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Riassunto esame Modelli e Tecniche di Osservazione del Comportamento, prof.ssa Zappulla, libro consigliato "L'osservazione del comportamento infantile" di Baumgartner E. Pag. 1 Riassunto esame Modelli e Tecniche di Osservazione del Comportamento, prof.ssa Zappulla, libro consigliato "L'osservazione del comportamento infantile" di Baumgartner E. Pag. 2
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Inferenze sulle intenzioni sottostanti Descrizioni non inferenziali

Attenzione al “come” del comportamento Attenzione alla superficie del comportamento

Il contesto influenza il comportamento Il contesto fa sì che si manifesti il comportamento

-entrambi gli approcci preferiscono osservare e misurare il comportamento senza manipolarlo

-entrambi pongono enfasi sul fatto che l’osservazione avvenga in condizioni naturali

Osservazione ecologica Osservatore partecipe

Osservazione etologica Osservatore distaccato

Osservazione piagetiana Osservatore critico

Osservazione psicoanalitica Osservatore partecipe

 Osservazione etologica

-Eibl-Eibesfeldt passa dallo studio del comportamento animale a quello del comportamento umano: l’etologia

-studio e descrizione dettagliata dei moduli comportamentali nel loro contesto naturale

-si focalizza l’attenzione sulla natura e la frequenza dei comportamenti, per vedere le reazioni adattive

-l’uso di aspetti semplici, osservabili nel comportamento, come dati grezzi

-la descrizione e la storia naturale come punto di partenza di ipotesi da verificare

-la tendenza a non utilizzare categorie di comportamento di senso poco chiare, bensì unità elementari

-la prospettiva evoluzionistica, che pone l’accento sugli aspetti biologici e sulle funzioni adattive dei compo.

-la metodologia prevede una descrizione oggettiva che si basi su categorie chiaramente scomponibili (Hinde)

-natura fisica: elementari come movimenti o espressioni facciali

-natura sociale: cioè più complesse come avvicinarsi, salutare ecc

-esemplare nelle osservazioni etologiche è:

-l’assenza valutazioni o inferenze, è utile la sola rilevazione completa e dettagliata

-la descrizione dei moduli comportamentali e la ricchezza di particolari e la minuziosa rilevazione dei tempi

-il prodotto ideale per tale osservazione è l’etogramma, una lista competa di descrizioni riferite a specifici compo.

-il fine è di individuare pattern fissi di azione, cioè risposte stereotipate a determinate condizioni ambientali

-un etogramma è solitamente costruito in maniera gerarchica:

1. si inizia con l’individuazione di un ambito comportamentale di carattere generale

2. vengono poi individuate le sottoclassi più specifiche (concettualmente escludentesi)

3. ad un livello più analitico vengono definiti i comportamenti particolari all’interno delle sottoclassi

-Punti di forza: efficace nello studio della prima infanzia e del comportamento sociale infantile

-attenzione non solo per il contesto in cui avviene il comportamento, ma anche per il suo svolgimento nel tempo

-attenzione per ambiti di studio prima trascurati (l’interazione precoce madre-bambino o tra bambini)

-Limiti: l’osservazione implica comunque una selezione di natura soggettiva fatti sui comportamenti da osservare

-la frammentazione del comportamento in microcategorie può oscurarne il vero significato globale

-l’idea di un’osservazione cieca, le ipotesi sono d’obbligo nel guidare la rilevazione e la valutazione

 Osservazione piagetiana

-metodo “quasi sperimentale” poiché basato su ipotesi sistematicamente verificate manipolando le variabili

-l’osservazione prevede il controllo e la modificazione delle condizioni naturali per favorire la comparsa di azioni

-le osservazioni sono continuative nel tempo, al fine di studiare la genesi e l’evoluzione dei comportamenti

-nella sua metodologia utilizza il metodo critico, in quanto compie un’osservazione controllata

-oltre alla registrazione dei comportamenti spontanei, interviene a modificare le condizioni all’origine dei compo.

-le reazioni suggeriscono l’introduzione di nuove manipolazioni per stimolare comportamenti più avanzati

-successivamente varia le condizioni, anche con nuovi oggetti per verificare il consolidamento delle capacità

-Punti di forza: continuità, sistematicità e accuratezza delle descrizioni

-approccio qualitativo che salvaguarda la spontaneità del compo. ma anche il rigore metodologico

-Limiti: le ipotesi sono talvolta più forti delle evidenze empiriche e portano ad osservare solo ciò che si vuole vedere

 Osservazione psicoanalitica

-utile riconciliazione di dati ottenuti per via ricostruttiva e quelli ottenuti con l’osservazione diretta

-l’osservazione diretta e partecipe del bambino durante i primi due anni di vita, nella sua relazione con la madre

-Winnicott aveva individuato nella coppia madre-bambino la configurazione base dell’osservazione psicoanalitica

-distinzione di profondo (eventi lontani dall’esperienza attuale e coscienza) e precoce (bambino e ambiente)

-nella metodologia il bambino viene osservato settimanalmente e l’osservatore è sia neutrale che partecipante

-aperto alle richieste emotive della madre ma non coinvolto in ruoli che potrebbero interferire

-è richiesto un setting definito costituito dai seminari settimanali di discussione e supervisione

-Punti di forza: informazioni particolareggiate sulla crescita del bambino nella propria casa e con i propri familiari

-Limiti: osservatore, interno ed esterno: obiettività (?) e partecipazione emotiva possono risultare inconciliabili

3.Chi, che cosa, dove, come osservare

-il metodo osservativo è elettivo nello studio dell’infanzia e dell’età prescolare

-dipende dal problema della reattività: le alterazioni indotte dalla presenza dell’osservatore minori se piccoli

-con bambini di età prescolare dopo l’iniziale familiarizzazione non vi è più grande interesse verso osservatore

-diverso con più grandi, poiché si usano strategie di osservazione dissimulata, che permettano il

mascheramento dell’osservatore, e osservazione partecipante che avverta della presenza

-considerando la variabile evolutiva esistono tre disegni di ricerca, che studiano lo sviluppo nel corso del tempo

1. trasversale: bambini di diversa età ma simili sotto altri aspetti, studiati contemporaneamente

-vantaggi: informazioni sulle differenze di età, ma anche rapido ed economico

-limiti: non consente di valutare la stabilità delle differenze nel tempo

2. longitudinale: gli stessi bambini vengono studiati a più riprese per lunghi periodi

-vantaggi: informazioni sul cambiamento individuale,e valuta la stabilità delle differenze

-limiti: perdita di soggetti nel tempo, la ripetizione delle prove può minacciare la validità

3. microgenetico: i bambini sono studiati intensivamente per lunghi periodi di tempo

-vantaggi: informazioni sui processi responsabili del cambiamento

-limiti: non consente di valutare il cambiamento nel lungo periodo

-nell’osservazione del singolo individuo si registrano il comportamento sociale e le reazioni dei suoi interlocutori

-le schede di rilevazione hanno una suddivisione dei comportamenti in aspetti generali (categorie molari) e in

aspetti specifici (categorie molecolari)

-nell’osservazione della coppia si dovrà tener conto simultaneamente del comportamento di entrambi

-attenzione verso l’attività congiunta e gli effetti delle azioni di ciascuno sugli altri

-la relazione non è la somma di eventi e comportamenti, e si sviluppa nel tempo ed ha una storia

-nell’osservazione del gruppo esso non è la somma dei singoli ma costituisce un’entità dinamica, con proprietà

-individuare le interazioni di tutti con tutti, facendo una mappatura delle diverse relazioni

-descrivere le posizioni sociali di ciascuno (accettazione/rifiuto) cioè le preferenze associative

-identificare le varie unità di aggregazione e le caratteristiche che determinano le affiliazioni

-la rilevazione fornisce una mappa delle relazioni presenti: relazioni diadiche, reti relazionali più ampie, singoli

soggetti non impegnati in alcuna interazione, singoli soggetti che fanno parte di più sottogruppi

esistono tre strategie di campionamento dei soggetti:

1.individuo focale: osservazione per tempo prolungato di un bambino alla volta

-vantaggi: descrizione accurata e dettagliata del comportamento del soggetto quando sotto osservazione

-limiti: inadatta alla rilevazione di comportamenti irregolari, poiché potrebbero essere messi in atto da altri

2. scansione rapida: a turno ogni bambino è osservato per tempi brevi (da pochi secondi a un minuto)

-vantaggi: efficace per comportamenti frequenti e distribuiti regolarmente fra più individui

-limiti: scarso dettaglio poiché ne rileva soltanto la comparsa senza specificarne le caratteristiche

3. campionamento dei comportamenti: si osserva uno specifico comportamento quando viene messo in atto

-vantaggi: efficace per comportamenti rari o irregolari

-limiti: richiede un elevato controllo dell’intero gruppo, difficile in ambienti troppo grandi o dispersivi

-i comportamenti si suddividono in due grandi categorie:

-eventi momentanei: discreti, situati in punti temporali precisi e descritti secondo la frequenza

-stati: pattern comportamentali che durano nel tempo, e hanno un inizio e fine e quindi descritti secondo durata

-la combinazione di durata e frequenza dà luogo a 4 possibili tipi di comportamento:

-momentaneo e frequente (battito di ciglia) con eventi infrequenti sono indicate sedute protratte

-momentaneo infrequente (un colpo di tosse) nel tempo diversamente con eventi frequenti

-durevole frequente (parlare di qualcosa) osservazioni di breve durata intervallate nel tempo

-durevole infrequente (un atto aggressivo)

-la natura dei comportamenti influenza il tipo di misura che possiamo ricavare:

-Frequenza: quella assoluta misura quante volte il comportamento si presenta

-frequenza relativa: rispetto al numero tot. dei comportamenti osservati (n comp. accaduti/n. c. osservati) x 100

-frequenza proporzionale: rispetto alla durata dell’osservazione (n comp. accaduti/durata osservazione)

-Durata: per quanti secondi o minuti un comportamento viene messo in atto (assoluta)

-durata relativa: per quanti secondi o minuti un comportamento viene messo in atto in relazione al totale

dell’osservazione (Durata del comportamento/Durata dell’osservazione) x 100

-durata media di un evento: durata del comportamento in relazione alla sua freq. (durata ass. c./n c. accaduti)

-Latenza: intervallo di tempo tra l’inizio dell’osservazione e il momento in cui un comportamento si presenta

-Intensità: grado con cui si manifesta un dato comportamento viene misurata utilizzando scale Likert a più punti

-Densità: indica la pervasività di un comportamento rispetto agli altri

-un comportamento può essere presentato occasionalmente oppure caratterizzare tutta l’osservazione

-secondo Wright tra i possibili scenari dell’osservazione esiste una distinzione:

-ambiente: unità di luogo di tempo in cui si verificano alcune condizioni, un insieme di caratteri fisici

-situazione: insieme di eventi ps

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
12 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/07 Psicologia dinamica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Davide_L_R di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Modelli e Tecniche di Osservazione del Comportamento e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Palermo o del prof Zappulla Carla.