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LA CONDIZIONE POSTMEDIALE

CAP 1 la storia dei media vive 3 grandi fasi. 1 la fase di INSORGENZA: verso la metà dell’800 all’interno della riv industriale osserviamo che oggetti tradizionalmente legati a una pratica produttiva iniziano a essere prodotti industrialmente e la metropoli moderna diviene un nuovo scenario di esperienza: in questo contesto anche la produzione culturale vive una radicale industrializzazione. innanzitutto per quanto riguarda la parola scritta vi è ampia disponibilità di carta e nasce un pubblico di massa così gli editori si pongono come mediatori tra il pubblico e l’autore. nascono i racconti in serie ed emergono le saghe in cui un racconto procede per puntate e le serie i cui vi sono diversi racconti con gli stessi personaggi. alla fine dell’800 oltre all’espansione ulteriore della stampa assistiamo alla prima manifestazione pubblica del cinematografo. al di là delle singole trasformazioni vediamo come la nascita dei media moderni sia determinata dall’introduzione di specifici dispositivi ovvero situazioni sociali adatte al consumo di prodotti mediali. è con essi che nascono i media. 2 fase di CONSOLIDAMENTO: dagli anni 80 diventano determinanti i criteri tramite cui i prodotti culturali raggiungono il pubblico; si delineano 2 logiche, la prima prevede la dislocazione dei soggetti rispetto agli spazi di lavoro e di vita quotidiana, mentre la seconda riguarda radio e tv infatti già dal 1920 nasce la rete broadcasting caratterizzata dal flusso continuo di suoni e immagini. grazie

3 fase di VAPORIZZAZIONE: innanzitutto vi è la moltiplicazione delle occasioni di accesso ai media, inoltre nuovi apparecchi liberano lo spettatore dai vincoli presenti in passato, ad es i videoregistratori; la rete telefonica si allarga a comprendere internet quindi passa dalla sola comunicazione interpersonale alla distribuzione di prodotti mediali. allo stesso tempo si sviluppano negli anni 90 le tecnologie di digitalizzazione e ciò comporta la qualifica del pc come meta media cioè una macchina in grado di riprodurre e combinare prodotti legati a media differenti, inoltre la precedente logica di broadcasting viene frammentata in 4 logiche di distribuzione: la logica push in cui vengono spinti i contenuti verso il fruitore, la logica pull in cui il fruitore sceglie i contenuti, la logica prosuming in cui il consumatore è anche produttore attivo di contenuti e la logica social in cui il fruitore interagisce.

la 3 fase è al centro di una deindividuazione dei dispositivi mediali, processo definito fine dei media avente diverse caratteristiche: l'assenza di una chiara distinzione tra i vari dispositivi mediali ereditati dal passato (ad es il cinema), alcuni dispositivi tradizionali vengono rilocati in spazi e situazioni che non sono loro propri, infine i dispositivi mediali si integrano ad apparati sociali tradizionalmente non mediali fondendosi con essi. in altri termini non è più possibile stabilire con chiarezza cosa è mediale e cosa non lo è .

)CAP 2 (NATURALIZZAZIONE)

sembra che l’epica sia stata abbandonata al passato mentre il presente sarebbe dominato dal romanzo, in realtà lo stesso romanzo moderno tende verso l’epica e più in generale il panorama postmediale mostra un ritorno alle forme epiche ad es nelle forme di narrazione transmediale

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Publisher
A.A. 2015-2016
6 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/05 Filosofia e teoria dei linguaggi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ta-ty di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Etica della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Bellino Francesco.