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IL SEICENTO
Il seicento è un secolo ricco di avvenimenti storici che hanno influenzato la letteratura dell’epoca,
per comprendere meglio il contesto e la produzione letteraria è opportuno dividerlo in due parti.
DAL 1603 al 1660
Alla morte di Elisabeth salì al potere James I, che riunì i regni di Scozia, Irlanda e Inghilterra. Figlio
di Mary Stuart, egli ereditò una situazione complessa perché ancora erano evidenti i conflitti
religiosi che dividevano il paese tra anglicani, cattolici e puritani. Nei discorsi in parlamento il
sovrano ribadì il diritto divino del re, incontrando la disapprovazione di molti soprattutto dei
puritani che costituivano la maggioranza in parlamento. I frequenti contrasti tra re e parlamento
peggiorarono con il suo successore Carlo I i proprietari terrieri e la borghesia si opposero al re, che
fu sostenuto dall’alto clero anglicano e dall’aristocrazia. L’esercito del re fu sconfitto nel 46 e poi
nel 48. L’anno seguente fu giustiziato. Venne instaurata una repubblica (commonwealth) e
Cromwell venne nominato Lord protettore nel 1653. Nel 1658 gli successe il figlio, che non
possedeva le stesse abilità governative del padre fu costretto ad abdicare, e nel 1660 venne
restaurata la monarchia con il figlio del re che si trovava esiliato in Francia: Carlo II.
IL TEATRO NEL PRIMO SEICENTO
Il teatro di inizio seicento era caratterizzato da una forte sete di novità fino a quando i puritani non
lo fecero chiudere nel 1642. Dopo aver superato la guerra contro i puritani ora iniziano le guerre tra
teatri, queste guerre erano simbolo di molteplicità : perché sono aumentate le sedi e le scene
possibili grazie ai teatri nella city. Altra sede importante è la corte dove si sviluppa il genere
raffinato del masque: l’autore più importante del genere è Ben Jonson aiutato nelle sue
rappresentazioni dallo scenografo Indigo Jones.
In questo periodo risulta rilevante la collaborazione fra autori, perché molte opere presentano un
doppi intreccio spesso affidato a due o più autori separati.
In questo periodo nascono i teatri privati come il Blackfriars, e il Cockpit, i teatri privati godevano
di una sorta di illuminazione artificiale data dalle candele che permetteva di ottenere un maggiore
realismo nella creazione di oscurità sul palco, lo spazio per il pubblico era più ampio e più
confortevole.
Il teatro del primo ‘600 può essere suddiviso in tre fasi:
1. Una prima fase che va da inzio ‘600, fino al 1616 (anno della morte di Shakespeare) in cui è
presente un’aggregazione di generi tragico e comico, segnata dalla sperimentazione nella
tragedia e dalla creazione della commedia domestica.
2. La seconda fase, detta della maturità parte dagli inzi del secolo e si estende all’avvento al
trono di Carlo I (1625), si contraddistingue per le commedie di Jonson, le tragedie di
Middleton e di John Webster.
3. Il periodo che giunge fino alla chiusura dei teatri è definito della proliferazione dei generi.
Dal 1660-1700
Il ritorno di Carlo II creò un forte entusiasmo nella popolazione, la corte e la chiesa anglicana
riconquistarono tutti gli onori e i puritani furono perseguitati e sottoposti a dure sanzioni. Anche i
cattolici furono emarginati ed esclusi dalla vita pubblica.
I problemi che ci furono prima tra Carlo I e il parlamento non furono risolti, il nuovo re aveva
promesso di governare tramite il parlamento, ma evitava di confrontarsi con il parlamento e
nascondeva le sue simpatie per la chiesa cattolica. La crisi divenne palese quando il re sciolse il
parlamento, il paese si divise in due partiti politici Tories: che sostenevano il re, Whigs: che erano
più aperti alla tolleranza religiosa e sostenevano il commercio e la libera iniziativa. Entrambi i
partiti però non potevano accettare che alla morte di Charles II governasse il fratello James II,
convinto cattolico che salito al trono nel 1685, iniziò a promulgare leggi senza consultare il
parlamento e fece entrare i cattolici nell’esercito del governo. La nascita di un erede al trono rese
concreta la prospettiva che una dinastia cattolica si consolidasse in Inghilterra, così iniziarono
negoziati segreti tra il Parlamento e Guglielmo d’Orange, l’elettore del Palatinato, protestante e
marito di Mary, figlia di James II.
Guglielmo sbarcò con un piccolo esercito e si diresse a Londra mentre James fuggiva in Francia,
così ebbe luogo la Glorius Revolution, senza alcun spargimento di sangue, porto alla stesura del Bill
of the Rights 1689, un documento che limitava i poteri della corona riaffermando la supremazia del
parlamento.
La seconda parte del ‘600 è detta anche età augustea o neoclassica, con un esplicito richiamo al
regno di Cesare Augusto, seguito all’assassinio di Giulio Cesare: periodo della storia romana che
godette di notevole stabilità politica e vide un nuovo fiorire delle arti e della letteratura.
IL TEATRO DEL SECONDO SEICENTO
• Durante il protettorato di Cromwell le rappresentazioni teatrali continuarono, sebbene in
modo regolare, vi erano edifici nella capitale adibiti a sede temporanea di rappresentazioni
semi clandestine, in questo periodo vennero rappresentati i drammi musicali di William
Davenant, nei suoi drammi chiamati operatic dramas egli innestò una innovativa
componete musicale, per volgere l’attenzione del censore dall’elemento parlato, fermamente
osteggiato dai puritani, a quello cantato.
• Charles II era mecenate e amico degli artisti di scena, e concesse il privilegio reale (royal
licence) a William Davenant e a Thomas Killigrew ( avevano la licenza di fare teatro con
l’approvazione diretta del sovrano.
• In questo periodo si segnala per la prima volta la presenza di un certo numero di attrici, ben
presto la presenza femminile divenne una delle maggiori fonti di attrazione del teatro
restaurato, ma anche un nuovo elemento drammatico, a cui corrisposero dei cambiamenti
formali e tematici nella commedia e nella tragedia.
• Le opere teatrali in questo periodo iniziano ad essere valutate come un testo da leggere in
solitudine.
• Per quanto riguarda le tragedie: ebbe molto successo il dramma eroico che ha come
personaggi eroi ed eroine di nobile lignaggio appartenenti ad epoche e civiltà distanti nello
spazio e nel tempo o di derivazione classica, spesso vittime di un conflitto distruttivo. Il
dramma eroico aveva l’obiettivo di suscitare l’ammirazione del pubblico colpito dalla
nobiltà d’animo dei protagonisti.
• Nella tragedia ci fu l’affermazione dell’elemento patetico e sentimentale, a livello formale
va rilevata la diffusione di scene di forte impatto emotivo, costruite sulle abilitò istrioniche
di grandi prime dotte quali Elisabeth Berry , il cui scopo principale era quello di causare
una forte reazione affettiva nel pubblico. Questi drammi vennero ribattezzati she-tragedies
per evidenziare la centralità dell’elemento femminile.
• La commedia della seconda parte del ‘600 è ambientata in luoghi realistici, da un punto di
vista linguistico adottano a modello quella conversazione arguta che si basa sul witticism la
battuta di spirito, che a volte veniva accompagnata da un doppio senso a carattere sessuale.
LA PROSA DEL SEICENTO
Per dar voce ai conflitti intellettuali che attraversavano tutto il secolo, fioriscono scritti su argomenti
filosofici, religiosi, politici, scientifici e letterari, a cui vanno aggiunti traduzioni e diari, epistolari e
altre narrazioni in prosa in cui è possibile vedere un preludio di nuovi generi letterari quali il
romanzo e il giornalismo.
EMPIRISMO E SPERIMENTALISMO
Fra gli scritti di carattere scientifico filosofico, ricordiamo le opere di Francis Bacon, dove
vengono poste le fondamenta della nuova scienza ovvero il metodo empirico che aiuti lo studioso a
comprendere i fenomeni naturali, un metodo che deve fondarsi sullo studio del particolare per
raggiungere la verità universale.
Fra i filosofi-scienziati occorre ricordare anche Thomas Hobbes, il cui pensiero materialista ed
empirico, si fonda sulla teoria del movimento, che è il principio fondamentale della realtà, costituita
unicamente dai corpi, ossia dalla materia dell’universo composto da atomi in continuo movimenti.
Un aspetto della teoria è presente nel Leviathan, dove Hobbes traccia un quadro spietato della
società umana sintetizzato nel concetto dell’ homo homini lupus, l’idea dello stato proposta è legata
alla necessità di difendere l’uomo da se stesso, dalla violenza e dalle guerre che egli stesso scatena.
Nello stato ideale descritto dal filosofo, gli uomini hanno stipulato un patto reciproco con il quale
ognuno rinuncia a soddisfare le proprie inclinazioni naturali che lo condurrebbero a fare ciò che più
gli aggrada, e un gruppo di individui o uni solo deve fare rispettare quel contratto.
Margaret Cavedish
Fra gli scritti di carattere filosofico- scientifico non vanno dimenticati i suoi. Fu duchessa di New
Castle. La Cavedish aveva seguito la regina Henrietta Maria in Francia dopo l’assassinio di re Carlo
I, e durante l’esilio francese conobbe Thomas Hobbes, che influenzò molto i suoi scritti. Oltre ai
suoi interessi intellettuali non comuni per le donne dell’epoca, una decisione che fece scandalo fu
quella di pubblicare sotto il suo nome tutte le sue numerose opere.
Fu anche la prima donna ad essere invitata alla Royal Society, ad assistere ad alcuni esperimenti. M.
Cavedish difese con passione il diritto della donna alla parità culturale con l’uomo in una lettera che
apparve nella prima edizione delle sue Philosophical and Physical opinions.
La letteratura lunare
Il grande interesse degli intellettuali per le nuove straordinarie scoperte scientifiche, specie in
campo astronomico, diedero vita a scritti in cui scienza e fantasia sono strettamente intrecciati. In
alcune opere del periodo si possono individuare alcuni temi che verranno sviluppati dalle future
utopie fantascientifiche. Un esempio di questo interesse suscitato dall’invenzione del telescopio e
dai nuovi mondi scoperti grazie ad esso, è rintracciabile nel romance fantascientifico del vescovo
Francis Godwin: The man in the Moone, quest’opera è un esempio di quell’intreccio fra scienza ed
immaginazione. Punto chiave dell’opera è il viaggio dell’uomo nello spazio verso la luna per mezzo
di uccelli o di altri animali alati.
Nella seconda metà del secolo questo forte interesse per la nuova scienza astronomica viene molto
satirizzato, come nell’opera di Afra Ben The Empeoror of the Moon, in cui critica la credenza che la
luna fosse abitata.
Il Romanzo
Fra gli autori di racconti e romanzi spicca la figura di Afra Ben, scrittrice di prosa e teatro. F