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CARATTERISTICHE:

 Forte adesione al vero storico: contemporaneo alle vicende di cui tratta=> è molto importante il

legame tra realtà storica del poema e quella contemporanea al poeta che scrive perché le stesse

problematiche sono ancora percepite. Il manoscritto è datato 1307 ma composto nel 1140

 L’esattezza storia si riscontra nelle precisazioni geografiche, di luoghi, dei percorsi e dei personaggi

2

 Tuttavia ci sono delle inesattezze: nelle nozze delle figlie non risultano corretti né i loro nomi, né

quelli dei conti. Pidal giustifica queste inesattezze ipotizzando che ci siano 2 autori, di cui uno

fedele al vero storico e l’altro no.

 Il poema è incentrato sull’esilio ingiusto del Cid per far suscitare la simpatia e la compartecipazione

del pubblico

Narra l’incoronazione del figlio di Carlomagno (Luigi il Pio) alla presenza di tutta la nobiltà francese: prima

di essere incoronato il padre gli ordine di NON macchiarsi di peccato, tradimento, né deve diseredare

orfani.

CARATTERISTICHE:

 Guglielmo è il feudatario di Carlomagno e svolge un ruolo molto importante come protettore del

giovane re ed è un esempio del rispetto dei doveri feudali e si scaglia contro la slealtà e il

tradimento

 Precisione nelle date e nei fatti: Il discorso di Carlomagno è fedele alla documentazione

 Ci sono delle incongruenze: i personaggi Arneis e Guglielmo non sono storicamente accertati

 Emergono 2 questioni sulla successione: TIPO ELETTIVO e TIPO EREDITARIO

 Vicende di interesse contemporaneo: vicende tra Luigi VII e il Re d’Inghilterra e la situazione della

successione in Francia nel XII secolo

 Tra Guglielmo & Arneis vi è una differenza di tipo morale: Guglielmo agisce contro Arneis perché

voleva ingannare e prendere il posto del re

 I personaggi sono monolitici: non c’è evoluzione nei personaggi, i buoni e i cattivi rimangono tali

 La vittoria non è mai definitiva: preannuncio di nuove sventure

CARATTERISTICHE:

 Corrispondenza tra reale e poesia

 Maggiore drammaticità della situazione, si sfiora la tragicità

 Mancano i riferimenti alla lotta contro i musulmani

 Problema contemporaneo: ereditarietà dei feudi, rapporti tra signore e vassallo e lotte civili

La letteratura si rivolgeva ad un pubblico di uomini, ma nelle corti iniziò a prevalere

un gusto femminile quindi nacque la letteratura cortese in lingua d’oc. 3

La nasce alla fine dell’XI secolo nel Sud della Francia soprattutto grazie alla pace

politica del tempo in tale territorio e viene asportata al Nord alla fine del XII secolo con la crociata contro gli

Albigesi. Anche dal punto di vista sociale il feudalesimo ha portato alla creazione delle grandi corti con

signori molto potenti che non avendo guerre da combattere possono interamente dedicarsi alla vita sociale

fondata su culture e letterature, e quindi fornivano i luoghi (le corti) e i mezzi (anche dal punto di vista

economico) per l’attività letteraria ai trovadori (MECENATISMO), anche per ottenere opere cantate in suo

onore (una delle virtù più importanti per il signore era la generosità.

Il motivo per cui la poesia si chiama dei trovadori è dato dal fatto che si applica l’arte di TROBAR, dal latino

TROPUS (componimento con canti e versi) che assume 2 significati: 1. Trovare = imbattersi in qualcosa; 2.

Comporre che deriva dal calco INVENTIO (invenire).

Il trovadore a differenza del giullare è una persona nomade e colta che ha studiato e conosce l’arte della

retorica e della musica. Le loro vite erano annotate in parti biografiche all’interno di canzonieri (antologie

in cui le opere di ogni trovatore sono spesso precedute da un racconto sulla vita (vida) e presentano anche

brevi commenti alle opere (razo).

Il genere più importante della poesia lirica dei trovatori è la canzone: componimento di 40-60 versi in strofe

che terminano con una tornada finale che ripete le rime e la melodia finale dell’ultima strofa.

La poesia lirica dei trovatori si divide in:

 TROBAR CLUS: una poesia ermetica, chiusa

 TROBAR LEU: poesia semplice e più popolare

 TROBAR RIC: poesia stilisticamente ricca, più attento al metro che al contenuto

La diffusione della lirica è stata immediata e già dal XII secolo è applicata dai poeti del Nord della Francia in

lingua d’oc. Possiamo intendere la diffusione della lirica in 2 modi: 1. DIFFUSIONE PER LINEA DIRETTA: si

fonda sulla ripresa volontaria degli elementi o caratteristiche che già si conoscono, per cui si accosta al

modello che già si pratica per meglio imitarlo; 2. DIFFUSIONE ENDEMICA: fondata sulla traduzione dei testi

lirici occitani nella lingua dei vari paesi, fra cui la Germania.

Riguardo la forte diffusione e influenza di questo genere, Faurriel ha elaborato una teoria che spiega la

rilevanza che ha avuto: il “PARADOSSO DI FAURRIEL”: non ci è giunta alcuna traccia dell’epica nel Sud della

Francia perché la penetrazione della lirica le ha cancellate del tutto.

La lirica è basata sulla simultaneità di alcune caratteristiche:

VOLGARE: i trovadori proprio per rompere con gli schemi del passato, utilizzano la lingue del

parlare quotidiano come lingua letteraria definita KOINé, che non corrisponde ai dialetti ma si rifà

al parlare di un’intera area geografica. Il primo trovadore a utilizzare il volgare come lingua

letteraria è GUGLIELMO IX D’AQUITANIA: di lui ci sono pervenuti 11 componimenti. In una delle

sue liriche, addirittura, coinvolge esplicitamente il pubblico, facendo una netta discriminazione

fra chi apprezza il componimento dal punto di vista stilistico e chi no. Infatti, per far parte della

cerchia di intenditori bisogna anche rispettare un certo codice sociale: rispetto ai precetti

d’Amore. Il trovadore si rivolge anche a chi partecipa all’esperienza amorosa che canta. In queste

poesie si scorge anche un intendo didattico: la poesia trasforma l’esperienza individuale in

modello esemplare e ciò ha comportato il dubbio circa la sincerità del testo. 4

LIRICA: espressione dell’IO => Ciò non significa che la lirica sia un’autobiografia, l’autore non

esprime sentimenti personali bensì sentimenti umani e condivisibili

FIRMATA: l’autore firma l’opera nel senso che crea in essa uno stile personale riconoscibile o canta

una particolare sfumatura del sentimento=> per es. Jaufré Rudel la cui sfumatura è “Amor de lonh”

cioè “Amore lontano” cantato ad una dama che in realtà non ha mai visto, ma di cui ha sentito

parlare e di conseguenza se n’è innamorato

LAICA: la Chiesa controlla ogni manifestazione quotidiana quindi i trovadori (anche se religiosi) non

condividono i loro valori, e quest’ultima, d’altra parte, non vedeva di buon occhio loro soprattutto

perché i canti e la poesia erano qualificati pagani, tanto che iniziarono anche a perseguitarli.

CULTO DELLA FORMA: i trovadori facevano parte della classe degli artisti e solo loro, insieme ai

guerrieri e ai santi, potevano risalire la classe sociale e diventare ricchi.

COSCIENZA CRITICA: il prodotto lirico doveva essere perfetto (ENTIER) e per raggiungere questo

obiettivo i trovadori dovevano percorrere un percorso difficile. Essi lavoravano negli OBRADOR

(ufficio o studio) e l’azione compiuta veniva chiamata LIMAR nonché la limatura del testo finche

esso non raggiungeva la perfezione rappresentata dall’armonia tra forma e contenuto

 Basata sulla rima e sulla strofa, chiamata COBLA, che deve essere composta da un numero

fisso di versi che sono composti a loro volta da un numero fisso di sillabe

La lirica si adatta alla realtà sociale del feudalesimo cioè i valori che caratterizzano tale periodo e che

vengono trasposti in campo amoroso tra uomo e donna. E sono:

L’uomo deve trattare la sua signora come se fosse il suo “Signore”: il compito primario (come per il

vassallo o homo ligius) era servir. Inoltre, l’atteggiamento del sottoposto era clap cli (testa china) e

mas jonchas (in ginocchio davanti il signore – la signora – con le mani unite alle sue)

CORTEZIA: cortese è chi conosce i modi della Corte e i modi di amare bene. In una poesia si narra

di un aristocratico innamoratosi di una pastorella la quale non poteva ricambiare tale amore a

causa della sua posizione sociale. Per tale motivo e riconoscendo la saggezza di essa la chiamò

“Cortesa Vilayna” secondo cui cortesa si riferisce alla sapienza del suo animo e vilayna alla sua

posizione sociale

MEZURA: evita gli eccessi mediante l’autocontrollo riconoscendo i propri limiti

CULTURA: fa parte della formazione dell’uomo cortese

FINI AMOR (AMORE PERFETTO): Esso si identifica col desiderio e racchiude varie caratteristiche:

 ADULTERO: nel Medioevo il matrimonio non era basato su una scelta libera degli

amanti ma era organizzato dalle varie famiglie nobili quindi era difficile che fra i due

predestinati vi fosse amore. Ma l’amore è una scelta libera ed il matrimonio in quel

periodo non lo era, la donna quindi poteva avere uno o più amanti ad insaputa

dell’intera corte e del marito (definito gelos –col senso di terzo incomodo). Il loro era

un amore proibito e quindi dovevano amarsi di nascosto senza farsi scoprire (celar)

formando un cerchio di complicità in cui si escludono gli altri (Lauzengier = spioni). 5

 PARADOSSALE: 1.GODIMENTO NEL SACRIFICIO = L’obiettivo del sentimento d’amore è

raggiungere la donna senza congiungimento carnale affinché l’uomo diventi migliore e

si renda degno di lei (midons = mia signora). Il congiungimento carnale non potrà

esserci perché la tensione finirebbe e quest’ultima non può mancare in quanto

tensione morale che porta alla crescita spirituale. 2.AFFINAMENTO MORALE

NELL’ADULTERIO = prevede il miglioramento del rapporto tra uomo e donna nel

momento in cui si tradisce: tradendo si ha la vicinanza col tradito. 3. ESALTAZIONE NEL

SEGRETO = L’amore rappresenta un premio a sé, ed è soltanto colui che ama che lo può

raggiungere, acquisendo così una particolare condizione, quale JOI = termine non

traducibile, esprime una condizione particolare tipica di quando si è innamorati

 In quasi tutte le civiltà la lirica amorosa è attribuita alle donne.

 Altri confermano la continuità tra la poesia latina del V secolo e la lirica cortese. Ma a confutare

questa tesi è il fatto che la poesia latina veniva letta, non cantata e i trovatori non avevano una

cultura latina

 PIDAL ha trovato una serie di concordanze con una precedente tradizione ispano-araba ovvero

nelle Muwassa

Dettagli
A.A. 2016-2017
10 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/09 Filologia e linguistica romanza

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher TippetePuffete di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filologia romanza e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Latella Fortunata.