vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
LE POLEIS NELL'ETA' DEL MASSIMO SVILUPPO( politico,
economico, sociale; VI ac )
Soprattutto per quanto riguarda le poleis recenti ( Selinunte, Himera, Agrigento, Metaponto,
Poseidonia ) assistiamo a un processo di monumentalizzazione degli edifici e a una razionale
occupazione dello spazio agrario. Vengono sfruttate le sperimentazioni ( di urbanistica, architettura,
bonifica, agricoltura ) del periodo precedente.
L'urbanistica regolare prevede una ripartizione degli spazi per ambiti funzionali e un tessuto
ortogonale di strade gerarchizzate ( plateiai e stenopoi ).
-Metaponto è il miglior esempio di polis arcaica: è costituita di un reticolo di plateiai ( 2 ovest est e
4 nord sud ). La plateia A conduce all'agorà mentre la plateia 3 separa l'agorà dal santuario.
Nel IV sec si ha la conquista della Siritide cui consegue una monumentalizzazione degli edfiici e la
costruzione di ricche tombe a camera per i ceti dominanti. Si intensifica l'occupazione della chora
con nuovi insediamenti rurali e opere di bonifica per sfruttare la fertilità delle terre ( inoltre costruiti
canali di drenaggio e si ha una razionale divisione dei lotti.
Discreti i rapporti con gli indigeni, favoriti dal territorio ( facile il contatto fra la costa e l'entroterra
dove vivono gli indigeni ). Vengono anche trovate somiglianze tra i fregi di rivestimento di
architettura lignea dei ceti aristocratici a Serra di Vaglio e Torre Satriano, con quelli dei templi di
Metaponto ( es San Biagio alla Venella ), probabilmente di comune origina metapontina.
-Poseidonia è fondata nel 600 ac. Sorge su un plateaux calcareo quasi pianeggiante a ridosso della
costa.
Nel tessuto urbano troviamo vasti spazi pubblici destinati al culto degli dei e alle riunioni della
cittadinanza. La fascia centrale, dalla Porta Acrea a nord alla Porta Giustizia a sud, è destinata
all'agorà e ai santuari urbani.
Le plateiai sono gerarchizzate a seconda dell'ampiezza. Le due principali delimitano l'agorà ( zona
centrale ) separandola dal Tempio di Atena a nord e dal Tempio di Apollo e Era a sud.
-Della Sibari arcaica si conosce solo un settore periferico con modeste abitazioni 2 o 3 vani, poiché
viene distrutta nel 510 ac e vi si sovrappongono Thurii in epoca ellenisitca, poi Copiae in epoca
latina.
-Anche per quanto riguarda Crotone le informazioni sono poche. Si sa che è divisa in tre settori e
che ha avuto modi e tempi di occupazione simili a quelli di Metaponto.
-Selinunte ha già dall'inizio del VI sec un grandioso impianto urbano, coprendo tutta l'estensione
della Collina di Manuzza e anche la zona circostante. Vi è un impianto di mura che circonda la città
e vi sono santuari monumentali sia ad est che ad ovest.
-Himera è simile a Selinunte.
-Agrigento viene fondata nel 580 ac; si trova tra tre colline e due fiumi. La superficie urbana è di
450 ettari, con sei assi stradali principali e viene cinta di mura dalla metà del VI sec.
La necropli si trova all'esterno a sudovest, mentre i santuari si dispongono lungo le mura
costituendo una “cintura sacra”.
Vi erano forse due agorà, una politica nella zona centrale e una commerciale a sud. Importanti le
opere idrauliche dell'architetto Feace, consistenti in un complesso di canali da nord a sud avente
sbocco in una cavità naturale.
In generale, così come in Grecia, le poleis coloniali hanno il massimo sviluppo nell'età arcaica: si
trovano grandiosi impianti urbani, un ordito di strade regolari, delle fortificazioni in mura con porte
di accesso monumentali. Vi è poi la monumentalizzazione degli spazi pubblici e religiosi.
Tratti comuni dell'urbanistica delle poleis sono: estensione degli spazi per attività pubbliche, sia
civili che religiose; l'uso di criteri di divisione per lo spazio urbano, con l'esigenza di assecondare la
morfologia del territorio; gli isolati sono tagliati dall'ambitus, il tratto per smaltire le acque piovane.
I lotti urbani sono di circa 100-120 mquadri. I lotti rurali della chora hanno fattorie interne oppure
troviamo dei veri e propri villaggi rurali più distanti dalla polis.
Le città sono spesso sovradimensionate rispetto all'effettiva consistenza demografica. Le aree
pubblice hanno edifici per il sacro ma sono utilizzate anche per feste e spettacoli, per i quali verrano
creati edifici appositi più avanti.
LE POLEIS NEI SECOLI V E IV AC
In questo periodo in Sicilia, la presenza dei tiranni comporta la distruzione e deportazione di intere
popolazioni, rendendo necessarie nuove fondazioni, ampliamenti, rifondazioni di città distrutte. Si
vanno a creare impianti urbani ex novo a metà tra filone tradizionale e nuovi influssi microasiatici.
-Naxos viene distrutta da Ippocrate nel 495 ac, poi rifondata nel 476 da Ierone per diventare sede di
mercenari. Viene rioccupata dai calcidesi nel 461.
Il nuovo impianto è basato su 3 plateiai, incrociate da una 15ina di stenopoi.
L'ubicazione dell'agorà è incerta: o al centro o più verso il porto.
-Camarina viene rifondata nel 461 con la ridefinizione dell'impianto urbano e una nuova divisione
della chora. Troviamo 3 plateiai est ovest e una 50ina di stenopoi nordsud.
L'agorà si torva all'estremità ovest; il Tempio di Atena è in posizione centrale.
Anche nella pensiola abbiamo nuove fondazioni e rifondazioni secondo i criteri dell'urbanistica
greca classica legata al nome di Ippodamo di Mileto.
-Neapolis viene fondata da Cuma intorno al 470 ac ed è costituita da 3 plateiai est ovest e una 20ina
di stenopoi. La città sorge su un pianoro di circa 70 ettari protetto da una cinta muraria in blocchi di
tufo, restaurata più volte tra il IV ac e il V dc.
L'agorà è molto ampi e si sviluppa su due livelli. Si trova ai piedi dell'acropoli ed è tagliata dalla
plateia mediana.
-Thurii viene fondata nel 444-3 ac e progettata da Ippodamo di Mileto. E' un'area quadrangolare
divisa in riquadri da 7 plateiai. Pianeggiante, si trova tra i fiumi Sybaris a nord e Crati a sud.
-Eraclea ( Policoro ) viene fondata nel 434 ac a pochi km da Thurii e si sviluppa sulla collina del
castello; la vallata è occupata da santuari e agorà.
-Caulonia viene rifondata nel 389 da Dioniso I.
Gli unici casi di ampliamento sono:
-Siracusa conosce un progressivo ampliamento a nord e a ovest nell'epoca di Gelone, per aumento
demografico, estensione degli spazi pubblici e per le esigenze di corte dei tiranni.
E' una vera e propria megalopoli costiuìtuita dall'unione di 4 città ( Ortigia, Akradina; Thyca e la
Neapolis ). Alcuni nuovi quartieri nascono sostituendo le necropoli arcaiche. L'agorà è localizzabile
nell'area dell'odierno foro.
-Taranto si espande per l'inurbamento di masse che prima vivevano nella chora o in villaggi rurali:
l'espansione avviene in pianura a scapito delle necropoli arcaiche e viene seguita da delle mura a
protezione.
Questo è l'unico caso in cui la necropoli è all'interno della città.
Sono presenti agorà, teatro, ginnasi e diverse dimore private. Conosciamo poco dell'organizzazione
urbana in quanto la città moderna è completamente sovrapposta a quella antica.
In generale nella prima epoca classica vi è un maggior rigore nell'applicazione dello schema
urbanistico regolare. Vi è l'abbandono delle aree rurali e un progressivo inurbamento di nuove
masse, in parallelo con la diffusa affermazione di regimi democratici.
Negli ultimi decenni del V sec abbiamo comunque eventi bellici e una crisi generale.
Tra la fine del V e inizio del IV Dioniso I sferra una controffensiva ai cartaginesi. Vengono costruite
nuove mura a Siracusa, vi è la fondazione di nuovi centri usati come presidi militari.
Nella seconda metà del IV sec troviamo nuove tipologie monumentali, oltre all'architettura sacra già
presente da molto. Abbiamo ad esempio edeifici stabili per gli spettacoli, ricavati nella roccia o in
muratura. Il teatro occidentale più antico è a Metaponto.
Nel IV sec vi è prgressiva omologazione culturale tra greci e indigeni. Vi è rifondazione di abitati
indigeni con caratteri dell'urbanistica greca come a Laos in Calabria.
Vi è anche il ripopolamento delle campagne per esigenze belliche.
Tutto questo per esigenze belliche. Necessari più uomini, quindi si ha promozione sociale di gruppi
precedentemente ai margini. LE AGORAI
Le agorai sono il centro pulsante delle poleis occidentali ( vengono citate anche nei poemi
omerici ). Sono i luoghi inizialmente deputati alle riunioni ( del governo, dell'assemblea cittadina,
giudiziarie, religiose; dal verbo agheiro cioè riunisco ). L'aspetto commerciale arriva più tardi. Le
riunioni si svolgono all'inizio all'aperto o in tende/capanne separate da palizzate. Vengono poi
costruiti edifici sempre più monumentali al centro o intorno alla piazza. Sono anche presenti gli
heroa, aree riservate al culto dei fondatori, elemento identitario per la polis.
-L'agorà di Megara Iblea si trova nella zona nordest, è delimitata da 4 strade sui lati che le danno
forma trapezoidale. Vi sono ai limiti anche 2 stoai cioè portici, i più antichi del mondo greco. Sono
presenti 3 templi, 2 a sud e uno a ovest. A sud vi è anche un edificio per banchetti.
-Selinunte ha l'agorà in posizione centrale, con forma irregolare. E' collegata al porto, al santuario
urbano e all'acropoli. A est troviamo abitazioni e un edificio pubblico; al centro un edificio,
probabilmente l'heroon dedicato al fondatore.
-Metaponto ha un'area pubblica molto grande, circa 8 ettari. Si divide in agorà a ovest e area sacra a
est, separate da una plateia. Vi troviamo edifici politici tra cui l'ekklesiasterion, dotato di pianta
circolare dal vasto diametro, un muro in blocchi e un terrapieno artificiale di sabbia, oltre a due
gradinate in legno. Può ospitare circa 8mila persone ed è usato per funzioni politiche e religiose.
Verrà ristrutturato nel IV sec diventando un teatro.
-L'area pubblica di Poseidonia è ancora più grande: 2 santuari ( nord e sud ) e l'agorà al centro. Si
trovano due edifici a nord: il sacello ipogeico, un piccolo edificio in blocchi di pietra nella roccia
con all'interno un cenotafio ( tomba vuota ) per il culto dei fondatori; l'ekklesiasterion, circolare, per
riunioni politiche.
-Lo spazio dell'agorà di Agrigento è meno definito.
-L'agorà di Camarina si sviluppa su due aree, levante e ponente.
-A Napoli, l'agorà è molto vasta ( diventa foro con la romanizzazione ). Si sviluppa su 2 livelli
separati dalla plateia m