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∂F
∑ 2
=
δF δ v i
∂ v
i=1 i
∂F v
NB = derivata parziale di F rispetto alla variabile i
∂ v i m L−T
=
ρ=
Vedi esempio con la densità , dove L = peso lordo e T = tara.
V 3
l
Formula propagazione massima degli errori:
| |
n ∂F
∑
=
δF δ v i
∂ v
i=1 i
Media ponderata: utile se abbiamo set di dati misurati con incertezze diverse (es tre
scatole di diversa grandezza), per ogni dato si aggiunge un contributo (coefficiente)
calcolato in base a importanza del dato (incertezza minore implica maggiore
importanza). Formula:
n x
∑ i
2
σ
i=1
x́= n 1
∑ 2
σ
i=1
Formula errore associato alla media ponderata:
1
δ x́= √ n 1
∑ 2
σ
i=1
Altro metodo per calcolare una misura indiretta espressa come rapporto tra due
variabili (es densità): interpolazione con metodo dei minimi quadrati. 1)
costruisco grafico con le due variabili in ascissa e ordinata; 2) inserisco nel grafico le
coppie di dati delle due variabili e ottengo dei punti (mediamente allineati); 3) trovo
retta che meglio interpola dati sperimentali = minimizza somma delle distanze
tra essa e i punti; 4) coefficiente angolare della retta corrisponde al valore della
misura indiretta.
Per ridurre complessità si può trascurare errore di una delle due variabili (considerarlo
nullo). Formula coefficiente retta e sua incertezza:
´
xy−x́ ý
=
m ´
r 2 2
−( )
x x́ √ 2
δ y
=
δ m ´
r 2 2
−( )
[ ]
n x x́
Cinematica
Analisi movimento di un corpo = punto materiale.
dx
( )=
v t dt 2
dv d x
)= =
a(t 2
dt d t
MOTO RETTILINEO UNIFORME (MRU):
+
x=x vt
0
v=cost
a=0 =0
t
Supponendo istante iniziale 0
t ≠ 0 + (t−t )
Se x=x v
0 0
0
Moto Rettilineo Uniformemente Accelerato (MRUA):
1 2
+
x=x v t+ at
0 0 2
+at
v=v 0
2 2
=v +2 )
v a(x−x
0 0
a=cost =0
t
Supponendo 0 1 2
( ) ( )
+ +
t ≠ 0 x=x v t−t a t−t
Se
0 0 0 0 0
2
ACCELERAZIONE DI GRAVITÀ
m
g=9.8 2
s
Moto in un piano vettori r (posizione/raggio vettore), v (velocità), a
(accelerazione) a due componenti x,y combinazione di due moti rettilinei lungo gli
assi, u = VERSORI +
r=x u y u
x y
=v +
v u v u
x x y y
+
a=a u a u
x x y y
VELOCITÀ si può scomporre anche in radiale (variazione modulo vettore r) +
trasversa (variazione direzione vettore r).
Accelerazione: TANGENZIALE (variaz modulo vettore v “accelerare”/”frenare”) +
CENTRIPETA/NORMALE (variaz direzione v “curvare”):
2
dv v
⃗ =a + = ⃗ + ⃗
a a u u
T N T N
dt R
u = versore normale
N
R = raggio di curvatura
MOTO CIRCOLARE posizione r costante in modulo, varia direzione. ϑ = angolo tra
r e asse x = posizione angolare, misurata in rad. Velocità angolare ω = variaz ϑ
nel tempo, misurata in rad/s. Accelerazione angolare α = variaz ω nel tempo,
misurata in rad/s :
2
dϑ
ω= dt 2 ϑ
dω d
= =
α 2
dt d t
MC UNIFORME modulo velocità costante, accelerazione solo centripeta.
Galileo, PRINCIPIO DI INERZIA, rielaborato da Newton, PRIMA LEGGE DELLA
DINAMICA un corpo conserva il suo stato di moto (in movimento o fermo) finché
esso non viene perturbato da un agente esterno.
FORZA: rappresentazione analitica dell’alterazione in grado di cambiare stato di moto
di un corpo, causando un’accelerazione. Ha componente TANGENZIALE (altera
modulo v) e CENTRIPETA (altera direzione v).
Newton, SECONDA LEGGE (assioma):
⃗ =m ⃗
F a
ris
F = FORZA RISULTANTE, insieme di tutte le forze agenti su un corpo. Dato da
ris
massa (coefficiente proprio del corpo) per vett accelerazione. Corpo fermo = F
risultante nulla. Forza espressa in Newton
2 =N
Kg m/ s
+ =m(d /dt+ /dt)
F=F F v d v
Si può scomporre x y x y
Componente tangenziale e centripeta/normale di F risultante:
( )
2
dv v
⃗ ⃗ ⃗
= + =m ⃗ + ⃗
F F F u u
ris risT risN T N
dt R
Classificazione forze macroscopiche:
F
1. FORZA DI GRAVITA’ g
due masse M e M poste a distanza r:
1 2
M M
⃗ 1 2
=G ⃗
F u
g r
2
r
G = costante di gravitazione universale
u versore, indica congiungente delle due masse (lungo cui diretta la forza).
r
Se un corpo di massa m in prossimità della superficie terrestre (r = distanza
2
corpo-centro della Terra): quantità considerata costante =
/r
G M T
2
accelerazione di gravità FORZA PESO:
( )
g=9.8 m/ s N
⃗ =mg
F
diretta sempre verso il centro della Terra.
2. REAZIONE VINCOLARE (F NORMALE) N
È una forza di contatto = forza che si manifesta tra corpi in contatto tra loro.
Forza esercitata da una superficie su un oggetto appoggiato su di essa per
contrastare il suo peso e impedire che esso cada. Agisce sempre nella direzione
perpendicolare al piano d’appoggio.
3. TENSIONE T
Forza di contatto, agisce su un corpo appeso a una corda Macchina di
Atwood
4. FORZA DI ATTRITO
Attrito STATICO agisce quando a un corpo fermo è applicata una forza
esterna (oltre e forza peso e forza normale), impedisce (se forza esterna
non troppo elevata) al corpo di muoversi. Direzione contraria a forza
esercitata sul corpo.
Attrito DINAMICO resistenza allo scivolamento di un corpo, subisce
accelerazione discorde alla direzione della velocità e del moto (rallenta e
si ferma). Formula:
⃗ =−Nμ ⃗
F u v
Forza normale (con cui oggetto appoggia sulla superficie)
N=¿ Coefficiente attrito dinamico, dipende dal tipo di superficie
μ=¿
=¿
u versore, indica direzione della velocità (e del moto)
v
segno – direz inversa rispetto a v.
5. FORZA ELASTICA
Forza non costante, direz inversa (discorde) allo spostamento dalla posizione di
riposo della molla e intensità proporzionale a tale spostamento:
F=−k ∆ x
Costante elastica, misurata in N/m varia a seconda della forza della
=¿
k
molla.
Se considero origine asse x come la posizione di riposo della molla :
∆ x=x
F=−kx
Moto corpo soggetto alla F elastica MOTO ARMONICO SEMPLICE
−kx=ma
Porre , si ottiene equazione differenziale:
2
d x k ⇒
+ x=0 x= A cos ωt
2 m
d t
Ampiezza del moto x varia tra (estremi moto del corpo)
A=¿ ± A
√ /s
Pulsazione in rad
/m=¿
ω= k −1
=ω/2 Frequenza in Hertz (oscillazioni al secondi)
ν π=¿ H=s
−1 Periodo del moto in s (secondi per un’oscillazione)
=ν =¿
T
Equazioni del MAS: ( )=
x t A cos ωt
( )=x (t)=−
v t ' Aω sin ωt
2
( )=v (t)=−A
a t ' ω cos ωt
Grafici:
x max (positivo/negativo) v = 0
x max positivo a max negativa (e viceversa)
x = 0 F = 0 (F = -kx) a = 0 (F = ma)
x = 0 v max
LAVORO compiuto da una forza F su un corpo (pto materiale) lungo percorso A-B:
B
∫ ⃗
= ⃗
W F ∙d s
AB A ( )
2 2
UDM: Joule (“Giul”)
/ =J
N∗m Kg∗m s
NB Prodotto scalare di 2 vettori è un numero (angolo compreso),
ϑ
A ∙ B= AB cos
+ +
A ∙ B= A B A B A B
oppure (componenti cartesiane). Metodo grafico: moltiplico B
x x y y z z
* la proiezione di A su di esso (o viceversa).
W inteso come somma dei prod scalari tra lunghezza infinitesima ds e la forza F
agente su ogni intervallo (sempre la stessa, es Fp) nel percorso AB,
indipendentemente da altre forze.
W positivo (angolo tra F e ds < 90°, cos > 0), negativo (angolo > 90°) o nullo
(angolo = 90°) tutte le forze (o componenti delle forze) centripete compiono W
nullo (es satellite).
Considero lavoro totale:
B
∫ ⃗
= ⃗
W F ∙ d s
¿T ris
AB A
Passaggi ottengo:
1 1
2 2
= −
W m v mv
¿T B A
2 2
AB
Lavoro indipendente dal percorso, dipende solo da v iniziale e v finale.
E
ENERGIA CINETICA K
1 2
=
E m v
K 2
Ek = energia posseduta da un corpo quando esso è in movimento (se fermo K = 0),
espressa sempre in J. Sempre un valore positivo.
Teorema dell’Energia cinetica:
=∆ =E −E
W E
¿T K KB K A
AB
Sempre valido. W sul corpo > 0 Ek del corpo aumentata, W < 0 Ek calata
(sempre positiva!).
W compiuto da ciascuna forza (peso, elastica, attrito) lungo percorso A-B:
{ PAB =mg −mgz
W z A B
2
1 1
EAB 2
= −
W k x kx
A
2 2 B
AB =−μN
W s
A AB
Wp dipende solo da quota del punto di partenza e di arrivo
We dipende solo da posizione iniziale e finale rispetto all’equilibrio della molla
Wa dipende da lunghezza della traiettoria compiuta
F peso ed elastiche sono FORZE CONSERVATIVE
Lavoro può essere calcolato come variazione di una funzione scalare delle
coordinate di partenza e arrivo
Espresso come l’opposto della variazione di qtà chiamata ENERGIA POTENZIALE
E P ( )=−∆
=−∆
W mgz E ( )
P P P
( )
12 2
=−∆ =−∆
W k x E (E )
E P
Moto con sole forze conservative CONSERVAZIONE ENERGIA MECCANICA
=E −E =E −E
W K B K A P A PB
+ =E +
E E E
K A P A KB P B
+ =costante
E E
K P
+ =0
∆ E ∆ E
K P
Studio moto attraverso bilanci energetici dove perdo En cinetica guadagno En
potenziale (e viceversa). + =W
∆ E ∆ E
F di attrito è DISSIPATIVA energia non perduta ma
K P dissipato
convertita in CALORE.
QUANTITÀ DI MOTO (momentum = “inerzia”) = prodotto massa e velocità:
⃗ ⃗
p=m