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Y=F(K,NA)
In questa funzione abbiamo A=Efficienza del lavoro (dir.prop. alla tecnologia) e
NA=Lavoro effettivo.
La funzione di produzione con la tecnologia:
Si possono mantenere le stesse assunzioni fatte in assenza di tecnologia, ovvero
rendimenti di scala costanti sia il lavoro effettivo sia il capitale hanno
xY=F(xK,xAN) e
rendimenti marginali decrescenti.
Si ponga x=1/AN e si può riscrivere la funzione come (Y/AN) = F (K/AN)
Sul sentiero della crescita bilanciata, il tasso di crescita del prodotto aggregato per
processo tecnologico.
unità di lavoro dipende dal Il processo tecnologico è quindi
l’unica fonte di crescita di lungo periodo, tuttavia il progresso tecnologico rimane
esogeno al modello.
Conclusioni del Modello di Solow: e crescita della popolazione,
In un’economia con progresso tecnologico la
produzione cresce nel tempo
Il tasso di crescita della produzione in stato stazionario è indipendente dal
tasso di risparmio
Tuttavia, il tasso di risparmio influenza il livello di Y/NA in stato stazionario
Infine, aumenti del tasso di risparmio portano per un tempo t ad aumenti del
tasso di crescita di stato stazionario
Aumentare il tasso di risparmio nazionale, aumentare gli investimenti in capitale
produttivo, migliorare lo stato della tecnologia sono le politiche per promuovere la
crescita
Nel primo caso bisogna aumentare il risparmio pubblico, ovvero ridurre il deficit o
aumentare il surplus, e aumentare il risparmio privato attraverso diversi incentivi:
Aumentare la redditività degli investimenti, con una riduzione della tassazione
sui profitti
Aumento delle imposte sui consumi come l’IVA
Esenzioni fiscali sui piani previdenziali
Nel secondo caso esistono diversi tipi di capitale produttivo:
Capitale Privato, impianti/macchinari
Capitale Pubblico, infrastrutture/autostrade
Capitale Umano, le conoscenze acquisite con il processo educativo, con il
lavoro, l’apprendistato, ecc.
Gli interventisti sostengono che il governo dovrebbe promuovere gli investimenti in
tipi di capitale, i liberisti sostengono che il governo dovrebbe lasciare che
l’allocazione delle risorse avvenga liberamente nel mercato.
misura l’efficienza con cui
Nel terzo caso, la TFP è la Produttività Totale dei Fattori che
un dato stock di fattori produttivi viene trasformato in prodotto. Le economie più
ricche sembrano avere livelli tecnologici più alti.
R&S vuol dire ricerca e sviluppo e gli investimenti in essa hanno un ruolo cruciale. Non
sono solo pubblici, anzi il 70% è parte di investimenti privati.
Per incentivare gli investimenti in R&S:
Protezione dei brevetti
Politiche fiscali di incentivo alla ricerca e sviluppo
Fondi e Borse di Studio
Politica Industriale
Crescita Endogena:
Il modello di Solow assume che il progresso tecnologico sia esogeno, mentre nei
modelli di crescita endogena la tecnologia è endogena, cioè diventa uno dei fattori
di produzione.
Come si misura la crescita economica?
Con i tassi di crescita annuali, con i tassi di crescita annuali medi.
Si può riscrivere la funzione di produzione aggregata come Y=AF(K,N)
Prodotto Marginale del Capitale:
variando il capitale di deltaK, vi sarà:
ΔY=PMK x ΔK
PMK (prodotto marginale del capitale) = F(K+1, L) – F (K,L)
In un mercato concorrenziale la remunerazione del capitale (tasso di interesse) sarà
uguale al suo prodotto marginale (r=PMK).
Prodotto Marginale del Lavoro:
variando il numero di occupanti di ΔN, il prodotto aggregato sarà:
ΔY=PMN x ΔN
PMN=F(K,N+1) – F(K,N)
In un mercato concorrenziale la remunerazione del lavoro (salario) sarà uguale al
prodotto marginale
w=PMN
Lezione 6:
Crescita Economica, una misura del valore e dei servizi prodotti in un tempo t
Sviluppo Economico, una misura del benessere degli individui in una società. Vale
anche per caratteri non economici quali, riduzione della mortalità infantile, aumento
dell’aspettativa di vita, ecc.
Due approcci differenti allo sviluppo:
1. Streeten, sviluppo come problema multidimensionale. Il PIL pro-capite non è
una misura generale adeguata e ha bisogno di supplementi di altri indicatori
2. Lucas, l’aumento del PIL pro-capite non è sviluppo ma un universale
caratteristica dello sviluppo. La salute, l’aspettativa di vita seguono l’aumento
del PIL
Nei paesi in via di sviluppo il reddito generale per il consumo personale è alto,
l’economia informale è alta ed il recupero delle tasse non è propriamente efficiente.
È difficile comparare i gradi di sviluppo delle nazioni perché:
I prezzi sono differenti
I paesi con salari bassi hanno prezzi bassi
I prezzi dei servizi, o in generale dei beni non scambiati, non hanno effetti sui
tassi di cambio
Nei paesi più poveri i beni non scambiati hanno prezzi minori
Questo implica che la conversione in dollari stima al ribasso il vero salario dei
paesi più poveri
Bisogna usare i tassi del PPP per convertire il PIL pro-capite nella valuta locale
Prezzi Internazionali:
I prezzi internazionali sono costruiti per molteplici beni e servizi, equiparando il prezzo
per ogni bene in ogni nazione. Il salario nazionale è stimato per creare il prezzo del
bene.
Non tutti i mercati sono competitivi, ci sono monopoli ed oligopoli. Inoltre, le
compagnie pubbliche vendono i beni ad un prezzo imposto.
Il valore monetario di alcuni beni pubblici è diverso dal loro valore reale.
Anche dove vi sono dei prezzi del mercato, quest’ultimi possono deviare dalla
valutazione della società. Infatti, i danni relativi all’ambiente causati dalla produzione
o dal consumo delle attività non sono riflessi nei prezzi del mercato.
Il 70% della popolazione mondiale ha il 16% della ricchezza mondiale. Il 20% dei più
ricchi hanno il 50% della ricchezza mondiale, il 40% dei più poveri ha solo il 15%.
Curva a U invertita di Kuznets:
Bassi salari, i salari di sussistenza in agricoltura generano bassi livelli di
diseguaglianza
Medi salari, quando una nazione si industrializza aumentano le diseguaglianze
Alti salari, la democratizzazione e le politiche di welfare fan sì che le
diseguaglianze diminuiscano
L’indice di sviluppo umano, HDI, Human Development Index, è un indice
composto che misura tre aspetti base dello sviluppo umano in una nazione: salute-
conoscenza-un decente standard di vita
C’è una correlazione tra il Pil (GDP) e l’ISU (HDI)? Sì, molto stretto. Infatti, se il PIL pro-
capite è su una media, vi è una buona politica di welfare.
Vi sono anche altre correlazioni quali, tra salari e alfabetizzazione e tra salari ed
aspettative di vita.
A partire dal 2004, l’OCSE ha promosso il dibattito internazionale per superare il PIL
proponendo uno schema basato su: Condizioni Materiali, Qualità di Vita e Sostenibilità.
L’Istat in Italia ha lanciato una misurazione del BES, benessere equo sostenibile.
1. Benessere, analisi degli aspetti rilevanti della qualità di vita dei cittadini
2. Equo, distribuzione delle componenti di benessere tra i soggetti sociali
3. Sostenibile, garanzia del benessere anche per le generazioni future
Nel 2015-16 vi è stato un miglioramento di 11 dimensioni su 15. Tuttavia, anche un
peggioramento per reddito e diseguaglianza, relazioni sociali, qualità dei servizi,
innovazione.
Rispetto al 2010 continuano i progressi ma rimangono dei sostanziali divari per 8 indici
su 15 misurati dal BES.
Lezione 7:
La diseguaglianza non ha una definizione precisa, in quanto può differire in relazione
alla variabile assunta come termine di riferimento (reddito, tenore di vita, ecc.).
Nell’ambito dell’economia politica la variabile è individuata nel reddito e/o nella
ricchezza.
La diseguaglianza nella distribuzione personale dei redditi e della ricchezza è la base
anche delle altre forme di diseguaglianza, d’istruzione/di salute/ecc.
La distribuzione del reddito ai percettori avviene attraverso tre momenti:
1. Generazione e distribuzione del valore aggiunto ai diversi fattori di produzione
2. Distribuzione primaria del reddito dai fattori di produzione agli individui
3. Viene determinato il valore dei redditi disponibili delle famiglie, partendo da
quella primaria
La capacità di ottenere un determinato reddito dipende dalle caratteristiche
individuali, ma anche dalla posizione relativa di ogni soggetto all’interno di una
determinata struttura.
Funzione generatrice del reddito:
i = Reddito individuo
yi = Reddito individuale disponibile
yh = Reddito familiare
yi= F (xi)
Per la misurazione della diseguaglianza, si usa la curva di Lorenz. L’asse verticale
riporta le quote cumulate di reddito, l’asse orizzontale riporta le percentuali cumulate
di popolazione. Più la curva di Lorenz è vicina alla retta di equa distribuzione più la
diseguaglianza è bassa.
Dalla curva di Lorenz si può trarre l’indice di Gini.
L’indice di Gini è la misura sintetica più nota di diseguaglianza. Gini è uguale al
rapporto tra l’area compresa tra la retta di equa distribuzione e la curva di Lorenz e
l’area dell’intero triangolo sotteso alla linea di equa distribuzione.
G=1-2B
Diseguaglianza e Crescita:
La diseguaglianza sta divenendo il freno per una crescita economica sostenibili ed
inclusiva nei paesi ricchi. Infatti, la crescita economica non è stata sufficiente per
ridurre la povertà e diseguaglianza, poiché la crescita deve essere inclusiva e
coinvolgere le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile: quella economica, sociale ed
ambientale. Un recente rapporto segnala che la diseguaglianza aumenta in tutti i
paesi, ma a velocità diverse. Questo rapporto (Word Inequality Report) utilizza una
metodologia che combina in modo sistematico e trasparente tutte le fonti di dati a
disposizione.
In molti paesi la diseguaglianza è cresciuta poiché vi è stato un incremento dei redditi
top incomes
più elevati a discapito di quelli più bassi. Infatti, i corrispondono ad una
percentuale molto bassa della popolazione ma sono una quota significativa del totale
e delle entrate fiscali.
La diseguaglianza economica è in gran parte determinata dalla diseguale proprietà
del capitale, pubblico o privato. Mentre la ricchezza nazionale è aumentata dal 1980,
la ricchezza pubblica ora è negativa o vicina allo zero nei paesi ricchi. Questo significa
che si riduce la capacità dei governi di com