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Sistemi biologici:

Lo sviluppo unitario della persona si realizza attraverso l'evoluzione dei sistemi biologici e delle relative

funzioni. L'intervento motorio educativo contribuisce all'evoluzione dei sistemi biologici.

Sistema vegetativo: detto anche sistema di nutrizione, è il primo che entra in azione dal momento della

nascita, il suo scopo è di garantire la sopravvivenza dell'individuo, ed ha come funzioni vitali corrispondenti

la digestione, la respirazione, la circolazione e l'escrezione. Le capacità correlate sono quelle condizionali

(forza, resistenza, rapidità), che determinano e misurano l'intensità della risposta.

Sistema di relazione: consente all'uomo di interagire con l'ambiente attraverso le due polarità: quella

informativo-sensoriale e quella motoria. La sua funzione corrispondente è quella di adattamento

all'ambiente, attraverso i meccanismi dell'assimilazione e dell'accomodamento. Le capacità correlate sono

quelle percettive, intellettive, coordinative e mnemoniche, che misurano il livello di adattamento.

Sistema nervoso: entra in azione dalla nascita, si sviluppa nel primo anno di vita, e coordina il sistema

vegetativo e di relazione. Ha come capacità correlate quelle coordinative, che misurano e determinano il

tipo di risposta.

Sistema della sessualità: si sviluppa in età puberale ed ha come funzione la procreazione.

Le capacità misurano e caratterizzano l'efficienza di una funzione. Distinguiamo le capacità senso-percettive

che raccolgono le informazioni dall'ambiente, le capacità intellettive che elaborano le informazioni, le

capacità motorie che eseguono la risposta.

Capacità motorie:

Le capacità motorie sono le componenti parziali delle abilità, ed influenzano l'intensità e la qualità della

risposta all'ambiente. Possiedono una componente ereditaria e sono modificabili con gli stimoli esterni.

Capacità di forza, di resistenza, di rapidità (intesa come velocità).

Capacità condizionali: determinano la durata, la quantità e l'intensità della risposta motoria, ed incidono in

modo determinante sulla prestazione motoria. Sono direttamente influenzate dai processi metabolici che

consentono la produzione di energia biochimica, che i muscoli trasformano in energia meccanica. Il loro

miglioramento, comporta un miglioramento sull'efficienza di questi processi energetici.

Anaerobico alattacido: fino a 8 secondi ad intensità massima si utilizza prevalentemente un processo

energetico anaerobico alattacido, frutto della scissione dell'ATP in ADP + energia, es.corsa alla massima

velocità;

Anaerobico alattacido: fino a 20 secondi ad intensità massima, si utilizza prevalentemente un processo

energetico anaerobico alattacido, frutto della scissione del CP in C + P + energia, es. corsa alla massima

velocità;

Anaerobico lattacido: fino a 1 minuto ad intensità medio-elevata si utilizza un processo anaerobico

lattacido, frutto della degradazione degli zuccheri (glucosio e glicogeno), in acido lattico + acido piruvico +

energia, es. corsa veloce 400m;

Aerobico: senza un limite di tempo definito ad intensità medio bassa, si utilizza un processo energetico

aerobico, frutto della combustione di zuccheri, proteine, acidi grassi, che porta alla produzione di CO2 +

H20 + energia, es.qualsiasi attività di durata a bassa intensità;

Capacità coordinative: sono determinate dai processi che organizzano, controllano e regolano il

movimento, e dipendono dal grado di maturazione del SNC e periferico. Determinano il tipo e la qualità

della risposta, sono suddivise in coordinative generali (apprendimento motorio, direzione e controllo del

movimento, adattamento motorio) e coordinative speciali (cap. di accoppiamento e combinazione, di

orientamento spazio-temporale, di trasformazione, di equilibrio, di differenziazione cinestetica, di

ritmizzazione, di reazione).

Capacità intermedie: presentano caratteristiche intermedie alle capacità coordinative e condizionali, e

sono la capacità di rapidità (intesa come reazione), e la capacità strutturali elastiche (elasticità muscolare e

mobilità articolare).

Capacità coordinative:

Capacità di trasformazione:

La capacità di trasformazione è la capacità che ci consente di modificare un'azione motoria in atto in

funzione dell'evoluzione delle situazioni, in modo che ne risulti un'azione più appropriata ed efficace. La

condizione necessaria affinchè avvenga la trasformazione, è la non soluzione di continuità tra la situazione

motoria di partenza e quella dopo la trasformazione, in quanto anche se ci posse una sola piccola pausa, si

parlerebbe di nuova combinazione del movimento.

Tipologie di trasformazione:

Trasformazione parziale: quando durante un'esecuzione motoria segmentaria o globale variamo uno dei

seguenti parametri: la direzione e l'orientamento; il ritmo; la combinazione dei movimenti parziali; la

durata e la velocità; es.nella motricità abituale quando cammindo sul marciapiede cambiamo direzione per

evitare le persone; es.nella motricità sportiva quando un giocatore di calcio effetua dei cambi di direzione e

velocità per ingannare l'avversario;

Trasformazione globale: quando cambiamo le caratteristiche esecutive globali di un atto, passando da un

movimento ad un altro senza interrompere l'azione; es.nella motricità abituale quando alla vista di una

buca trasformiamo il cammino in un piccolo balzo; es.nella motricità sportiva nel salto in lungo quando si

passa dalla corsa al salto; 30 anni fa la trasformazione globale veniva definita agilità, o capacità dinamica

globale dell'individuo.

Fattori che influenzano la capacità di trasformazione:

Grado di automatizzazione del gesto: in quanto la trasformazione risulta più difficile se la situazione

motoria di partenza o di arrivo non sono ancora automatizzate, aumentandone i tempi.

Timing: la scelta di tempo per attuare la trasformazione gioca un ruolo fondamentale, specialmente nella

prestazione sportiva; es.un ritardo o un anticipo nello stacco da parte dell'atleta che effettua il salto in

lungo, può modificare notevolmente la prestazione.

Capacità di anticipazione: l'anticipazione è un processo percettivo-motorio che ci consente di tenere pronta

l'attivazione dei pattern motori, e ciò permette di ridurre i tempi della trasformazione.

Metodiche di miglioramento:

Come per tutte le capacità cordinative non vi sono metodi di miglioramento codificati, ma vengono

migliorate con le esperienze di adattamento a siuazioni nuove. Le principali strategie: andature con

variazioni di orientamento e direzione; andature con variazioni di ritmo, durata, velocità; variazioni nella

combinazione degli atti parziali; traslocazioni su terreni vari; esercizi e combinazioni di acrobatica;

trasformazioni e passaggi da uno schema motorio all'altro senza interruzioni; giochi motori e sportivi di

situazione.

Capacità di ritmizzazione:

In musica, è la distribuzione dei suoni e della loro durata nel tempo. In ambito motorio corrisponde

all'organizzazione del movimento nel tempo, determinandone la periodicità, l'intensità, la velocità, la

durata e le pause. Il ritmo lo ritroviamo nel mondo naturale: (es.alternanza tra il giorno e la notte, tra le

stagioni), nelle funzioni organiche (es. periodicità del battito cardiaco e degli atti respiratori),

nell'accrescimento (es.alternanza tra spinte ponderali e staturali), nelle funzioni motorie (es.gesti motorio-

sportivi ciclici). La capacità di ritmizzazione è la capacità ci consente di organizzare nel tempo

le sequenze del movimento, determinandone la periodicità, l'intensità, la velocità, la durata, le pause.

Tipologie di ritmo:

Ritmo soggettivo: ogni azione motoria che compiamo è legata ad un ritmo esecutivo individuale e

personale, ed in noi esiste una capacità innata di mantenere cadenze più o meno veloci; es.il cammino e la

corsa, non sono altro che il susseguirsi ritmato e cadenzato di passi e balzi.

Ritmo oggettivo: Meinel lo definisce "coesecuzione ideomotoria", lo ritroviamo in quelle forme di

movimento che richiedono collaborazione e sincronizzazione, sia in ambito sportivo (es.ginnastica ritmica,

nuoto sincronizzato), sia nel tempo libero (es.sicnronizzare la forza per spostare un mobile), ed ha un ruolo

sociale e comunicativo, favorendo l'integrazione a livello sociale.

Nella prestazione la ritmizzazione è importante, in quanto definisce l'alternanza delle contrazioni e delle

decontrazioni muscolari negli sport ciclici, in cui le prestazioni più elevate si ottengono più la periodicità

degli atti parziali (distribuzione dello sforzo) è regolare.

Ritmi regolari: o cadenze, sono costituiti da una successione di battute intervallate che si ripetono ad

intervalli regolari; a cui appartengono i movimenti ciclici che possono essere rallentati o velocizzati

(es.camminare, correre, pedalare).

Ritmi irregolari: pur mantenendo le caratteristiche di periodicità, sono costituiti da battute intervallate da

periodi di durate differenti; a cui appartengono i movimenti aciclici.

Modalità di miglioramento:

presa di coscienza e riproduzione dei ritmi del proprio corpo; riproduzione di ritmi oggettivi; associazione

del movimento a cadenze differenti; apprendimento e consolidamento di movimenti attraverso il ritmo;

libera espressività corporea di un brano musicale; scoperta e riproduzione della struttura ritmica di gesti e

movimenti;

Capacità di reazione:

La capacità di reazione è la capacità che ci consente, dato uno stimolo, di reagire motoriamente ad

esso il più velocemente possibile. Si compone di un tempo totale (TT), avente due componenti

parziali, il tempo di reazione (TR) e il tempo di movimento (TM). La ritroviamo sia in ambito

sportivo, sia in ambito utilitaristico.

Il tempo di reazione è il tempo necessario per prendere decisioni ed iniziare l'azione, e viene

identificato nell'intervallo di tempo tra la percezione dello stimolo e l'inizio della risposta motoria.

Coincide con i 3 stadi fondamentali dell'elaborazione dell'informazione: identificazione dello

stimolo(percezione), selezione della risposta(scelta), programmazione della

risposta(programmazione); è solitamente superiore ai 120 millisecondi. Alcuni studiosi lo

suddividono ulteriormente in TRP (tempo di reazione premotorio) che coincide con i 3 stadi

dell'elaborazione dell'informazione, e TRM (tempo di reazione motorio) che indica l'inizio

dell'attività neuromuscolare anticipatoria della fase moto

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
44 pagine
1 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-EDF/01 Metodi e didattiche delle attività motorie

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nicolapinna27 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria e metodologia del movimento umano e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Casolo Francesco.