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Skinner si pose l’obiettivo di osservare i comportamenti in relazione a un rinforzo cioè quando una
risposta era seguita da una ricompensa. Secondo lui in questo modo si poteva spiegare ogni forma
di apprendimento anche quello linguistico. Facendo degli esperimenti con ratti e piccioni posti in
una gabbia (chiamata skinner box) si rendeva conto che la risposta dell’animale seguita da una
ricompensa si ripresentava con più frequenza. L’apprendimento avveniva quindi per una forma di
condizionamento operante dove il soggetto che opera sull’ambiente ha un ruolo attivo facendo
precedere la risposta allo stimolo. Invece il condizionamento classico faceva seguire la risposta
allo stimolo. Questo paradigma permetteva di spiegare i comportamenti complessi perché un
rinforzo può essere applicato a qualsiasi risposta invece il paradigma classico si basava su
reazioni incondizionate che nell’uomo sono poche.
Skinner voleva scoprire quali sono i rinforzi che agiscono sul comportamento dell’individuo di
conseguenza si affermava una certa manipolabilità del comportamento umano.
La terza fase del comportamentismo ha inizio negli anni 50 e si conclude negli anni 80, ed è
caratterizzata da una nuova corrente quella personalogica.
I comportamentisti affermano che nella determinazione del comportamento degli individui è
fondamentale la componente sociale. Quindi i comportamentisti dell’ultimo periodo studiano
l’apprendimento sociale.
I primi esponenti furono Miller e Dollard che sostenevano che il bambino apprende per imitazione
quando cioè ha avuto un rinforzo nella sua risposta imitativa ma su quando sia stata appresa
questa risposta non è definito.
Il primo teorico dell’apprendimento sociale è stato Rotter e due sono i suoi concetti fondamentali il
comportamento potenziale e il locus of control. Rotter dice di soffermarsi sullo studio del
comportamento potenziale dell’individuo cioè sul comportamento probabile in determinate
circostanze, la probabilità di un comportamento dipende dalle aspettative e dal rinforzo. I
comportamenti tendono tutti alla soddisfazione di bisogni psicologici (status, indipendenza,
dominanza, protezione, affetto e conforto fisico).
Rotter afferma che gli individui sono portati ad attribuire gli esiti positivi o negativi del loro
comportamento o a cause interne (locus interno) o a fattori esterni (locus esterno). Un equilibrio tra
queste due tendenze garantisce l’adattamento.
Mischels mette l’accento sulla varietà di comportamenti tra individui e nello stesso individuo in
situazioni diverse se la situazione è uguale il soggetto presenta delle regolarità di comportamento
(firme di personalità).
Bandura si discosta dal pensiero dominante dell’epoca secondo il quale l’apprendimento avviene
solo in modo diretto ma esso può avvenire semplicemente osservando i comportamenti degli altri.
Questo tipo di apprendimento è definito modellamento secondo il quale un soggetto apprende un
nuovo comportamento semplicemente osservando il comportamento di un altro soggetto che funge
da modello. Vediamo quindi come l’ambiente sia fondamentale per Bandura non solo perché
influenza il soggetto ma perché quest’ultimo a sua volta lo influenza. Bandura dimostra ciò con
l’esperimento di Bobo doll. L’apprendimento osservativo di Bandura avviene in tre fasi: l’attenzione
verso il modello con cui si cerca di indentificarsi (forte relazione affettiva) , memorizzazione del
comportamento dell’altro, e la riproduzione al momento opportuno.
Il soggetto apprende anche ad autoregolarsi per auto-osservazione, giudizio e auto risposta.
La psicoanalisi.
La psicoanalisi è una scuola psicologica fondata da Freud (medico e psicoanalista austriaco). Ha
dei presupposti culturali (l’ambiente culturale della Vienna di fine 800 interessata a temi bizzarri
come la follia), filosofici (positivismo e romanticismo) e scientifici (Darwin e la società fisica di
Berlino) e medici in particolare la psichiatria tedesca (Meynert si occupa dello studio del snc e
riprende Herbart per l’importanza dei meccanismi inconsci nella determinazione dei processi
psichici) e francese (collaborazione con Charcot per lo studio dell’isteria cioè la perdita
temporanea di funzioni cognitive o motorie in seguito a esperienze traumatiche come disturbo del
sistema nervoso scatenato da un trauma). Collaborò insieme al medico Breuer per lo studio e cura
dell’isteria del particolare caso di Anna O (Bertha Pappenheim) che si ammalò a 20 presentando
sintomi gravi. Il primo metodo usato era quello dell’ipnosi successivamente Freud usò un nuovo
metodo definito catartico il cui scopo era riportare la mente del paziente, sotto ipnosi, allo stato in
cui si trovava quando i sintomi sono comparsi per la prima volta (all’evento principale, causa).
Questo perché si riteneva che i sintomi erano legati a un’esperienza traumatica e rievocarli dal
passato, ricordando i sentimenti provati in quel momento permetteva di alleviare i sintomi.
Freud si distaccò da Breuer per i limiti del metodo ipnotico: applicabile solo a soggetti che
potevano essere sottoposti a ipnosi e poi perché i sintomi ricomparivano dopo il trattamento
(Breuer sosteneva che ciò dipendeva da una patologia del sistema nervoso invece Freud
sosteneva che si trattasse di un meccanismo di difesa, cioè i ricordi sono dimenticati non per un
difetto del sistema nervoso ma perché sono attivamente allontanati dalla coscienza attraverso un
meccanismo difensivo che evita la sofferenza. Questo meccanismo difensivo si chiama rimozione.
In particolare sono rimossi i ricordi dolorosi e in relazione con aspetti della vita sessuale). Freud
elabora un nuovo modello terapeutico, la tecnica psicoanalitica per eccellenza si tratta della
suggestione del medico sul paziente (pressione sulla fronte) durante la quale il soggetto deve
comunicare le associazioni libere (flusso di pensieri libero) che dopo un’attenta interpretazione dal
parte del terapeuta avrebbero portato il trauma alla luce. (Modello trauma effetto 1892-1897)
Modello del desiderio (1897-1905) trova il suo fulcro nel sogno. I sintomi sono provocati anche da
desideri inespressi. Si rese conto che nell’analisi i ricordi erano distorti da desideri e fantasie per
questo è importante l’interpretazione del sogno (dove i desideri si mescolano ai resti diurni). Altro
metodo di ricerca sono i lapsus e gli atti mancati con i quali si poteva accedere ai contenuti rimossi
dalla coscienza perché portatori di conflitto. Oggetto della psicoanalisi è l’esperienza inconscia,
questa non ha solo un valore descrittivo (prodotti della psiche che non raggiungono la coscienza)
ma anche topico come luogo della mente.
Modello topografico: Freud costruisce una sorta di geografia della mente con tre regioni confinanti
ma i cui contenuti non possono passare facilmente da una regione a un’altra. 1) inconscio sede dei
ricordi, desideri, impulsi dimenticati ed è governato dalla legge del principio di contraddizione. 2)
preconscio stato neutrale che fa da filtro dei contenuti. 3) coscienza i cui contenuto sono
immediatamente accessibili governata dai principi di logica aristotelica. Tra queste tre regioni vi
sono relazioni di conflitto. Il trauma si verifica quando c’è una rottura dei confini tra inconscio e
coscienza. Questa è sopraffatta da impulsi che spingono a realizzare i desideri inconsci. La forza
di questi impulsi è di natura sessuale.
Modello pulsionale (1905-1922) la vita psichica deriva da impulsi biologici che sono di origine
sessuale che è estesa a tutte le situazioni che producono piacere e ha origine nell’infanzia. Le
pulsioni si concentrano su determinate zone erogene (fase orale ricerca del cibo, fase anale e fase
fallica che conduce al complesso edipico (4-5anni) caratterizzato da emozioni forti di amore verso
il genitore del sesso opposto e aggressive verso quello dello stesso sesso. Dall’angoscia di
castrazione si risolve con l’identità dei valori del soggetto di sesso uguale. Segue una fase di
latenza per poi passare una fase di formazione del super ego dove si assiste all’accantonamento
provvisorio delle pulsioni sessuali. All’interno dell’individuo si creano difese che bloccano le
pulsioni e da questo conflitto nascono le nevrosi nel caso di fallimento delle difese nel caso di
equilibrio si determinano i tratti della personalità.
Ampliando la teoria con l’ipotesi su pulsioni di morte origine di un’aggressività primaria che come la
sessualità ha origine biologica innata. Il conflitto può portare alla morte.
Modello strutturale (1920-1939) struttura della mente in Es ( inconscio serbatoio delle pulsioni), Io
(coscienza insieme di funzioni che garantiscono la sopravvivenza dell’individuo nell’ambiente) e il
Super io (aspirazioni e regole morali).
Nel 1910 fu fondata la scuola psicoanalitica internazionale tra i continuatori ortodossi (Anna Freud-
psicologia dell’io, Melanie Klein e Winnicott), tra gli innovatori (Reich e Lacan) e coloro che se ne
distaccano( Jung fonda la psicologia analitica e Adler fonda la psicodinamica).
Scuola storico-culturale.
Influenze: materialismo storico, il marxismo e la rivoluzione bolscevica del 1917.
Il massimo rappresentante è Vygotskiy che nel 1924 dirige l’istituto di psicologia di Mosca.
Sosteneva che i processi psichici superiori come la volontà di azione e l’attenzione possono
essere spiegati non solo in termini meccanicistici. In particolare lo dimostra il suo studio di bambini
con handicap che se supportati da strumenti adeguati potevano apprendere. Questa si scontrava
con la visione del determinismo biologico (l’intelligenza innata) e sosteneva l’importanza
dell’ambiente nello sviluppo del bambino. Questa tesi sarà confermata dalla ricerca in Uzbechistan
condotta da Lurija e Koffka che arriveranno a due conclusioni contrastanti. Il primo sostiene
l’importanza dell’ambiente socio-culturale per lo sviluppo cognitivo, il secondo invece sostiene che
non ci sia dipendenza.
Le opere fondamentali di V. son:
- La coscienza come problema della psicologia del comportamento considerata il manifesto
della scuola storico culturale. In particolare criticò la scuola riflessologica in quanto
riduzionista (tutti i processi psichici sono ridotti a semplici processi fisiologici del sistema
nervoso) e limitata agli esperimenti sugli animali condotti in laboratorio assumendo una
posizione dualistica (da un lato i processi psichici inferiori studiabili e dall’altro quelli
superiori inaccessibili). V. sosteneva contrariamente alla scuola riflessologica che i processi
psichici superiori (la coscienza) potevano essere studiati in modo oggettivo cioè attraverso
lo studio sperimen