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L'ETA' CLASSICA

Prima fase dell'età classica - lo stile severo

L'età arcaica si conclude nel 480 con la colmata persiana nell'Acropoli di Atene e la vittoria ateniese nella battaglia di Salamina, i secoli che seguono dal 480 al 450 sono il periodo che viene definito età dello stile severo che rientra in una delle tre fasi in cui è stata divisa l'età classica severo (che va dal 480 fino alla fine del IV secolo). La caratteristica del periodo dello stile severo dal punto di vista storico vede Atene diventare progressivamente egemone; la vittoria contro i persiani determinerà per Atene il porsi a capo della lega delio-attica e riuscirà a sfruttare la sua vittoria per creare un impero commerciale.

La guerra contro la Persia non era di fatto terminata, la data del 450 viene scelta in quanto va a coincidere con il 449 a.C., anno in cui viene firmata la pace di Callia, generale ateniese che firmerà la pace.

conquistare gran parte della Grecia. Durante questo periodo, si svilupparono anche importanti movimenti culturali e artistici, come il periodo dello Stile Severo e la media età classica. Il periodo dello Stile Severo, che va dal 480 al 450 a.C., è caratterizzato da una rappresentazione più realistica delle figure umane, con particolare attenzione ai dettagli anatomici. Questo stile si può osservare ad esempio nelle sculture del Partenone sull'Acropoli di Atene. La media età classica, che va dal 450 al 400 a.C., coincide con gli anni dello scontro tra Atene e Sparta. Questa guerra, nota come guerra del Peloponneso, durò per circa trent'anni e portò all'esaurimento delle forze dell'intera Grecia. Durante questo periodo, emersero nuove polis, in particolare Tebe, e il potere della Macedonia iniziò a crescere grazie a una politica astuta. La fine dell'età classica è segnata dalla morte di Alessandro Magno nel 323 a.C. Con la sua morte, si conclude anche l'era della Grecia classica e inizia il periodo ellenistico.sottomettere tutta la Grecia. Nel 336 Filippo di Macedonia preparava una spedizione contro la Persia, morirà alla vigilia della stessa che verrà poi intrapresa dal figlio Alessandro Magno, che creerà un immenso impero universale che abbraccia tutto il mondo di cui si impossessa con la conquista dell'impero conosciuto (dalla Grecia si estendeva fino all'Egitto). 16 Preminenza (imposta, riconosciuta o tollerata) di uno stato nei confronti di uno o più altri. 17 La Lega delio-attica (o Lega di Delo o Anfizionia di Delo) fu una confederazione marittima costituita da Atene e da varie città-stato greche, nel 478-477 a.C., durante la fase conclusiva delle guerre persiane. Ad essa aderirono città delle quali le più importanti oltre ad Atene, che di fatto ne detenne la guida, furono: Efeso, Mileto, Focea, Alicarnasso, Anfipoli, Olinto, Metone e Troia, le isole di Lesbo, Rodi, Samo, Delo e la penisola Calcidica. A ogni aderente alla Lega Atene

impose un tributo (foros). 88per arrivare fino all’Afghanistan e ai confini dell’India). Lepersiano, conquistato da Cambise nel 525,ampie conquiste di Alessandro Magno determineranno un fenomeno per cui la cultura di età classica,18in particolare quella di cui Atene si fa protagonista, rappresenterà una koinè valida per un immensaestensione territoriale, il greco diventerà la lingua comune per vari territori di diversa cultura.Il primo periodo dell’età classica è quello dello stile severo, la cui definizione risale al Winckelmann che nellostudio dell’arte greca aveva notato come lo stile decorativo dell’età arcaica cedesse il posto nella scultura adun abbigliamento più austero: il chitone torna ad essere sostituito dal peplo, che aveva il vantaggio dipermettere allo scultore la possibilità di mettere in evidenza i volumi del corpo al di sotto della stoffa. Da quiil termine “stile per la

maggiore austerità che le figure manifestano nel loro insieme. "austero"

Lezione 10 - 17.03

Architettura e urbanistica nello Stile Severo l'architettura,

Durante il periodo dello Stile Severo iniziano ad essere teorizzate alcune discipline come l'urbanistica e la scultura quando nel 450 Policleto scrive il suo trattato, Il Canone.

Dal punto di vista dell'urbanistica, il periodo che va dal 480 al 4500 è un periodo ricco di svolgimenti, le grandi attività edilizie e di riqualificazione urbana inizieranno a partire dalla metà del V secolo, nel 550, quando con la chiusura del conflitto con la Persia si riprenderanno i grandi progetti urbanistici.

Ippodamo di Mileto, orginario di Mileto, città che i persiani rasero al suolo nel 494 e gli ateniesi, aiutandoli con una flotta, vennero coinvolti nel conflitto, determinando l'arrivo in Grecia dell'esercito di Dario e la battaglia di Maratona. Mileto agli inizi del V secolo era una

città che non esisteva più, tra il 460-450 si decise di ricostruire (probabilmente dopo la pace di Callias, 499) e il progetto fu affidato a Ippodamo, che scriverà un trattato sui principi di organizzazione urbanistica (V secolo periodo in cui Aristotele e Platone stabilivano i principi politici per la fondazione di una città ideale), associandoli ad una tradizione antica delle grandi città del vicino oriente: 1. La città deve nascere secondo un progetto in cui spazio pubblico e spazio privato dovevano essere distinti. Le aree residenziali erano distinte dalle aree pubbliche destinate al commercio, alla difesa, al culto, la differenziazione degli spazi trova la sua origine in oriente secondo un'organizzazione di classi, mentre il sistema di Ippodamo è in base alla funzione dello spazio. 2. La città viene costruita secondo una griglia ortogonale che comportava una suddivisione in lotti, sulla pianta ognuno dei lotti.corrispondeva ad una o più unità abitative che si affacciavano su strade, non tutto lo spazio così suddiviso è stato poi edificato, presupponeva un progetto della città concepito sul suo futuro sviluppo. Le strade avevano una duplice funzione, quella dell'isolamento dei lotti abitativi in caso di incendio. 3. Mileto sorge sul mare e viene divisa in due porti, il porto militare (1) più stretto, chiuso e facilmente difendibile e un porto commerciale (2). Nei pressi dei porti sorgevano gli arsenali, edifici destinati a stoccare le merci. 4. Lo spazio dedicato ai templi si affacciava allo spazio dell'agorà, un grande spazio aperto con portici inserito in un nodo tra i due porti, rendendola facilmente raggiungibile. 18 Koinè culturale, a proposito di una civiltà comune accettata da popolazioni diverse. 89 Il sistema adottato da Ippodomo non è nuovo al mondo greco, che adottò un principio analogo nelle colonie.

Occidente in base democratica, stabilendo lotti di terreno ai coloni nelle campagne ed in città. Ippodomo non è quindi l'inventore, ma il teorizzatore, segnando distacco con l'età arcaica e con il suo approccio empirico, che nel nel V secolo si sostituisce con un approccio teorico.

Ippodomo teorizza il progetto urbanistico che esisteva già in precedenza, questo accade nel campo dell'architettura (con principi proporzionali dell'ordine dorico e ionico) e nella scultura, segnando il passaggio dall'attività artigianale che diventa attività artistica che parte da un progetto. A partire dal V secolo le figure dell'età arcaica, diventano degli artisti, differentemente figure conosciute e di cui si ricorda il nome e l'identità.

Ippodomo da Mileto sarà chiamato ad Atene (440) per ricostruire il porto del Pireo, diventato con Pisistrato il principale scalo commerciale di Atene, da riorganizzare.

dopo le guerre persiane. Il pireo sorge in un luogo in cui una penisola si protende nel mare e forma tre insenature, organizzate secondo un principio razionale:
  1. La più grande è destinata alle navicommerciali, chiudendo però gli accessi al porto con lunghe mura che proseguivano a formare un corridoio e ad unire il porto del pireo ad Atene, che in caso di assedio non poteva essere tagliata fuori, volute da Temistocle.
  2. I due porti minori, Kantharos (che prende il nome dalla forma chiusa che ricorda quella di un vaso) e Munichia, sono rispettivamente i porti militari circondati dagli arsnali con un ingresso stretto (per far si che le navi incendiarie evitassero di dar fuoco alle navi alla fonda ormeggiate), in alto la collina con un antico santuario di Artemide e la città che si sviluppa secondo un piano ortogonale.
Quando Pericle nel 444 deciderà di fondare Turi in Magna Grecia, chiamerà Ippodomo di Mileto a fare il progetto della città. Gli anni del

periodo severo vedono un intensa attività edilizia ad Olimpia (citata per i bronzetti di epoca geometrica e per il tempio di Hera), luogo in cui sorge il santuario più importante dedicato a Zeus che fino a quel momento onorato all'aperto un un altare (1) condivideva il culto con il tempio di Hera, veniva poi su cui la tomba dell'eroe 19 si compivano i sacrifici, di fronte un recinto di forma poligonale, Pelope (2) da cui mito nasce la tradizione di svolgere le corse con i carri, la più antica gara svolta ad Olimpia a partire dal 776, a ricordare la vittoria di Pelope, colui che darà il nome al Peloponneso. Un altro eroe che ha un culto antico ad Olimpia è Eralce, che avrebbe portato ad Olimpia un olivastro da cui si tagliavano le fronde, premio dei vincitori delle olimpiadi.

Nel corso del VI secolo il santuario si amplia:

  1. Lungo ippodromo dove si svolgevano le corse con i carri
  2. Stadio in cui avevano luogo le competizioni atletiche.

Ogni 4 anni

Venivano ad Olimpia numerosi atleti e nacquero alberghi, palestre, portici in cui gli atleti potevano ricoverarsi ed allenarsi in modo tale che tutti potessero arrivare allo stesso livello di preparazione.

Tempio di Zeus ad Olimpia

Nel 472 le fonti riportano che per celebrare una vittoria militare deglielei contro Pisa, città confinante, come decima della vittoria decidono di innalzare un tempio dedicato a Zeus, affidando il progetto ad un architetto; Libon di Elis. La fine dellacostruzione del tempio è legata a Sparta, quando nel 457 vincono Atene nella battaglia di Tanagra, appendendo uno scudo d'oro sull'edificio.

Frontone

Nella ricostruzione del tempio di Zeus ad Olimpia vi è un themeros (recinto) al cui interno vi era una folla di sculture che celebravano i vincitori delle gare olimpiche (oltre alla corona, il vedere innalzara una statua era il premio più grande, visto il divieto in Grecia di ergiere statue di personaggi.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
179 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/07 Archeologia classica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cam.ill.a.0x di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Archeologia e storia dell'arte romana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Rocco Giulia.