Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 6
Riassunto Nazismo e scalata al potere di Hitler, L'Europa dei totalitarismi- storia contemporanea, sintesi Pag. 1 Riassunto Nazismo e scalata al potere di Hitler, L'Europa dei totalitarismi- storia contemporanea, sintesi Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 6.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto Nazismo e scalata al potere di Hitler, L'Europa dei totalitarismi- storia contemporanea, sintesi Pag. 6
1 su 6
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

GERMANIA

Repubblica di Weimar .

•Il 9 novembre 1918 l’imperatore Guglielmo II, di fronte ai fermenti rivoluzionari in tutto il territorio del

Reich, era stato costretto ad abdicare, e in quello stesso giorno venne proclamata la Repubblica, con il

socialdemocratico Ebert a capo del governo provvisorio. Nella catastrofica dissoluzione del vecchio ordine

era emerso il Partito socialdemocratico (che si opponeva allo spirito militaristico e autoritario che aveva

caratterizzato il governo guglielmino). Tuttavia questo primo governo dovette fare i conti con una forte

corrente di ispirazione bolscevica ( i comunisti tedeschi si erano costituiti nella “Lega di Spartaco”) che

voleva innescare un processo di tipo rivoluzionario e che infatti nel gennaio 1919 tentarono la via della

insurrezione popolare, che venne soffocata da parte del governo socialdemocratico in un bagno di sangue

(uso delle truppe Freikorps) tanto che i leader della lega di Spartaco, Luxemburg e Liebknecht furono

arrestati e assassinati.

•con le elezioni per l’assemblea costituente del 1919, Ebert fu eletto presidente della repubblica e si formò

un governo di coalizione tra i socialdemocratici, i cattolici e i liberali, ed inoltre venne emanata una nuova

Costituzione (entrata in vigore nell’agosto 1919) detta Costituzione di Weimar ( molto innovativa:

contemplava il suffragio universale maschile e femminile, la centralità del Parlamento, la valorizzazione dei

partiti, il riconoscimento giuridico di importanti diritti sociali). Sotto questo secondo governo

socialdemocratico vediamo:

- Opposizione dei conservatori e dei nazionalisti – propaganda nazionalista e violenza politica. La

repubblica di Weimar risultava estranea agli occhi dei conservatori e dei nazionalisti, quindi alla

destra tedesca, congenitamente antiparlamentare e antidemocratica. I nazionalisti iniziarono così

una propaganda usando il mito della “pugnalata alle spalle” (accusando cioè gli esponenti della

repubblica di weimar responsabili dell’umiliazione subita nella pace di Versailles , e delle onerose

riparazioni economiche che avevano messo in ginocchio l’economia tedesca) e avviando un periodo

di violenza (tra il 1919 e il 1922 gli assassini politici compiuti dall’estrema destra furono 376, e tra il

1920 e il 1923 una serie di putsch vennero messi in atto per rovesciare la repubblica anche se

fallirono. A Monaco una nuova formazione di estrema destra – il partito nazionalsocialista dei

lavoratori di Adolf Hitler- organizzò un colpo di stato il 9 novembre 1923: Hitler marciò con 3000

uomini armati verso il ministero della guerra con l’intento di rovesciare il governo della Baviera, per

poi marciare verso Berlino, ma il putsch di Monaco fallì e Hitler fu arrestato e condannato a cinque

anni di carcere (ma uscì dopo soli nove mesi).La propaganda nazionalista conquistò le simpatie di

milioni di tedeschi, i quali misuravano sulla loro pelle il peso della pace punitiva imposta alla

Germania.

- La crisi economica: l’economia era stata infatti messa in ginocchio dal peso delle riparazioni e

dall’occupazione francese della Ruhr e questo provocò un tracollo finanziario→i tedeschi caddero

in una inflazione inarrestabili che portò il valore del marco a cadere (vedi capitolo sula crisi

economica del dopoguerra). Un leggero miglioramento si ebbe nel 1924 quando gli Stati Uniti

iniziarono a sovvenzionare la Germania con prestiti a lunga scadenza, per consentire alle imprese

tedesche di riavviare le attività produttive (piano Dawes). Infatti era ormai evidente che la

Germania non avrebbe mai potuto pagare le indennità di guerre se la sua economia non si fosse

ripresa.

- Ottobre 1925 accordi di Locarno tra Francia e Germania che si impegnarono a non violare con la

forza le frontiere stabilite a Versailles→ distensione dei rapporti tra Francia e Germana. Inoltre nel

1926, la Germania venne ammessa nella Società delle Nazioni.

• nel 1923 si formò un governo di coalizione guidato dal leader dei liberal-nazionali Stresemann.

• nelle elezioni presidenziali del 1925 vinse Hindenburg (che era stato il comandante dell’esercito durante

la guerra).

La Germania di Weimar rappresentava un caso di democratizzazione incompiuta, perché a un sistema politico basato su una costituzione avanzata e

su un regime politico parlamentare liberale, si contrapponeva una burocrazia, e un esercito dichiaratamente ostili ai principi repubblicani, e si erano

sviluppati partiti di destra reazionaria che agivano per lo più al di fuori del Parlamento.

Repubblica di Weimar proclamata

9 novembre 1918

1919-1923 Ebert presidente 1923-1924 governo di 1925→presidente

1918-1919→ della repubblica e governo di coalizione con a capo il Hindenburg,

governo provvisorio, coalizione tra social- leader dei liberal- rappresentante della

con a capo il democratici/cattolici/liberali. nazionali Stresemann casta militare e dei

socialdemocratico Emanata la costituzione di vecchi valori

Ebert. Weimar imperiali.

Esperienza della repubblica guidata dai Social-democratici→ cosa nuova e comunque non Ritorno della vecchi casta militare

approvata dalla tradizione della destra tedesca, da sempre antidemocratica e espressione dei valori imperiali.

antiparlamentare. Dovettero fronteggiare: Difficoltà economiche

Tensioni politiche e sociali Crisi per le riparazioni

Opposizione della L’opposizione della e l’occupazione

estrema sinistra→ Lega estrema destra e dei francese della Ruhr,

di Spartaco nazionalisti. inflazione

di ispirazione Ondate di violenza e irrefrenabile.

bolscevica. vari tentativi di colpi di 1924→piano Dawes,

stato PUTSCH, tra cui il aiuti statunitensi

PUTSCH DI MONACO 9

nov. 1923 guidato da

Hitler e fallito. 1925 accordi di Locarno,

distensione rapporti Francia

e Germania.

La scalata di Hitler.

La ricostruzione del partito NSDAP.

In tutto questo contesto entrò in scena il Partito nazionalsocialista dei lavoratori (NSDAP), una piccola formazione

politica di estrema destra guidata da Adolf Hitler, nato nel 1920. Il programma del 1920 includeva

- Rivendicazioni di carattere populista e anticapitalista (riforma agraria, nazionalizzazione dei maggiori cartelli

industriali)

- Anticomunismo, antiparlamentarismo, rifiuto della democrazia (considerata un male sia per l’incapacità degli

uomini al potere, sia perché vi è una gerarchia di natura, per cui devono esistere capi cui le masse devono

obbedire), rifiuto degli accordi di Versailles umilianti per l nazione,

- Nucleo centrale dell’ideologia nazista di razza (secondo cui vi era una gerarchia raziale, in cima

→concetto

alla quale era collocata la razza ariana, razza superiore, di cui il popolo tedesco era diretto discendente e ne

conservava la purezza. Le razze superiori erano, secondo tale ideologia, destinate a combattere e a trionfare

su quelle inferiori: all’ultimo gradino della gerarchi vi erano gli ebrei, appena preceduti dalla razza slava, cui i

nazisti imputavano i peggiori vizi dell’umanità e la propensione a ibridarsi contaminando la purezza delle

razze superiori. Di qui la volontà di subordinare prima tale razza ai lavori servili, poi di eliminarla. Altro

concetto di questa ideologia totalitaria era quello di Völksgemeinschaft, “comunità di popolo” secondo cui gli

individui erano un insieme di persone unite dalla comune appartenenza ad un’etnia originaria, e pertanto il

singolo e i suoi diritti dovevano essere subordinati completamente alle ragioni della comunità di

appartenenza, e si veniva a creare un legame peculiare con lo stato, che in quanto rappresentante della

comunità, era il soggetto supremo e assoluto→ questa concezione ideologia è sarà il cardine del regime

totalitario nazista. Inoltre la comunità di popolo era concepita da Hitler come “nazione di sangue” che

doveva lottare per preservare la propria purezza dagli altri gruppi etnici.)

- Antisemitismo

Il partito di Hitler era tuttavia ancora minuscolo quando nel 1923 tentò di prendere il potere con un colpo di

stato, il putsch di Monaco, in seguito al quale fu arrestato. Negli anni della prigionia (Landsberg) egli precisò la sua

dottrina politica nel libro Mein Kampf (la mia battaglia), pubblicato poi nel 1925, in cui (oltre alle cose che

abbiamo già detto prima, quindi nel caso ripetile) sosteneva che per far uscire la Germania dalla situazione in cui

era precipitava bisognava liquidare il sistema democratico, inefficiente e corrotto, e allontanare i nemici della

Germania (ebrei, socialisti, potenze straniere) al fine di creare una Grande Germania capace di imporre la propria

egemonia sull’Europa. A seguito del putsch di Monaco, inoltre, le organizzazioni naziste erano state messe al

bando, pertanto dopo la sua liberazione di prigione, nel 1924 Hitler procedette alla ricostruzione del partito

nazista (ricostruito nel febbraio 1925). Hitler a questo punto, rifondato il partito, abbandonò l’idea di un colpo di

stato e adottò una tattica legalitaria, che prevedeva la conquista dell’appoggio della borghesia e della grande

industria e la partecipazione alle elezioni. Di fatto si continuò con l’uso sistematico della violenza operando al di

fuori della legalità: nel 1925 venero istituite le SS “squadre di protezione”, guardie del corpo di Hitler alle sue

dirette dipendenze, il cui compito era il servizio d’ordine del NSDAP e raccogliere informazioni sugli avversari

politici e sui dirigenti delle SA di cui Hitler non si fidava, poste dal 1929 sotto il controllo di Himmler. Esse

andarono ad affiancare le SA “squadre d’azione”, conosciute anche come “camicie brune”, che erano state create

nel 1921 e costituivano una vera e propria organizzazione paramilitare.

Si trattava quindi ora solo di ottenere il consenso “per via legalitaria”, e a questo scopo il partito agì servendosi di

3 strumenti:

1) La partecipazione al voto;

2) L’azione violenta contro gli oppositori;

3) Le grandi manifestazioni di massa (capo della propaganda del partito Goebbels)

E ciò funzionò: dalla seconda metà degli anni 20 il NSDAP crebbe a livello elettorale e organizzativo radicandosi

nella società tedesca, e il nazionalismo, l’anticomunismo, l’antisemitismo e l’antiliberalismo da loro propugnati

divennero strumenti ideologici e di propaganda in grado di raccogliere consensi:

- Classi popolari (che erano in gravi ristrettezze a causa della crisi)

- Grande industria e alta finanza (che vedevano nel regime autoritario un modo per porre fin ai conflitti sociali

e alle angustie economiche e per garantire i propri interessi)

- Parte della borghesia (disposta ad una restrizione delle fondamenta del sistema democratico in cambio di

una maggiore stabilità politica)

Dettagli
A.A. 2018-2019
6 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher francesca.olivieri510 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Basilicata o del prof Attorre Lucio.