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ORGANIZZAZIONE E TECNOLOGIA

Focus su alcune delle variabili contingenti, in particolare sulla tecnologia.

Le organizzazioni possono essere studiate sulla base dei processi che avvengono all'interno delle specifiche organizzazioni.

Per arrivare a capire cos'è la tecnologia, doppiamo definire cos'è un processo:

A. Insieme strutturato e misurabile di attività coordinate progettato per produrre un specifico output per un determinato cliente esterno o interno; l'enfasi è posta sugli aspetti relativi alle modalità di lavoro. Un processo è quindi un insieme ordinato di attività che hanno un inizio ed una fine, ed è chiaramente identificato da input e output.

B. Processo è una trasformazione o una serie di trasformazioni che hanno luogo sull'oggetto dell'attività funzionale di un sistema, e ha come risultato un oggetto del quale è stata cambiata la sua posizione, forma, misura o in qualche

formattazione del testo utilizzando tag html:

altro aspetto. Quali sono le caratteristiche di un processo?

  • Sistema complesso, dove vengono coinvolte molte attività;
  • Dinamico perché si adatta al cambiamento;
  • Interdipendenti con altri processi interni o esterni all'organizzazione;
  • Ripetibile;
  • Automatizzato: processi molto attuali; processi automatizzati come pilastri dellatrasformazione e digitalizzazione delle imprese.
  • Difficile da formalizzare perché sono fortemente "embedded" (incorporato), rispetto all'organizzazione.
  • Sono sempre più trasversali, ossia questi processi molto spesso possono attraversare diversi livelli organizzativi e funzioni aziendali. Inoltre, la logica di analisi per processi concepiamo l'organizzazione in modo orizzontale, come un insieme di catene orizzontali di attività finalizzate alla progettazione, realizzazione, promozione e vendita di beni o servizi.

Contributi in letteratura che hanno contribuito alla

logica di analisi per processi: ad esempio Michael Porter.M.P con la catena del valore di Porter: afferma che ogni azienda può essere concepita come un insieme di attività suddivise in attività primarie (che concorrono alla produzione e distribuzione del bene/servizio) e attività di supporto o infrastrutturali (che sostengono le attività primarie).

Logistica in entrata…servizi=> attività primarie; le altre di supporto.

Un esempio di processo: diagramma di flusso (es. evasione dell’ordine)

Ci da la possibilità di rappresentare graficamente i processi e definire le condizioni nell’ambito di un processo che conducono a determinate scelte invece che altre. Troviamo dei nodi decisionali: step che possono dare luogo a soluzioni e decisioni diverse.

Definizione di tecnologia

Bisogna allontanarsi dalla concezione quotidiana di tecnologia (strumenti al nostro supporto).

La tecnologia è una variabile contingente e come tale ha un

impatto sulle scelte di progettazione organizzativa. Che cos'è? La tecnologia è l'insieme delle competenze, conoscenze, capacità, tecniche, materiali e macchinari utilizzati per trasformare input in output, siano essi beni o servizi; consiste quindi nel processo produttivo di un'organizzazione e comprende sia i processi di lavoro sia i macchinari. Molto spesso il termine tecnologia è spesso usato come sinonimo di tecnica oppure come insieme di tecniche applicate in un sistema organizzativo. Esistono due tipologie di tecnologie: - Core technology: tutto il processo di base di trasformazione correlato alla missione dell'organizzazione; insieme di conoscenze, macchinari, processi di trasformazione necessari all'organizzazione per raggiungere la missione. - Tecnologia ausiliaria: processo importante e necessario nell'organizzazione ma non direttamente correlato alla sua missione fondamentale (es. risorse umane, finanziarie, amministrative). contabilità, marketing => ci sono però delle tecnologie ausiliari che però per alcune organizzazioni possono essere delle core technology; ad esempio attività di ricerca in un'università è core perché la mission è duplice: formazione ma anche ricerca). Per capire se un'attività è core o ausiliaria bisogna tenere conto della mission dell'organizzazione che analizziamo. Esempio di core technology in uno stabilimento manifatturiero Esempio stabilimento di produzione di scarpe (stessa declinazione della tecnologia può essere fatta in riferimento a qualsiasi altro tipo di organizzazione) Nell'esempio del Federal Express si utilizza la tecnologia HUB & SPOKE: modello organizzativo molto usato perché ha molti benefici (es. efficacia); è prevista la presenza di diverse unità che sono fortemente interdipendenti e constano di un hub (unità caratterizzata da grande).

centralità; nel caso Federal Express è l'unità di smistamento) edelle spoke (entità periferiche che operano in connessione con l'hub secondo modalitàdiverse: in questo esempio ci sono aeroporti periferici).

Differenze tra tecnologie manifatturiere e per i servizi

Dobbiamo essere il più vicini possibili 2. produzione e consumo nonai bisogni del cliente avvengono simultaneamente

quando valuto la performance dell'org. devoDiffereziare output (ciò che produco) e outcame (come ilcliente finale percepisce la qualità del prodotto)

Differenze sulle variabili organizzative

Nel caso di tecnologie di servizi:

  • Ruoli di confine sono pochi: perché è necessaria una forte interazione con il cliente maoccorre tra nucleo operativo e cliente stesso; bassa necessità di mediazione dei ruoli diconfine (es. ho problema di salute mi reco direttamente dal medico, no mediatori).
  • Dispersione geografica:

Elevata perché bisogna essere molto vicini al cliente.

  • Processo decisionale: decentralizzato.
  • Formalizzazione minore.
  • Livello di competenze dei dipendenti: maggiore (labour intensive)
  • Competenze enfatizzate: interpersonali (collaborazione, relazionarsi)

Nel caso di tecnologia di prodotto:

  • Ruoli di confine sono molti: perché interazione con il cliente alta
  • Dispersione geografica:
  • Processo decisionale: centralizzato.
  • Formalizzazione: maggiore.
  • Livello di competenze dei dipendenti: minore (capital intensive)
  • Competenze enfatizzate: tecniche

J. Woodward, 1966

È stata proposta una classificazione delle aziende manifatturiere in relazione alla scala di complessità nel processo di produzione; studio su 100 aziende manifatturiere di piccole/medie dimensioni nel sud dell'Inghilterra => si vuole analizzare l'impatto della tecnologia (variabile indipendente) sull'organizzazione in rapporto a:

Tipologia di tecnologia adottata, grado di controllo, gestione del cambiamento. Questi 3 gruppi hanno diversi livelli di complessità tecnica ed è da intendere come necessità di impiego di macchinari nello svolgimento dei processi di lavoro.

Gruppo I:

  • Ordini piccoli e su commessa (artigianale);
  • Eterogeneità dei prodotti;
  • Prevalenza fattore umano su quello tecnologico;
  • Mancanza di procedure normalizzate o ripetitive tra diverse fasi produttive;
  • Obiettivi produttivi poco programmabili;
  • Pochi livelli gerarchici (3 in media);
  • Ampiezza del controllo ridotta (23 operai ogni capo).

Gruppo II:

  • Grandi quantità di prodotti omogenei;
  • Processo suddiviso in diverse fasi;
  • Prevalenza fattore tecnologico su quello umano;
  • Alta programmabilità;
  • Alta standardizzazione e ripetitività;
  • Pochi livelli gerarchici (4 in media);
  • Ampiezza di controllo elevata (48 operai per ogni capo).

Gruppo III:

  • Prodotti standard;
  • Processo produttivo non suddiviso in fasi;
Prevalenza fattore tecnologico su fattore umano; * Sequenze produttive normalizzate e ripetitive; * Molti livelli gerarchici (6 in media); * Ampiezza di controllo limitata (15 operai per ogni capo). Riassumendo… Esiste un rapporto diretto tra tecnologie e organizzazione anche se gli effetti non sono determinati, è necessaria una struttura adeguata. Tecnologia, struttura e strategia devono essere allineate per soddisfare bisogni mutevoli e offrire nuovi vantaggi competitivi. I sistemi tecnologici e quelli umani di un’organizzazione sono interconnessi. Le caratteristiche strutturali possono essere raggruppate in sistemi di gestione organici e meccanici a seconda della componente tecnologica; Le caratteristiche di struttura e comportamento delle aziende collocate nei due estremi opposti sono simili; Le dimensioni aziendali non hanno alcuna influenza. Nuove tecnologie di produzione: computer-integrated manufacturing (CIM) Per cosa si distingue dalle altre tecnologie di produzione?

Tecnologie tradizionali descritte da Woodward:

  • Permette di assemblare componenti della produzione manifatturiera, altrimenti isolati, attraverso i computer.
  • Facilita la personalizzazione di massa.
  • Aumenta la produttività dei dipendenti e dei macchinari. Esempio: BMW, il 60% dei veicoli vengono realizzati su ordinazione.

I componenti del CIM:

  1. Computer-aided design (CAD): utilizzo dei computer nelle fasi di disegno, progettazione e ingegnerizzazione di nuove parti.
  2. Computer-aided manufacturing (CAM): utilizzo di macchine a controllo computerizzato nella gestione dei materiali, nella fabbricazione dei componenti, nel processo produttivo e nell'assemblaggio.
  3. Sistema informativo integrato (ERP): analisi di Big Data: tutte le funzioni aziendali generano flussi informativi che vengono analizzati per l'ottimizzazione e per generare simulazioni.
  4. Robot: nuovi robot in grado di comunicare e collaborare con i dipendenti.
  5. Stampa 3D: produzione additiva.
consente di modellare e personalizzare oggetti e realizzarli in materiali diversi. Nella prospettiva del CIM, sono in grado di modificare il paradigma classico della produzione; posso scegliere se produzione di massa e personalizzazione di massa, che sono fattori opposti. Questi nuovi processi tecnologici integrati tra di loro mi danno la possibilità di bilanciare e ottimizzare i vantaggi derivanti dai due tipi di processi. Industria 4.0: fase storica in cui si parla di digitalizzazione, trasformazione digitale; siamo nell'era della quarta rivoluzione industriale, dove le macchine e i processi si connettono all'interno e all'esterno dell'organizzazione formando un sistema cyber-fisico in grado di migliorare la qualità e la produttività. I pilastri più pertinenti all'Industria 4.0 sono: - Internet delle cose (IoT): la connessione di dispositivi e oggetti fisici alla rete, consentendo la raccolta e lo scambio di dati in tempo reale. - Big Data e analisi dei dati: l'elaborazione e l'interpretazione di grandi quantità di dati per ottenere informazioni utili per la produzione e la gestione dei processi. - Intelligenza artificiale e machine learning: l'utilizzo di algoritmi e modelli per l'apprendimento automatico e l'automazione dei processi decisionali. - Cloud computing: l'uso di risorse informatiche e di archiviazione remote, accessibili via internet, per la gestione dei dati e delle applicazioni. - Simulazione e realtà virtuale: l'utilizzo di modelli virtuali e simulazioni per testare e ottimizzare i processi produttivi. - Robotica avanzata e automazione: l'utilizzo di robot e sistemi automatizzati per eseguire compiti ripetitivi e migliorare l'efficienza produttiva. - Sicurezza informatica: la protezione dei dati e dei sistemi informatici da minacce esterne e interne. Questi pilastri sono fondamentali per l'evoluzione dell'industria verso un modello più flessibile, efficiente e sostenibile.
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Publisher
A.A. 2020-2021
68 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Rebecca.Pala di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Organizzazione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Bissola Rita.