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Caratteristiche dei farmaci antiretrovirali

LAMIVUDINA

Biodisponibilità: 86% digiuno, 93% cibo

Emivita plasmatica: 5-7 ore

Emivita intracellulare: 10,5-15,5 ore

Penetrazione SNC: 10%

Legame proteico plasmatico: <35%

Eliminazione/Metabolismo: Renale <36%

Effetti collaterali: Tossicità minima

ABACAVIR

Biodisponibilità: 83% digiuno, 39% cibo

Emivita plasmatica: 1-2 ore

Emivita intracellulare: 21 ore

Penetrazione SNC: 30%

Legame proteico plasmatico: 50%

Eliminazione/Metabolismo: Renale 60%

Effetti collaterali: Ipersensibilità e Astenia

EMTRICITABINA

Biodisponibilità: 25% digiuno

Emivita plasmatica: 14-17 ore

Emivita intracellulare: 11-49 ore

Legame proteico plasmatico: <8%

Eliminazione/Metabolismo: Renale 20%

Effetti collaterali: Febbre, Cefalea, Tosse e dispnea

TENOFOVIR-DISOPROXIL

Biodisponibilità: 39% cibo

Emivita plasmatica: 10 ore

Emivita intracellulare: 39 ore

Eliminazione/Metabolismo: Renale

Effetti collaterali: Diarrea, Rush morbiliforme, Insufficienza renale

Prima di iniziare il trattamento con abacavir, deve essere eseguito uno screening per la presenza dell'allele HLA-B*5701 in ogni paziente affetto da HIV a prescindere dalla razza perché la presenza di questo allele polimorfo può determinare un maggiore rischio di insorgenza della reazione anafilattica importante.

2. Inibitori della trascrittasi inversa analoghi nucleotidici: tenofovir

L'unico analogo nucleotidico è il tenofovir che esiste in 2 tipologie:

dirpoxil-fumaratoTDF TAF( ) e l’alafenamide ( )diproxil-fumarato• Il ha 2 importanti e etti collaterali : osteopenia e osteoporosi.sindrome di FanconiIl danno a carico della funzione renale può manifestarsi come ( cheregredisce alla sospensione del farmaco ) o come danno cronico ( che conduce alla IRC enon regredisce dopo la sospensione del farmaco )• L’alafenamide è un nuovo derivato che ha un minore tossicità a carico dell’osso e delrene e minore interferenza con il metabolismo lipidicoffff ffi fi fi ff ff3. Inibitori della trascrittasi inversa analoghi non nucleosidici NNRTI:Fanno parte di questa categoria : nevirapina, efavirenz, delavirdina, etravirina.non hanno bisogno di essere fosforilatiGli analoghi non nucleosidici ( vantaggio ) : silegano nella porzione della trascrittasi inversa opposta al sito catalitico, lo modi cano ealterano la funzionalità dell’enzima.In generale questi farmaci : si assumono per os, hanno

un assorbimento che può essere o meno sensibile all'assunzione di cibo, hanno una buona biodisponibilità, una lunga emivita e un alto legame farmaco-proteico.

induttori inibitori

Possono avere degli effetti o : questo è particolarmente importante nelle associazioni con altri farmaci !

NEVIRAPINA EFAVIRENZ DELAVIRDINA ETRAVIRINA

Assorbimento Non modificato dal Migliore a digiuno Non modificato dal Assumere dopo i cibo pasti

Biodisponibilità > 90% 50% > 85%

Emivita plasmatica 25-30 ore 40-55 ore 2-11 ore 30-40 ore

Legame prot plasm 60% 99% 98% 99.9%

Eliminazione 80% renale 14-34% renale 5% renale 6% renale metabolizzata 16-61% epatica immodificata immodificata 10% epatica 94% epatica immodificata

Metabolismo CYP450 ; induttore CYP450; induttore/ CYP3A4; inibitore CYP3A4 inibitore

Indicazioni Trattamento delle Singola Trattamento delle infezioni da HIV in somministrazione infezioni da HIV adulti e bambini giornaliera resistenti al In singola dose per In pazienti

trattati in trattamento con la prevenzione precedenza con altri NNDRTI della trasmissione farmaci materno-fetale antiretrovirali

Etti collaterali e Rush cutanei Rush cutanei Rush cutanei Rush cutanei tossicità Sindrome di Sindrome di Sindrome di Sindrome di stevens-johnson stevens-johnson stevens-johnson stevens-johnson

Epatiti rare Tossicità a carico del SNC e del fegato, ipercolesterolemia e teratogenicità

4. Inibitori delle proteasi

Fanno parte di questa categoria: saquinavir, indinavir, ritonavir, nel navir. substrati delle proteasi virali

Sono dei (aspartico-proteasi).

A differenza degli inibitori della trascrittasi inversa, gli inibitori della proteasi vengono eliminati prevalentemente per via epatica.

Questi farmaci vengono metabolizzati dai citocromi e anche questi, nei confronti dei inducente inibente citocromi, possono avere una azione o (come gli NNRTI) firitronavir

Il (così come gli altri) può essere inibitore del citocromo

CYP3A4: questo è un enzima inibente che può essere sfruttato nelle associazioni per aumentare l'emivita di un altro farmaco metabolizzato. Infezioni da HIV1 e HIV2. Questi farmaci vengono utilizzati per il trattamento sia di pazienti naive che di pazienti resistenti ad altri trattamenti, in associazione agli inibitori della trascrittasi inversa. Sono utilizzati in.

Gli effetti collaterali comuni a tutte le molecole sono:

  • Intolleranza gastrointestinale
  • Effetti metabolici

Inoltre:

  • Indinavir: può dare nefrotossicità
  • Ritronavir: può dare parestesie
  • Duranavir, Tripanavir: i nuovi inibitori di proteasi

Questi sono farmaci attivi nei confronti dei ceppi di HIV1 resistenti. Hanno una bassa biodisponibilità, un'emivita variabile compresa tra 1 e 5 ore e sono soggetti ad una eliminazione prevalentemente epatica. Il duranavir è eliminato per il 15% per via renale.

Gli effetti collaterali principali sono: epatotossicità, TIA.

5. Inibitori della fusione enfuvirtide:

L'enfuvirtide inibisce la penetrazione perché interferisce con la capacità della GP41 di interagire con i recettori sul linfocita: il vantaggio di questo farmaco è che non deve essere metabolizzato.

Somministrazione: sottocute, 2 volte al giorno

Assorbimento: lento e prolungato, buona biodisponibilità

Distribuzione: volume di distribuzione pari a 5,5L, alto legame farmaco-proteico

Metabolismo: extracellulare

Emivita: circa 4 ore

Interazioni: non sono state riportate interazioni

6. Inibitori delle integrasi raltegravir: raltegravir.

Il 1° inibitore delle integrasi è stato approvato nel 2009: questo è il

Somministrazione: orale

Metabolismo: epatico

Eliminazione: in forma glucuronoconiugata attraverso feci ed urina

Etti collaterali: insonnia, vertigini, diarrea, dolori addominali, eruzioni cutanee, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, innalzamento degli enzimi

epaticiSTRIBILDL'associazione è una associazione tra:

  • inibitore delle integrasi
  • Un: elvitegravirinibitori della trascrittasi inversa
  • Degli: emitricitabina e tenofovir-disoproxilinibitore non reattivo dei CYP450
  • Un: cobicistat

Il vantaggio di questa associazione è quello di migliorare la compliance e l'efficacia dellaterapia, ma bisogna sempre controllare prima di effettuarla, sia la funzionalità renale che la funzionalità epatica dei pazienti: si deve aggiustare la dose!

Questa associazione viene utilizzata per:

  • Il trattamento di infezione da HIV1 negli adulti di età pari o superiore a 18 anni
  • Nei pazienti naive in trattamento con farmaci antiretrovirali
  • In pazienti affetti da infezioni da HIV2 senza mutazioni note associate a resistenza ad uno di qualsiasi dei 3 retrovirali

FARMACI ANTIMICOTICI

FARMACI ATTIVI SULL'APPARATO CARDIOVASCOLARE:

  1. FARMACI ANTIPERTENSIVI
  1. Dell'ipertensione
  2. Dell'angina
  3. Dello scompenso cardiaco

L'ipertensione è una patologia multifattoriale sistemica che può avere diverse cause: può essere geneticamente determinata o determinata da fattori ambientali, fattori metabolici... È una patologia che interessa circa il 20% della popolazione adulta e che può essere classificata sulla base di criteri che riguardano i valori di pressione sistolica e diastolica:

Sistolica (o max) Diastolica (o minima)
Normale < 120 < 80
Pre-ipertensione 120-139 80-89
Ipertensione stadio 1 140-159 90-99
Ipertensione stadio 2 160 < 100
Ipertensione stadio 3 180 > 110

La suddivisione dell'ipertensione in stadi e livelli viene effettuata perché questa condiziona il trattamento farmacologico: inizialmente si prova a far rientrare i valori pressori nella norma attraverso un regime...

alimentare controllato (dieta povera di sodio) e attraverso la rimozione dei fattori di rischio, ma qualora questo non dovesse bastare, si utilizzano farmaci.

Le cause di ipertensione possono essere diverse:

  • 90-92% dei casi si ha un'ipertensione essenziale
  • Insufficienza cardiaca
  • Alterazioni ormonali (ipertensione endocrina, es. feocromocitoma)
  • Iatrogena (farmaci, ormoni)

I fattori che influiscono sull'insorgenza dell'ipertensione sono:

  • Età
  • Sesso
  • Fumo, alcol
  • Ritmo circadiano
  • Diabete, ipercolesterolemia, obesità

I farmaci che possono essere utilizzati per il trattamento dell'ipertensione sono diversi:

  • Diuretici
  • ACE-inibitori
  • Calcio-antagonisti
  • β-bloccanti

L'impiego dei diversi farmaci è condizionato dal grado di ipertensione e dal grado di co-morbidità o danno d'organo.

L'ipertensione deve essere trattata perché...

altrimenti può provocare una carico di ò:Cuore• : l'ipertensione dipende dal prodotto della gittata cardiaca per le resistenzeperiferiche. Se l'ipertensione è dovuta ad un aumento delle resistenze periferiche, il cuoredeve pompare sangue contro una resistenza maggiore : questo determina uningrandimento del cuore, alterazioni del ritmo, infarto del miocardio o insu cienzacardiaca congestiziaOcchi• : retinopatia ipertensivaReni• : alterazione della ltrazione glomerulare, meroalbuminemia e protenuriaSNC• : malattia cerebrovascolare ( il cervello non è adeguatamente preluso )gittataI farmaci utilizzati per il trattamento dell'ipertensione possono controllare lacardiaca resistenze periferiche,e le cioè i 2 fattori che regolano la pressione arteriosa :ci sono farmaci che rieducano la funzionalità del cuore come pompa ( gittata ) e farmaciche rieducano il tono vasale ( resistenze periferiche ).Per migliorare la pressionelo importante nel mantenere la pressione arteriosa. Gli effetti dell'adrenalina e della noradrenalina sui recettori adrenergici sono diversi: - L'interazione con i recettori adrenergici α provoca la costrizione dei vasi sanguigni, aumentando così la resistenza periferica e di conseguenza la pressione arteriosa. - L'interazione con i recettori adrenergici β provoca invece la dilatazione dei vasi sanguigni, riducendo la resistenza periferica e di conseguenza la pressione arteriosa. Il rene ha un ruolo importante nel controllo della pressione arteriosa attraverso il sistema renina-angiotensina-aldosterone. Quando la pressione arteriosa diminuisce, il rene rilascia renina, un enzima che converte l'angiotensinogeno in angiotensina I. L'angiotensina I viene poi convertita in angiotensina II dall'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE). L'angiotensina II provoca la costrizione dei vasi sanguigni e stimola la secrezione di aldosterone, un ormone che aumenta la ritenzione di sodio e acqua, aumentando così il volume sanguigno e di conseguenza la pressione arteriosa. In conclusione, la pressione arteriosa è regolata dalla gittata cardiaca, dalle resistenze periferiche, dal sistema nervoso simpatico e dal sistema renina-angiotensina-aldosterone.
Dettagli
A.A. 2021-2022
293 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher greta.rossi.3538039 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Farmacologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Scorziello Antonella.