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GLOBALEtempo INNOVAZIONETRADIZIONE LOCALE asse cartesiano

Dopo un "giro di ricognizione", dal punto di vista pratico, occorrerà disegnare un tempo, che contempli, facendo incrociare, l'asse delle ascisse, rappresentativa del tradizione/innovazione; e quella delle ordinate, raffigurante lo locale/globale. Il tempo delle ascisse oscilla fra i poli della tradizione/innovazione; all'inverso, lo spazio delle ordinate distanzia il locale/globale. L'incrocio delle assi porterà alla configurazione di quadranti che definiscono un evento culturale, in modo più o meno radicale a seconda del punto di collocamento. Tracciato l'asse cartesiano, si rende necessaria la collocazione degli eventi in uno dei quadranti (ma anche a cavallo delle assi) sulla base della lettura effettuata. Per riuscire a collocare gli eventi studiati occorre domandarsi: - che linguaggio parlano questi eventi? - quale tono, timbro, registro riconosco? - che rapporto hanno col tempo e con lo spazio della in cui accadono? 5Ora, però, occorre spostarsi dal generale al particolare, dalla degli eventi alla nostra città. La lettura di interpretazione e illustrazione si sposta su toni più personali, va a riguardare il . secondo polo del sistema duale: la Un insieme di ragioni e ricostruzioni storiche ci spinge a definire e qualificare sempre come “piazze” gli spazi della cultura e dei suoi eventi, anche allargandoci rispetto al significato fisico e letterale; riferendoci, ad esempio, al circuito della cultura, dell’arte e dello spettacolo, che spesso fa coincidere proprio i termini “piazza” e “città” per indicare sedi, tappe dell’itineranza di un evento in tour. L’arte, la cultura in piazza non è protetta da filtri e mediazioni, e dunque si finisce con l’incontrarla, con l’imbattersi nelle sue forme ed espressioni che spesso sono tali in quanto segni.

d€eƒrazionerispetto al contesto urbano.Si può fare tutto e “di tutto” in una piazza che è di tutti e per tutti?Si risponde con l’equilibrio e la misura, comprendendo di volta in volta il senso pubblico di unospazio e la sua ragione, la sua interpretazione, la sua “versione” attraverso un evento.Va anche ricordato che il fronte di questi spazi pubblici si ampia sempre più, in relazione alle cittàcontemporanee e alla loro evoluzione su alcune direttrici. Nascono nuovi “luoghi” e, col tempo, i“non luoghi”, a suo tempo teorizzati da Augé (1993), acquisiscono fin troppi caratteri “identitari,relazionali, storici”.I luoghi di transito, ad esempio, che spesso occupano fisicamente le “antiche piazze”, prive diqualsiasi significato diverso da questa funzione di passaggio tra lavoro e divertimento, trapubblico e privato.La città moderna, se ne accorgeva Musil

già nel 1913, è una città viva, con un battito; con un profondo, imprescindibile movimento, con disaccordi interni, dissonanze e contraddizioni. L'evento, allora, ricostituisce e attiva una dialettica nuova e creativa tra scena reale e simbolica; scena rappresentativa e scena immaginaria. Cambia lo spazio di una città. Cambiare uno spazio significa cambiarne la percezione, prima ancora la visione. Per iniziare a trasformare in uno la riflessione sulla città e la sua scena, i suoi luoghi, dovrò tracciarne l'immagine (rigorosamente a mano libera), l'imago. Cosa occorre? Farsi domande del tipo: che forma ha la mia città? che cosa l'attraversa? come ci si entra e esce? Interessante sarà il confronto con altri lavori sulla stessa città e la presentazione, l'esplicazione, l'introduzione verbale allo "È la prima sintetica interpretazione della mia città". organismo Abbiamo

Più volte fatto cenno all'idea di città come dotato di un proprio andamento, otium negotium, di un proprio battito scandito dalle diverse attività, e che in questa sussistono. L'incedere convergente di questi azioni urbane, di questi eventi se vogliamo, definisce la temperatura di una città.

Gli accadimenti relativi al calendario urbano, nonché alle attività culturali che in una città hanno luogo, svolgono un'azione incidente sulla sua temperatura e sul senso del suo tempo. L'evento è un'opera, un'opera d'arte che ha come materia il tempo; infatti: con un evento memorizziamo, vogliamo celebrare un giorno, un fatto in un luogo e in un tempo, memorizzarne la data; perciò iniziamo a celebrarlo, a metterlo al centro di un evento che da quel momento in poi ripetiamo, fondando una nuova ricorrenza; con un evento commemoriamo. Da quel momento l'evento commemora un altro evento,

Lontano nel tempo, con la ricorrenza che attraversa il corso della memoria; con un evento facciamo un memoriale, condividiamo un progetto, in altri termini l'annuncio di un obiettivo, di un programma. Il saluto che chiude la Pasqua ebraica - "un altr'anno a Gerusalemme!" - è precisamente questo, con la pregnanza anche drammatica, che fa di questo arrivederci una necessità, una visione, se vogliamo un'utopia.

Memoria e attesa, allora, si caricano di significato attorno al nostro singolo evento, al suo prima e al suo dopo. L'evento dà un ritmo alla città (ricorrenza, respiro) dentro un tempo lineare e progressivo. Così, dentro l'evento, si riprenderà una dialettica tra ciclo e linea: comprendendo di volta in volta esperienze di flusso o di istante.

Arriviamo a un nuovo sketch, il terzo, in cui iniziamo a uscire dalla soggettività e a comprendere e riferire un comportamento collettivo.

Ascoltiamo,

anzi auscultiamo, una città, una comunità, ne misuriamo la temperatura: quando aumenta e quando diminuisce l’effervescenza di questo “corpo urbano”?

TEMPERATURA TEMPO

Definito il piano di lavoro sarà necessario fissare delle regole, dei parametri riguardanti il punto di incrocio e dunque di avvio delle due coordinate delle assi.

Nello specifico, il piano del tempo tratterà l’anno solare. Pur mantenendo la sua articolazione nei 12 mesi, nel punto in cui il tempo incrocia la temperatura dovrà localizzarsi un preciso mese dell’anno.

Quando inizia l’anno della nostra città? Gennaio (inizio del tempo del calendario) o settembre (inizio del tempo sociale)? Quando ricomincia ogni anno?

Analogamente, il piano delle ordinate contemplerà la temperatura della città. Il punto di incrocio 37°, fra temperatura e tempo segnerà temperatura valutata come normale in un organismo.

Individuare 4 tracce di

Attività di una città: giorni speciali:

  1. I giorni della storia, del rito, della memoria, del simbolo;
  2. Meri/commerci: il tempo delle merci e dei commerci, cioè di esposizioni e di scambi;
  3. Otium/negotium: il tempo che alterna lavoro e vacanza o tempo libero;
  4. Cultura: il tempo della cultura e dei suoi eventi, di ogni disciplina e genere.

Il risultato sarà un muoversi di 4 linee: parallele o divergenti, distinte o congiunte. Sarà un grafico delle temperature che mostrerà percorsi coerenti, e quindi effervescenze intense o depressioni generali, oppure contraddizioni per cui una stessa città ha comportamenti diversi secondo l'analisi di sfere diverse.

Sarà una "clinica" da tenere presente nell'iniziare a cogliere le domande di una città e le possibili risposte in forma di eventi e progetti culturali.

L'ultimo passo da compiere in questo processo di lettura urbana ritorna all'osservazione

parlando di una città, quindi possiamo utilizzare i seguenti tag HTML per formattare il testo:

dioggettive, configurazioni più esplicita un netto rimando a quanto di visibile e ormai facilmente mappa consultabile di una città: la sua

La mappa delinea i confini, le aree, volendo ritornare alla metafora anatomica del precedente sketch, gli organi (con relative funzioni) della città. Ciascuna area traccia scenari specifici.

Osservare la mappa della città, dunque, significa indagare, comprendere queste porzioni, individuare:

  • schemi, situazioni; ovvero, situazioni probabili, e proprio nel grado di probabilità sta il valore di una città;
  • ambienti, e declinando l'ambiente in senso spaziale e temporale non ci allontaniamo troppo dalle migliori definizioni di evento;
  • strutture, forme spaziali di azioni.

La mappa è un su cui avviare una seconda scrittura, una costruzione sulla crosta della terra e sulla crosta dell'uomo. Lavorare sulla mappa equivale a tracciare una prima scenografia o macro-scenografia.

Stiamo

iniziando a dare una forma di senso alla nostra città.
mappa in bianco e nero sketch.
Arriviamo all'ultimo Occorre una della nostra città e un lavoro di osservazione e "vivificazione" della stessa.
La mappa in bianco e nero della nostra città va colorata, tracciata, evidenziata sottolineando le zone più significative secondo quattro chiavi di lettura:
1. monumenti, siti archeologici etc.;
2. la presentazione e distribuzione, scambio di merci;
3. gli incontri e le relazioni: hub, piazze, luoghi di ritrovo;
4. la cultura e i suoi spazi: musei, associazioni, istituzioni culturali.
sketch book
Lo è fatto. obiettivi,
A questo punto, sentiamo la necessità di porci degli strettamente correlati alla nostra ricerca iniziale, di senso e di origini. "cambiamento".
Partiamo da una sola parola, da un'idea semplice che ne contiene molte:
Cambiamento è l'esperienza: l'esperienzaia lo spazio,L'evento crea uno spazio condiviso, un luogo in cui le persone si incontrano e si relazionano. Questo spazio può essere fisico, come una piazza o un teatro, ma può anche essere virtuale, come un gruppo su internet. L'evento trasforma lo spazio e lo rende significativo per la comunità. cambiano le relazioni,Le relazioni tra le persone si trasformano durante un evento. Le persone si connettono, si conoscono e si riconoscono reciprocamente. Le relazioni diventano più intense e profonde, poiché si basano sull'esperienza condivisa dell'evento. cambiano le identità,Le identità delle persone si modificano durante un evento. L'evento permette alle persone di esprimere e condividere la propria identità collettiva. Le persone si sentono parte di qualcosa di più grande di loro stesse e si identificano con la comunità. cambiano i valori,Un evento può influenzare i valori delle persone. Attraverso l'esperienza dell'evento, le persone possono acquisire nuovi valori o rafforzare quelli già presenti. L'evento può promuovere valori come la solidarietà, l'uguaglianza, la diversità e la sostenibilità. cambiano i patrimoni,L'evento può valorizzare e promuovere il patrimonio culturale e storico di una comunità. Attraverso l'evento, le persone possono scoprire e apprezzare il proprio patrimonio e quello degli altri. L'evento può contribuire alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio. In conclusione, un evento è un momento di trasformazione e di costruzione di significato per una comunità. Attraverso l'evento, le persone cambiano e si trasformano, le relazioni si intensificano, le identità si modificano, i valori si consolidano e i patrimoni vengono valorizzati. L'evento è un'opportunità per costruire una comunità più forte e coesa.
Dettagli
A.A. 2019-2020
11 pagine
2 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher letteralMENTE30 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ideazione e gestione degli eventi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Dalla Sega Paolo.