Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 14
Riassunto lezioni di Organizzazione Aziendale Pag. 1 Riassunto lezioni di Organizzazione Aziendale Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 14.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto lezioni di Organizzazione Aziendale Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 14.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto lezioni di Organizzazione Aziendale Pag. 11
1 su 14
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

D) GLOBALE!

Orientamento strategico globale, senza patria.!

Stadio sviluppo globale.!

Struttura a matrice o anche modello transnazionale.!

!

Potenziale mercato mondiale!

Per realizzare attività internazionali, alleanze strategiche le più utilizzate:!

JV:+2 aziende clienti/concorrenti per ripartire costi sviluppo e produzione penetrando in nuovi mercati dove alcuni

• partner possiedono già conoscenza e possono condividerla;!

Consorzi: gruppi aziende indipendenti accomunate dalla condivisione competenze, risorse, costi e mercati!

In ambienti internazionali manager scelgono strategie in base ad attività svolte (non si tratta piu di semplice export):!

Strategia di globalizzazione (standardizzazione globale): produzione standard nel mondo (economia di scala).!

• Strategia multidomestica (reattività nazionale): competizione gestita indipendentemente così attività adatte a necessita

! specifiche.!

DIVISIONE INTERNAZIONALE: Unità di export-->divisione internazionale. organizzata secondo interessi geografici con

propria gerarchia x gestire affari nei paesi sussidiari.!

STRUTTURA GLOBALE DIVISIONALE PER PRODOTTO: Manager ogni divisione di prodotto gestiscono attività

internazionali (pianificazione, organizzazione, distribuzione) spingendo energie verso obiettivi specifici di divisione. Il

vicepresidente della divisione internazionale è responsabile dei coordinatori di ogni regione (essi condividono strutture e

migliorano linee prodotto vendute nella propria regione). MA le divisioni di prodotto non lavorano bene assieme xk in

competizione così necessario coordinatore nazionale.!

STRUTTURA GLOBALE DIVISIONALE GEOGRAFICA: organizzazioni che vogliono adattarsi ad esigenze del mercato

locale, poichè, divide mondo in divisioni geografiche che riportano direttamente all'AD. Si tratta di prodotti maturi e

tecnologie stabili che permettono di produrre beni a basso costo in paesi. Le aziende di servizi locali quelle di produzione

devono personalizzare prodotti per soddisfare e sviluppare relazioni più strette con clienti. MA autonomia diverse regioni

porta duplicazione dei ruoli manageriali di linea o staff di diverse regioni.!

STRUTTURA GLOBALE A MATRICE: coordinamento verticale e orizzontale lungo 2 dimensioni (distanze ingenti e

coordinamento complesso). Funziona al meglio quando standardizzazione prodotto e localizzazione geografica si

bilanciano e quando vi è coordinamento per condivisione risorse. L'ambiente riferimento internazionale presenta elevata

complessità e numerose diversità tra diversi paesi che comportano:!

1. Complessità e differenziazione: maggior complessità è data da esigenze piu locali nei diversi paesi che portano

organizzazione ad adattarsi tramite strutture determinate. Complessità ext cade su int creando incertezza:

organizzazioni così divengono più specializzate e differenziate x gestire settori specifici.!

2. Necessita integrazione tra unità sempre più distanti: con aumentare di unità, prodotti, divisioni aumenta necessita

integrazione/collaborazione (orientamenti, obiettivi, cultura, lingua) x cogliere benefici.!

3. Trasferimento conoscenza e innovazione: imparare da esperienze internazionali dove unità organizzative di ogni

localizzazione acquisiscono abilita e conoscenza adeguate x gestire determinate sfide, necessario sistema

! promuova trasferimento conoscenza all'interno dell'organizzazione globale.!

Per ottenere sviluppo e condivisione conoscenza meccanismi coordinamento globale:!

Team lavoro globali: gruppi lavoro dove membri provengono da differenti nazioni con molteplici capacita e

• competenze.!

Pianificazione centrale: pianificazione, programmazione e controllo attività attive della sede centrale (leadership) per

• permettere alle divisioni disperse geograficamente di lavorare assieme.!

Espansione ruoli coordinamento:!

• - Manager funzionali di alto livello (prd, mrk, R&S) coinvolti sia nelle attività relative alla loro localizzazione sia nel

coordinamento delle unità corrispondenti estere;!

- Country manager coordinano diverse funzioni (da produzione a marketing) nello stesso paese x gestire al meglio

mercato locale consentendo flessibilità e rapidità di risposta;!

- Business integrator x coordinamento di specifiche regioni x alcune componenti dell'organizzazione;!

- Coordinatore di network coordina informazioni e attività relative ai principali clienti per tenersi in contatto con il

! consumatore finale.!

1)Coordinamento centralizzato (JAP):Sede centrale in patria dirige e controlla, con meccanismi di collegamento, attività

all'estero. sfrutta conoscenze presenti in azienda. All'espansione corrispondono divisioni più consistenti sovraccaricando

la sede centrale e rallentando quindi il processo decisionale. I dipendenti si sentono obbligati a seguire gli ordini.!

2)Decentramento (EU):Unità internazionali indipendenti e autonome per decisioni, frutto di coordinamento composto da

missioni, valori condivisi e relazioni informali. Focus su selezione manager chiave che devono condividere valori e

obiettivi. Controllo e formalizzazione nella finanza, decentramento nelle unità organizzative che devono soddisfare le

molteplici esigenze dei mercati locali.!

3)Coordinamento e controllo con formalizzazione (USA):Organizzazione delega responsabile alla divisione

internazionale pur controllando impresa attraverso sistemi di controllo e staff di specialisti (sistemi formali,

standardizzazione di performance, linee guida) che, sono mezzi di coordinamento e controllo che possono causare alti

!

costi per il numeroso personale e per condivisione informazioni formali limitando flessibilità.!

Modello transnazionale = organizzazione internazionale più avanzata dotato di molte e differenti unità per

coordinamento e integrazione delle unità. Utile per grandi aziende multinazionali con sussidiarie in molti paesi x sfruttare

vantaggi dati da innovazione, apprendimento e conoscenza. sviluppa capacita efficienza globale e reattività nazionale

con unità che si trovano a grande distanza ed alcune necessitano di autonomia e di avere un certo impatto su altre.

necessario coordinamento, partecipazione e coinvolgimento, condivisione di informazioni, di tecnologie e conoscenze

per evitare l'eccessiva espansione di unità che altrimenti non sarebbero più coerenti con le linee guida sede centrale.

obiettivi multidimensionali. Caratteristiche e differenze tra modello transnazionale e organizzazioni globali (matrice):!

Proprietà e risorse diffuse su scala mondiale con attività altamente specializzate connesse tra loro per reagire a

• diverse esigenze di mercato, di sviluppi tecnologici, di tendenze consumatori... Quindi complessità e differenziazione

gestite con relazioni di interdipendenza tra le unità di prodotto, di funzione o area geografica (membri di team di

diverse sussidiarie) incoraggiando condivisione di informazioni, risorse e soluzioni problemi tra differenti unità.!

Strutture flessibili e mutevoli (centralizzazione flessibile): alcune funzioni possono essere centralizzate o decentrate in

• alcuni paesi rispetto ad altri. Ció perchè prodotti, aree geografiche o funzioni necessitano di controllo e coordinamento

determinato in base alle esigenze.!

Manager delle sussidiarie possono influire su intera organizzazione sviluppando soluzioni o programmi per esigenze

• locali e successivamente adattarli a tutte le sussidiarie in modo da ricavarne un beneficio totale. Inoltre il manager

! riceve stimoli ambientali che suscitano un livello maggiore di apprendimento e innovazione.!

!

Capitolo: 7!

Tecnologia: processi, tecniche, macchinari utilizzati per trasformare input in output (idee-->prodotti)!

" Core: processi lavoro correlati a missione organizzazione (insegnamento-->scuole, servizi medici-->ospedali)!

" ausiliaria: processi lavoro non correlati a missione organizzazione!

A) TECNOLOGIA CORE MANIFATTURIERA:Anni 50, studiosa inglese management Woodward studiò 100 aziende

manifatturiere (p/m dimensioni dello stesso ambiente) e analizzò l'organizzazione: caratteristiche strutturali, processi

produttivi, stile gestione... ordinò secondo complessità tecnica, grado meccanizzazione del processo manifatturiero, e

divise aziende in più gruppi di mod. Org. (+ best ways):!

-Prdz unitaria (piccoli lotti)= produzioni su commessa, alta personalizz, fattore umano importante. Produzioni artigianali.!

-Prdz massa (grandi lotti)= lunghi cicli produttivi di parti standardizzate. Produzione automobili.!

-Prdz continua= unica fase lavoro tecnologica e automatizzata. Produce output costante. Aziende estrazione petrolio.!

Relazione tra struttura organizzativa e complessità tecnica:!

N. livelli management e rapporto manager/totale dipendenti aumentano, in tutte tecnologie, con l'aumentare

• complessità tecnica xk richiede coordinamento x gestire complesse tecnologie.!

Rapporto lavoro diretto/indiretto diminuisce con aumentare complessità tecnica perchè necessita lavoro indiretto x

• supportare e gestire macchinari complessi.!

Span of control, formalizzazione e centralizzazione valori bassi in produzioni unitarie e continue perchè mutevoli; valori

• alti in produzioni di massa perchè standardizzate.!

Competenze dipendenti altamente qualificate per produzioni unitarie e continue (macchinari complessi, comunicazione

• verbale, adattamento a cambiamenti...); meno qualificate per produzioni di massa perchè compiti routinari.!

Struttura generale organica per produzioni unitarie e continue, meccanica per produzioni di massa.!

Grazie confronto struttura-tecnologia riscontrò che org. efficaci avevano caratteristiche strutturali vicine alla media della

loro tecnologia e possedevano struttura e tecnologia complementari: produzioni unitarie offrivano piccoli lotti di prodotti

flessibili personalizzabili, produzioni di massa offrivano grandi lotti di prodotti limitati mentre produzioni a processo

continuo offrivano lotti illimitati di singolo prodotto.!

Organizzazioni odierne diverse da quelle in passato grazie a computer che rivoluzionarono tutti i tipi di produzione. 2

applicazioni della tecnologia manifatturiera odierna:!

Prdz. Flessibile: tecnologie manifatturiere come robot progettano, realizzano e controllano macchinari e prodotti grazie

a sistemi manifatturieri flessibili che permettono un'ampia gamma prodotti a costi contenuti.!

Prdz. Snella: sistemi manifatturieri flessibili raggiungono massimo potenziale di qualità, di soddisfazione cliente e di

riduzione costi utilizzando personale specializzato in ogni stadio del processo produttivo: dettagli, spreco e qualità.!

Questi approcci dato vita a personalizzazione di massa: tecnologie produzione di massa per realizzare rapidamente a

costi bassi beni richiesti dai

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
14 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher wadematteo123 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Organizzazione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Frigerio Chiara.