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3. LA LETTERSTUTA DOPO IL RITORNO ALLA MADREPATRIA
La reda del Giappone nell'agosto del 1945 segnò la fine della seconda guerra mondiale e comportò
per l'impero nipponiconla perdita di tutte le colonie, inclusa Taiwan, che il 25 ottobre ritornò a
essere parte della Cina. I taiwanesi si ritrovarono governati da un regime di stampo militare che li
escludeva dalla vita politica ed amministrativa dell'isola e videro la situazione economica
deteriorarsi in breve tempo. Il personale amministrativo si dimostrò sospettoso nei confronti della
popolazione localr, a causa dei suoi legami con il nemico giapponese; e i taiwanesi divvennero
empre più insoddisfatti del governo cinese. Nel 18 febbraio del 1947, agenti governativi
sequestrarono la merce di una venditrice ambulante di sigarette priva di licenza. La violenza verso
di lei e precendi apisodicausò l'indignazione dei presenti: una folla adirata si accolse contro gli
agenti e nella confusione un uomo rimase ucciso. Insorrezioni in ogni dove. La reazione del
governo nazionalista fu durissima, e si rivolse soprattutto verso gli intelletuali e la elite, che venneor
sterminati. Il numero di perdite fu elevato. Nel dicembre del 1949: il governo della repubblica di
cina, controllato dal partito nazionalista, dopo la sconfitta dellle sue truppe da parte dei comunisti, si
ritirò a Taiwan. La repubblica di Cina, sotto la guida del presidente Jiang ieshi, si trasferì
temporaneamente sull'isola, con lo scopo di raccogliee le forze per riconquistare l'interro territorio
cinese. Fu rimasta intatta la struttura statale, ma fu emesso il Decreto d'emergenza il quale,
rendendo attiva la legge marziale, rispondeva alle esigenze del governo che viveva nella contuinua
minaccia di un'invasione comunista. Dopo l'intervento militare americano del 1950, volto a
neutralizzare lo stretto di Taiwan per prevenire un attacco dalla Cina continentale e al tempo stesso
impedire azioni da parte dei nazionalisti, nel 1954 fu firmato un trattato di difesa con gli Stati Uniti
che costituì la base per la collaborazione e il sostegno economico e militare da parte degli americani
al governo di Jiang Jieshi. I rapporti tra cinesi han nativi dell'isola e la parte di polazione giunta al
seguito del governo e dell'esercito nazionalista, cominciarono ad essere contrastanti: i washengren
si sentivani abitanti provvisori e non si legarono in alcun modo a Taiwan.
L'ambiente culturale
Dopo il 1945, la politica culturale cinese si concentrò nel sinizzare Taiwan: i cambiamenti apportati
all'isola erano da considerarsi un tradimento. Fu imposto il cimese com lingua nazionale invece del
giapponese e del dialetto locale. Questo creò molti problemi agli scrittori che padroneggiavano
meglio il giapponese. Fu così che i principali autori taiwanesi dell'ultimo periodo coloniale, dopo la
riennessione di Taiwan alla Cina si ritrovarono ai margini del mondo culturale: Wu Zhouliu
pubblicò solo opere in giappone o poesie in cinese classico, Yang kui fu incarcerato nel 1949.
l'unico scrittore taiwanese che occupò una posizione di un cerrto rilievo negli anni appena
successivi alla fine del dominio giapponese, Zhong Lihe: vissuto in Cina continentale tra il 1940 e il
1946, scelse il cinese. Lishan nongchang, la fattoria sul monte di Li, il suo romanzo più importante
scritto dopo il ritorno a Taiwan, fu premiato nel 1956, ma pubblicato a puntate sul supplemento
letterario del Lianhebao nel 1961. si narrano le vicende dei contadini hakka durante l'occupazione
dei giapponesi.
Dall'agosto del 1947, alcuni continentali attivi nel supplemento Qiao del quotidiano Taiwan
xinsheng bao, stimolarono una nuova discussione finalizzata a dare nuovo impeto alla letteratura
sull'isola. I taiwanesi ritenevano che la letteratura dell'isola possedesse un carattere particolare,
favorito dalla posizione geografica e dalla situazione politica. I continentali, invece, negavano la
particolarità considerandola una letteratura di confine. Poi fu chiuso il supplemento. Il
guomingdang censurò buona parte della tradizione letteraria sviluppata in Cina dopo il 1917.
Non solo letteratura anticomunista...
La drammatica situazione politica e la brusca fine della dipendenza dal Giappone non favorirono il
fiorire della letteratura nei primi anni dopo il 1945, che si limitò ad una produzione definita
letteratura nostaligica anticomunista: opere in tono propagandistico, caratterizzate dallo sgomento
di fronte alla vittoria comunista e all'abbandono della propria terra natale. Costituiscono una sorta di
letteratura delle cicatrici, anti litteram, la rivisitazione di un passato recente particolarmente
doloroso e difficile da accettare. Jian Gui, proveniente da una famiglia di ricchi possidenti dello
Shandong, poi si trasferisce a Taiwan nel 1948. nel suo romanzo Xuanfeng, pubblicato nel 1952 e
molto apprezzato anche da Hu Shi, descirsse con tono satirico gli anni del 1919 e la guerra del
pacifico, osservando l'ascesa e la diffusione del movimento comunista nella società cinese al
collasso, domiata da una classe dirigente incapace di trovare soluzione ai drammatici problemi del
paese. Da ricordare anche Chen Jiying, dopo il suoa arrivarea Taiwan prese aprte a varie
associazioni e attività letterarie. Il suo primo romanzo di rilievo, Dicun Zhuan il villaggio Di
descirve le vicende tragicomiche di un povero contadino sciocco, tratteggianfo i cambiamenti
consociuti dalle campagne del nord della cina e le difficili condizioni dei contadini. Nel 1954, ci fu
la pubblicazione di Yangge, la canzone del germoglio di riso, di Zhang Ailing, originaria di
Shanghai e mai a Taiwan. La letturatura di svago fu chiamata di aeroporto. Il clima politico lasciò
ampio spazio ad alcune scrittrice concentrate sui temi intimi e privati, quali la famiglia e l'amore.
Lin Haiyin era originaria di Taiwan, nata in Giappone ma cresciuta a Pechino; le storie sono
generalmente incentrate su personaggi femminili che soffrono delle limitazioni e die tormenti loro
imposti dalla società tradizionale. La sua opera più nota, Chengnan jiushi, vecchie storie del sud di
Pechino, è ambientata nella Pechino degli anni 20, vista attraverso gli occhi attenti ed ingenui
dell'autrice bambina. Fondatrice anche del mensile Chun wenxue. Qi jun, famiglia signorile: i
racconti della Cina e dei familiari sono al centro dei suo scritti, composizioni autobiografiche
incentrate sui valori tradizionali. Ebbe molto successo tra i waishengren, i residenti di Taiwan.
Meng Yao, docente universitaria, ha scritto una storia della narratia e del teatro cinese, trentun
romanzi e due raccolte di novelle. La sua narrativa coinvolge i temi della quotidianità, rispecchia un
atteggiamento positivo e impegnato. Pan Renmu, nota per il romanzo Lianyi biaomei, mia cugina
Lianyi, in un'università cinese poco prima dello scoppio della guerra sino-giapponese, descrive le
attività clandestine degli studenti di sinistra. Nel 1956, il professor Xia Ji'an, docente presso Taida,
fondò la rivista Wenxue zazhi; ebbe breve vita, segna il distacco da quel senso di provvisorietà che
aveva caratterizzato la “ letteratura nostalgica”, invitando a una maggiore attenzione alla realtà
contingente. La rivista proponeva una scrittura realista che riflettesse la realtà, e lo spirito del
tempo, senza indulgere nella ricercatezza linguistica e nell'estetismo.
Gli scrittori soldati
apparì una flto gruppo di scrittori-soldati stimolati a scirvere dalla associazione letteraria cinese che
nel 1950 lanciò lo slogan: la letteratura marci con l'esercito! Questi giovani continentali che si erano
arruolati nell'esercito nazionalista durante la guerra sino-giapponese acquistarono molta fama.
Erano custodi e difensori delle virtù cinesi tradizionali. Wang Lan raggiunse la fama con il romanzo
Lan yu hei, il blu e il nero, ambientato negli anni dell'invasione giapponese. Le due protagoniste,
l'una costretta alla prostituzione e l'altra agiata ma incapace a resistere al vizio della perversione,
rappresentano i due volti della società di un tempo. Zhu Xining, originario dello Shandong,
interessato alla leteratura fin da giovanissmo, prestò servizio dal 1947 al 1972. pubblicò Lang, i
lupi, e Tiejiang, ferro fuso, ambientate nella Cina negli anni 30 e 40. dopo le sue dimissioni
dall'esercito nel 1972, Zhu si dedicò interamente alla letteratura. Nel 1975, apparve il romanzo
Ba-er san zhu, note sull'operazione 823, a cui aveva lavorato per dieci anni: esso, prendendo spunto
da un'azione di artiglieria di Jianmen, rievoca le esperienze traumatiche visute dai soldati in
battaglia. Alla fine degli anni 70, fondò anche la casa editrice san shufang. Anche Sima Zhongyuan
si arruolò giovanissmo nell'esercito nazionalista e giunse a Taiwan nel 1949. acquistò una fama con
il romanzo Huangyan, terra desolata che narra l'inane lotta del protagonista contro l'invasore
giapponese. I 50 volumi che raccolgono i suoi racconti e saggi richiamano spesso credenze che
hanno dato forma per secoli alla cultura popolare cinese.
Il successo della saggistica e le nuove conquiste della poesia
La precaria siruazine politica favorì la produzione saggistica in prosa brevi, quindi poco
impegnativi, densi di temi romantici e di ricordi della vita in cina continentale, scritti in lingua
elegante. Molti degli autori si dedicarono anche alla prosa, alcune saggiste famose furono Xu
Zhongpei e Ai Wen. Numeerosi poeti che avevano composto in giapponese nell'ultima fase
coloniale, rimaseo in silenzio dopo il 45 a causa del problema linguistico. Nei primi anni dopo il
1949, il panorama fu quindi dominato dai poeti provenienti dal continente, la cui poesia richiamava
i principi diffui in Cina dopo la rivoluzione letteraria. Durante la guerra, ci fu la tendenza a proporre
tematiche patriottiche e nazionaliste. Tra i vari autori di poesia anticomunista, Ji Xian contribuì a
superare questa limitata prospettiva fondando nel 1953 la rivista Xiandai shi a cui seguì nel 1956,
l'istituzione di una società letteraria con lo stesso nome, cui aderirono più di 80 poeti. Prveniva dal
continente, dove negli anni 30, aveva collaborato con la rivista Xin Shi, nuova poesia. Convinto
seguace dei modelli della moderna poesia occidentale, egli intendeva far conoscere a Taiwan la
poesia europea e in particolare francese, realizzando l'occidentalizzazione attraverso un trapianto
orizzontale. Furono in voga anche altre due riviste Lanxing e Chuangshiji.
4. IL MODERNISMO TAIWANESE
Nel corso degli anni 60, il governo nazionalista continuò a proporsi come unica legittima autorità.
La madrepatria fu percepita come una realtà sempre più distante, soprattutto nelle nuove
generazioni. Punto di riferimento costante furono gli stati uniti d'america con i quali furono
mantenut