lettore
A causa dei continui stimoli a cui i bambini sono oggi sottoposti, la figura del LETTORE è mutata. Il
LETTORE NUOVO integra mezzi diversi, pur mantenendo comunque la cultura del libro. Quest’ultimo
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assume un ruolo di interiorizzazione, di riflessione personale, di pausa. La lettura diventa quindi libera,
personalizzata, attenta e riflessiva.
Sta crescendo, in questo senso, una pedagogia scolastica volta allo sviluppo di una lettura che integra
lettura, immagine ed animazione in un costante spirito ludico, che facilita la costruzione di una buona
pratica di lettura consolidata e partecipativa. Spetta alla scuola infatti il compito di custodire e
salvaguardare l’immagine alta della cultura, di cui il libro è testimone; così come spettano a lei altre
capacità chiave legate alla scritta e alla testualità.
La PEDAGOGIA DELLA LETTURA ha quindi il ruolo di costruire, a partire dalla narrazione: le strutture
mentali, la conoscenza di sé e la capacità di comunicare con il mondo. Tutto questo accade quando si
entra nella scrittura come protagonisti, non solo come lettori, immedesimandosi nei personaggi.
B. Sulla “formazione alla lettura”: teorie e pratiche
Fino agli anni 70 la lettura a scuola era vista solo con un’acce