Anteprima
Vedrai una selezione di 23 pagine su 106
Riassunto parziale seconda parte esame De Leonardis Pag. 1 Riassunto parziale seconda parte esame De Leonardis Pag. 2
Anteprima di 23 pagg. su 106.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto parziale seconda parte esame De Leonardis Pag. 6
Anteprima di 23 pagg. su 106.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto parziale seconda parte esame De Leonardis Pag. 11
Anteprima di 23 pagg. su 106.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto parziale seconda parte esame De Leonardis Pag. 16
Anteprima di 23 pagg. su 106.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto parziale seconda parte esame De Leonardis Pag. 21
Anteprima di 23 pagg. su 106.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto parziale seconda parte esame De Leonardis Pag. 26
Anteprima di 23 pagg. su 106.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto parziale seconda parte esame De Leonardis Pag. 31
Anteprima di 23 pagg. su 106.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto parziale seconda parte esame De Leonardis Pag. 36
Anteprima di 23 pagg. su 106.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto parziale seconda parte esame De Leonardis Pag. 41
Anteprima di 23 pagg. su 106.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto parziale seconda parte esame De Leonardis Pag. 46
Anteprima di 23 pagg. su 106.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto parziale seconda parte esame De Leonardis Pag. 51
Anteprima di 23 pagg. su 106.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto parziale seconda parte esame De Leonardis Pag. 56
Anteprima di 23 pagg. su 106.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto parziale seconda parte esame De Leonardis Pag. 61
Anteprima di 23 pagg. su 106.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto parziale seconda parte esame De Leonardis Pag. 66
Anteprima di 23 pagg. su 106.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto parziale seconda parte esame De Leonardis Pag. 71
Anteprima di 23 pagg. su 106.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto parziale seconda parte esame De Leonardis Pag. 76
Anteprima di 23 pagg. su 106.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto parziale seconda parte esame De Leonardis Pag. 81
Anteprima di 23 pagg. su 106.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto parziale seconda parte esame De Leonardis Pag. 86
Anteprima di 23 pagg. su 106.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto parziale seconda parte esame De Leonardis Pag. 91
Anteprima di 23 pagg. su 106.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto parziale seconda parte esame De Leonardis Pag. 96
Anteprima di 23 pagg. su 106.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto parziale seconda parte esame De Leonardis Pag. 101
Anteprima di 23 pagg. su 106.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto parziale seconda parte esame De Leonardis Pag. 106
1 su 106
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

LE DUE “SUPERPOTENZE DIETRO LE QUINTE”, STATI UNITI E UNIONE SOVIETICA,

NEL PRIMO DOPOGUERRA

Al suo ritorno in patria, Wilson cominciò la sua battaglia col Senato, poiché voleva a tutti i costi

che gli USA entrassero nella Società delle Nazioni, da lui considerata l’unico mezzo per garantire

la risoluzione pacifica delle controversie. Il Senato, tuttavia, non accettò di ratificare il Trattato di

Pace di Versailles, poiché conteneva, al suo interno, il Patto della Società delle Nazioni. Il tutto si

concluse, nel novembre del 1920, con la vittoria repubblicana alle elezioni presidenziali.

Si ha, quindi, dal 1920, il ritorno degli Stati Uniti, a una politica isolazionista, in cui la politica

internazionale degli USA, coinciderà solamente con la loro politica economica internazionale  fu

proprio l’assenza degli Stati Uniti dalla Società delle Nazioni, che impedì al Sistema Internazionale,

di decollare verso una politica mondiale.

Secondo Wilson, il Senato, avrebbe dovuto accettare il Patto della Società delle Nazioni, nella sua

integrità, vista l’importanza che egli attribuiva all’organizzazione sovranazionale.

34

Il Senato, in realtà, era disposto ad accettare il Patto, con riserva  la riserva riguardava l’articolo

X (“I Membri della Società si impegnano a rispettare, e a proteggere contro ogni aggressione

esterna, l'integrità territoriale e l'attuale indipendenza politica di tutti i Membri della Società”)  la

riserva riguardava, quindi, l’ambito geografico in cui gli Stati Uniti dovevano essere tenuti a

osservare tale articolo.

Wilson, continuando con la sua idea, si rivolse, a questo punto, ai suoi compatrioti, con spirito più

di profeta, che di uomo di Governo  “L’America indicherà veramente la via”. “La luce splende sul

cammino che ci attende e lascia tutto il resto in ombra”.

L’8 marzo 1920, il Trattato di Versailles, poiché conteneva, all’inizio, i 26 articoli del Patto della

Società delle Nazioni, non ottenne al Senato la maggioranza di due terzi necessaria per essere

ratificato.

Nel novembre del 1920, in seguito a questi eventi, il Partito Democratico, che aveva condotto gli

USA alla guerra, riportò una dura sconfitta da parte dei Repubblicani.

Il Segretario di Stato nella prima metà degli anni Venti, Charles Hughes, tuttavia, riuscì a portare

avanti una politica di collaborazione internazionale di ambito mondiale, in linea con la grande

espansione economico commerciale dell’America postbellica.

Specifico e mirato, fu l’impegno di Hughes, nella situazione dell’Asia Orientale, e nella questione

del disarmo navale (riduzione degli armamenti navali per il Giappone…), che lo indussero alla

convocazione della Conferenza di Washington (dal ’21 al ‘22), che riuscì a stabilire un sistema

dell’Asia Orientale e del Pacifico Occidentale, che si articolò in tre Atti Internazionali:

1. “Trattato delle quattro Potenze”  la quattro potenze erano Stati Uniti, Gran Bretagna,

Francia e Giappone  dichiarando decaduta la ventennale alleanza anglo-giapponese (asse

diplomatico portante dell’espansione giapponese a inizi XX secolo), impegnava le parti a

rispettare i loro reciproci diritti sui possedimenti insulari nel Pacifico.

2. “Trattato delle nove Potenze”  Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Giappone, Cina,

Italia, Olanda, Belgio e Portogallo  intendeva essere la garanzia internazionale della

sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale della Cina, attraverso la conferma della

dottrina americana della porta aperta (le grandi potenze si astengono o rinunciano a

chiedere speciali privilegi, preferenze commerciali o monopoli) e la condanna delle sfere

d’influenza delle singole potenze;

3. “Accordo cino giapponese”  accordo strappato da Hughes al Giappone alla fine della

Conferenza  riuscì a far sì che il Giappone rinunciasse alla maggior parte dei privilegi

ottenuti dalla Cina mentre la guerra era in corso. Inoltre, ora, gli Stati Uniti ripresero l’antica

politica americana di fine XIX Secolo di “protezione alla Cina”  prima la protezione era

contro il “vecchio” imperialismo delle Potenze Europee; ora la protezione è contro il

“nuovo” imperialismo giapponese.

Un altro problema che gli Stati Uniti riuscirono a definire alla Conferenza, fu quello della riduzione

degli armamenti navali  andò a svantaggio giapponese, poiché, proprio in quel periodo, il

Giappone aveva in cantiere una nuova corazzata dalla tecnologia assai avanzata, il cui allestimento

dovette essere sospeso  la marina imperiale giapponese, inoltre, dovette accettare le “proporzioni

di tonnellaggio” fra navi maggiori. Tali proporzioni furono stabilite nel ’22 fra Stati Uniti,

Inghilterra, Giappone, Francia e Italia  fu adottata una “scala di potenza”, che partiva da quota

5 per gli USA e la Gran Bretagna, scendeva a 3 per il Giappone, e a 1,75 per Francia e Italia.

Hughes e i suoi successori, si preoccuparono anche di eliminare gli aspetti più vistosi

dell’egemonia statunitense nell’America Centrale, rinunciando al metodo del “semiprotettorato”

35

(come quello applicato a Cuba nel 1901), e a quello dell’occupazione militare degli Stati Caraibici,

ogni qual volta fossero riscontrati dei disordini  la rinuncia al “sistema dell’intervento”, si fece

più marcata con l’amministrazione Hoover, (1929-1932), che, con il Memorandum Clark sulla

Dottrina Monroe, ripudiò ufficialmente il Corollario Roosevelt (“Stante la dottrina Monroe,

comportamenti cronici sbagliati nel continente americano richiedono l'intervento di polizia

internazionale da parte di una nazione civilizzata”).

Per quanto riguarda la Russia, i rapporti del nuovo Stato con il mondo esterno, nascono sotto segni

negativi: la non partecipazione della Russia alla Conferenza della Pace di Parigi, l’imposizione del

Trattato di Brest Litovsk, la politica d’intervento degli alleati a favore delle forze

controrivoluzionarie operanti in territorio russo.

Nel 1919, comunque, si avviarono le relazioni internazionali del nuovo Stato Sovietico  il

processo ebbe inizio con la fase di “esportazione” della Rivoluzione, rivolta verso i Paesi Europei

in cui le prospettive di avvento del Comunismo apparivano più favorevoli (come Germania,

Ungheria e Italia)  su questa fase, si crea una divergenza d’opinioni all’interno del gruppo

dirigente moscovita:

• Bucharin, Radek, Trotskij  sostenitori dell’idea della “rivoluzione permanente”  la

nuova Russia doveva impegnarsi nella “guerra rivoluzionaria” all’interno degli Stati

Capitalisti;

• Lenin, Zinovev, Stalin  sostenitori della “costruzione del Socialismo in un solo Paese”.

Secondo Lenin, infatti, data l’iniziale debolezza del Nuovo Stato Sovietico, e data l’ostilità del

Mondo circostante, esso doveva impegnarsi, in primis, a difendere e rafforzare la Russia, per

salvare la “Patria del Socialismo”, e cioè, la base indispensabile per realizzare, in un secondo

momento, la “Rivoluzione Mondiale”  Lenin, perciò, perseguì una politica duplice:

1. Appoggiare le forze politiche e sociali che, entro gli Stati Capitalisti, avrebbero potuto

promuovere movimenti rivoluzionari;

2. Normalizzare la posizione internazionale dello Stato Socialista, attraverso negoziati e

accordi con i Paesi Capitalisti.

Per il primo punto, fu creata la Terza Internazionale, il “Komintern”, uno strumento dello Stato

Sovietico, fortemente centralizzato, con sede a Mosca, presieduto da Zinovev, a cui aderivano i vari

Partiti Comunisti Nazionali, che agivano clandestinamente, nel fare propaganda, soprattutto nei

Sindacati e nelle Forze Armate.

Per il secondo punto, La Russia, firmò, tra il 1920 e il 1921, una serie di trattati con i Paesi

confinanti, che definirono le sue frontiere: Con l’Estonia, con la Lituania e con la Finlandia; con

la Turchia (che le strappò i territori di Kars e Ardahan); con la Polonia (che si fece riconoscere le

annessioni di Ucraina e Bielorussia).

Dopo questa fase, il Governo Russo, iniziò una fase di ricostruzione e di trasformazione interna,

sia sul piano economico, che delle sue relazioni con l’occidente  il primo risultato, fu il trattato di

commercio anglo-sovietico, che comportò il riconoscimento de facto da parte dell’Inghilterra, del

nuovo Stato.

Durante la Conferenza Economica Internazionale di Genova (1922), Russia e Germania,

firmarono il Trattato di Rapallo che, liquidando il contenzioso economico tra i due Paesi,

ristabiliva tra essi relazioni diplomatiche e consolari  assumeva il significato di un primo

riconoscimento de jure da parte di un Grande Stato Europeo  questo trattato, preoccupò i Paesi

vincitori, in quanto era l’indicazione di un avvicinamento tra i maggiori Paesi usciti perdenti dalla

Guerra, che avevano entrambi importanti motivi per diffidare e contrapporsi alle potenze

36

occidentali. La realtà dei fatti, tuttavia, era ben più grave  due anni e mezzo prima che fosse

firmato il trattato, infatti, il Generale Von Seekt, nuovo capo delle forze armate tedesche, prese

contatti con l’armata rossa, per stabilire una collaborazione tra i due eserciti, che consentisse ai

tedeschi i perfezionare la propria tecnologia militare, in un territorio non soggetto ai controlli del

“sistema di Versailles”  la collaborazione, in effetti, fu avviata, sotto la direzione di un organismo

segreto apposito, la “Zentrale Moskau”. Tale collaborazione durò fino alla sua sospensione, da

parte di Hitler.

Nel corso del tempo, comunque, l’URSS (Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche = nuovo

nome assunto dal ‘22), riuscì a ottenere il riconoscimento de jure anche da altre potenze

industrializzate, dopo aver stabilito con loro rapporti economici.

Il 21 gennaio 1924, morì Lenin. Alla metà degli anni ’20, l'URSS aveva completato la

normalizzazione della sua posizione internazionale (gli Stati Uniti la riconosceranno de facto nel

'33).

Con questi sviluppi, si veniva a creare una sostanziale novità nelle Relazioni Internazionali dell'età

moderna  bisogna infatti risalire alla Spagna del XVI secolo per trovare somiglianze con la

politica dell'URSS. Essa, infatti, (la Spagna) manteneva buoni rapporti diplomatici con Francia e

Inghilterra pur aiutando i partiti cattolici in entrambi i paesi nella lotta contro i governi legittimi,

anche se la vastità e la natura delle operazioni del Komintern era

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
106 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/06 Storia delle relazioni internazionali

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sprint Notes di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle relazioni internazionali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof De Leonardis Massimo.