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Piano d'azione nazionale su SCP

1) Si è prevista la necessità per gli stati membri di dotarsi di piani d'azione nazionali per il GPP.

2) Il futuro piano d'azione nazionale su SCP dovrebbe riguardare come priorità:

  • Alimentazione: settore chiave per l'economia italiana, è quello con maggiori impatti ambientali, e il tema della sostenibilità riguarda i sistemi colturali, gli allevamenti, la valorizzazione dei prodotti tipici, locali e biologici.
  • Edifici: è un altro settore chiave soprattutto per i possibili miglioramenti ottenibili attraverso l'efficienza energetica degli edifici (finora molto bassa).
  • Trasporti: settore già oggetto di specifiche normative europee e nazionali, come le norme sulle emissioni degli autoveicoli.
  • PMI: valorizzazione ambientale di filiere produttive e sistemi produttivi locali rilevanti per il nostro paese, attraverso l'applicazione di strumenti e di processi di governance territoriale che.

danno regole e supporti al sistema§ Turismo: applicazione di strumenti come il GPP ed azioni che vedono la sinergia tra diversi settori (ad esempio turismo e valorizzazione di territorio e prodotti agricoli),§ Grande Distribuzione Organizzata (GDO): può agire sia sul lato del consumo che su quello della produzione, avendo un ruolo chiave nella gestione degli impatti ambientali legati all'intero ciclo di vita del prodotto. Può esercitare una funzione di traino per i fornitori per innovazioni di processo e prodotto, può sostenere le campagne di marketing verde e può svolgere un ruolo importante sul tema della logistica delle merci (riduzione degli sprechi), la questione degli imballaggi (limitarne la quantità e riciclarli), l'efficienza dei punti vendita e la comunicazione ambientale verso i consumatori.3) Il rafforzamento degli strumenti per la valutazione e la comunicazione degli impatti ambientali dei prodotti lungo il ciclo di vita

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permette ai settori di individuare le fasicritiche e di studiare i miglioramenti, ma permette anche a consumatori e pubblicaamministrazione di fare scelte motivate e consapevoli nell’acquisto dei prodotti•

I GPP (Appalti Pubblici Verdi)

  1. Il GPP è un approccio secondo il quale vengono integrati i criteri ambientali nelleprocedure pubbliche di acquisto. È un processo mediante cui le pubblicheamministrazioni cercano di ottenere beni, servizi e opere con un impattoambientale ridotto per l’intero ciclo di vita. È uno strumento volontario, per cui isingoli stati membri possono decidere in che misura attuarlo.
  2. Esempi di contratti verdi: computer efficienti dal punto di vista energetico, mobiliocon legname sostenibile, edifici a basso consumo energetico, veicoli ibridi, cartariciclata, elettricità da fonti rinnovabili
  3. Il GPP è un modo per migliorare l’efficienza degli acquisti pubblici e per sfruttare laforza del mercato pubblico

per apportare benefici all'ambiente locale e mondiale. Gli appalti verdi possono essere un motore importante per l'innovazione sul mercato, dando all'industria incentivi reali per sviluppare prodotti e servizi verdi, in particolare in settori dove le amministrazioni pubbliche sono tra i maggiori acquirenti (edilizia, sanità, trasporti pubblici). Inoltre il meccanismo può aiutare a risparmiare, ad esempio acquistando prodotti a bassa intensità energetica o che permettono di risparmiare le risorse idriche, o riducendo le sostanze pericolose riducendo i costi di smaltimento.

Se le amministrazioni pubbliche usano il loro potere d'acquisto per scegliere beni, servizi ed opere a ridotto impatto ambientale, allora diventa possibile ottenere enormi benefici per l'ambiente, stimolare il mercato dei servizi e prodotti ecologici ed agire da esempio per imprese e consumatori privati. Il GPP costituisce quindi anche un potente strumento per stimolare

L'innovazione e incoraggiare le imprese a sviluppare nuovi prodotti ad elevata efficienza ambientale.

Il GPP può promuovere l'efficienza energetica (edifici, auto ed apparecchiature da ufficio), promuovere l'uso di fonti energetiche rinnovabili (elettricità verde e carburanti alternativi per il parco auto), ridurre l'inquinamento atmosferico nelle città, ridimensionare la deforestazione (legno da fonti legali e sostenibili), salvare le risorse naturali (ad esempio usando materiale riciclato), migliorare le condizioni di lavoro per i dipendenti, ecc. Settori chiave per i GPP sono edilizia, alimenti e servizi di ristorazione, energia, trasporti, macchine per ufficio, abbigliamento, carta, mobilio, prodotti e servizi di pulizia e attrezzature usate nel settore sanitario.

Il PAN (Piano d'Azione Nazionale) GPP

Il piano ha l'obiettivo di massimizzare la diffusione del GPP presso gli enti pubblici in modo da farne sfruttare le

potenzialità in termini di miglioramento ambientale, economico ed industriale. Il piano fornisce un quadro generale del GPP, definisce gli obiettivi nazionali e identifica le categorie di beni, servizi e lavori di intervento prioritari per impatti ambientali e volumi di spesa, e inoltre detta specifiche prescrizioni per gli enti pubblici.

2) L'attività di gestione del PAN GPP prevede che il Ministero dell'Ambiente identifichi i requisiti ambientali da introdurre nelle procedure d'acquisto (CAM), di programmare e realizzare le attività relative a formazione e comunicazione, e di impostare e svolgere il monitoraggio utile a verificare l'efficacia del piano d'azione e controllare l'andamento degli obiettivi da perseguire.

• Ecolabel: marchi di qualità ecologica

1) La direttiva 2010/30/UE riguarda l'indicazione del consumo di energia e di altre risorse dei prodotti connessi all'energia, mediante l'etichettatura ed

informazioniuniformi relative ai prodotti; la direttiva fa parte di un quadro giuridico più ampio rivolto a ulteriori risparmi di energia e vantaggi per l'ambiente. Migliorare l'efficienza dei prodotti connessi all'energia, attraverso la scelta informata del consumatore, avvantaggia l'economia dell'unione nel suo complesso. 2) I marchi di qualità ecologica (Ecolabel) stabiliscono i requisiti ambientali che devono essere rispettati da prodotti o servizi per poter ricevere l'etichetta, che prevedono la certificazione da terzi. L'etichetta ha il fine di fornire informazioni standardizzate sui costi relativi al consumo di energia ed altre risorse essenziali, e per essere efficiente deve essere facilmente riconoscibile, semplice e sintetica. 3) I fornitori forniscono un'etichetta ed una scheda e producono una documentazione tecnica che consenta di valutarne l'esattezza dei dati, mentre le funzioni di vigilanza sulla conformità.

1) Etichetta energetica: è un'etichetta obbligatoria che fornisce informazioni sull'efficienza energetica di un prodotto. È divisa in classi da A a G, dove A rappresenta la maggiore efficienza e G la minore.

2) Marchio di qualità ambientale: è un marchio volontario che attesta che un prodotto ha un impatto ambientale ridotto rispetto ad altri prodotti simili. È rilasciato da enti certificatori indipendenti.

3) Marchio di conformità: è un marchio obbligatorio che attesta che un prodotto rispetta determinati requisiti di sicurezza e qualità. In Italia, le attività di certificazione dei prodotti sono esercitate dal Ministero dello Sviluppo Economico supportato dall'ENEA), che promuove anche campagne di informazione a carattere educativo e promozionale.

4) Marchi multi-criterio: si basano su informazioni scientifiche relative all'impatto ambientale del prodotto durante il suo ciclo di vita, dall'estrazione delle materie fino allo smaltimento. L'ecolabel UE (logo di un fiore) è un esempio, e certifica che il prodotto rispetta standard relativi a prestazione, composizione, processo produttivo e gestione della fase di fine vita.

5) Regolamento 136/2017: Ecolabel. Da poco è stata annunciata la nuova etichetta energetica incaricata di rivoluzionare e migliorare la classificazione degli apparecchi ad uso domestico; uno degli obiettivi è semplificare le classi energetiche passando dalle classificazioni con il "+" alla scala univoca da A a G (G è la più energivora). L'etichetta energetica 2.0 arriverà

Nei negozi non prima del 2019, ma saranno inseriti anche nuovi criteri di produzione attenti all'ecodesign (progettazione ecocompatibile di prodotti che consumano energia). Oggi infatti il 30% dell'energia consumata negli edifici potrebbe essere risparmiata, e un'etichettatura coerente esemplificata aiuta i consumatori a scegliere meglio.

6) Il regolamento "Energy Star" obbliga istituzioni dell'UE e autorità degli Stati membri a dotarsi di apparecchiature da ufficio con specifici livelli di efficienza energetica.

Ecologia e appalti pubblici

1) L'attenzione agli aspetti ambientali negli appalti pubblici (GPP) sarà rafforzata da misure facoltative, che fungeranno da complemento alle misure obbligatorie; sarà avviato anche un processo di cooperazione tra gli Stati membri per identificare e concordare criteri comuni per gli appalti pubblici verdi di forniture e servizi, da convalidare in piani d'azione nazionali e in

orientamenti sugli appalti verdi.

2) Bisogna sostenere l'ecoinnovazione (un indicatore è il numero di brevetti rilasciati in un settore), promuovere il potenziale ambientale dell'industria, elaborare iniziative di politica industriale per le industrie ambientali (ad esempio esaminando gli ostacoli normativi che ne compromettono la concorrenzialità e l'accettazione da parte di altri settori dell'economia) e aiutare le PMI fornendo informazioni e risorse finanziarie per sfruttare le opportunità offerte da una sana gestione ambientale.

3) Gli appalti pubblici possono determinare le tendenze di produzione e consumo grazie ad una domanda sostenuta di beni ecologici da parte delle pubbliche amministrazioni, e si potranno creare o ampliare i mercati di prodotti meno nocivi per l'ambiente ed incentivare le imprese a sviluppare tecnologie ambientali. Esistono notevoli possibilità di acquisti verdi economicamente efficienti nella pubblica amministrazione.

soprattutto in settori in cui i prodotti ecologici non sono più costosi rispetto agli equivalenti non ecologici.
  • I CAM: Criteri Ambientali Minimi
  • I documenti CAM riportano indicazioni generali volte ad indirizzare l'ente verso una razionalizzazione dei consumi e degli acquisti, e forniscono delle considerazioni ambientali volte a qualificare sia le forniture sia gli affidamenti lungo l'intero ciclo di vita del prodotto/servizio. I CAM introducono quindi dei criteri nelle procedure d'acquisto.
  • I CAM sono individuati tra i criteri ambientali in vigore relativi alle etichette di qualità ecologica ufficiali già presenti sul mercato o fra le altre fonti informative esistenti, e attraverso le indicazioni che provengono dalle parti interessate dell'industria (associazioni di categoria).
  • Definire i CAM è compito del Comitato di Gestione: vengono elaborati da gruppi di lavoro composti da esperti e da referenti delle associazioni di

Categoria dei produttori

Approvati dal Comitato

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
42 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mattsilv90 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Gestione d'impresa nell'ue e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Pezzini Antonio.