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Estratto del documento

ATT

PREGI:

• Mix tra teoria e pratica

• Tiene conto del tempo

• Tiene conto del rischio

DIFETTI:

• Non considera i flussi dopo il CUT-OFF

• CUT-OFF arbitrario

IMPIEGO IN PRATICA:

• →

Coniuga il valore attuale con la difficoltà di stima in parole povere è una stima molto

utile nella pratica nonostante l’estrema semplicità di stima.

Nonostante tutti i difetti è un metodo molto utilizzato in pratica, anche più del VAN.

Perché?

→ è vero che non considera i flussi di lungo termine ma bisogna tenere conto che fare stime per

molti anni è in pratica molto aleatorio, quindi nella pratica sarebbe anche giusto non considerare i

flussi di lungo termine perché molto aleatori. Quindi teoricamente è un limite ma nella pratica più

di tanto non mi interessano i flussi di lungo periodo. 22/11/17

• PRIMA PARTE DELLA LEZIONE: tratta il tema delle eventuali criticità di calcolo dei flussi

previsionali di progetto.

• SECONDA PARTE DELLA LEZIONE: calcolo dei flussi finanziari di progetto.

CALCOLO DEL FREE CASH FLOW FROM OPERATIONS [FCFO]

FCFO Flusso di cassa operativo.

IN PARTICOLARE ANDREMO A CALCOLARCI GLI FCFO DI PROGETTO PREVISIONALI

Per semplicità facciamo il procedimento come nella prima parte, ovvero arriviamo agli FCFO di

progetto passando attraverso la quantificazione di un CE di progetto, la quantificazione di uno SP

di progetto e poi la quantificazione di un Rendiconto finanziario di progetto, in quest’ultimo

appunto troveremo il FCFO.

Naturalmente cosa c’è di diverso rispetto l’impresa?

→ che si tratta di CE di progetto previsionale, SP di progetto previsionale e RF di progetto

previsionale però moltiplicati per gli anni di vita del progetto.

Focus ad esempio sullo SP Fare un calcolo degli FCFO previsionali significa fare uno SP

sicuramente di progetto però previsionale per tutti gli anni di vita del progetto, cosi come per il CE,

dopodiché con questi due andremo a produrre i flussi finanziari (nel rendiconto finanziario).

Questi argomenti sono già stati affrontati nella prima parte del corso a differenza che non

ragioneremo più in un’ottica complessiva ma ragioneremo solo prendendo in considerazione gli

elementi attinenti al progetto.

Che differenza c’è tra l’analisi per flussi (rend. Fin.) di un’impresa rispetto al RF di un progetto?

→ per il progetto ci basta calcolare l’FCFO e quindi non serve produrre tutto il rendiconto

finanziario (ci fermeremo al CFGnetto).

Ci sono 4 regole da rispettare quando si calcolano gli FCFO previsionali:

1. Considera nel progetto solo flussi incrementali

2. Considera gli effetti collaterali effetto erosione ricavi (iPhone X – iPhone 8)

3. Considera (con segno -) il costo opportunità del capitale affitto mancato

4. Non considerare i costi sommersi studi di mercato (per esempio spese di consulenza)

RIGUARDO L’EFFETTO EROSIONE RICAVI…

Il progetto dell’iPhone X crea ricchezza ma potrebbe comportare anche una diminuzione delle

vendite di un altro prodotto correlato prodotto dall’azienda stessa (iPhone 8) un cliente

rinuncia di comprare l’iPhone 8 per comprare l’iPhone X, quindi si è un flusso in entrata ma anche

un flusso mancato per l’iPhone 8.

→ Effetto erosione ricavi!

→ in sintesi non vanno considerati solo i flussi dell’iPhone X ma dovrei considerare anche i flussi

persi dell’iPhone 8.

Se il lancio dell’iPhone X da in più “x” ma l’impresa lanciandolo ha una perdita di flussi in entrata

per “y” (calo del fatturato causato da meno vendite di iPhone 8), il vero vantaggio dato

dall’iPhone X non è “x” ma “x-y”.

Nel procedere al calcolo dell’FCFO bisogna ragionare per flussi incrementali (rispetto alla

condizione preesistente nell’azienda).

C/E di PROGETTO

• →

Costo Materiale Venduto i costi di gestione partono dall’anno in cui partono le vendite,

i costi per produrre un bene ce li ho dall’anno in cui ho il fatturato (il CE ragiona per

competenza qui parliamo non di materie comprate ma del costo del materiale venduto,

io quindi ho un costo per le vendite solo quando vendo!).

• →

Risparmi di costo per esempio scopro una nuova tecnologia che anziché farmi

consumare 100kw di energia me ne fa consumare 80kw … quel risparmio va considerato!

• Considero solo costi lavoro e servizi SPECIFICI per il progetto!

• Ammortamenti:

o Normalmente dovrebbero partire a tempo 1 secondo una logica aziendalistica (un

macchinario inizia ad essere ammortizzato nel momento in cui entra nel processo

produttivo).

o Nella realtà però li faccio partire a tempo 0 secondo una logica fiscale perché vi è

un beneficio fiscale per l’impresa.

Nell’esame va bene sia tempo 0 che tempo 1 perché giustificabili entrambi.

• →

Imposte le imposte vanno calcolate con tramite un’incidenza% [inc%] che andrà

applicato al MON per avere le imposte.

Se abbiamo un MON negativo all’esame faremo questo ragionamento semplificato:

→ Siccome il MON è negativo non matura imposte a tempo 0, metteremo le imposte = 0,

anche se l’impresa avendo un MON negativo avrà di conseguenza imposte negative

(ovvero un ricavo)

• →

NOPAT è il reddito operativo al netto delle imposte per tutti i finanziatori, sia azionisti

che detentori di debito.

SP di PROGETTO – ATTIVO (CINO)

Osservazioni:

• C. FISSO:

Consideriamo che il valore netto del macchinario sia 100.000 e il fondo ammortamento sia

di 20.000 …..

o Se l’ammortamento parte dal tempo 0, nella casella del c. fisso a tempo 0

metteremo (100.000 – 20.000 80.000)

o Se l’ammortamento parte al tempo 1, nella casella del c. fisso a tempo 0

metteremo il valore netto (→ 100.000)

Il valore netto del c. fisso è decurtato ogni anno dell’ammortamento.

Prendiamo in considerazione lo SP dell’immagine appena vista:

➢ →

ANNO 0 100.000 (valore netto totale senza decurtazione dell’ammortamento

poiché parte al tempo 1)

➢ →

ANNO 1 80.000

➢ →

ANNO 2 60.000

➢ →

ANNO 3 40.000

➢ →

ANNO 4 20.000

➢ →

ANNO 5 0

➢ → →

Eventuale Anno 6 sempre 0 (non - 20.000) (Il c. fisso viene decurtato fino a

renderlo = 0)

• CCNO:

o Magazzino:

▪ Periodo 1 (anno 0): Acquisto Materie Prime

▪ Periodo 2 (dall’anno 1 fino all’anno N-1): ggMAG x FATTg

▪ Periodo 3 (anno N): = 0

o Cr. Gest.:

▪ Periodo 1 (anno 0): = 0

▪ Periodo 2 (dall’anno 1 fino all’anno N-1): ggCG x FATTg

▪ Periodo 3 (anno N): = 0

o Deb. Gest.:

▪ Periodo 1 (anno 0): = 0

▪ Periodo 2 (dall’anno 1 fino all’anno N-1): ggDG x FATTg

▪ Periodo 3 (anno N): = 0

Con quel “FATTg” si intendono le vendite al netto dell’erosione dei ricavi come anche degli affitti

(come abbiamo visto prima!!)

A tempo 0 i crediti di gestione e i debiti di gestione sono = 0 mentre il magazzino no! (ce lo da il

prof scritto nel compito Acquisto di materie prime)

RENDICONTO FINANZIARIO di PROGETTO (FCFO)

28/11/17

ESERCITAZIONE

(2° Prova intermedia 19/12/16)

nel 2016 i costi di gestione non saranno €7500 ma 0! …perché?

→ ciò che rileveremo sarà il costo del materiale venduto che si calcola facendo:

rim. Iniziali + acquisti di materie – rim. Finali.

Per calcolare il VAN ci serve il WACC e per calcolare il WACC ci serve il costo del capitale proprio

r r

( ) e il costo del capitale di terzi ( ).

E D r

Dall’immagine sottostante possiamo vedere le metodologie che si utilizzano per il calcolo dell’ e

E

r

dell’ .

D

• Il CAPM (Capital Asset Pricing Model) è un modello di prezzaggio degli asset (azioni in

questo caso). È il metodo più utilizzato per il calcolo del costo dell’Equity. Appartiene ai

cosiddetti modelli monofattoriali.

Perché monofattoriale?

→ con il CAPM vado a definire in termini di rischio un solo fattore (il mio costo dell’equity

dipende da un solo fattore di rischio [coefficiente BETA]).

Più il BETA è alto, più il costo dell’equity sarà alto, più il BETA è basso, più il costo

dell’equity sarà basso.

• Il modello APT è come il CAPM ma considera più fattori di rischio (modello plurifattoriale).

• Il modello DOM è modello che stima il costo dell’equity attraverso un meccanismo

implicito (modello implicito). CAPM

Il CAPM è un modello piuttosto impreciso per certi versi ma è il più semplice da applicare.

Come funziona?

PREREQUISITI

• Imprese quotate

• →

Sufficiente livello di diversificazione L’investitore a cui facciamo riferimento deve

necessariamente avere un portafoglio finanziario sufficientemente diversificato (per

ridurre il rischio dei singoli titoli)

Sul nostro portafoglio gravano due diversi tipi di rischio:

• →

Rischio specifico può essere eliminabile!

• →

Rischio sistematico è un rischio ineliminabile, che quindi fa parte del sistema (rischio

macroeconomico, per esempio il PIL va male…)

r r

= + PR

E F

r = tasso base privo di rischio

F

PR = premio per il rischio

Il premio per il rischio [PR] dipende solamente dal rischio sistematico.

Per un’impresa indebitata però il rischio sistematico si propaga di più (l’indebitamento non è più

un fattore di rischio in quanto tale ma è un amplificatore di rischio) tale amplificatore è il BETA.

r r

= + (beta * MRP)

E F

Market Risk Premium [MRP]: quanto il mercato prezza il rischio rispetto ad un tasso base

Rm: quanto il nostro portafoglio diversificato ci da come rendimento.

Alcune aziende tendono ad andare meglio o peggio a seconda anche ad esempio a fattori legati al

meteo.

Un’azienda che produce ombrelli a parità di tutti gli altri fattori tende ad andare meglio quando

piove, viceversa un’azienda che produce tende da sole tende ad andare meglio quando c’è il

tempo sereno.

Ecco perché è importante diversificare gli investimenti di tioli in diversi tipi di aziende.

Ora vedremo come investire in due titoli diversi riduca il rischio sistematico. (vedremo solo 2 titoli

per semplicit&a

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
86 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/09 Finanza aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher DiegoPuggioni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Finanza aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Beltrame Federico.