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SVOLTA ETNOGRAFICA

Indagare il pubblico non come un soggetto unitario ma come un insieme di pratiche quotidiane, all'interno di specifici contesti e che produce specifici significati.

David Morley studia il target attraverso una ricerca qualitativa su partecipanti appartenenti a diverse condizioni educative e lavorative. Criticato perché riduce l'operazione di decodifica all'appartenenza di classe ritenendo che il tipo di decodifica del programma televisivo fosse dato in modo diretto dall'appartenenza di classe. Al contrario Morley sostiene che la posizione sociale consente di accedere ad un certo tipo di discorsi che permette un certo tipo di decodifica. Ad esempio, gli apprendisti, i sindacalisti, gli studenti di colore decodificano in maniera differente. I sindacalisti abbracciano una posizione negoziata di mediazione mentre gli studenti di colore rifiutano la cultura inglese con un approccio di opposizione.

Mostra due puntate del programma ai gruppi, registra la...

discussione che ne segue e la analizza riducendola ad una delle tre letture Non intervista i gruppi nell'ambiente domestico in cui normalmente i gruppi guardavano la tv perciò non sappiamo se le letture dei gruppi siano reali o condizionati dal luogo "family television" (guardare la tv in famiglia) - osservazione partecipante, la ricerca avviene all'interno dei contesti naturali delle diciotto famiglie con diverse condizioni socio economiche analizzate. David Morley (1974, 1986, 1992): approccio alla family television, ritiene che guardare la tv assume senso se guardata in contesti famigliari. L'esposizione al mezzo televisivo come attività sociale che talvolta diventa collettiva. Il consumo televisivo entra a far parte delle relazioni familiari domestiche attraverso le quali si esprime la vita quotidiana dei soggetti. Il diversificato impegno connesso all'esposizione televisiva rimanda ad una trasformazione del concetto di audience. Segmentazione e tipologia degli usi della TV da parte dei membri della famiglia

Verso una segmentazione - trasformazione del concetto di audience "noi siamo tutti, nelle nostre teste, tante diverse audience insieme" (Hall) (opportunità che la televisione offre alle famiglie, incontro, divertimento)

TIPOLOGIA DEGLI USI DELLA TV DA PARTE DEI MEMBRI DELLA FAMIGLIA (Lull)

Attraverso uno studio di tipo immersivo: il ricercatore non altero il comportamento naturale della famiglia integrandosi nella attività quotidiane della famiglia.

Individua due usi della televisione:

STRUTTURALE

  • uso ambientale: rumore di fondo, compagnia o intrattenimento
  • uso regolativo: può accompagnare attività quotidiane (es: pranzo e cena in coincidenza con la messa in onda del telegiornale)
  • incidere sui percorsi di conversazione

RELAZIONALE

  • occasioni di comunicazione: discussione, creazione di temi di discussione
  • appartenenza o esclusione: rafforzare i legami tra i membri o occasione per sottrarvisi
  • apprendimento

sociale di modelli e valori• competenza e dominio: ricorso all’assunzione di determinati ruoli all’interno della famiglia dimostrando competenza di dominio es. scelta dei programmi da vedere (Hobson, radiotelevisivo e donne casalinghe – contrasto alla solitudine, da sfondo ai lavori di casa, mantenere contatto con il mondo esterno)

Audience research le audience sono molteplici e diversificate e il momento della ricezione deve essere posto in relazione con il contesto culturale.

Categorie utili a descrivere il pubblico tenendo conto della classe, genere, etnia e contesti d’uso.

RADICAMENTO E ADDOMESTICAMENTO

Dall’idea di un pubblico dei media a quella plurale di pubblici dei media, promuovendo l’analisi situata del consumo mediale (Moores 1993; trad. it. 1998).

Shaun Moores: elementi generali della ricerca sui consumi dei media:

CONSUMO: «consumo»: estrapolato dalla dicotomia oppositiva con il concetto di produzione (consumo vs. produzione)

per pensarlo come una vera e propria attività produttiva. (• creatività dei pubblici • forme di costrizione in cui operano)

RADICAMENTO (EMBEDDING): considerare le pratiche di consumo e i media  come oggetti culturali entrambi situati. (rinegoziazione delle dinamiche familiari • Collocazione di una tecnologia mediale in un contesto)

ARTICOLAZIONE: I media si collocano a vari livelli nell'ambito delle strutture  identitarie dei soggetti, diventando parte del modo di identificarsi e differenziarsi dagli altri

Roger Silverstone Collocazione dei media e dei testi mediali nelle culture vive dei  pubblici, come parte materiale e simbolica di queste

Concetto di addomesticamento (domestication): processo con cui le  tecnologie dell'informazione e della comunicazione vengono portate e integrate all'interno dell'ambiente domestico. (normalizzazione di ciò che è selvaggio)

Dallo spazio pubblico dei negozi e centri commerciali a

quello privato di casa o lavoro

La teoria della domestication si fonda su 3 elementi:

  1. Economia morale della famiglia: culture private che attribuiscono significato alle ICT collocate al loro interno - il consumo mediale dei membri di una famiglia è cioè modellato da un insieme di conoscenze, valutazioni e gusti determinati dalle storie, dalla vita dei membri famigliari (es. i genitori che vorrebbero controllare tempi e contenuti della visione della televisione, videogiochi, cellulari)
  2. Doppia articolazione tra medium come oggetto e come mezzo di comunicazione: relazione tra ambiente esterno/pubblico e un interno/privato - quando un oggetto viene acquistato e portato nel contesto domestico entrando a far parte della quotidianità.
  3. Quattro dinamiche processuali, 4 momenti: appropriazione quando una tecnologia da merce entra nell'ambito domestico; oggettivazione quando si colloca il medium in uno spazio e si esibisce facendo parte dell'arredamento;

incorporazione riguarda i modi e i tempi di uso degli oggetti mediali inerenti all'età e al genere; conversione definisce la relazione fra l'ambito famigliare e il mondo esterno che permette la partecipazione ad una cultura pubblica, es. film, serie tv utilizzate da coetanei come argomenti di discussione e confronto

Appropriazione e conversione connettono l'interno con l'esterno

Oggettivazione e incorporazione lavorano sui meccanismi di differenziazione interno dell'ambiente domestico.

Idea di come i media assumano significati profondi nella vita quotidiana dei consumatori.

AUDIENCE ATTIVE: PARADIGMA SPECTABLE/PERFORMANCE

Riconoscimento della dimensione attiva e produttiva delle audience.

Rottura con l'idea di ricezione passiva

Svolta etnografica, interesse per i contesti (Morley)

Analisi di Abercrombie e Longhurst: simple audience, mass audience e diffused audience.

Simple audience: fra spettatori e performance c'è una

separazione netta, si assiste allo spettacolo condividendo il suo stesso spazio-tempo

Mass audience: pubblico e performance sono disgiunti nei ruoli e svincolati dalla condivisione spazio-temporale

Diffused audience: contesto di pervasività dei media per cui si è costantemente pubblico di qualcosa, in cui lo è spettatore a divenire fonte di mediatità attraverso la produzione di propri contenuti (audience diffusa: tipo di sguardo che fa intrinsecamente parte dell’esperienza quotidiana)

Il paradigma spectable/performance evidenzia:

Sovrapponibilità dei ruoli fra performer e audience: diventa esperienza collettiva condivisa, da non essere più distinguibile dalle interazioni del quotidiano

Natura mutevole del pubblico che integrano i processi delle audience nella vita quotidiana e nei percorsi identitari: "continuum del pubblico": diversi tipi di pubblico in base all’intensità dei modelli di consumo, delle

connessione con altri consumatori e dei livelli di attività produttiva. Categorie del pubblico: 1- Consumatori: uso dei media generalizzato e non focalizzato, la cui attività produttiva si limita ai discorsi quotidiani con gli amici. 2- Fan: assidui dei media con interesse per generi, contenuti e personaggi mediatici, senza che ciò porti a organizzarsi o alla produzione. 3- Adepti: competenza specializzata; costruiscono reti informali di comunicazione in cui consumano, producono e mettono in circolazione prodotti da fan. 4- Appassionati: consumano, producono e condividono in reti organizzate di fan molto coinvolti dei prodotti mediali amatoriali basati su personaggio ambientazioni dei contenuti di culto. 5- Piccoli produttori: forme semi-professionali o professionali di produzione culturali organizzate attraverso il mercato o tramite gruppi di appassionati. Nozione di audience attiva non schiacciata in un'unica categoria, così da restituire alla performatività un

nesso da stabilire via via con i media e i prodotti mediali. L'importanza del lavoro di Abercrombie e Longhurst sta nell'aver evidenziato come produzione e consumo siano parte di uno stesso meccanismo e non due cose differenti.

8. PUBBLICI CONNESSI

Dal consumo mediale delle audience alle culture partecipative analizzare come gli individui interpretino i prodotti mediali in modi differenti e li riempiano di significati attraverso forme di:

  • appropriazione
  • pratiche nella vita quotidiana
  • dal consumo alla partecipazione produzione di senso attorno ai prodotti mediali

e come questi prodotti entrino nelle loro esistenze dall'analisi del consumo alla partecipazione HENRY JENKINS

IL CONTRIBUTO DI HENRY JENKINS

Concetto di bracconaggio lettura come una caccia, selezionare solo le parti utili al lettore.

Punto di svolta negli studi sulle audience: concetto di participatory culture, necessità di analizzare relazioni complesse tra produttori e consumatori mediali.

21st century (2009)La cultura partecipativa è caratterizzata da una serie di competenze e praticheche permettono ai cittadini di partecipare attivamente alla produzione e circolazionedei contenuti mediatici. Questo richiede una formazione adeguata che permetta di sviluppare abilità critiche, creative e sociali per navigare in modo consapevole e responsabile nel panorama mediatico contemporaneo.
Dettagli
A.A. 2021-2022
51 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher claraelisabeth99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teorie della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Ciofalo Giovanni.