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SIGNIFICATO DELL'ESPERIENZA DI MEDIA EDUCATION

Un'esperienza di media education deve rispondere ai bisogni di conoscenza, di espressione e di comunicazione dei ragazzi, oggi caratterizzati da ansia di connessione, esperienza di uso personalizzata, immersiva, integrata dei diversi media.

La formazione nei contesti formali, in particolare nella scuola, deve muovere da questa esperienza e aiutare i ragazzi a connettere, riflettere e attribuire significati ad essa.

Combattere le ingenue credenze sulle tecnologie

STRATEGIE METODOLOGICHE

  • Centralità dell'esperienza del ragazzo
  • Attività di ricerca esplorativa per scoperta
  • Discussione e ricerca di gruppo
  • Apprendimento cooperativo
  • Esperienza attiva: progettazione e realizzazione di un prodotto

ANALISI DELLA PRATICA DIDATTICA

La realizzazione di un progetto di media education può diventare per gli stessi docenti e allievi, utilizzando particolari strumenti, un percorso di analisi sulla prassi che permette di riflettere

sullaazione didattica e sulla possibilità di integrare la cultura dei media con la cultura della tradizione scolastica. Strumento di formazione dei docenti per un approccio consapevole alla cultura dei media. LA MEDIA EDUCATION PER UNA NUOVA ECOLOGIA DEI MEDIA Logica dell'integrazione, della non intrusività del mezzo, dell'uso non passivizzante della tecnologia, di una esperienza tecnologica all'interno di una progettazione educativa/didattica chiara e rigorosa, elaborata in relazione a specifici contesti. LA MEDIA EDUCATION COME EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Non proteggere semplicemente i minori dai media ma aiutarli a conoscere, comprendere, utilizzare i media in modo consapevole per interpretare la realtà in cui vivono e prepararsi alla responsabilità di cittadini adulti, capaci di intervenire nelle decisioni pubbliche che governano le loro condizioni di vita. FIGLI E ALUNNI DIGITALI: UNA SFIDA PER GENITORI E

FIGLI CARATTERISTICHE DEI CONSUMI MEDIALI DEGLI ADOLESCENTI

Consolidamento della modalità di consumo in streaming (superamento del download e del peer to peer)

Presenza multipla dei ragazzi su più piattaforme e ambienti sociali in rete

Abilità e competenza di uso che li rendono capaci di attivare strategie di decisione e di scelta

Valorizzano la dimensione sociale dei media digitali. Sconfinano tra reale e virtuale, modo abituale di vivere le relazioni

Multitasking, autorialità, socialità

DIECI LUOGHI COMUNI SULL'USO DEI SOCIAL NETWORK

  1. Per i giovani Facebook sostituisce il mondo reale. Non si sostituisce ma interagiscono tra loro
  2. Mettono in piazza la loro intimità senza riflettere. Non è vero che li mettono in piazza senza capire. Natura fortemente emotiva dei social.
  3. Sono straordinariamente creativi in rete. C'è il bisogno di esprimere se stessi, ma non sempre questa espressione è originale, perché di solito

segue le masse. Per essere creativi c'è bisogno della capacità di orientare le proprie emozioni. C'è autorialità (bisogno di esprimere se stessi).

Sanno fare tutto senza bisogno di imparare. Non è vero, sono abili (grande confusione di abilità che non si accompagna ad autentica competenza) ma non competenti su tutto.

Chi usa i social network ha meno relazioni nella realtà. Qualcuno dice che chi ha una tendenza sociale nella realtà è chi ha molte relazioni sociali.

Le relazioni in rete sono meno autentiche di quelle reali.

Facebook rende meno esigenti sulla qualità delle relazioni nella vita reale.

Chi ci passa molto tempo diventa stupido o depresso. Non è la quantità di tempo che passiamo in rete a farci più o meno intelligenti, ma il tipo di esperienze.

Su Facebook si perde autostima.

Facebook fa ammalare.

PROBLEMATICHE EDUCATIVE

Tempo: tempo assoluto del consumo, tempo

materiale del consumo, colonizzazione tecnologica dei non-tempi. Luogo: superamento degli spazi fisici, della distinzione tra spazio pubblico e privato, riduzione della possibilità di controllo diretto degli adulti. Relazione: virtualizzazione sociale e virtualizzazione delle identità. IL FENOMENO DEL CYBERBULLISMO Per cyberbullismo si intende un tipo di attacco continuo, ripetuto, offensivo e sistematico attuato verso qualcuno mediante gli strumenti della rete. Anche se c'è sempre una prevaricazione verso il diverso esistono delle differenze rispetto al bullismo: - facilità di reperibilità; - indebolimento delle remore etiche; - assenza di empatia, partecipazione del gruppo che assiste; - assenza di limiti spazio-temporali. TIPI DI CYBERBULLISMO Flaming: messaggi online violenti e volgari mirati a suscitare battaglie verbali in un forum. Molestie: spedizione ripetuta di messaggi insultanti mirati a ferire qualcuno. Denigrazione: sparlare di qualcuno per danneggiarlo gratuitamente e con malignità. Outing: divulgazione di informazioni private o imbarazzanti su qualcuno senza il suo consenso. Esclusione sociale: escludere qualcuno da gruppi o comunità online, isolandolo e rendendolo oggetto di derisione. Vendetta: diffusione di informazioni false o imbarazzanti su qualcuno come forma di vendetta o punizione. Impersonificazione: creazione di un falso profilo o account online per diffamare o danneggiare qualcuno. Il cyberbullismo può avere conseguenze gravi per le vittime, tra cui ansia, depressione, isolamento sociale e persino pensieri suicidi. È importante sensibilizzare e educare le persone su questo fenomeno per prevenirlo e contrastarlo.

cattiveria la suareputazione. Sostituzione di persona: farsi passare per un'altra persona per spedire messaggi o pubblicare testi riprensibili. ffi ff ff fi fl fi fi ff ff Inganno: ottenere la fiducia di qualcuno per poi pubblicare o condividere con altri le informazioni con date via mezzi elettronici. Esclusione: escludere deliberatamente una persona da un gruppo online per provocare in essa un sentimento di emarginazione. Cyberpersecuzione: molestie e denigrazioni ripetute mirate ad incutere paura. Doxing: diffusione pubblica via internet di dati personali e sensibili.

COSA FARE

Il gruppo silente che partecipa senza assumersi la responsabilità, rappresenta anche l'elemento che può fermare una situazione di cyberbullismo.

Attività di peer tutoring.

Educare ad un buon uso della rete:

  • la messinscena di sé;
  • intimità light, intimità ambientale;
  • impossibilità di farsi dimenticare;
  • legami deboli;
  • uso dei social in contesti
  1. educativi.DOMESTICATION
  2. La forma di appropriazione e incorporazione delle tecnologie multimediali in contesti familiari.

    Devono essere piegate al contesto domestico e devono essere integrate nelle abitudini, nell'ambiente, nella struttura familiare.

    Devono essere negoziate, signi cate nel sistema valoriate della famiglia.

    Processo interno alla famiglia che fa da ponte alla dimensione pubblica, che coinvolge pubblico e privato.

  3. DINAMICHE DELLA DOMISTICATION
  4. Appropriazione: acquisto

    Oggettivazione: riorganizzazione spazi e abitudini

    Incorporazione: uso e inserimento nelle relazioni

    Conversione: ri essione parlata sui contenuti, fantasie, ansie, desideri connessi all'uso

  5. RUOLO EDUCATIVO DELLA FAMIGLIA
  6. Osservare

    Ascoltare e parlare

    Stimolare la lettura e la scrittura

    Proporre esperienze a ettive signi cative

    Stimolare la sperimentazione dei linguaggi non verbali

    Rassicurare e contenere

    Rielaborare in modo fantastico

  7. REGOLE IN FAMIGLIA
  8. Regolare la quantità di tempo di fruizione

    Evitare che la

fruizione sia individuale

Non associare all'uso dello strumento tecnologico a premi o punizioni

Assumere un ruolo autorevole nella scelta di cosa utilizzare

Prestare attenzione alle condizioni di fruizione

Proporre esperienze alternative significative

STRATEGIE COMPENSATIVE

Un metodo di studio, che tenga conto della scarsa efficienza di lettura, deve essere considerato un fondamentale strumento compensativo eventualmente da affiancare a tutti gli altri. Senza questo, qualsiasi strumento compensativo, anche quello tecnologicamente più avanzato, non sarà sufficiente a compensare il disturbo di lettura e a consentire quindi la possibilità di apprendere.

COMPRENDERE UN TESTO

  1. Riconoscere la parola
  2. Recuperarne il significato
  3. Comprendere le singole fasi
  4. Integrare il significato
  5. Creare una rappresentazione mentale coerente del significato del testo

MODELLO SITUAZIONALE

L'immagine, o rappresentazione del significato e anche la rappresentazione di una rete di

Il passaggio dalla comprensione dell'apprendimento.

Il passaggio dalla comprensione del testo all'inserimento di nuovi significati acquisiti con tale comprensione nella rete concettuale già presente nella mente, segna il passaggio dalla comprensione all'apprendimento.

L'apprendimento meccanico avviene quando chi apprende memorizza le nuove informazioni senza collegarle alle conoscenze precedenti, o quando il materiale da studiare non ha alcuna relazione con esse.

L'apprendimento significativo è alla base dell'integrazione costruttiva di pensieri, sentimenti e azioni. È fondamentale conoscere le caratteristiche del soggetto che apprende per poter dare una risposta pedagogica appropriata. Gli studenti con DSA incontrano difficoltà nella produzione scritta e orale. Sono importanti la pianificazione, la memoria di lavoro e l'accesso al lessico. La mappa concettuale

è sicuramente un aiuto per mantenere insieme queste caratteristiche.

COMPRENSIONE DEL TESTO

La comprensione inizia ponendosi delle domande con l’attivazione delle conoscenze. È utile anche attivare le preconoscenze e la partecipazione. Fare attività per ricercare le informazioni all’interno del testo. È importante fare un lavoro sul vocabolario. L’utilizzo degli organizzatori favorisce l’accesso anche mediante il canale visivo, evitando che sia solo con il canale verbale.

MAPPA CONCETTUALE

La mappa concettuale può essere definita come la rappresentazione gerarchica e grafica di una rete di concetti, eventi, teorie e dei loro legami, che esplicita le conoscenze su un dato argomento. Le mappe concettuali sono le rappresentazioni grafiche di concetti espressi in forma sintetica (parola-concetto) all’interno di una forma geometrica (nodo) collegati fra loro da linee o frecce che esplicitano la relazione attraverso.

parole-legamento. Realizzazione mappa concettuale:

  1. identificare una domanda focale e 10-20 concetti che sono pertinenti.
  2. mettere in ordine i concetti, sistemando quello più chiaro e completo in cima alla mappa.
  3. iniziare a costruire la mappa sistemando i concetti più completi e generali in alto.
  4. selezionare i concetti subordinati da sistemare sotto ogni concetto generale.
  5. collegare i concetti con le linee con una o alcune parole di collegamento.
  6. rielaborare la struttura della mappa.
  7. creare i collegamenti trasversali tra i concetti.

MAPPA MENTALE

Una mappa mentale è uno scarabocchio organizzato, che lavora con le vostre straordinarie capacità cerebrali per farvi ricordare le cose molto più facilmente di quanto non fareste con normali appunti. Quella delle mappe mentali è una tecnica di

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
19 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher BeneDiSalvo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnologie dell’istruzione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Falcinelli Floriana.