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Differenza tra condizionamento classico e operante
Nel condizionamento classico avviene una connessione tra uno stimolo e una risposta quindi lo stimolo incondizionato;
Nel condizionamento operante la risposta viene provocata.
Metodo quasi sperimentale:
Qualora si possa manipolare la variabile indipendente, ma non sia possibile assegnare i soggetti ai 2 gruppi in modo casuale, si può utilizzare un disegno quasi-sperimentale. È un metodo tipico degli studi in campo educativo, volendo confrontare 2 differenti modalità didattiche adottate in 2 diverse classi.
Metodo correlazionale:
È utilizzato qualora l'interesse del ricercatore sia volto a rilevare il grado di associazione tra 2 o più variabili e non la relazione causale tra tali caratteristiche, oppure qualora non sia possibile individuare gruppi che differiscano per la dimensione indagata. Attraverso la ricerca correlazionale si descrive il rapporto tra 2 variabili; ciò consente di osservare.
se ai cambiamenti che intervengono in unavariabile corrispondono modificazioni anche nell'altra variabile. La forza dellacorrelazione è indicata attraverso il coefficiente di correlazione che può assumerevalori compresi tra -1 e +1. Il segno indica la direzione della correlazione: essa èpositiva se al crescere di una variabile aumenta anche l'altra; è negativa seall'aumento di una variabile corrisponde la diminuzione dell'altra.
Metodo sperimentale a soggetto singolo:esso si basa sullo studio della variabilità intra-soggetto e implica misurazioniripetute nel tempo. Attraverso tale metodo si valuta l'effetto di un trattamento suun soggetto, considerando il comportamento precedente e successivoall'intervento.
La validità di una ricerca prende in considerazione l'esattezza delle conclusioni,valutando il grado di corrispondenza dei risultati alla realtà. Si tratta, quindi, divalutare se le riflessioni
conclusive cui è giunto il ricercatore corrispondano al costrutto studiato oppure derivino da altre variabili intervenienti non controllate o non considerate.
La validità interna corrisponde al grado di sicurezza con cui è possibile sostenere che le variazioni registrate sulla variabile dipendente siano legate alla variabile indipendente e non all'influenza di altri fattori.
La validità esterna corrisponde al livello di generalizzabilità dei risultati ottenuti a una situazione differente, caratterizzata da soggetti, luoghi e tempi differenti.
Capitolo 2. La tecnica osservativa
Osservare vuol dire porre l'attenzione su un evento o su una persona per raccogliere informazioni utili con riferimento a un preciso obiettivo. L'uomo osserva perché è costantemente alla ricerca di informazioni per leggere e interpretare il mondo circostante e soprattutto per trovare soluzioni ai suoi bisogni e ai suoi problemi. Osservare è diverso
di guardare e di vedere. Osservare significa nel guardare con cura e precisione, ponendo molta attenzione al fenomeno che si intende indagare. Guardare invece significa rivolgere lo sguardo per vedere. E vedere significa percepire con gli occhi la realtà concreta. In campo scientifico, l'osservazione è un processo complesso e impegnativo che richiede l'impegno di una discreta quantità di tempo e la capacità di non lasciarsi coinvolgere emotivamente per non invalidare quanto si sta osservando con il proprio giudizio personale. L'osservazione deve essere il più possibile oggettiva. Il metodo osservativo propone la registrazione e l'osservazione del comportamento degli individui nel loro ambiente naturale evitando qualsiasi stimolazione. Il nostro approccio al dato da osservare può avvenire in forma sia occasionale sia sistematica. L'osservazione occasionale è l'attività chequotidianamente ognuno di noi compie, in forma non intenzionale il più delle volte, per l'analisi delle informazioni che i nostri organi di senso raccolgono. L'osservazione occasionale è non controllata, lacunosa e imprecisa.
L'osservazione sistematica invece è attitudine ad osservare e capire il significato di ciò che si osserva e può essere perfezionato con l'esercizio. L'osservazione è sistematica se le procedure sono pubbliche e replicabili.
Importante è il rapporto che all'interno della procedura si crea tra l'osservatore e l'osservato. Inoltre la scelta di un metodo non è mai casuale ma risponde a specifiche esigenze di obiettività del ricercatore. Il metodo sperimentale, per esempio, è concepito in modo da limitare al minimo la soggettività del ricercatore, nel tentativo di controllare il pericolo di alterazioni dei dati. Al contrario, il metodo psicoanalitico
si possa creare un ambiente più naturale e spontaneo; - interpretazione soggettiva: il terapeuta può interpretare i comportamenti osservati in base alle proprie esperienze, convinzioni e pregiudizi, influenzando così la valutazione; - selettività dell'attenzione: il terapeuta può concentrarsi solo su alcuni aspetti del comportamento, ignorando altri dettagli rilevanti; - influenze esterne: fattori esterni, come il contesto sociale o le aspettative degli altri, possono influenzare l'osservazione. Nonostante queste possibili distorsioni, l'osservazione diretta rimane uno strumento prezioso nella ricerca e nella pratica terapeutica.oggetti da sottoporre all'osservazione si abituino alla presenza dell'osservatore.- Aspettative dell'osservatore: si pone attenzione in modo quasi automatico a quei fatti che sembrano confermare le nostre ipotesi e le nostre credenze.
- Il linguaggio: la scelta delle parole e degli aggettivi non è un'operazione fredda; i termini utilizzati per descrivere un evento inviano messaggi all'interno del messaggio stesso, alterando il contenuto che si vuole trasmettere. Diventa importante usare un linguaggio che sia il più possibile descrittivo.
- Il contesto: i dati acquistano significato soltanto in relazione al contesto in cui sono stati raccolti. Essi possono acquisire significati diversi in base a differenti contesti.
- Il tempo: esiste un tempo psicologico la cui durata temporale, rispetto a certi eventi, dipende dall'importanza che è loro attribuita. È importante gestire la variabile temporale, in modo che gli oggetti da sottoporre all'osservazione si abituino alla presenza dell'osservatore.
Gli elementi soggettivi possono diventare una risorsa nel processo di comprensione di un evento. A tal fine, ogni osservatore dovrebbe poter sviluppare la competenza detta meta-osservazione. La meta osservazione consiste nella capacità di auto osservazione. L'osservazione non si esaurisce nell'atto di osservare qualcosa di esterno a sé ma comprende anche la capacità di osservare sé stesso mentre si interagisce, per esempio, con il gruppo classe.
Ogni buon osservatore deve avere alcuni requisiti minimi, tra questi troviamo:
- L'intelligenza che è fondamentale per inserire in un rapporto causa-effetto il fenomeno osservato;
- L'intuizione, che consente di valutare l'influenza esercitata dalle tendenze personali sul giudizio;
- La complessità che, unita al requisito precedente, definisce i limiti della comprensione dell'altro;
- L'esperienza che comprende le esperienze sia sociali sia professionali dell'osservatore.