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Il significato di domestication

DOMESTICATION = dal latino domesticus = addomesticamento di un animale selvaggio, per renderlo mite e obbediente e abituarlo a vivere con gli esseri umani. In relazione alle TIC, è usato metaforicamente per indicarne l'addestramento: queste tecnologie estranee e selvagge devono essere piegate al contenuto domestico e integrate nelle abitudini quotidiane degli individui come gli animali domestici, le tecnologie possono diventare parte della famiglia.

Processo attraverso cui gli individui elaborano le nuove tecnologie, se ne appropriano, le trasformano in uno strumento inserito nella vita di tutti i giorni, attribuendo loro dei significati simbolici.

Non tutti gli individui riescono a metabolizzare le innovazioni tecnologiche domestication, quindi, è il percorso attraverso cui le audience riescono ad appropriarsi delle nuove tecnologie.

Quando emerge la domestication? In un momento di importanza per le TIC: ha colmato una

lacuna e ha fornito un'alternativa al determinismo tecnologico. Fino alla metà degli anni '80: diffusionismo concentra sull'adozione di innovazioni tecnologiche da parte degli individui a livello micro, e sulla diffusione delle innovazioni all'interno di un sistema sociale, a livello macro. Questa teoria fu criticata per la concezione lineare e razionale del processo: la principale critica riguardava il fatto che lo sviluppo delle tecnologie era considerato come una variabile indipendente della società, in grado di svolgere un ruolo determinante nel cambiamento sociale. Domestication: si focalizza sul processo di integrazione culturale delle TIC nella vita quotidiana prende in considerazione i soggetti che usano le tecnologie, il loro contesto familiare e sociale, e studia il ruolo attivo degli individui nella formazione dell'innovazione tecnologica. Si concentra sulla relazione tra medium e individuo, e sul ruolo che ha nellasocietà. La domestication, inoltre, supera un limite degli studi sui media, cioè quello di considerare un solo mezzo alla volta. 2. Domestication e metodologia della ricerca 2.1 LO STUDIO ETNOGRAFICO DEL CONSUMO DELLE TIC Ricerca HITC = ricerca che ha dato vita al concetto di domestication. Lo scopo di questa ricerca era quello di realizzare uno studio etnografico all'interno delle unità domestiche. Problema: escogitare nuove procedure sviluppo, fino a quel momento, di ricerche che: → insufficiente - si basassero su indagini condotte all'interno di mondi privati - analizzassero il consumo di media e tecnologie in una prospettiva ampia, tenendo conto della complessità sociale e culturale entro cui il consumo si situa - prendessero in considerazione relazioni con i media nell'ambito della famiglia - studiassero le dinamiche sociali e psicologiche dell'appropriazione e uso degli oggetti Si doveva quindi studiare un territorio inesplorato.
  • La ricerca mirava a comprendere:
    • processi e dinamiche relazionali delle famiglie, dei media e delle tecnologie, considerandoli come sistemi a due livelli:
      • intrinsecamente, in relazione alla struttura interna della famiglia
      • estrinsecamente, relazioni della famiglia con la società esterna, amici, parenti
    • ruolo delle TIC nell'integrare o isolare i nuclei familiari fuori dall'unità domestica
  • Si volevano capire i modi in cui le famiglie vivevano con le proprie TIC, l'incorporazione di esse all'interno delle abitudini quotidiane, l'impatto della tecnologia nella sfera domestica e la ricezione e il consumo.
  • I ricercatori non sapevano cosa le persone facessero con le TIC, ma sapevano che, per scoprirlo, dovevano essere coinvolti nelle vite di altre persone, registrandole, descrivendole e osservandole.

2.2 LA SCELTA E IL RECLUTAMENTO DELLE FAMIGLIE

Le famiglie reclutate dovevano avere 3 caratteristiche:

  1. Essere nuclei familiari con figli in
  1. Età scolare: <strong>età scolare</strong>
  2. Possedere almeno 3 delle TIC (televisore, telefono, computer, videoregistratore): <strong>Possedere almeno 3 delle TIC (televisore, telefono, computer, videoregistratore)</strong>
  3. Essere di lingua inglese: <strong>Essere di lingua inglese</strong>

Inizialmente, le famiglie furono reclutate da un'agenzia di ricerca, che aveva selezionato le prime 4 famiglie, che avevano ricevuto un compenso costi troppo alti. Poi, furono gli stessi ricercatori a selezionare le famiglie attraverso le scuole con le famiglie, a riunione cui venivano spiegati procedure e scopi, selezione delle famiglie che rispondevano ai parametri.

DUE FASI DELLA RICERCA:

  1. Quattro famiglie selezionate: l'obiettivo era la registrazione delle attività di una settimana tipo. I ricercatori hanno passato con le famiglie tempo non dedicato ad altre attività, hanno chiesto a ogni famiglia di compilare un diario settimanale. La seconda settimana, una ricercatrice ha condotto un periodo di osservazione partecipante all'interno dell'unità domestica.

Silverstone valutò questo metodo un

resoconto superficiale, quindi cambiò metodologia→

2. Vennero coinvolte 16 famiglie, ciascuna incontrata 9 volte (per 2-6 ore) in almeno 6 mesi. Questo ha permesso di osservare eventuali cambiamenti di atteggiamento e pratiche legate alla stagione, agli impegni, ai cambiamenti in famiglia. La ricerca più rilassata e meno intrusiva ha permesso di approfondire meglio la conoscenza delle famiglie e di condurre la ricerca su più famiglie contemporaneamente.

Gli strumenti di ricerca utilizzati furono molti e vari:

  • Intervista preliminare: compilazione di un questionario per raccogliere informazioni sulla famiglia (bilanciamento dei poteri, valori della famiglia, organizzazione sociale..), circa 3-4 ore
  • Osservazione partecipante: prevede la presenza del ricercatore all'interno della situazione studiata, il quale osserva e comprende le azioni degli individui. Serve anche a conoscere l'ambiente domestico, i gusti e i criteri estetici dell'organizzazione

degli spazi domestici.- Diario time-use: per raccogliere informazioni sull'uso del tempo, cioè sulle attività svolte durante la giornata. Richiedono un grande impegno da parte degli intervistati, devono essere compilati con attenzione, specificando dove è svolta ogni attività, con chi e con l'uso di quale tecnologia. Questi diari permisero di raccogliere informazioni sui movimenti degli individui nell'unità domestica, sull'attitudine circo lo stare insieme alla famiglia o da soli, e sull'attività in relazione alle TIC. Si riscontrarono problemi riguardo il grado di compilazione (a volte era un altro membro a compilare il diario dell'altro) e riguardo il modo di compilazione (più o meno dettagliato).- Mappe dell'unità domestica: a ciascun componente è stato chiesto di disegnare una mappa dello spazio interno della casa, riportando ogni stanza e gli oggetti, incluse le tecnologie, ritenuti più importanti.

Questo permetteva di accedere alle parti della casa sconosciute al ricercatore e diregistrare la posizione di ogni tecnologia. Risultati: il modo di rappresentare lo spazio dipendeva dal genere e dall'età (le donne disegnavano in modo più dettagliato), dimenticanza di alcune tecnologie (tra cui il telefono, dato per scontato). - Diagrammi delle relazioni: ai partecipanti fu chiesto di disegnare 2 diagrammi per rappresentare le proprie relazioni (amicali, parentali o di altra natura). I diagrammi dovevano anche indicare attraverso quali media la famiglia mantenesse alcune relazioni della tecnologia nel ruolo sostenere le relazioni. - Album fotografico di famiglia: chiedere alla famiglia di mostrare l'album di fotografie era un punto di partenza per farsi raccontare qualcosa, informazioni che alla memoria sarebbero non potute emergere. Permetteva quindi di raccogliere ulteriori informazioni sulla famiglia e sul suo passato. - Lista delle tecnologie: ad ogni famiglia

È stata data una lista di 49 tecnologie, di cui dovevano indicarne la presenza o assenza, il modello, l'età, la quantità, la collocazione, l'acquirente e l'utilizzatore. Questo permetteva di misurare la ricchezza o povertà tecnologica di ogni unità domestica, e il modo in cui esse venivano incorporate dalla famiglia.

- Repertory Grid Test: particolare tipologia di intervista che permetteva di capire il modo in cui i componenti della famiglia costruiscono i propri universi tecnologici. Ai componenti adulti delle famiglie veniva chiesto di descriversi in relazione ai sentimenti per le varie tecnologie presenti all'interno della casa.

- Intervista finale: colloquio tra il ricercatore e la famiglia, in cui venivano esplorate tematiche non ancora affrontate, e in cui veniva fatta riflettere la famiglia sul proprio coinvolgimento nella ricerca. Molte famiglie non capivano il motivo di tanta attenzione alla loro vita, molte avevano provato preoccupazione.

per alcuni era stata un'esperienza stimolante, fonte di riflessione.- Informazioni raccolte attraverso più strumenti: l'utilizzo dei media è stato studiato non attraverso uno strumento creato per osservare gli scenari di uso mediatico, ma attraverso le informazioni registrate nei diari e con la presenza del ricercatore all'interno delle unità. In particolare, ci si chiedeva per quali programmi la gente trovava del tempo libero.

Risultati della ricerca

Gli unici risultati resi disponibili sono quelli pubblicati da Hirsch (1922), relativi al caso di studio della famiglia Simon (madre Nathalie, padre Charles, 3 figli e 2 figlie tra 8 e 16 anni). Vivevano a Londra, ma avevano anche una casa vacanze in Cornovaglia, dove andavano spesso. Questo permetteva loro di vivere 2 vite: una molto aperta alle relazioni, a Londra, una piuttosto chiusa, in Cornovaglia. La famiglia era dotata di moltissime TIC all'interno della casa: ne sono stati presi

In considerazione 2 casi, che mostrano le diverse relazioni che si istaurano con esse:

Caso del videoregistratore: il tempo trascorso davanti alla televisione, sia per i genitori sia per i figli, era poco. All'inizio della ricerca, non volevano comprare un videoregistratore, che avrebbe portato tutta la famiglia a trascorrere più tempo davanti alla TV.

Ciò che fece cambiare opinione a Nathalie e Charles fu la possibilità di instaurare con il videoregistratore una relazione attiva (acquisto di una videocamera per permettere ai figli di fare le proprie riprese, e un videoregistratore che permettesse a tutta la famiglia di guardarle). volontà di instaurare una relazione attiva con le TIC.

Caso del computer Spectrum: un anno prima dell'inizio della ricerca, era stato comprato un computer per permettere ai figli di usare i videogiochi. Esso provocò molto scontento da parte dei genitori, e numerose liti tra i figli: i figli maschi si

dimostrarono aggressivi, soprattutto nei confronti delle figlie femmine, a
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Publisher
A.A. 2018-2019
9 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher aeea11 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di teorie dei media, sociologia dei processi culturali e mediali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Pasquali Francesca.