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La tecnica dei sei cappelli per pensare

Solitamente questo cappello viene indossato da noi, perché ha il potere di scegliere chi indossa gli altri cappelli. Il cappello blu non pensa al problema, ma pensa al percorso del pensiero, lo modera e sceglie quando è il momento di cambiare pensiero e indossare un altro cappello. La tecnica dei sei cappelli può essere usata per analizzare lo stesso problema con pensieri paralleli, che però in qualche modo portano strade e alternative diverse. Inoltre, facilita a chi partecipa a questi gruppi di potersi esprimere liberamente e mettersi in gioco, perché si tratta di un role play, abbiamo un ruolo, un cappello e questo ci permette di sentirci meno chiamati in causa personalmente, è un modo per stare distanti dal problema e affrontarlo allo stesso modo.

Esempio di applicazione

Abbiamo detto fin ora che i sei cappelli per pensare sono uno strumento di decision making, ci aiutano a mappare un problema e vederlo da diverse prospettive, per poter capire

Quale sarebbe una possibile soluzione. Detto questo potremmo utilizzarlo ad esempio per riadattare delle aree della scuola in disuso con l'aiuto dei ragazzi, e cercare di capire cosa si potrebbe fare per cambiarle o per riutilizzarle in modo diverso. Sarebbe utile per poter rafforzare il senso di appartenenza dei ragazzi alla scuola e creare anche una buona coesione di gruppo. Si potrebbero coinvolgere dei ragazzi tra i 15 e i 16 anni, per potergli chiedere cosa potrebbero fare di alcuni posti della scuola che conoscono bene e cercare insieme una soluzione per riutilizzarli. Ognuno potrebbe cominciare esprimendo la propria opinione su queste aree in disuso (cappello rosso) in modo da considerare anche le opinioni sul da farsi, poi cercare di capire che genere di utilizzo ne viene fatto realmente (cappello bianco) analizzando così i fatti, poi cercare di creare delle nuove alternative (cappello verde) e poi valutare i vantaggi e gli svantaggi delle diverse opzioni (cappello giallo e blu).

nero) – ovviamente sesi crea confusione c’è sempre bisogno del moderatore che cerca di capire comeridirezionare la discussione in modo che non si perda di vista lo scopo, ossia trovareun nuovo utilizzo di queste aree.

+ altro esempio di applicazione

Quando si tratta di decision making possiamo trattare di diverse tematiche. Unpossibile intervento che possiamo costruire con gli adolescenti è in relazione ad alcunicomportamenti a rischio, come l’utilizzo di anticoncezionali e l’importanza di avere delsesso sicuro in questo periodo. Per questa tematica possiamo decidere di creare deigruppi misti (per avere una maggiore varietà di opinioni nel gruppo) o di unire ragazzie ragazze in diversi gruppi (in modo da avere una più chiara percezione delle diversitàin base al genere). Per cominciare potremmo utilizzare il cappello bianco per‘‘studiare’’ quali sono i fatti controllati (tratti da ricerche) per poter avere

un piano della situazione generale, di quali sono i metodi anticoncezionali migliori, possiamo chiedere ai ragazzi anche quali sono i fatti creduti che potremmo confermare e quali invece non possiamo dimostrare e che vanno poi esclusi, come ad esempio la credenza che durante la prima volta non si può rimanere incinta, e vedere se può diventare un fatto controllato o no. Una volta analizzati i fatti potremmo chiedere loro quali sono le loro opinioni sull'argomento e allo stesso tempo interpretare come vengono percepiti questi argomenti (se c'è un clima di imbarazzo, vergogna o no all'interno del gruppo). Da questo momento in poi è utile anche capire quali sono i lati positivi e negativi nell'utilizzare o meno gli anticoncezionali, ci mettiamo il cappello giallo e poi quello nero, magari li facciamo ruotare nel gruppo, in modo che possano girare un po' di aspetti per turno e vedere poi cosa esce fuori. Nel momento in cui siamo arrivati a

valutare pro e contro, abbiamo anche la possibilità di far girare un po' di nuove idee, con il cappello verde, su come fare una migliore educazione sessuale o su come potrebbe intervenire la scuola per cercare di incentivare l'utilizzo di anticoncezionali. Il cappello blu come moderatore può anche cambiare l'ordine dei cappelli o anche dare dei suggerimenti nel momento in cui si sta andando fuori tema. 7. Le misure sociometriche – utilità e definizioni La sociometria è quell'insieme di tecniche che rendono rappresentabili le forze di attrazione e repulsione intercorrenti tra i membri del gruppo. Grazie alle misure sociometriche possiamo mappare le relazioni all'interno del gruppo, facendo una fotografia sul momento, che ci permette di capire l'andamento del gruppo e fare ipotesi sul tipo di clima. Esiste un modo per mappare le relazioni chiamato sociometria d'azione: dopo aver fatto delle domande ai membri del gruppo, si possono tracciare dei diagrammi che mostrano le connessioni tra di loro. Questo ci aiuta a comprendere meglio la dinamica del gruppo e a individuare eventuali problemi o tensioni.

gruppo, rappresento le relazioni tra i membri disponendoli fisicamente più vicini o più lontani. sociometria grafica

Dall’altra parte ho una , di tipo grafico strettamente legata a un sociogramma (che è una rappresentazione grafica di quanto emerge da una tecnica sociometrica) può essere di tipo intuitivo – mappando le relazioni tramite osservazione – e di tipo oggettivo – legato alla raccolta dati fatta dai questionari. Il sociogramma può servire a capire le dinamiche relazionali all’interno di un gruppo anche in una classe, non solo con i ragazzi ma anche con gli insegnanti o altri gruppi. Le misure sociometriche si servono dello strumento delle nomine dei pari, ossia chiediamo direttamente ai membri del gruppo chi meglio corrisponde alla descrizione che noi forniamo nella domanda, ad esempio ‘’con chi faresti una ricerca?’’ o ‘’chi inviteresti a casa tua?’’ o ancora

‘‘chi più spesso prende in giro gli altri?’’ e così via. È necessario che la domanda sia molto chiara e che sia significativa per quel gruppo (se si tratta di bambini si chiede con chi si giocherebbe, se si tratta di adolescenti sarebbe il caso di chiedere con chi usciresti). Possiamo poi scegliere se mettere un massimo di nomine oppure no, in base a ciò che vogliamo analizzare, delle nomine illimitate ci danno una visione più esaustiva. Possiamo chiedere anche di fare delle previsioni in base alla domanda, per esempio chiedere chi lo nominerebbe o chi verrà nominato di più dal gruppo e così via. Il sociogramma è una rappresentazione grafica delle relazioni interpersonali all’interno di un gruppo, delle connessioni tra gli individui sulla base di uno specifico criterio e della posizione che i membri occupano nella struttura sociale. Possiamo avere diversi tipi di rappresentazione del sociogramma. Lo

status socioeconomico è ciò che emerge dal test sociometrico, ossia possiamo considerare le scelte e i rifiuti per inquadrare i membri in diverse categorie (anche se non sempre devono rientrare in queste categorie).

Gli indici sociometrici individuali sono:

  1. Popolare – coloro che ricevono un numero di scelte superiore alla media della classe, e un numero di rifiuti basso o nullo.
  2. Rifiutati – coloro che ricevono un numero di rifiuti superiore alla media della classe, e un numero di scelte basso o nullo.
  3. Controversi – coloro che hanno ricevuto un numero simile o superiore alla media di rifiuti e scelte.
  4. Isolati – coloro che hanno ricevuto poche nomine o nessuna.

Tutti questi indici però non ci dicono nulla, ci permettono solo di fare una fotografia della classe. Per poter capire meglio l'andamento della classe dobbiamo fare alcune riflessioni sulle nomine che sono state fatte.

INDICI INDIVIDUALI

Reciprocità di scelta e di rifiuto ->

numero di scelte/rifiuti reciproci sul totale delle scelte/rifiuti fatti. A volte la popolarità viene definita tenendo conto della reciprocità.

Espansività -> rapporto tra il numero totale delle scelte e il numero totale dei rifiuti espresso dal soggetto (se <1 tendo a essere poco espansivo e assume un valore negativo; se >1 assume un valore positivo). Se butto fuori 10 rifiuti e scelgo solo 2 persone, la maggior parte delle persone del mio gruppo sono da me rifiutate, non mi piacciono. Anche qua tener conto delle domande che facciamo (se chiedo: quali persone sono popolari nella tua scuola.

Percezione di stato nelle scelte -> numero delle scelte che un ragazzo ritiene di aver ricevuto diviso il numero di scelte ricevute. La percezione è tanto migliore quanto più il valore si avvicina a 1.

Percezione di stato nei rifiuti -> numero di rifiuti che un ragazzo ritiene di aver ricevuto diviso il numero di rifiuti realmente ricevuti.

La percezione è tanto migliore quanto più il valore si avvicina a 1.

Indici sociometrici COLLETTIVI

Esapansione - rapporto tra numero totale di scelte e numero di soggetti, può essere utile in fase di confronto tra i gruppi.

Aggressività - rapporto totale di rifiuti e numero di soggetti del gruppo, può essere utile per il confronto tra gruppi in cui viene fatto un intervento rispetto a classi di controllo che non sono state modificate.

Efficienza nell'esplorazione - rapporto tra esplorazioni corrette (sia positive che negative di reciprocità di nomine) quanto sono consapevoli delle relazioni che hanno con gli altri membri del gruppo.

Efficienza dell'ignoramento - rapporto tra ignoramenti corretti, nel senso che se non vengo nominato e non nomino, reciprocità anche in questo senso.

Possiamo anche utilizzare un sociogramma per mappare le nostre relazioni anche in ambito clinico. Possiamo distribuire gli.

altri in modo da capire quanto le senti distantida te. Nel momento in cui vengono posizionate cerchiamo di capire quali sono ibisogni che soddisfano per noi, in positivo, ma cerchiamo di capire poi quali sono lepersone che non soddisfano un bisogno o che ci fanno del male. Questo può essereanche visto nel gruppo di scuola nella scuola di psicoterapia, per poter vedere come simuovevano e cambiavano nel corso degli anni.

8. Come si costruisce un focus group + esempio di applicazione

I focus group sono dei gruppi di discussione, focalizzato su determinato problema. Loscopo del focus group è quello di ricerca, per poter giungere ad una risposta alla miadomanda di ricerca. Si colloca diversamente rispetto ad un questionario, perché è untipo di ricerca qualitativa, che serve per mirare e approfondire gli aspetti cheemergono all’interno di una discussione su una domanda. Per poter costruire un focusgroup prima di tutto ci dobbiamo chiedere se è adatto a

ciò che vogliamo fare, se è qualcosa che è necessario venga indagata in maniera
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
20 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher saralove101 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Modelli e strumenti di prevenzione del disagio in adolescenza e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Pozzoli Tiziana.