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TASSO DI DIVIDENDO
Il dividendo espresso come percentuale del prezzo dell’azione
dividendo per azione
TASSO DI DIVIDENDO= prezzo di mercato dell ' azione
RAPPORTO VALORE DI MERCATO-VALORE CONTABILE
valore di mercato
RAPPORTO VALORE DI MERCATO-VALORE CONTABILE= valore contabile
CAPITOLO 4: Pianificazione finanziaria
fabbisogno finanziario cumulato
Il di un’impresa è il costo totale di tutte le
attività necessario per gestire efficacemente un’impresa: capitali, macchinari,
scorte, crediti commerciali .
Quando i fondi a lungo termine non coprono interamente il fabbisogno,
l’azienda è costretta a colmare la differenza con la raccolta di capitale a breve
termine; quindi, dato un certo fabbisogno, è l’ammontare dei fondi a lungo
termine che determina se l’impresa concede o richiede fondi a prestito nel
breve termine.
Per costruire un budget di cassa (previsione delle fonti e degli impieghi di
cassa a breve termine) esistono diversi modi, ma esistono delle procedure
comuni alle quali tute le imprese devono sottostare quando operano a
preventivo.
Fasi della stesura del budget di cassa:
1. Previsione delle entrate
Per prevedere quindi gli incassi relativi ai crediti commerciali:
crediti commerciali = crediti comm. Iniziali + vendite - incassi
2. Previsione delle uscite
Impieghi di cassa:
Pagamento debiti commerciali.
Stipendi. spese amministrative e altre spese.
Spese in conto capitale.
Pagamento imposte. interessi e dividendi.
3. Calcolare se l’impresa affronterà un ammanco o un surplus di cassa
Il budget di cassa illustra il problema da risolvere: reperire finanziamenti a
breve termine per fronteggiare il fabbisogno di cassa previsto e viene così
redatto il Piano finanziario a breve termine.
La pianificazione di lungo termine richiede invece una valutazione su ampia
scala degli investimenti e dei loro flussi di cassa attesi.
Il tasso di crescita che un’impresa può perseguire senza il ricorso a fondi
esterni è il tasso di crescita interno:
utili non distribuibili
TASSO DI CRESCITA INTERNO= attività
CAPITOLO 5: Valutazione delle azioni (quaderno)
CAPITOLO 6: VAN e altri metodi di scelta degli
investimenti
Il VAN non è l’unico criterio adottato dalle aziende nelle loro decisioni di
investimento, vengono utilizzate anche altre misure.
VAN:
La regola del VAN riconosce che è meglio 1 € oggi che 1 € domani
Dipende unicamente dai flussi di cassa previsti dal progetto e dal costo
opportunità del capitale
Se ho due progetti A e B, il VAN dell’investimento congiunto sarà: VAN(A)
+VAN(B)
Il VAN dipende solo dai flussi di cassa di un progetto e dal suo costo
opportunità del capitale; quando le imprese comunicano con gli azionisti fanno
riferimento anche circa i valori contabili delle attività e del reddito.
Con questi numeri i financial manager possono calcolare:
redditocontabile
TASSO DI RENDIMENTO CONTABILE= attività contabili
Il tasso di rendimento contabile dipende però da ciò che i contabili scelgono di
considerare un investimento e dalla velocità con cui scelgono di ammortizzare
questi investimenti; quindi un progetto NON può dipendere dal modo in cui i
contabili classificano i flussi di cassa.
TEMPO DI RECUPERO (PAYBACK PERIOD)
Il tempo di recupero di un progetto consiste nel numero di anni necessari
perché il flusso di cassa cumulativo previsto uguagli l’esborso iniziale.
Secondo la regola del tempo di recupero, è opportuno effettuare le sole
operazioni che “recuperano” nell’arco di tempo desiderato.
Si tratta di un metodo imperfetto, soprattutto perché non tiene conto dei flussi
di denaro più avanti nel tempo né del valore attuale dei futuri flussi di cassa.
Questo criterio è utile se utilizzato come criterio complementare
TASSO INTERNO DI RENDIMENTO
Circa ¾ delle imprese calcolano il TIR e quando usato correttamente fornisce gli
stessi risultati del VAN
Il TIR è definito come il tasso di attualizzazione che dà un VAN=0, quindi per
ricavare il TIR di un progetto di investimento della durata di T anni è necessario
risolvere la seguente equazione:
C 2 C 3 Ct
C 1
VAN= C + + + + + =
. .. . ..
0 2 3 t
(1+TIR) (1+TIR) (1+TIR) (1+TIR)
0
Per il calcolo del TIR è necessario procedere per tentativi:
es.
TIR= 0 e VAN=2000€
TIR=50% e VAN=-889€
Dal diagramma noto che il TIR sarà 28%
Secondo questa regola quindi si devono accettare i progetti di investimento
quando il costo opportunità del capitale è inferiore al TIR.
Es. se costo opportunità del capitale inferiore al 28% il VAN sarà positivo.
La regola del TIR ha diverse trappole:
1) INVESTIMENTO O FINANZIAMENTO? Se il progetto presenta flussi di cassa
positivi seguiti da flussi negativi, il VAN aumenta con l’aumentare del
tasso di attualizzazione. Devo accettare questo tipo di progetti qualora il
TIR fosse inferiore al costo opportunità del capitale
2) TASSI DI RENDIMENTO MULTIPLI. Se c’è più di un cambio nel segno dei
flussi di cassa, il progetto può avere numerosi TIR o nessuno
3) PROGETI ALTERNATIVI. Applicando la regola del TIR, i progetti alternativi a
vita economica differente o con diverso ammontare di investimento
iniziale potrebbero venire classificati in modo errato; sarà necessario
applicare la regola del TIR a ogni unità di investimento
4) COSTO DEL CAPITALE A BRVE TERMINE DIVERSO DEL COSTO CAPITALE A
LUNGO TERMINE.
Quando il costo oppotunità varia da un anno all’altro, non posso
confrontarlo con il TIR quindi non c’è alcun parametro per valutare il TIR
di un progetto
PROFITABILITY INDEX (IP) – INDICE DI REDDITIVITà
È un altro criterio alternativo al VAN.
Nel caso del VAN si procede con la differenza tra valore attuale e costo
dell’investimento, nel caso del PI si procede con il rapporto tra valore attuale e
costo dell’investimento.
VA
PI= I
Accetteremo il progetto quando il PI sarà maggiore di 1, perché il valore attuale
dei flussi sarà maggiore del costo dell’investimento.
Il PI può essere utile ed importante perché essendo un rapporto prescinde dalla
scala dimensionale del progetto e consente di valutare la capacità del progetto
di generare valore attuale per unità di capitale investito.
Nel caso l’azienda abbia insufficienza di capitale (razionamento del capitale)
è necessario un metodo per selezionare il pacchetto di progetti che, nell’ambito
delle risorse della società, abbia il più alto VAN e permette di ordinare i progetti
in ordine di produttività per unità di capitali investiti.
CAPITOLO 7: Decisioni di investimento con il metodo
del VAN
Abbiamo visto che un investimento in una qualsiasi attività crea ricchezza se il
valore attualizzato dei flussi di cassa futuri eccede i costi iniziali (quindi se il
VAN è positivo), ma non abbiamo affrontato il problema di che cosa si deve
attualizzare.
Ci sono 4 regole fondamentali:
1. Solo i flussi di cassa è rilevante
2. I flussi di cassa vanno stimati su base incrementale
3. Coerenza nel considerare l’inflazione
4. Separate le decisioni di investimento da quelle di finanziamento
REGOLA 1: solo il flusso di cassa è rilevante
Il VAN deve essere espresso in termini di flussi di cassa, che altro non è che la
differenza fra euro incassati ed euro pagati
Non deve essere confuso il flusso di cassa con i redditi contabili
I redditi contabili sono calcolati iniziando dalle entrate e le uscite ma poi
sono rettificati cercando di rilevare il reddito quando è guadagnato e non
quando i clienti e l’impresa decidono di pagare i loro conti e dividono le
uscite di cassa in spese correnti e spese per investimenti e nel calcolo del
reddito detraggono le spese correnti e non le spese per investimenti
(queste sono ammortizzate nel corso degli anni).
Se si calcola il VAN prendendo come flussi di cassa i flussi di cassa –
l’ammortamento, il VAN non avrà senso.
Quando si calcola il VAN si devono registrare le spese quando si
manifestano e non quando in seguito le classificate come
ammortamento.
Per passare da un reddito contabile a un flusso di cassa, dovete
aggiungere gli ammortamenti (non sono un’uscita di cassa) e
sottrarre l’investimento di capitale iniziale (è un’uscita di cassa)
Quando i contabili misurano un reddito cercano di mostrare il profitto
quando viene conseguito piuttosto che farlo quando un’impresa e i suoi
clienti pagano i loro debiti
Per passare da reddito contabile a flusso di cassa è necessario
tenere in considerazione le variazioni di scorte e dei crediti verso
clienti
REGOLA 2: i flussi di cassa vanno stimati su base incrementale
Considerare le imposte
Le imposte sono costi quindi i flussi di cassa vanno alcolati al netto delle
imposte
Non confondere i rendimenti medi con quelli marginali
Considerare tutti gli effetti collaterali
Per esempio, talvolta un nuovo progetto può aiutare le attività esistenti
dell’impresa
Prevedere vendite correnti e considerare i flussi di cassa che possono
entrare dopo
Dimenticare i costi sommersi
Considerare i costi opportunità
Fare attenzione alla ripartizione dei costi comuni
Ricordare i valori di realizzo
REGOLA 2: coerenza nel considerare l’inflazione
I tassi di interesse vengono quotati in termini nominali piuttosto che reali e se il
tasso di attualizzazione viene indicato in termini nominali, per coerenza i flussi
di cassa andranno valutati in termini nominali (e viceversa).
Sia che vengano adottati dati reali o dati nominali, saranno ottenuti gli stessi
risultati
Per convertire i tassi: 1+tasso di attualizzazione nominale
tasso di interesse reali= – 1
1+tasso diinflazione
REGOLA 4: separate le decisioni di investimento da quelle di finanziamento
//
DA FINIRE
CAPITOLO 11: Analisi dei progetti
Il top management deve necessariamente disporre di qualche indicazione
preventiva circa le spese relative agli investimenti futuri; infatti il processo di
investimento inizia con la preparazione di un budget di capitale annuale e
cioè un elenco die progetti de investimento previsti, solitamente preparato su
base annua.
Il budget di capitale deve riflettere il piano strategico dell’impresa e dopo
l’approvazione diventa l’elenco ufficiale degli investimenti da effettuare
nell&