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TEMPO
DEL 7
CLIENTE
CLIENTE
LE PERSONE (CLIENTI E DIPENDENTI) NEL MARKETING DEI SERVIZI:
Sono il servizio
Sono l’organizzazione agli occhi del cliente
Sono il brand
Sono coloro che propagandano il servizio
8
Capitolo 3 - LE STRATEGIE COMPETITIVE ED IL MARKETING DEI SERVIZI
Il Triangolo del Marketing del servizio
La creazione del valore nei processi di service management
Le aziende sono in concorrenza fra di loro sulla capacità di offrire un prodotto
(un’offerta economica integrata) dato dalla combinazione di beni e servizi in grado di
aumentare il valore complessivo dell’offerta aziendale. Ciò che conta è entrare in
competizione con l’intero pacchetto, definito anche Product-Service System, nel quale
il singolo bene è soltanto un punto di partenza per lo sviluppo del vantaggio
competitivo, non rappresentando da solo, una garanzia di successo.
Le imprese hanno l’imperativo di proporre al mercato offerte economiche ad alto
contenuto di valore immateriale e simbolico, assumendo la filosofia di gestione tipica
delle imprese dei servizi.
Il modello di Grönroos (2009) si basa su quattro aspetti essenziali :
1. il concetto di servizio;
2. il pacchetto di servizi, ovvero il che cosa si offre al target;
3. i processi connessi al sistema di erogazione dei servizi, cioè la specificazione del
come, dove, quando, chi, ruolo cliente, qualità-produttività;
4. i processi di comunicazione, sia interni che esterni.
IL MODELLO DI GRÖNROOS – Il sistema di produzione del servizio 9
IL TRIANGOLO DEL MARKETING DEI SERVIZI – Strategia orientata al mercato
Obiettivo Marketing Interno: generare un cambiamento di atteggiamento e il
potenziamento della motivazione nel dipendete/ collaboratore / ecc.. tale da
generare una necessità “interiore” di fornire servizi orientati al cliente (interno
ed esterno).
Marketing Esterno: Comunicazione integrata al mercato; l’offerta del servizio
Marketing Interattivo: Ascoltare e poi parlare
Marketing Mix: l’insieme degli elementi posti sotto il controllo dell’organizzazione
che si possono usare per soddisfare i clienti o per comunicare con loro.
Es.: La Comunicazione implica decisioni relative alle vendite, alla pubblicità, alle
promozioni e alla comunicazione esterna. Questo anche nei servizi , ma poiché essi
vengono prodotti e consumati simultaneamente, gli incaricati all’erogazione del
servizio sono coinvolti nella comunicazione
Le 4 P (l’oculata gestione):
1. Prodotto:
Caratteristiche fisiche del bene
Livello di qualità
Accessori
Confezioni
Garanzie
Linee di prodotto
Branding
2. Distribuzione:
Tipo di canale
Esposizione
Intermediari
Ubicazione fisica dei punti vendita
Trasporto
Magazzinaggio
Gestione dei canali
3. Comunicazione:
Mix delle comunicazioni
10
Venditori: numero, selezione, formazione, incentivi
Pubblicità: target, tipi di media, tipi di annunci, efficacia del copy
Promozione commerciale
Relazioni esterne
4. Prezzo:
Flessibilità
Livello di prezzo
Condizioni di pagamento
Differenziazione
Sconti
Omaggi
Marketing Mix allargato per i Servizi: come abbiamo detto poiché i Servizi
vengono prodotti e consumati simultaneamente, i clienti sono spesso presenti
nell’azienda, interagiscono con i dipendenti e fanno parte del processo di produzione
del servizio. Questo ha portato alle aziende di servizio di poter utilizzare delle variabili
aggiuntive di comunicazione con i clienti per soddisfarli. Quindi oltre alle 4P
tradizionali abbiamo: People, Physical evidence e Process.
Dalle 4 P alle 7 P di MAGRATH (People, Physical Evidence, Process). I clienti diventano
parte del processo di produzione del servizio.
5. Persone
Dipendenti: reclutamento, addestramento, motivazione, incentivi, lavoro in
team
Clienti
Educazione
Training
6. Parte tangibile (Physical evidence)
Design dell’ambiente
Attrezzature
Segni distintivi
Abbigliamento dei dipendenti
Altri elementi tangibili
Documenti
Biglietti da visita
Dichiarazioni ufficiali
7. Processo
Flusso delle attività: standardizzato, customizzato
Numero delle fasi: semplice, complesso
Coinvolgimento del cliente
Focus: 1. Focalizzarsi sul servizio ; 2. Focalizzarsi nella mente dei clienti 11
Capitolo 4 - CONCETTO DI QUALITÀ NEI SERVIZI (IL QUALITY MANAGEMENT
NEI SERVIZI)
La qualità di un servizio è ciò che un cliente sperimenta in esso.
La qualità sperimentata (percepita) si sviluppa lungo due dimensioni:
1. La qualità tecnica, o del risultato; (che cosa)
2. La qualità funzionale, o del processo. (come)
La qualità totale sperimentato non dipende solo da quella sperimentato, ma piuttosto
dal divario tra la qualità attesa e quella sperimentata.
Per l’impresa di servizi è importante gestire le aspettative, non promettendo più di ciò
che non è in grado di realizzare. Meglio ancora è promettere poco e superare le
aspettative.
Le percezioni avvengono nei momenti della verità, ovvero le occasioni che ha
l’impresa di dimostrare la qualità dei servizi.
Es. (Qualità attesa = q ; Qualità sperimentata= q )
0 1
q >> q Superqualità
1 0
q > q Qualità confermata positivamente
1 0
q = q Qualità confermata
1 0
q < q Qualità negativa
1 0 12
Il gap del cliente è la differenza tra le aspettative e le percezioni dei clienti.
L’obiettivo del Quality Management dei servizi è dunque quello di “colmare” questo
gap e tutte le strategie e attività di management e marketing sono indirizzate,
attraverso la riduzione del gap del fornitore a tale obiettivo.
1. Gap del fornitore 1: gap di ascolto
Differenza tra le attese dei clienti in merito al servizio e la comprensione che ha
l’azienda di tali attese
Orientamento inadeguato alla ricerca di marketing (ricerca di marketing
insufficiente ; ricerca non focalizzata sulla qualità del servizio ; uso inadeguato
della ricerca di mercato).
Mancanza di comunicazione verso l’alto (mancanza di interazione tra il
management e i clienti ; comunicazione insufficiente tra il personale di contatto
e i manager; troppi livelli gerarchici tra personale di contatto e il top
management)
Focalizzazione insufficiente sulla relazione (segmentazione di mercato
inadeguata ; focalizzazione sulle transazione anziché sulle relazioni)
Recupero inadeguato del servizio (mancanza di incoraggiamento ad ascoltare i
reclami dei clienti ; incapacità di giustificarsi e scusarsi quando qualcosa non va
bene ; assenza di meccanismi di recupero adeguati in casi di errori nel servizio)
2. Gap del fornitore 2: gap di progettazione del servizio e di definizione
degli standard
Inefficace progettazione del servizio
Modello di servizio inadeguato (processo non sistematico di sviluppo di nuovi
servizi ; modelli di servizio vaghi e indefiniti ; mancata connessione tra modello
di servizio e posizionamento dello stesso) 13
Assenza di standard definiti dal cliente (mancanza di standard di servizio definiti
dal cliente ; assenza di un management di processo in grado di concentrare le
risorse sulle esigenze del cliente ; assenza di un processo formale per la
definizione degli obiettivi di qualità del servizio)
Inadeguatezza degli elementi fisici e del servicescape (incapacità di sviluppare
elementi tangibili che siano in linea con le aspettative del cliente ; difficoltà a
progettare un servicescape che risponda ai bisogni dei cliente e dei dipendenti ;
inadeguatezza nella manutenzione e nell’aggiornamento del servicescape)
3. Gap del fornitore 3: gap di performance
Discrepanza tra lo sviluppo di standard di servizio guidati dal cliente e la performance
erogata in realtà dai dipendenti dell’azienda.
Carenza nelle politiche di gestione delle risorse umane (selezione inefficace ;
ambiguità di ruolo ; scarsa integrazione tra persone e tecnologie ; sistemi di
valutazione e incentivi inadeguati ; mancanza di empowerment ; autonomia
operativa e di lavoro in team)
Mancata integrazione tra domanda e offerta (incapacità di attenuare i picchi e i
flessi della domanda ; mix dei clienti inappropriato ; eccessivo affidamento sul
prezzo come leva di regolazione della domanda)
I clienti non fanno la loro parte (i clienti non conoscono i loro ruoli e le loro
responsabilità ; i clienti incidono negativamente gli uni sugli altri)
Problemi con gli intermediari del servizio (conflitto di canale sugli obiettivi e
sulla performance ; conflitto di canale sui costi e le ricompense ; difficoltà a
controllare la qualità e la coerenza nell’erogazione del servizio ; tensione tra
empowerment e controllo)
4. Gap del fornitore 4: gap di comunicazione
Differenza tra l’erogazione del servizio e le comunicazioni esterne del fornitore
Mancanza di comunicazione integrata per il marketing dei servizi (tendenza a
considerare ogni comunicazione esterna come qualcosa di indipendente ;
esclusione del marketing interattivo dal piano delle comunicazioni ; assenza di
un programma efficace di marketing interno)
Gestione inefficace delle aspettative del cliente (utilizzo parziale delle forme di
comunicazione nell’educazione dei clienti ; inadeguata educazione dei clienti)
Promesse eccessive (promesse eccessive nella pubblicità ; promesse eccessive
nel personal selling ; promesse eccessive attraverso gli elementi tangibili)
Comunicazioni orizzontali inadeguate (comunicazione insufficiente tra le vendite
e le operations ; comunicazione insufficiente tra la pubblicità e le operations ;
differenze nelle procedure tra le filiali o le unità)
Pricing inappropriato (prezzi elevati che accrescono le aspettative dei clienti ;
prezzi slegati dalle percezioni di valore dei clienti) 14
15
Capitolo 5 - LA CENTRALITÀ DEL CLIENTE E DELLE RELAZIONI - LE 5
DIMENSIONI DELLA QUALITÀ
Il comportamento dei clienti nei servizi
La scelta del cliente: riconoscimento del bisogno ; ricerca di informazioni ; valutazione
delle alternative di servizio.
L’esperienza di consumo: servizi come processi; fornitura del servizio come
rappresentazione teatrale; ruoli e copioni nel servizio; compatibilità dei clienti del
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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