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SUCCESSIONE POLACCA – TRAFFICO DI CONTRABBANDO INGLESE

IN AMERICA LATINA – LA GRAN BRETAGNA DICHIARA GUERRA

ALLA SPAGNA, 1715-1739

Subito dopo la Pace di Utrecht morirono sia la Regina Anna (primo agosto 1714), sia Luigi

XIV (primo settembre 1715).

Il successore al Trono inglese, il tedesco Giorgio I, fu tollerato come un male necessario, per

avere un sovrano protestante, invece che cattolico. Al contrario, in Francia, la successione al

trono fu indiscussa ma l’erede al Trono aveva solo cinque anni la Reggenza fu ottenuta

à à

ed esercitata dal secondo in ordine di successione al trono: Filippo, Duca d’Orléans. Egli

doveva occuparsi sia dei rivali interni, che speravano di scalzarlo dal potere, sia del sovrano

Borbone spagnolo, Filippo V tale inimicizia fu causata da un intrigo degli Orléans durante

à

la guerra di successione (per sostituire il Re). Vi era quindi instabilità nella politica sia inglese

che francese.

Il Reggente Orléans avanzò proposte di alleanza al sovrano inglese. Accettò limitazioni alla

Francia di commerciare nei mari del sud, e accettò di abbassare le imposte sull’importazione

del carbone inglese. Essendo Giorgio I ancora molto dubbioso in merito alla Francia, il

Reggente, per mostrare la sua buona volontà, fece ritirare l’aspirante al trono d’Inghilterra,

Giacomo III, rivale di Giorgio, oltre le Alpi. Queste condizioni fecero firmare tra i due un

Trattato, in cui si ribadiva il rispetto delle condizioni della Pace di Utrecht, e in cui si stabiliva

che la Casa d’Orléans sarebbe salita al trono nel caso in cui Luigi XV fosse morto senza prole.

Allo stesso modo fu garantita la successione di un protestante in Inghilterra. Il Trattato fu

firmato da Francia, Gran Bretagna e Olanda nel 1717, e fu noto come “Triplice Alleanza”.

L’Olanda fu indotta a firmare per la riduzione dei dazi su alcune mercanzie olandesi

esportate in Francia.

Intanto, in Spagna, in nuovo Primo Ministro, il Cardinale Alberoni, promise a Filippo V che

avrebbe riconquistato la Sicilia e Napoli se gli fossero stati assicurati cinque anni di pace. Il

Cardinale cercò di ricostruire la marina Militare, il commercio e la Marina Mercantile. Egli

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puntava a ricostruire il potere marittimo spagnolo nel Mediterraneo, colpito duramente

dalla perdita di Gibilterra. Dovette però rinunciare all’alleanza con la Francia, per via della

decisione presa da Filippo di rovesciare la Reggenza francese. Rinunciando così a un alleato

naturale, dovette conciliarsi le potenze marittime (Inghilterra e Olanda). Anch’egli ricercò

questo avvicinamento per mezzo di concessioni commerciali, promettendo di accordare

immediatamente quei privilegi previsti a Utrecht, che la Spagna fino a quel momento aveva

dilazionato.

Giorgio I, che in cuor suo era germanico, ricevette freddamente quelle proposte, che erano

contrarie agli interessi dell’Imperatore germanico Alberoni, offeso, le ritirò.

à

Filippo V, inoltre, fu ancor più irritato dagli accordi in merito alla successione intercorsi tra

Francia e Inghilterra il risultato fu quello di unire Francia e Inghilterra contro la Spagna.

à

Il nocciolo della situazione, fu che l’imperatore d’Austria e il Re di Spagna volevano entrambi

la Sicilia, che a Utrecht era stata data al Duca di Savoia, e che Francia e Inghilterra

desideravano entrambe la pace in Europa Occidentale, poiché la guerra avrebbe offerto

un’occasione vantaggiosa a coloro che erano scontenti in entrambi i Regni.

L’Inghilterra, dal canto suo, preferiva vedere le Sicilia nelle mani del suo ultimo alleato,

l’Imperatore d’Austria, piuttosto che in quelle del re di Spagna la Francia, pur contro i

à

suoi veri interessi, dava manforte all’Inghilterra. Per questa ragione, modificando il Trattato

di Utrecht, la Sicilia fu data all’imperatore d’Austria, mentre ai Savoia, in cambio, fu data la

Sardegna.

La Spagna, tuttavia, non andava sottovalutata essa, sotto Alberoni, aveva raggiunto un

à

nuovo livello di potenza militare, pur non essendo ancora pronta per la guerra. Un incidente

insignificante precipitò la situazione un alto funzionario spagnolo, in viaggio da Roma alla

à

Spagna via terra, fu arrestato per ordine dell’Imperatore austriaco, che ancora si

considerava sovrano di Spagna, come soggetto sovversivo Filippo V inviò dodici navi da

à

guerra e più di ottomila soldati in Sardegna (non ancora passata ai Savoia), che fu occupata

nel 1717.

Per prevenire una guerra generale, l’Inghilterra inviò una flotta nel Mediterraneo à

negoziati iniziarono a Parigi, Vienna e Madrid il risultato fu quello di ufficializzare lo

à

scambio sopracitato della Sicilia con la Sardegna, ricompensando la Spagna con Parma e la

Toscana fu inoltre concordato che l’Imperatore rinunciasse all’assurda a irritante pretesa

à

del trono spagnolo pur se restio, l’Imperatore accettò l’inclusione dell’Olanda al patto

à à

a questi il titolo di “quadruplice alleanza”.

In seguito, furono numerosi gli eventi la firma in Olanda della quadruplice alleanza fu

à

ritardata; una cospirazione contro il reggente fu organizzata in Francia; i turchi furono

sobillati contro l’Imperatore; fu effettuato un tentativo di guadagnare alla causa spagnola il

Duca di Savoia, offeso per esser stato privato della Sicilia.

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Nel 1718 una flotta spagnola assediò Messina, ancora in mano ai Savoia (come la Sicilia) à

l’arrivo dell’Ammiraglio inglese Byng, intanto, rassicurò la città di Napoli e, in seguito,

annientò la flotta spagnola in Sicilia, inferiore sia in numero, sia in disciplina. Così la Marina

spagnola fu eliminata il giorno 11 agosto 1718, al largo di Capo Passero ciò decise il

à

destino della Sicilia, ammesso che fosse mai stato in dubbio.

I progetti diplomatici di Alberoni fallirono tutti, uno dopo l’altro.

I continui rovesci e l’impossibilità di poter contendere lontani possedimenti senza una

Marina spezzarono la resistenza della Spagna l’Inghilterra e la Francia insistettero per le

à

dimissioni di Alberoni e Filippo cedette ai termini della Quadruplice alleanza. La potenza

austriaca, amica dell’Inghilterra, fu così stabilita nel Mediterraneo centrale (Napoli e Sicilia),

come la stessa Inghilterra lo era a Gibilterra e Port Mahon.

Intanto, la lunga contesa fra la Svezia e la Russia fu temporaneamente interrotta nel 1718

da negoziati di pace e da un’alleanza, per definire la successione al Trono di Polonia, e per

la restaurazione degli Stuart in Inghilterra. Questo progetto, sul quale contavano le speranze

di Alberoni, fu definitivamente bloccato dalla morte in battaglia del Re di Svezia. La guerra

continuò e lo Zar, vedendo quanto fosse esausta la Svezia, si propose di soggiogarla

interamente. Questa distruzione dell’Equilibrio nel Baltico, non faceva comodo

all’Inghilterra, che traeva da li i rifornimenti navali. Inghilterra e Francia intervennero per via

diplomatica, ma la prima inviò anche la flotta. Per non ripetere l’esperienza di capo Passero

(Sicilia), lo Zar ritirò la sua flotta nel 1719. L’anno seguente l’intervento inglese fu ripetuto,

ma non in tempo per evitare danni alla costa svedese comunque si arrivò alla pace. I

à

francesi affermano che questo felice risultato è dovuto molto alla loro diplomazia e che

l’Inghilterra appoggiò debolmente la Svezia perché desiderava che quest’ultima perdesse le

sue provincie sulla costa orientale del Baltico in questo modo la Russia, raggiunta la

à

costa, avrebbe potuto aprire più facilmente al commercio inglese le vaste risorse del suo

interno. Questo è probabilmente vero. La pace firmata fu quella di Nystadt, nel 1721 la

à

Svezia dovette abbandonare la Livonia, l’Estonia e altre provincie sulla costa orientale del

Baltico.

I tre grandi torti che irritavano la Spagna erano:

1. La Sicilia e Napoli in possesso dell’Austria;

2. Gibilterra e Mahon nelle mani dell’Inghilterra;

3. Il vasto contrabbando esercitato dai mercanti e dalle navi inglesi nell’America

spagnola.

L’Inghilterra era la sostenitrice di tutti questi mali pertanto, era la principale nemica della

à

Spagna.

Il Reggente di Francia e Dubois (primo ministro francese) morirono entrambi nel 1723. La

reggenza passò a un altro membro della famiglia reale, ma il vero detentore del potere era il

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Cardinale Fleuri, il precettore di Luigi XV, che aveva adesso 13 anni nel 1726 Fleuri

à

divenne primo ministro.

In Inghilterra, intanto, primo ministro era diventato Sir Robert Walpole. Il principale

desiderio sia di Walpole, che di Fleuri, era la pace, soprattutto nell’Europa Occidentale à

Francia ed Inghilterra continuarono ad agire insieme a questo scopo. Gli scopi dei due

concordavano, ma i motivi erano diversi:

Walpole desiderava la pace per l’irrisolta questione della successione inglese, per la

• crescita del commercio inglese, e probabilmente perché la guerra avrebbe potuto

portare al suo fianco uomini più forti di lui.

Fleuri desiderava il pacifico sviluppo del suo Paese e desiderava anche la pace per via

• della sua età (aveva settantatré anni quando assunse l’incarico) sotto di lui il

à

commercio francese prosperò, soprattutto per la rimozione delle restrizioni

commerciali postume alla morte di Luigi XIV la Francia ottenne nelle Indie

à

Occidentali una decisa preponderanza sull’Inghilterra il valore della metà francese

à

di Haiti era, da solo, equivalente a quello di tutte le Indie Occidentali inglesi e il caffè

e lo zucchero francesi cacciavano quelli inglesi dai mercati europei.

Allo stesso tempo, in Francia, fu data nuova vita alla Compagnia dell’India Orientale, e il suo

deposito in Francia, il cui nome richiamava il suo legame con l’est, il centro bretone di

Lorient, divenne rapidamente una splendida città. L’isola di Borbone e l’isola di Francia, ora

note come Mauritius, la cui posizione era così bene adatta per il controllo dell’Oceano

Indiano, divennero l’una una ricca colonia agricola, e l’altra una potente base navale. Il

monopolio della grande compagnia era limitato al commercio fra la madrepatria e le

principali basi indiane, mentre il traffico nei mari dell’India era aperto alle imprese private e,

perciò, crebbe ancor più rapidamente.

L’ampiezza di questa espansione del commercio francese, conseguenza della pace e della

rimozione delle

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A.A. 2016-2017
79 pagine
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SSD Scienze politiche e sociali SPS/06 Storia delle relazioni internazionali

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sprint Notes di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dei trattati e politica internazionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof De Leonardis Massimo.