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Raggi ultravioletti : il sole emette luce ultravioletta che colpisce la terra e viene in parte assorbita
dalla terra o dall’ozono e in parte riflessa in radiazione infrarossa che trasporta calore e che viene
in parte dispersa nell’universo e in parte riflessa ancora nell’atmosfera, riscaldando l’aria e creando
il cosiddetto EFFETTO SERRA. (radiazione infrarossa = calore oscuro)
Effetto Serra : la radiazione infrarossa, che dal basso riscalda l’aria, avendo difficoltà ad uscire
dall’atmosfera per effetto di alcuni gas, riscaldando maggiormente l’aria.
Gradiente termico verticale (0,6 C° per 100 metri) : quantità di calore presente in proporzione
all’altezza a cui si ci riferisce.
Movimento convettivo : determinato da un diverso gradiente termico di un fluido
Atmosfera : è l’insieme di gas che circonda la terra, le cui molecole sono trattenute dalla forza di
gravità. La tropopausa è lo strato di atmosfera che separa la troposfera, in cui avvengono i
fenomeni meteorologici, dalla stratosfera, che è stabile. Si trova ad una quota media di 12 km
(raggio terrestre circa 6 mila km)
Il motore dell'intera circolazione atmosferica è il Sole (forzante esogena) che riscalda la superficie
terrestre con intensità variabile (decrescente) con la latitudine, causando un gradiente termico tra i
poli e l'equatore laddove l'insolazione è rispettivamente minima e massima. Come conseguenza di
ciò e della rotazione terrestre il ripristino dell'equilibrio termico planetario latitudinale è affidato
alla Circolazione Generale dell'Atmosfera la quale può essere suddivisa in 3 grosse macrocelle di 1
circolazione per emisfero: la cella di Hadley che va dalla fascia equatoriale fino a quella tropicale,
la cella di Ferrel che copre le medie latitudini e la cella polare che staziona sui polo fino al circolo
polare. Ognuna di queste celle comunica con la confinante scambiandosi masse d'aria a temperatura
e umidità diverse.
La Cella di Hadley è una cella tipicamente convettiva: l'aria si innalza all'equatore in conseguenza
del forte riscaldamento e raggiunge i limiti superiori della troposfera ovvero la tropopausa. Una
volta raffreddata l'aria ridiscende in corrispondenza delle latitudini sub-tropicali causando aree
anticicloniche permanenti, quale ad esempio il noto Anticiclone delle Azzorre, e quell'insieme di
fenomeni che danno vita alle zone più secche e desertiche del nostro pianeta. L'aria ridiscesa finisce
per convergere nuovamente al suolo verso l'equatore attraverso i venti alisei che spirano da nord-est
verso sud-ovest nell'emisfero boreale e da sud-est verso nord ovest in quello australe. La zona di
convergenza degli alisei di ciascun emisfero a ridosso dell'equatore è detta zona delle calme
equatoriali.
La Cella di Ferrel è la cella che copre le medie latitudini ed è caratterizzata da un flusso da ovest
verso est a tutte le quote come conseguenza della rotazione terrestre e della forza di Coriolis.
Forza di coriolis : forza che fa deviare i venti nell emisfero boreale con l influenza della rotazione
terrestre. I venti occidentali sono venti costanti
La Cella Polare è caratterizzata da alta pressione al suolo come conseguenza dell'aria più fredda in
virtù della minore insolazione.
Il moto di rivoluzione è il movimento ciclico (in genere con traiettoria ellittica) che un pianeta o un
altro corpo celeste compie attorno a un centro di massa. Il termine si può dunque riferire al moto
della Terra attorno al Sole, ma anche al moto di un satellite attorno a un pianeta o a quello di una
stella attorno al centro galattico. Nel caso della terra dura 365gg e 6 h.
Umidità assoluta : è la quantità di vapore acqueo presente in un metro cubo d’aria umida ad una
data temperatura ed una data pressione.
Umidità relativa: è la quantità di vapore acqueo contenuta in una unità di misura rispetto al suo
punto di saturazione.
Se una massa d’aria satura transita in zona con una temperatura diversa (più fredda) il punto di
saturazione cambia e condensa in gocce, se una massa d’aria s’innalza si raffredda per l’azione del
gradiente termico e per la diminuzione della pressione atmosferica.
Possiamo individuare 3 tipi di piogge : 1_ piogge zenitali, create da formazioni nuvolose generate
verticalmente sull’area da cui cadono. 2_ piogge orografiche o orogenetiche, si formano per la
presenza di alture. 3_ piogge generate da uno scontro tra masse d aria con diversa temperatura e
pressione.
Classificazione dei climi (Köppen)
Climi macro-termici (dispongono di grandi quantità di energia termica) sono: i climi caldo/umidi e i
climi aridi.
Climi meso-termici: temperati caldi e temperati continentali. 2
Climi micro termici : quelli della tundra e delle zone nivo-glaciali
Climi continentali: accentuazione dell’escursione termica
Climi marittimi: escursione termica contenuta, per effetto dell’azione mitigante dell’acqua che ha
una minore conducibilità termica.
(aree ecumeniche => zone abitabili)
Per morfologia della terra si intende lo studio della forma della terra, che in base a alcune forze
esogene ed endogene nel corso dei suoi tempi ha cambiato aspetto. Per forze esogene si intende :
l’azione dei venti, acqua, piogge e radiazione solare. Per forze endogene si intende quelle derivanti
dal movimento della terra, eruzioni, terremoti, maremoti.
La deriva dei continenti è una teoria geologica secondo la quale i continenti si muoverebbero l'uno
rispetto all'altro. E’ stata introdotta nella sua versione moderna nel 1921 da Alfred Wegener, che fu
il primo a presentare in una formulazione organica le prove del fenomeno e una spiegazione
coerente delle sue cause.
Wegener sostenne che nel Paleozoico, e per buona parte del Triassico, le terre emerse formavano un
unico supercontinente, che battezzò Pangea, contrapposto a un unico superoceano, Panthalassa. La
frammentazione di Pangea era iniziata circa 200 milioni di anni fa. La prima spaccatura aveva
contrapposto Laurasia (Europa, Asia e Nordamerica) e Gondwana (Sudamerica, Africa e Oceania).
Ulteriori frammentazioni portarono la suddivisione dei due supercontinenti, che gradualmente andò
suddividendosi fino alla conformazione attuale. Wegener fece notare che in Africa e in America
meridionale erano stati rinvenuti fossili di animali e di piante delle stesse specie, vissuti nella stessa
epoca, che non avrebbero in alcun modo potuto attraversare l'Oceano. Questo fatto diventa
facilmente spiegabile ipotizzando che fossero stati uniti tra loro. Egli studiò inoltre le tracce lasciate
dagli antichi ghiacciai sulle rocce e dimostrò che India, Australia, Africa meridionale e America
meridionale erano state coperte contemporaneamente dai ghiacci, presumibilmente prima della loro
separazione.
Attingendo alle più recenti scoperte della geologia, Wegener spiegava questi fenomeni di "deriva"
dei continenti descrivendo le terre emerse come enormi "zolle" di Sial che galleggiavano su una
superficie anch'essa solida ma molto più malleabile, il Sima.Ciò che mancava all' attenta
osservazione di Wegener era una spiegazione di come tutto ciò fosse avvenuto e di quale fosse il
"motore" in grado di spostare i continenti.[moti convettivi]
Holmes scoprì che tra il centro della terra e il SIMA c’era uno strato fluido, il NIFE, chiamato
Mantello che, attraverso i moti convettivi, muoveva il SIMA e il SIAL, dando sostanzialmente
ragione a Wegener.
Teoria espansione dei fondali oceanici: Holms scopre che nell’atlantico scorre una spina dorsale,
una spaccatura che arriva fino al mantello creando in mezzo all’oceano una fuoriuscita di magma.
Le rocce al momento della loro effusione vengono magnetizzate. Attraverso l’esame
dell’allineamento magnetico delle rocce (paleomagnetismo) possiamo studiare il loro spostamento
nel corso degli anni.
Le zolle possono trovarsi in 3 situazioni dinamiche : 3
1_ allontanamento delle zolle: movimento convettivo dei flussi, fenomeni di vulcanesimo e sismi
frequenti
2_avvicinamento delle zolle: crea un processo orogenetico , la crosta si arriccia (fosse oceaniche)
3_faglie trasformi
Falde acquifere : accumulo d acqua d origine meteorica, in roccie spugnose.
Aree carsiche: sistema di scorrimento delle acque sottorranee
Valli d erosione fluviali sono a V
Valli d erosione glaciali sono a U
Morena: detriti trasportati dai ghiacciai, gli anfiteatri morenici sono quello che resta dal ritiro dei
ghiacciai.
Le sorgenti sub-alvee alimentano i fiumi quando non piove più.
Forma dendritica, forma ad albero che alimenta i fiumi.
Le fasi nell’azione di erosione dei fiumi sono 3 : asportazione-demolizione, trasporto, accumulo
Le forze esogene sono costituite dall’acqua e dall’aria, stretto collegamento tra clima e morfologia.
W. Morris Davis : americano, aveva elaborato la teoria dei cicli d’erosione, prima della teoria della
tettonica a zolle, spiegando che in una zona più o meno pianeggiante si susseguono azioni di
orogenesi, tramite ad esempio l’azione dei fiumi (detriti), e azioni di allineamento causate dalla
forza erosiva della pioggia. Questa teoria ci spiega il movimento delle rocce.
IL RUOLO DEL GENERE UMANO
La logica della natura mette in evidenza (Darwin 1859) l’origine della specie; l’umanità si adatta
alle leggi della natura. Il 50% della popolazione vive tra il 20° e il 40° parallelo e tra i 0 e i 200m di
altitudine; il 90% della popolazione mondiale vive nell’emisfero boreale.
OMINAZIONE: capacità dell’uomo di inserirsi nell’ambiente. 4
Capitolo 2
Josef L. Lagrange XVIII secolo
La carta geografica è una rappresentazione approssimata, ridotta e simbolica della realtà;
- approssimata: non perfettamente uguale ma più fedele possibile alla realtà;
- ridotta;
- simbolica: ogni elemento della carta è stato tradotto in simbolo.
Le Proiezioni
- Azimutali o prospettiche : si immagina la sfera sia tangente al piano in un punto:
Stereografica – polare
Centrografica - equatoriale
Ortografica – obliqua
- Modificate
- Per Sviluppo : Cilindriche (Mercatore)
Coniche
Linea LOSSODROMICA: retta che taglia i meridiani sempre con lo stesso angolo.
Peters (cartografo tedesco) : evidenzia la sproporzione nella rappresentazione dei paesi sviluppati
Def. Di Latitudine: è la distanza angolare di un punto dall’equatore misurata sul meridiano.
Il sestante misura la latitudine
Def. Di Longitudine: è la distanza di un punto dal meridiano fondamentale misurata sul parallelo.
Il trascorrere del tempo misura la longitudine (misura imp