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ASSORBIMENTO TRANSDERMICO
La pelle serve per isolare il nostro organismo
dall’ambiente esterno e per regolare la temperatura del
nostro corpo, tramite le nostre ghiandole sudoripare ad
esempio; è organizzato in tre strati che sono l’ipoderma,
il derma e l’epidermide. L’epidermide è costituite
prevalentemente da cheratinociti che nascono da uno
strato basale a contatto con il derma poi man mano
maturano sintetizzando lipidi e cheratina; al termine della
maturazione diventano molto ricche di questi materiali,
quindi allo stato granuloso, rilasciano cheratina e acidi
grassi liberi e muoiono andando incontro a lidi, portando
in questo modo alla formazione dello strato corneo.
Questo processo va incontro a un’evoluzione continua,
infatti nel corso del tempo si verifica l’esfoliazione dello
strato più esterno.
Lo strato corneo ha uno spessore variabile da 10 a 100 micron, dove lo strato più sottile è
quello dietro l’orecchio, mentre quello più spesso e sotto la mano e il piede. Quando i
cheratinociti vanno incontro a lisi, rilasciano i loro contenuti verso l’esterno tra cui
soprattutto lipidi; questi lipidi vanno a costituire una barriera che evita l’ingresso di acqua e
di altri componenti, in collaborazione con proteine come le cheratine. Gli acidi grassi hanno
un’organizzazione lamellare e ordinata, quindi i lipidi che costituiscono la “malta” dello
strato corneo sono sostanzialmente organizzati, cristallini.
I corneociti hanno una struttura pentagonale / esagonale e sono
rivestiti da lipidi, portando in questo modo alla formazione di una
struttura compatta; quando avviene la lisi si formano dei difetti,
cioè dei pori tramite cui possono passare molecole idrofile ad alto
pm e nano-vettori che veicolano determinati principi attivi. Quindi
la struttura è ben organizzata ma presentano questi difetti che
hanno una doppia faccia: da una parte possono servire per la
somministrazione di farmaci, dall’altra possono essere sede di
infezioni.
Nella pelle si trovano anche cellule di langerhans del sistema immunitario, che in presenza
di un insulto esterno migrano e raggiungono la zona sottoposta all’insulto stesso.
Quindi in generale abbiamo una struttura ordinata che è pensata per impedire la
penetrazione di sostanze verso l’interno e per regolare la temperatura corporea; l’acqua
ff
corporea può di ondere attraverso questo strato o attraversando tutti gli strati oppure
ripartendosi verso le teste polari dei lipidi. Anche piccole molecole quindi dall’esterno
potrebbero penetrare verso l’interno. Per questo la via cutanea viene utilizzata per curare
patologie cutanee (loco regionali) o sistemiche. In condizioni fisiologiche l’acqua nello strato
corneo è pari circa al 10%.
L’assorbimento di un principio attivo attraverso la pelle
avviene in due fasi successive:
- ripartizione del principio dalla formulazione
farmaceutica allo strato corneo;
- ff
Di usione del principio fino all’epidermide vitale e da
qui ai capillari.
La legge di fick non è in grado di spiegare bene come
avviene l’assorbimento attraverso la pelle, perché il
1
meccanismo di assorbimento è in questo caso legato molto anche alla ripartizione. È
importante quindi la capacità del principio attivo sia di ripartirsi dalla forma farmaceutica
alla pelle, sia di essere assorbito. Quindi è importante considerare il COEFFICIENTE DI
RIPARTIZIONE o l’ATTIVITÀ’ TERMODINAMICA del principio attivo.
Abbiamo un compartimento donatore, un compartimento ricevente e una membrana che è
l’epidermide umana; il compartimento ricevente mima le condizioni fisiologiche, il
compartimento donatore contiene il principio attivo con colorazione, tra i due
compartimenti invece si mette la pelle (morta, colorata con colorante rosso). Dopo un
tempo x la pelle inizia a colorarsi, ciò significa che il principio attivo si sta ripartendo dal
compartimento donatore verso la pelle; dopo un tempo x2 la pelle è saturata, quindi il
principio attivo passa al compartimento ricevente lasciando posto a nuovo principio attivo
per passare nello strato corneo dal compartimento donatore.
La velocità con cui il principio si ripartisce dal compartimento
donatore allo strato corneo dipende sicuramente dal gradiente
ffi
di concentrazione, ma questo non è su ciente. Se metto una
formulazione satura sulla pelle, essa tenderà a ripartirsi sullo
strato corneo con velocità maggiore; è importante quindi
quanto il principio attivo si avvicina alla saturazione, perché
maggiore è la saturazione maggiore è la velocità di
ripartizione.
Quindi si ha una fase di latenza, seguita da un flusso, cioè
ff
dalla di usione del principio attivo. La fase di latenza è il
tempo necessario per saturare lo strato corneo, mentre il
ff
flusso dipende dalla capacità della molecola di di ondere
attraverso gli strati sottostanti.
Guardando la legge di fick, come si può
giocare sulla velocità di assorbimento?
Posso aumentare A, cioè la superficie di
a s s o r bi m e n to , po s s o a g i re s u h
, scegliendo il punto del corpo più adatto, a
patto che si debba trattare una patologia
sistemica (se tratto una patologia locale,
devo applicarla in un preciso punto del
corpo); prima di trovare la giusta
concentrazione di principio attivo, bisogna
trovare anche la giusta formulazione: la
formulazione viene scelta in funzione della
patologia da trattare e in funzione della attività termodinamica.
Fattori che influenzano la perfezione cutanea di un principio attivo:
• STATO PATOLOGICO Se lo strato corneo è abraso, allora l’assorbimento del principio
attivo è più rapido; ma in presenza di una patologia cutanea, si hanno cellule alterate e
quindi anche un’alterazione dell’organizzazione dello strato corneo, che ad esempio può
aumentare il proprio spessore in caso di psoriasi.
• ff
GENERE Ci sono anche delle di erenze di genere poco rilevanti però sull’assorbimento
del principio attivo, dipendenti principalmente dalla produzione di sebo.
• ETA’ Un’altro fattore che influenza l’assorbimento cutaneo è l’età, nel senso che la pelle di
un adulto e quella di un anziano è diversa, quindi questo implica anche un diverso
ff
assorbimento del principio attivo. La principale di erenza risiede nel diverso stato di
idratazione della pelle.
Nello strato corneo ci sono diverse proteine che fanno da ponte, tra cui la filaggrina, che
man mano che lo strato corneo avanza ed evolve, si decompone e dà luogo a fattori
umettanti naturali, cioè amminoacidi che trattengono umidità all’interno dello strato
corneo. Col passare del tempo, l’acqua legata alla testa dei fosfolipidi e a questi fattori
umettanti tende a diminuire, quindi la struttura dello strato corneo lipidico tende a
ff
collassare su sé stesso, diventando più denso e impedendo maggiormente la di usione
delle sostanze verso l’interno, quindi riducendo l’assorbimento del principio attivo in una
persona anziana. Quindi per permettere che la formulazione possa essere usata sia da
una persona adulta che una anziana, bisogna pensare di aggiungere degli umettanti.
• METABOLISMO CUTANEO Ci sono reazioni che avvengono nei citocromi della pelle, che
non sono abbondanti come quelli del fegato, ma sono sicuramente importanti; ad
esempio l’attivazione della vitamina D avviene nella pelle. Questo può essere un problema
o un vantaggio: problema perchè se la sostanza viene metabolizzata a livello cutaneo,
non si può pensare di somministrarla per via cutanea, un vantaggio perchè si potrebbe
pensare di fare dei pro-farmaci.
• SENSIBILIZZAZIONE ED ALLERGIE Ci possono essere risposte immunitarie indesiderate,
cioè alcuni principi attivi possono dare reazioni di sensibilizzazione o di allergia.
Caratteristiche chimico fisiche del principio attivo che influenzano il processo di perfezione
• VOLUME MOLECOLARE deve essere piccolo e il peso molecolare inferiore a 1000 da.
• COEFFICIENTE DI RIPARTIZIONE ottimale (logP 2-3).
• STATO DI IONIZZAZIONE delle molecola; è meglio avere una molecola non ionizzata
perchè questa passa meglio la pelle, se ciò non è possibile, bisogna in qualche modo
mascherare la carica, ad esempio mediante la formazione di sali. Molecole idrofile più
grandi potrebbero passare attraverso i difetti porosi dello strato corneo più umidi: questo
ad esempio può essere utile per la somministrazione di glicosamminoglicani necessari per
la risoluzione di edemi.
Esistono dei sistemi che possono permettere di alterare la struttura dello strato corneo in
modo reversibile; gli approcci più rilevanti sono i seguenti:
- PROMOTORI CHIMICI DELL’ASSORBIMENTO, cioè piccole molecole che alterano la
funzionalità dello strato corneo; lo strato corneo è costituito da cheratine e lipidi con
organizzazione precisa: se si riesce ad alterare l’organizzazione dei lipidi, in modo tale da
creare dei difetti e rompere i cristalli, allora l’assorbimento del principio attivo aumento,
altrimenti si potrebbe alterare la interazione lipidi-proteine, oppure si potrebbero inserire
delle sostanze in grado di solubilizzare il principio attivo nella pelle.
Per le grandi e piccole molecole si utilizzano dei piccoli peptidi in grado di interagire sia
con i fosfolipidi sia con le cheratine dei corneociti; i peptidi sono circa 12 e sono stati
individuati tramite la PHAGE DISPLAY (si possono creare librerie alterando il genoma di
fagi e fargli esporre sulla superficie dei peptidi estrenei, poi queste librerie possono
essere esposte sulla pelle per vederne l’assorbimento; sequenziando il dna si è quindi
poi in grado di comprendere qual è il peptide che ha favorito la penetrazione). Sono stati
individuati quindi una dozzina di peptidi che sono in grado di alterare in modo reversibile
il network lipidico dello strato corneo e di interagire con le cheratine. Queste sostanze
sono in grado di interagire con le ceramici disorganizzandole e rendendole più fluide e
con le cheratine, favorendo il passaggio delle molecole attraverso i corneociti o
migliorando l’apertura dei difetti costituiti dei pori.
- METODI FISICI come la IONOFORESI, l’ELETTROPORAZIONE, la SONOFORESI e
ALTRI DISPOSITIVI. Per promuovere l’assorbimento di un principio attivo si deve
distruggere la barriera dello strato corneo in modo reversibile.
Nella pelle si trovano lipidi e umidità nello strato corneo, acqua e sali negli strati vitali; se
si app