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ITALIA E IL NEOREALISMO 1945-1954

Il neorealismo fu un importante fenomeno cinematografico che si affermò in Italia tra '45-'54; importante perché creò un diverso atteggiamento nei confronti del cinema di finzione ed ebbe enorme influenza a livello internazionale. I film di questo periodo intendevano confrontarsi con i problemi lasciati dal secondo conflitto mondiale, raccontando le vicende della cronaca e dell'attualità.

Caratteristiche: usare il cinema per scoprire la realtà circostante e rendere il pubblico maggiormente attivo e consapevole; principali esponenti: Rossellini, Visconti, De Sica e De Santis.

In Italia le forze militari collaborarono con le società americane per assicurare ai USA il dominio del mercato e molte case di produzione dovettero ridimensionarsi. Il cinema neorealista si impose come una forza di rinnovamento culturale e sociale. Durante il declino fascista era emerso un impulso realista, dopo la Liberazione nel

’45 la gente di ogni classe sociale divenne ansiosa di rompere con il passato; si formò un governo di coalizione fondato su idee liberali e socialiste ei registi furono pronti a farsi testimoni della “primavera italiana”.- Gli studi di Cinecittà avevano subito ingenti danni e non potevano supportare la produzione, per questo i registi si spostarono in campagna e nelle strade.- Si proponevano vicende contemporanee per esaminare criticamente quanto accaduto.
  1. Roma città aperta si basa su fatti reali del ’43; la Resistenza era fatta di comunisti e cattolici al fianco della popolazione nella lotta agli invasori tedeschi.
  2. Paisà di Rossellini ci mostra l’entrata degli Alleati in Italia, seguendo le truppe americane dalla Sicilia fino alla pianura padana. Si passò rapidamente dall’eroismo partigiano ai problemi sociali contemporanei: l’inflazione, la disoccupazione e la divisione della popolazione in fazioni.
  3. Ladri di biciclette di De Sica è un film che affronta il tema della povertà e della disoccupazione post-bellica, attraverso la storia di un uomo che cerca disperatamente di recuperare la sua bicicletta rubata per poter lavorare.
Biciclette di De Sica è la storia di un operaio la cui sussistenza dipende dalla sua bicicletta - il film mostra la crudeltà della vita nel dopoguerra, nessuna istituzione pubblica è in grado di aiutare il protagonista e molti sono indifferenti alla tragedia. Riso amaro di De Santis esplora i problemi della vita rurale, simile a Terra trema di Visconti in cui si narra la ribellione di pescatori siciliani ai grossisti che li sfruttano. Di fondo c'è sempre la fragile speranza in profondi cambiamenti sociali. La primavera italiana si concluse nel '48 con la sconfitta alle elezioni della sinistra. Il paese era impegnato nella ricostruzione e l'economia italiana stava cambiando - sempre più europea di stampo moderno. I film neorealisti che dipingevano un'Italia desolata e colpita dalla povertà facevano infuriare i politici ansiosi di dimostrare che il paese era sulla via della prosperità e della democrazia.La chiesa condannò numerosi film per l'anticlericalismo. La sinistra infine ne attaccava il pessimismo e la mancanza di esplicita dichiarazione di fede politica. Poche di queste opere furono popolari: gli spettatori erano più facilmente attratti dai film americani; Andreotti trovò il modo di ribaltare la situazione con la legge Andreotti del 1949 in cui fissò i limiti dell'importazione e quote sugli schermi e pose anche le basi per i prestiti alle produzioni – una commissione statale approvava la sceneggiatura e i film commerciali erano premiati con somme maggiori. Ad alcuni film potevano anche essere negate le concessioni se diffamavano il paese. Da qui si esaurì la stagione del neorealismo più puro: - Alcuni proposero un'ambientazione simile girando melodrammi o commedie tradizionali in regioni che offrissero un colore locale pittoresco, dando vita al "neorealismo rosa"; - Alcuni esplorarono una cena di fantasia allegorica o.inscenarono grandi (Sensospettacoli storici di Visconti). Umberto D. di De Sica colpì i funzionari come una pericolosa regressione: il film inizia con una scena in cui la polizia disperde una dimostrazione di vecchi pensionati e si chiude col fallimento del suicidio di Umberto – Andreotti scrisse al regista rimproverandolo del suo "pessimo servizio alla Patria". Stile e forma: Nel '53, a movimento ormai terminato, si cominciò a discutere su quale fosse la sua vera essenza durante il Congresso di Parma. Non era mai esistito un manifesto o un programma, ma solo appelli a un maggiore realismo e all'enfasi sui soggetti contemporanei e sulla vita della classe operaia. Alcuni lo vedevano come un modo impegnato di fare informazione, che chiedeva riforme per la situazione del paese; altri si concentravano sulla dimensione morale suggerendo che l'importanza stesse nella capacità di conferire una portata universale ai problemi individuali dei.

personaggi. Un ulteriore punto di vista era sostenuto dai critici francesi: l'approccio documentaristico del neorealismo rendesse lo spettatore consapevole dellabellezza della vita di ogni giorno. L'opinione comune a tutti è comunque che il movimento fu importante per le posizioni politiche e la visione del mondo che proponeva, ma soprattutto per le innovazioni cinematografiche.

  • Le scene in interni sono set ricostruiti in studio e illuminati con cura;
  • Il dialogo è quasi sempre doppiato;
  • Comune era il fenomeno dell'Amalgama, in cui attori professionisti si mischiavano a persone comuni - molto con Anna Magnani e Aldo Fabrizi.

Molto venne innovato anche nell'articolazione del racconto: un motivo ricorrente è la coincidenza. Si rinnega il logico concatenarsi degli eventi, tipico per il cinema classico basato su rapporto di causa-effetto, così da sembrare più realistico. Lo spettatore non sa più distinguere le scene madri dai

momenti di passaggio: il racconto rende ad appiattire tutti gli eventi sullo stesso livello, attenuando le scene più intense e privilegiando situazioni e comportamenti ordinari.

- I dettagli hanno ruolo narrativo, la descrizione della vita avviene tramite la rappresentazione delle micro-azioni che il cinema tradizionale non mostra mai, perché considerate insignificanti.

Le soluzioni narrative e stilistiche del neorealismo ebbero grande influenza sul cinema moderno che sarebbe sorto di lì a poco e vennero sviluppate nei 40 anni successivi da autori di tutto il mondo.

Visconti e Rossellini: I due erano coetanei, entrambi cresciuti da famiglie benestanti che avevano coltivato il cinema come hobby per poi renderlo una professione. La scampagnata.

Visconti inizia la carriera come assistente di Renoir sul set di Schierato con la sinistra, durante la guerra partecipò all'attività partigiana. Il Ossessione film ebbe un ruolo chiave nel ritorno al realismo degli

  • Ultimi anni del cinema fascista: la critica impiegò per la prima volta il termine neorealismo
  • La terra trema proprio in riferimento a questo film. Servì come propaganda del Partito Comunista, ma lo finanziò anche con capitali personali.
  • Come regista di teatro i suoi film sfoggiavano costumi e scenografie sontuose, una recitazione marcata e musica travolgente.
  • Visconti evoca lo stile di vita dei ricchi, ma di solito rivela anche i conflitti di classe che quegli stessi stili di vita nascondono.
  • Ricorse ad uno stile di ripresa ricco di panoramiche e zoom, come se la storia fosse una grande produzione teatrale e il regista dovesse lentamente guidare l'occhio dello spettatore sui dettagli; al contrario Rossellini era risolutamente antispettacolare.
  • Il suo stile diretto corrispondeva alla sua fede in valori elementari: mostra i partigiani come martiri.
  • Dopo la trilogia Roma città aperta, Paisà e Germania anno zero il suo cinema si concentra

Il tentativo di restituire umanità a quella che gli appariva come una società in disfacimento. Rossellini individua la continuazione del progetto neorealista nel condurre il pubblico verso la consapevolezza della necessità della verità spirituale, della conoscenza di se stessi e dell'impegno verso il prossimo.

Nei film con Ingrid Bergman descrive la graduale scoperta della consapevolezza morale da parte di un personaggio femminile: l'accettazione dell'amore dopo esperienze mistiche o la sensibilità scambiata per stupidità che può portare anche alla follia.

Il messaggio diretto e il suo modo di raccontare lo condusse verso il cinema moderno: la sua predilezione per la commistione di toni, per la narrazione episodica, per le ellissi e per i finali aperti spesso permette ai film di evocare molto più dei semplici temi evocati. I film sono punteggiati da momenti in cui i personaggi si limitano a stare seduti, camminare o pensare.

E spetta al pubblico de-durne gli stati d'animo. Entrambi scoprirono e adottarono negli anni '60 lo stile della panoramica con lo zoom: ma se l'immagine di Visconti srotola uno spettacolo senza fine, Rossellini usa panoramica e zoom per la loro semplicità ed economicità, per la loro efficaci nel presentare l'azione in modo neutrale, al di là del punto di vista di questo o quel personaggio.

La ripresa economica spingeva l'Italia verso una crescente prosperità, gli spettatori si stancarono dell'attenzione neorealista verso la povertà e la sofferenza. Il neorealismo rosa fu la forma dominante del movimento nei primi anni '50; il filone conservava in parte la scelta di ambientazioni autentiche, l'uso di attori non professionisti e occasionalmente sfiorava questioni sociali, ma riconduceva il neorealismo nell'alveo della commedia rosa. A essa fece seguito la stagione della commedia all'italiana in cui a De

Sica e Totò si affiancarono a Loren, Gassman, Sordi e Mastroianni. Alcuni cineasti si orientarono verso il ritratto psicologico, l'attenzione era centrata sull'importanza delle circostanze sociali nei rapporti fra gli individui - dai primi anni '50 si misero in scena personaggi delle classi medie e alte nell'intento di analizzare gli aspetti psicologici della vita contemporanea.

CINEMA EUROPEO DEL DOPOGUERRA 1945-1959:

La cinematografia europea stava cercando una nuova identità e nuovi strumenti per resistere all'invadenza del mercato americano. Le tendenze:

  • In Francia si impose il cinema d'arte di qualità, grazie anche al ritorno di molti importanti autori dell'anteguerra e all'emergere di giovani sperimentatori.
  • Nel Regno Unito ebbero popolarità sia generi tradizionali che originali - meno incline a soluzioni inedite.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
69 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jess.uni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia e teorie del cinema e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof Perniola Ivelise.