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OPPURE DAVANTI ALLA SALMA VENGONO POSTE SOTTO DI ESSA O AI LATI PER EVITARE CHE COPRANO LA SCENA PRINCIPALE, cioè l'esposizione funebre.
IL CRATERE ATTICO GEOMETRICO: segnacolo tombale di 150 cm di altezza, interracotta. L'esposizione si comprende la sua funzione poiché è raffigurata una pròthesis, ossia pubblica della salma sul letto funebre; ai lati di questa si allargano due file di persone, familiari e parenti che compiangono l'uomo. Particolare è l'inserimento di catafalco (l'impalcatura di sostegno della bara solitamente coperta da un tessuto molto spesso, lana, per non far disperdere odori) e bambini di diversa età.
Nel registro inferiore è invece raffigurato un corteo funebre con carri e guerrieri, forse per sottolineare il fatto che l'uomo defunto fosse in precedenza un eroe oppure su modello omerico potrebbe rappresentare I GIOCHI FUNERARI che comprendevano la lotta e la corsa.
con i carri.IL VASO DEL DIPYLON: vaso in terracotta di 170 cm di altezza. Si comprende la funzione di segnacolo tombale poiché anche in questo caso è raffigurata una pròthesis, ossia l'esposizione pubblica della salma sul letto funebre; ai lati di questa si allargano due file di persone, familiari e parenti che compiangono la donna. Particolare è la postura degli uomini e delle donne del corteo aventi le braccia sollevate sul capo (per i greci questo era simbolo di dolore). Sono presenti delle fasce orizzontali che descrivono la tettonica del vaso, vari motivi geometrici, meandri e teorie di animali.
LA CONCEZIONE DEL CORPO UMANO: Per i greci il corpo umano poteva essere riassunto in tre parti: CAPO, BUSTO e GAMBE. I TRE venivano tradotti in un linguaggio geometrico e poi assemblati. I greci solitamente interpretavano la realtà partendo dalla geometria poiché per loro l'ordine è la base di tutto ed era anche il loro unico modo di esprimersi.quindi ORDINE= GEOMETRIAL’ESTETICA CAMBIAdal VII secolo a.C. l’esteticaA partire greca cambia aumentando gli elementi raffiguranti ilmito avendo quindi una decorazione più figurate, meno geometrica con meno qualità estetica.Questo si può notare nei vasi del geometrico tardo del 740-730 a.C. dove la decorazionegeometrica lascia spazio alla rappresentazione del mito ed a esempi da non seguire.18Fino ad adesso abbiamo descritto opere di produzione Attica, come espone Salvatore Settis nella“Riflessione sull’arte greca” esistono vari centri urbani alle quali sono correlate varie produzioniartistiche e varie interpretazioni dello stesso linguaggio. Ciò accade per il geometrico.❖ CRETAI vasi risultano più imprecisi rispetto a quelli attici soprattutto nella descrizione dellatettonica del vaso, raffigurano spesso mostri marini.❖ CORINTOI vasi risultano più imprecisi nella lavorazione della terracotta rispetto a quelli Attici.
ARGO
Hanno uno spiccato senso grafico raffigurando imbarcazioni con a bordo uomini con caratteristiche meno convenzionali rispetto a quelle attiche. La decorazione geometrica varia, vengono utilizzate linee diagonali e una successione di linee molto sottili orizzontali, descrivendo così il mare al di sotto dell'imbarcazione: la decorazione non è più volta alla descrizione tettonica del vaso.
ARGO
La produzione risulta più caotica rispetto alle altre, i vasi sono mastodontici e la decorazione geometrica è molto varia. Caratteristica principale è la presenza di cavalli, probabilmente il loro principale mezzo di sostentamento.
RODI
Produzione molto vicina a quella ateniese, vengono ritratti animali come stambecchi e utilizzati molti elementi geometrici ornamentali come i meandri.
CICLADI
Assente la presenza di raffigurazioni umane, pongono l'attenzione su elementi e motivi floreali.
PITHECUSSA (ISCHIA)
Spiccato geometrismo, spesso
sono presenti epigrafi che citano Omero, la tettonica del vaso non è quasi più descritta, vi è la presenza di un'unica fascia dove vengono raffigurati animali marini.LA PRODUZIONE ARTISTICA IN BRONZO
Oltre alla produzione di ceramica gli Ateniesi erano famosi per la produzione bronzea. Reperti archeologici che lo dimostrano sono la centauromachia del VIII secolo a.C., dove è sempre presente la tripartizione del corpo umano e il suo spiccato geometrismo che richiama le decorazioni su ceramica. Le statuette raffiguranti animali ritrovate nel santuario di Olimpia del IX-VIII secolo a.C., forse realizzate come dono agli Dei sostanzialmente come se fossero dei surrogati di animali veri quali non si potevano permettere di donare. Ed infine i Tripodi votivi ritrovati nel santuario di Olimpia, usati come premio a colui che vinceva le olimpiadi, consacrati a Zeus e lasciati nel santuario.
L'ARCHITETTURA
I reperti archeologici hanno evidenziato che precedentemente
all'VIII secolo a.C. non esisteva una differenziazione tra l'architettura casalinga e quella templare. Entrambi erano probabilmente realizzati in paglia e fango. La unica certezza che hanno gli archeologi è che numerosi modellini di case sono stati ritrovati in santuari dedicati ad Era, Dea protettrice delle famiglie. Con il passare degli anni l'architettura greca si è evoluta e si è riscontrato che in determinati siti assomiglianti a case sono stati rinvenuti elementi riconducibili a piccole statue di terracotta o in bronzo, quindi le ipotetiche case erano dei Templi. Attorno all'VIII secolo a.C. i Templi iniziano ad avere una forma consueta: HEKADOMPEDON=100 piedi di lunghezza. Inizialmente caratterizzati da una lunga fila di colonne centrali per sorreggere la struttura e più avanti con strutture più complesse. L'ARTE ORIENTALIZZANTE: A partire dal VIII secolo a.C. il mondo greco si apre a nuove influenze provenienti.soprattutto dalle aree orientali del Mediterraneo: è la diretta conseguenza della politica coloniale delle poleis greche. La nascita dell'urbanistica avviene contemporaneamente al ritrovamento dei primi centri urbani. È la prima volta che sono presenti dei veri quartieri scanditi secondo la sequenza Ippodamea. Il contatto con l'arte orientale determina in Grecia la fine dell'età Geometrica e il sorgere di nuove espressioni artistiche influenzate da forme e tematiche esotiche. Così, grazie al contatto con le produzioni Assire, Egizie e Fenice, il gusto greco delle élite cambia e si unifica. I Greci iniziano ad utilizzare il bronzo e l'avorio, importando la tecnica di lavorazione delle nuove immagini dagli Assiri, come si può vedere nei Libatei bronzei del 640-620 a.C. I Fenici invece importano la loro maestria nella lavorazione del vetro, dei gioielli e la tradizione delle uova di struzzo, molto fragili e costose.greci più benestanti le volevano, erano oggetti che non potevano mancare in un'abitazione aristocratica). Gli Egizi invece importano la tradizione della ceramica invetriata di Faiance. L'INTERPRETAZIONE GRECA In Grecia vengono rinvenuti i PROTOMI DI GRIFO del VII secolo a.C. realizzati in bronzo conforme asciutte e spigolose ma stilisticamente diverse alla produzione orientale. Essi infatti rispecchiano il gusto geometrico dei greci. Questi protomi vennero ritrovati in Santuari e quindi si pensa che fossero un'offerta agli Dei da parte di una famiglia molto ricca che ambiva ad esibire i propri beni di lusso. Diversamente dagli etruschi che esibivano i beni di lusso in casa, i greci li esponevano nei santuari. Rinvenute oltre ai protomi ci grifo delle LAMINE BRONZEE del VII scolo a.C. esse andavano intagliate e posizionate su scudi. A testimonianza di ciò, in una ceramica corinzia vengono ritratti guerrieri con questi scudi con lamine bronzee ritraenti mostri o motivi.Floreali. Anche la statuaria evolve, mantenendo sempre l'impostazione geometrica ma con influenze orientalizzanti. Samo, statuetta in avorio (XOANON=statuetta di culto) l'impostazione della statua è monumentale nonostante sia di piccole dimensioni per la posizione inginocchiata. Il busto rimane sempre geometrico, ricorda una figura triangolare mentre le gambe rimangono due cilindri accostati. La statuaria diventa più naturalistica grazie all'incontro tra occidente ed oriente. Ciò può essere visibile anche nella triade bronzea del 700 a. C. Il tutto però rimane statico a causa della tecnica utilizzata: lo SPHYRELATON, essa consiste nel martellare la superfici della statuetta per rendere le forme. A causa di questa tecnica la statua risulta molto fragile ma è il puro esempio di come una tecnica orientale venga applicata alla statuaria greca. Anche l'Apollo di Mantiklos è esempio di un cambiamento. È un bronzetto di
Piccole dimensioni, avente il corpo tripartito- testa-busto-gambe, sono presenti delle trecce che avvolgono il volto e congiungono la testa con il busto. Il dorso risulta un triangolo rovesciato e si conclude con una cintura che stringe i fianchi. Le gambe sono simmetriche eschematizzate. Il tutto quindi risulta abbastanza geometrizzato come di tradizione.
IL MODELLO DEDALICO da dedalo uno scultore cretese. È un paradigma formale utilizzato dai greci per realizzare i corpi umani. Consiste nella divisione del corpo in tre parti: testa, busto, gambe. Questo modello veniva applicato sia a donne che a uomini con piccole varianti.
Esempio dell'applicazione di questo modello è la KORE DI NIKANDRE 650a.C., raffigura una giovane donna vestita da un peplo con le braccia accostate sui fianchi e due bande di trecce ai lati del viso. È realizzata interamente in pietra e misura circa due metri di altezza. La kore risulta una scultura monumentale poiché i suoi volumi
Sono geometrici. Letrecce della donna ricordano le capigliature egizie.❖ L'ARCHITETTURA E I SANTUARI
Attorno al VII secolo a.C. in greca vengono costruiti i primi templi e i primi edifici pubblici le stoà (portici).
Anche in questo caso viene applicato il modello dedalico nelle sculture poste all'interno. Si può notare nella porta d'accesso del tempio PRINAIS della seconda metà del VII secolo a.C., si nota un fregio con delle bestie che osservano colui che entra all'interno e due divinità in trono. In tutto è visibile il modello dedalico per le forme e l'impostazione monumentale.
LA PITTURA E LA CERAMICA ORIENTALIZZANTE
La pittura è la prima forma artistica a comparire nelle mani dell'archeologia, sono stati ritrovati dei reperti di origine orientalizzante a partire dall' VII secolo a. C. La pittura però veniva utilizzata come "ombra"