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Attivazione e dimostrazione dell'apprendimento
L'apprendimento è facilitato quando la conoscenza viene attivata come fondamento per la nuova conoscenza. Il miglior schema per l'attivazione è quello che prevede l'utilizzo degli advance organizers. Secondo Ausubel, i nuovi significati si acquisiscono mediante l'interazione della nuova conoscenza con concetti e proposizioni precedentemente appresi. L'apprendimento si rivela veramente significativo quando la nuova informazione viene organicamente integrata nelle strutture cognitive preesistenti. Gli studenti apprendono quindi meglio quando vengono stimolati a ricordare, a mettere in relazione, a descrivere oppure ad applicare conoscenze precedenti che possono essere usate come fondamento per la nuova conoscenza, o ancora quando viene data loro l'opportunità di dimostrare conoscenze e competenze precedentemente acquisite.
informazioni su ciò che deve essere appreso, lo si dimostra. Spesso la conoscenza viene presentata a un livello troppo generale e non attraverso esempi. Sarebbe invece opportuno fornire esempi e controesempi per i concetti, dimostrazioni per le procedure, visualizzazioni per i processi e modellamento per i comportamenti. La dimostrazione implica la presenza di una guida che aiuti lo studente a selezionare le informazioni rilevanti, l'offerta di rappresentazioni molteplici della conoscenza e infine il confronto tra una molteplicità di esempi. APPLICATION L'apprendimento è facilitato quando agli studenti viene data l'opportunità di praticare e di applicare le nuove conoscenze o abilità nella soluzione di una varietà di problemi. INTEGRATION L'apprendimento è facilitato quando lo studente viene incoraggiato a trasferire le nuove conoscenze/abilità nella vita reale; quando gli viene data l'opportunità didove l'attenzione è posta sul contesto in cui avviene l'apprendimento e sulle interazioni tra individuo e ambiente. L'approccio costruttivista considera l'apprendimento come un processo attivo in cui il soggetto che apprende costruisce e destruttura le proprie conoscenze. Questo approccio si basa sul lavoro di Piaget e sottolinea l'importanza di fornire agli studenti l'opportunità di sperimentare, esplorare e riflettere sulle nuove informazioni. L'obiettivo è quello di favorire la costruzione di nuovi schemi di conoscenza attraverso l'interazione con il materiale didattico e con gli altri studenti. L'approccio storico-culturale, invece, si basa sul lavoro di Vygotskij e pone l'accento sull'importanza del contesto sociale e culturale nell'apprendimento. Secondo questo approccio, l'apprendimento è un'esperienza mediata, cioè avviene attraverso l'interazione con gli altri e con gli strumenti culturali disponibili. L'obiettivo è quello di favorire l'apprendimento collaborativo e la costruzione condivisa di significati. Infine, l'approccio contestualistico mette in evidenza l'importanza del contesto in cui avviene l'apprendimento. Questo approccio considera l'apprendimento come un processo situato, cioè influenzato dalle caratteristiche dell'ambiente in cui si svolge. L'obiettivo è quello di creare ambienti di apprendimento stimolanti e significativi, che favoriscano l'interazione e la partecipazione attiva degli studenti. In conclusione, l'Instructional Design si basa su queste diverse linee di ricerca per progettare e sviluppare attività didattiche efficaci. L'obiettivo è quello di favorire l'apprendimento attivo, collaborativo e situato, offrendo agli studenti l'opportunità di costruire le proprie conoscenze e di applicarle in contesti reali.dove ciò che entra in gioco è una complessa realtà di natura essenzialmente socio-cognitiva, costruita dai soggetti in esso implicati, ed evolvente attraverso processi di cambiamento e sviluppo che si danno sulla base di una costante e reciproca interazione tra forze individuali, che vengono così interpretati come contestualmente situati e distribuiti tra il soggetto, gli artefatti culturali e le relazioni sociali in cui è implicato. In questo quadro, anche in ambito ID sono emersi nell'ultimo decennio nuovi orientamenti che vanno sotto il nome di constructivist instructional design e che riflettono le istanze emerse sul piano della riflessione psicopedagogica. I modelli didattici di impronta costruttivistica pongono l'accento sul concetto di ambiente di apprendimento: esso è definito come un luogo in cui coloro che apprendono possono lavorare aiutandosi reciprocamente avvalendosi di una varietà di risorse e strumenti informativi.attivitàdi apprendimento guidato o di problem solving. L’idea è che intorno ai soggetti che apprendono sipossono disporre impalcature di varia natura di cui il soggetto potrà avvalersi nel suo avanzamentoconoscitivo: si tratta del concetto di scaffolding (impalcatura di sostegno), derivato da quello vygotskijano di area di sviluppo prossimale, con il quale Vygotskij indica l’insieme dellepotenzialità che l’individuo può manifestare, se opportunamente aiutato. Attorno a ogni soggetto vadunque allestito un variegato repertorio di risorse di apprendimento, tecniche, organizzative,interpersonali, affinché ciascuno possa trovare un clima congeniale e gli «appigli» più idonei perprocedere.In sintesi, i tratti essenziali di un ambiente di apprendimento di taglio costruttivista sonoriconducibili ai seguenti punti: attenzione rivolta alla costruzione e non alla riproduzione/trasmissionedella conoscenza; tendenza acontestualizzare piuttosto che ad astrarre, presentando compiti autentici e basandosi su casi reali; presentazione di versioni molteplici e complesse della realtà, stimolando e alimentando pratiche riflessive e metacognitive; enfasi sulla costruzione cooperativa della conoscenza.
Dai principi del costruttivismo di matrice storico-culturale e vygotskijana derivano poi in particolare le teorie sulla community of learners e sulle comunità di pratica. La peculiarità che definisce una learning community è l'esistenza di una cultura dell'apprendimento in cui ciascuno si impegna in uno sforzo collettivo di comprensione del senso. Quattro sono le specificità che caratterizzano tale cultura dell'apprendimento:
- la diversità di expertise tra i membri della comunità;
- la condivisione dell'obiettivo di far crescere continuamente le competenze e le conoscenze collettive;
- l'enfasi sull'imparare a imparare;
- la messa a
punto di dispositivi per la condivisione di ciò che viene appreso. Come progettare/facilitare una comunità di apprendimento? Vi sono diverse problematiche da considerare, che Collins e Bielaczyc propongono di inquadrare all'interno di otto dimensioni:
- Scopo della comunità
- Attività di apprendimento
- promuovere lo sviluppo individuale e la costruzione collaborativa di conoscenza;
- favorire la condivisione delle conoscenze e delle abilità tra i membri della comunità;
- rendere il processo di apprendimento visibile e articolato.
Il fine di una learning community è di promuovere una cultura dell'apprendimento, in cui sia gli individui che la comunità imparino a imparare.
Le attività di una comunità di apprendimento hanno lo scopo di:
Tra le attività di apprendimento tipiche di una learning community si possono annoverare: ricerche individuali e di gruppo; discussioni; tutoraggio tra pari;
collaborazione alla creazione di artefatti per rendere pubblico ciò che si è appreso;
3. Ruolo del docente e trasformazione della relazione educativa
In una comunità di apprendimento, il docente assume il ruolo di organizzatore e facilitatore. Lo studente diventa responsabile del proprio apprendimento e dell'apprendimento altrui.
4. Centralità/perifericità e identità
L'identità del soggetto è legata alla centralità/perifericità del ruolo che ricopre all'interno della comunità e dal grado di riconoscimento ricevuto dagli altri membri della comunità stessa. In una comunità di apprendimento i ruoli centrali sono quelli di coloro che contribuiscono in modo più diretto alle attività collettive e alla crescita delle conoscenze della comunità. La centralità e la perifericità dipendono dal contesto. L'identità individuale si costruisce attraverso
la partecipazione;emerge così un senso di identità della comunità.
5. RisorseIn una comunità di apprendimento i contenuti appresi e i processi di apprendimento innescati da fontiesterne vengono condivisi tra i membri e divengono parte della conoscenza collettiva.
6. DiscorsoNelle comunità di apprendimento il linguaggio utilizzato per comunicare idee e pratiche emerge nellacomunità stessa attraverso l’interazione con diverse fonti di conoscenza e la co-costruzione enegoziazione di significati tra i membri della comunità. Il discorso assume la funzione di medium perla formulazione e lo scambio di idee.
7. ConoscenzaNelle comunità di apprendimento si enfatizzano sia l’expertise individuale che la conoscenzacollettiva. Si privilegiano argomenti che si focalizzano su principi o idee che possono generarecomprensioni più ampie e profonde dell’argomento stesso.
8. ProdottiIn una comunità di apprendimento i
membri collaborano per produrre artefatti che possono essere utilizzati dalla comunità per comprendere altri temi o problemi. Per quanto riguarda nello specifico le comunità di pratica, definite da Lave e Wenger come gruppi di persone che condividono un interesse o una passione e che interagiscono regolarmente per imparare a fare meglio, tre sono le caratteristiche cruciali che le contraddistinguono: un'identità che si definisce sulla base di un interesse condiviso; l'appartenenza a una comunità i cui soggetti si aiutano reciprocamente; la condivisione delle pratiche e non solo degli interessi.CAPITOLO 2- E-LEARNING
Tipologie di e-learning
Con questa espressione ci riferiamo all'insieme di metodologie e tecnologie che consentono di attuare percorsi di formazione a distanza, avvalendosi prevalentemente, anche se non esclusivamente, della rete.
Mason fornisce 2 differenti classificazioni. Nella PRIMA distingue 3 tipologie di e-learning:
- CONTENT AND
Il lavoro collaborativo: il gruppo discute e dialoga utilizzando la posta elettronica, il web forum o la chat.