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n ⟶ < , > = ;[(dove < , >= 0 ⊥
Prodotto Scalare R v=(x , .., x ) e w=(y )] se sono
1 1 n n 1 n 1 n
▪ 12 n2
⟶ ∥ ∥ = √< , > =
Norma x + .. + x
1
▪ ⟶ = (se la ℬ =
Vettore (v) Normalizzato base (v , .., v ) di E è ortogonale allora i suoi vettori
1 k
∥∥
1 1
, ……. , formano una base ortonormale di E )
normalizzati v = v =
1 k
1 k
∥1∥ ∥∥
<, >
▪ = (
⟶ c = ½ allora faccio arcoseno ½ = = )
Angolo tra due Vettori 3
∥∥ ∥∥
▪ Siano v , .., v vettori non nulli di R a due a due ortogonali (⊥); allora sono linearmente indipendenti e formano una
1 k n
base ortogonale di R
n 0 ≠
▪ ℬ = < , > {
Una base (v , .., v ) di un sottospazio E di R è una base ortonormale di E se: = (norma)
1 k n i k 1 =
ℬ ℬ
quindi se è una base ortonormale allora le coordinate del vettore v rispetto a sono date dai coefficienti di fourier
▪ ⟶ permette di ottenere una base ortogonale dal sottospazio stesso, normalizzando
Algoritmo di Gram-Schmidt
i vettori di tale base. Sia dato un sottospazio E e una sua base (v , .., v ) la dimensione di E (dimE) = k.
1 k
Se k=1 la base è formata da un solo vettore, basterà quindi normalizzare questo per ottenere la base ortnormale.
Se k=2 e sia (v1 , v2) una base, introduciamo i nuovi vettori (w1 , w2) tali che:
Se k=3 e sia (v1 , v2 , v3) una base, abbiamo:
▪ una matrice ortogonale allora detM = 1 o detM = −1.
⟶ se M M = I e quindi se M = M
t -1 t
Matrice Ortogonale se M è
▪ + … +
< , > < , >
Proiezione ortogonale di v [P (v)] =
E 1 1 k k
▪ ⟶ se la sua matrice associata rispetto alla base canonica è simmetrica (M = M ) (Gli
t
Endomorfismi simmetrici ∈
autospazi di un endomorfismo simmetrico sono ortogonali fra loro. Se λ1 e λ2 sono autovalori distinti di f, e se u
∈ < , >
E(λ1) e v E(λ2) allora: = 0.) n
Teorema Spettrale: Sia f un endomorfismo simmetrico di R . Allora f è diagonalizzabile; inoltre esiste una base
n −1 t
ortonormale di R costituita da autovettori di f. Ogni matrice simmetrica è diagonalizzabile. D = M AM = M AM.
– I
1) Calcolare polinomio caratteristico P e quindi gli autovalori: detA = 0
A – I
2) Trovare le basi ortonormali con algoritmo di Gram-Schmidt oppure basi ortonormali di autovettori A = 0
3) Normalizzo i vettori così da avere delle basi ortonormali. I nuovi vettori formeranno le colonne della mia
matrice di rotazione (o ortogonale) M , mentre la matrice diagonale D sarà composta dagli autovalori del
polinomio nella diagonale principale e tutti gli altri sono zeri.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
▪ ⟶ data una retta, un suo punto P = (x ,
Equazioni parametriche 0 0
y ) e un suo vettore direttore v = OQ di
0
coordinate (l , m). la retta sarà descritta come:
▪ Equazione cartesiana ax + by + c = 0
▪ ⟶ P1=(x1 , y1) e P2=(x2 , y2) due punti distinti del piano
Retta passante per due punti
l= x2 – x1 m= y2 – y1
abbiamo che ; allora la retta sarà descritta come :
▪ Tre punti sono allineati: P1= (x1 , y1) ,
P2=(x2 , y2) , P3= (x3 , y3)
▪ →
tra due rette r: ax + by + c = 0 e r’: z’x + b’y + c’ =0
Parallelismo e Intersezione
▪ generica retta parallela r’:
⟶
Fascio di rette parallele eq ax + by + k = 0 per trovare k sostituire x e y con le coordinate
del punto per cui passa la retta. a e b saranno = ad a e b della retta data.
▪ Fascio di rette passanti per un punto P0 = (x0 , y0) si scrive: a( x-x0) + b( y-y0) = 0
▪ → –
2 2
(2
− 1) + − 1)
√(2
Distanza tra due punti A=(x1 , y1) e B=(x2 , y2): d(A,B) = B A = (x2–x1 , y2–y1)
▪ ⟶ r: ax + by + c =0 e r’: a’x + b’y + c’ =0 sono perpendicolari se aa’ + bb’ =0
Rette Perpendicolari
▪ Proiezione ortogonale di un punto su una retta ⟶ dato un punto e una retta trovo una retta r’ perpendicolare a r
e passante per il punto P. dopo di che metto a sistema le due eq. delle rette (r e r’) e trovo H, la proiezione ortog.
▪ Distanza punto-retta ⟶ d(P0, r) = d(P0, H). ▪ Punto medio
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
▪ I punti P1, …, Pn sono allineati se appartengono alla stessa retta, complanari se appartengono allo stesso piano. Due
punti sono sempre allineati e tre punti sono sempre complanari.
▪ Due vettori sono allineati o paralleli solo se i loro punti sono allineati. Due vettori allineati sono linearmente
indipendenti. Tre vettori complanari sono linearmente indipendenti.
▪ –
03
I vettori in v sono rappresentati da una terna di numeri ( x, y, z) ascissa, ordinata, quota. Il piano xy ha eq. z=0; il
piano xz ha eq. y=0 e il piano yz ha eq. x=0. asse x : y=z=0 , asse y : x=z=0 , asse z : x=y=0
▪ Due vettori sono equipollenti se hanno coordinate uguali. Sono Paralleli se hanno coordinate proporzionali.
▪
▪ ⟶
Retta passante per due punti
⟶
Equazioni parametriche dati i punti
dove x0 , y0 , z0 sono P1=(x1 , y1 , z1) e
e coordinate del punto P2=(x2 , y2 , z2)
e l ,m ,n i parametri
direttori della retta. ▪ ⟶ fai il sistema
Intersezione tra due rette
▪
▪ Due rette sono complanari se e solo se sono incidenti oppure
Tre punti sono allineati se: sono parallele.
▪ Equazione cartesiana di un piano:
▪ Quattro punti sono complanari se: (per tre punti non allineati)
▪ Una retta si può rappresentare come intersezione (sistema) tra
due piani non paralleli
▪ Intersezione e parallelismo di due piani: ▪ Data una retta r e un piano π abbiamo tre possibilità
- r e π si incontrano in un punto: diremo allora che sono
incidenti.
- r e π non hanno intersezione.
- r è interamente contenuta in π.
(Negli ultimi due casi, diremo che la retta r è parallela al
piano π. )
E un piano e una retta sono paralleli se al + bm + cn = 0
+ + + = 0
▪ ⟶ data una retta di eq. cartesiane: r: {
Fascio di piani di una retta ′ ′ ′ ′
+ + + = 0
: ℎ( + + + = 0) + k( + + + = 0) sarà l’equazione del piano generico contenente r.
▪ ⟶ insieme di tutti i piani passanti per un punto P0.
Stella di piani di centro un punto
Ed ha eq. a(x − x0) + b(y − y0) + c(z − z0) = 0.
▪ ⟶ Siano date le rette r, r’ non parallele,
Piano parallelo a due direzioni
di parametri direttori (l, m, n) , (l’ , m’ , n’ ), rispettivamente.
Allora il piano per P0 = (x0, y0, z0) parallelo a r e r’ ha equazione:
▪ 2 2 2
(2 (2
⟶ ( , ) = − 1) + − 1) + − 1)
√(2
Se A=(x1, y1, z1) e B=(x2, y2, z2) :
Distanza tra due punti
▪ Area di un parallelogramma ▪ ⟶
Prodotto Vettoriale Il prodotto vettoriale di v = (a, b, c) e w = (a’ , b’ , c’ ) è il
∧ )
vettore v w = (α, β, dove:
=| , = −| , =
| | | |
′ ′
′ ′ ′ ′
▪ e dati due vettori dello spazio v, w, si ha:
Perpendicolarità di due rette: ∧
ll’ + mm’ + nn’ = 0. - v, w sono allineati (paralleli) se e solo se v w = O .
∧
- v w è un vettore ortogonale sia a v che a w.
▪ ∧
- Il modulo del prodotto vettoriale v w uguaglia l’area del
Vettore normale a un piano:
un piano. Proposizione Dato il piano parallelogramma definito da v e w
π : ax + by + cz + d = 0, il vettore n
di coordinate (a, b, c), applicato in
un punto qualunque di π, è ortogonale
a π. In altre parole, i parametri di giacitura
di un piano rappresentano le coordinate di
un vettore normale al piano.
▪ ⟶ Una retta r di parametri direttori (l, m, n)
Perpendicolarità retta e piano
È ortogonale a un piano π di parametri di giacitura (a, b, c) se e solo se:
▪ ⟶ Il piano π : ax+by+cz+d = 0 è ortogonale al piano π’ : a’x+b’y+c’ z+d’ = 0 se e solo se:
Perpendicolarità di due piani
aa’ + bb’ + cc’ = 0
▪ ⟶ Dato il piano di equazione π : ax+by+cz+d = 0 e il
Distanza punto-piano
punto P0 = (x0, y0, z0) si ha:
▪ ⟶ e la retta r’ intersezione di π con il piano π’ contenente r e
Proiezione ortogonale di una retta su un piano
perpendicolare a π: r’ = π’ ∩ π
▪ ⟶ d(r, r’ ) = d(H, H’) (dove H e H’ sono punti qualsiasi di r e r’)
Distanza tra due rette
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
▪ ⟶ () = ( 0, 0, 0 )
Quando una curva si dice regolare? quando
▪ Lunghezza d’arco (o ascissa curvilinea; o data una porzione di curva calcolarne la lunghezza.)
1 1
′ ′ ′
′ 2 ′ 2
() ()] [ ()] () (),
= ∥ ∥ = + = ( ′()
√[
∫ ∫ ;
y 0 0 PIANO OSCULATORE
▪ TRIEDRO DI FRENET x’ è la derivata prima
- Dove
′()
Versore ⟶ () =
- Tangente e x” è la derivata seconda
∥′()∥
′ - Dove t =t esempio se t è
()
∧ "() 0
Versore Binomiale ⟶ () =
- ′ () compreso tra [0,2]
∥ ∧ "()∥
Versore Normale ⟶ () = () ∧ ()
- allora pongo t = 0 oppure =2
′ ()
∥ ∧ "()∥
⟶ () =
- Curvatura ′ 3
()∥
∥
′ ′′ ′′′
() (), ()
| , |
[ ]
Torsione ⟶ () = −
- ′ ()
∥ ∧ "()∥ ^2
-------------------------------------------------