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OSSERVAZIONE PIAGETIANA
A partire da ora, in senso storico, possiamo parlare di metodo osservativo.
Alice Prederi
Con l’osservazione, Piaget ha stabilito i due processi chiave di adattamento presenti nel comportamento di
un bambino (non sono da sapere per l’esame, ma sono necessari per comprendere come sono strutturate le
osservazioni di Piaget):
- Assimilazione: processo mentale grazie a cui l’individuo incorpora nuove esperienze in schemi
preesistenti e trasforma le informazioni per adattarle alla sua struttura di pensiero (es: gioco: il
bambino quando gioca esercita delle capacità che già possiede)
- Accomodamento: processo mentale grazie a cui l’individuo modifica gli schemi preesistenti perché
incorporino nuove esperienze, adattando le modalità precedenti di pensiero (es: imitazione)
Adattamento
- Esprime la relazione tra l’individuo e l’ambiente
- Consiste nell’equilibrio tra assimilazione e accomodamento
- Alla fine dello stadio senso-motorio, con la comparsa della rappresentazione, il bambino è in
equilibrio
- Il passaggio allo stadio successivo fa ripartire il processo: ora il bambino deve assimilare gli oggetti
non agli schemi sensomotori, ma concettuali
Stadio
Periodo in cui il bambino ha una specifica caratteristica che lo identifica. Si differenzia da quelli che lo
precedono per quella specifica struttura cognitiva. Gli stadi compaiono in base a una sequenza precisa,
secondo un’integrazione gerarchica (cose semplici che poi vengono coordinate nella successiva struttura
cognitiva).
Stadio senso-motorio: il bambino interagisce con l’ambiente tramite percezione ed azione. Il pensiero del
bambino si sviluppa a partire dalle azioni.
Fino a qui all’esame non chiede
Caratteristiche dell’osservazione piagetiana – osservazione quasi sperimentale
- Corpo teorico strutturato in molte ipotesi
- Controllo e modificazione lievi e sistematici di alcune condizioni sulla base del comportamento per
innescarlo senza attendere una sua manifestazione spontanea
o Osservazione partecipante, che stimola il bambino a elicitare i comportamenti di interesse
- Osservazioni continue e sistematiche: per diversi mesi concentrandosi su comportamenti precisi
Adriana Lis ci dice:
L’osservazione piagetiana assume un importante significato storico: rappresenta, relativamente ai primi
anni di vita, il primo metodo osservativo che si propone delle finalità scientifiche.
Non viene utilizzato alcun metodo strutturato di registrazione dei comportamenti (checklist o altri tipi di
strumenti come registratori o videoregistratori).
È un metodo puramente qualitativo perché non introduce codificazioni, obiettivazioni o quantificazioni
attraverso punteggi che consentano la successiva applicazione di metodologie statistiche per la loro
elaborazione.
I dati ricavati dall’osservazione piagetiana non vengono codificati, ma unicamente interpretati rispetto alla
teoria stessa: costituiscono una esemplificazione a supporto delle ipotesi (e quindi un metodo di
validazione della teoria stessa) e anche un modo per giungere a una migliore strutturazione della teoria.
Esempi di osservazione piagetiana, in cui si identificano:
- Preciso metodo per scansionare il tempo, dettato dal cambiamento delle caratteristiche cognitive
(es: 1; 0(5)): anni; mesi(giorni), ma non sistematico
- Osservazione partecipata (es: le metto dinanzi): interagisce con la bambina
Alice Prederi
- Indici di giudizio (es: desidera vivamente)
- Oggettività perché ci si riesce a immaginare precisamente quello che succede
- Presenza della teoria piagetiana (es: capacità rappresentativa a 1; 4(5)): la teoria organizza
l’osservazione e le osservazioni sono usate per argomentare la teoria
- Uso di parole precise
Metodo piagetiano – quasi sperimentale e critico, caratteristiche:
- Osservazione controllata dell’attività spontanea del bambino
- Creazione di situazioni critiche allo scopo di facilitare la comparsa di comportamenti nuovi
- Variazione delle condizioni
- Osservazioni sistematiche e longitudinali: le osservazioni devono essere continue perché è
importante il processo assimilativo di un comportamento, la sua storia
- Disegni micro-genetici: osservazione del cambiamento psicologico mentre è in corso condensando
in brevi periodi di tempo più osservazioni
Critiche:
- Scarso controllo delle variabili
- Carenza di quantificazione e standardizzazione
- Difficoltà di riproduzione dei risultati
- Mancanza di sistematicità nel senso che osserva i bambini nella vita quotidiana, senza seguire orari,
giorni e condizioni. Non decide già a priori la finestra osservativa (quando nota un comportamento
lo segna) e quindi guarda solo ciò che vuole vedere
Piaget che commenta se stesso attraverso gli occhi altrui:
- Gli studi non hanno raggiunto un sufficiente grado di verifica delle ipotesi per la mancanza di critici
e continuatori (assenti fino agli ’70)
- Onorata la spiccata immaginazione delle ipotesi
- Punti di forza: sistematicità, accuratezza, continuità
- Importanza del metodo longitudinale: seguendo, giorno per giorno, tre soggetti col metodo
longitudinale per un certo numero di mesi, è possibile cogliere lo stesso numero di fatti che si
osserverebbero se si esaminassero più soggetti con il metodo trasversale
- La determinazione di livelli è raggiunta con un esame qualitativo. Invece, le interazioni causali fra i
fattori della ricerca sono condotte da un’analisi più quantitativa e metrica
Esercitazione 4 – esempio di descrizione narrativa e di osservazione etologica
27/02/2023 Lezione 5 – osservazione etologica
Riprendiamo il concetto di osservazione come strumento
- L’osservatore descrive: lo fa diversamente in base ai vari approcci teorici. La descrizione è centrale
in: o Diari
o Etologia
o Psicoanalisi
o Ecologia
o Piaget
- L’osservatore codifica: i dati possono essere raccolti e utilizzati diversamente
o Vengono usati checklist e/o griglie
o La codifica è tipica di:
Alice Prederi • Etologia
• Neo-piagetiani
OSSERVAZIONE ETOLOGICA
- Anni ’70: lo studio dell’osservazione animale (zoologia) diventa oggetto della psicologia dello
sviluppo e dà il via all’etologia
- Protagonisti: Lorenz, Tinberg, Eibl-Eibesfeld
- Principale riferimento: teoria evoluzionistica di Darwin
- Gli etologi hanno provato esplicitamente a trattare il comportamento nello stesso modo in cui lo
zoologo tratta ogni altro aspetto dell’animale
- Concetto chiave: adattamento
o Mette in relazione un individuo vivente e un ambiente che pone richieste all’individuo
L’etologia umana si caratterizza per tre aspetti tra loro correlati (Smith, 1974):
- Osservazione del comportamento in condizioni naturali
o Nel contesto in cui solitamente i comportamenti si manifestano (es: nido per i bambini) e
per molto tempo, in modo da acquisire una conoscenza della storia dei comportamenti
esibiti
o L’ambiente naturale è l’unico ambiente che può suscitare una gamma completa di
comportamenti adattivi
- Descrizione di una vasta gamma di comportamenti fondamentali
o Scopo: liberarsi dalle ipotesi determinate dalla cultura, dalla propria disciplina o dall’uso di
categorie globali (es: comportamenti di occidentali vs orientali). Non ci sono indici di
giudizio. Però, risulta difficile osservare solo il comportamento del corpo perché lo è
svincolarsi dalla propria cultura
o L’analisi strutturale dei dati osservativi facilita molto il successivo svolgimento di ricerche
comparate e sperimentali
o Descrizione in termini:
• Fisici:
• Muscoli interessati
• Intensità del movimento
• Durata del movimento
• Esempi:
o Sorridere con la bocca aperta
o Grattarsi la testa
o Incrociare le gambe
o Tirare su le ginocchia
• Funzionali: esito del comportamento, risultato conseguito (funzione del
comportamento)
• Le descrizioni non implicano intenzione, perché questa va dedotta dai dati
• Esempi:
o Avvicinarsi a un adulto
o Premere una leva
o Porgere un oggetto
o Strumento di descrizione: etogramma
• È la descrizione dettagliata ed esaustiva del comportamento di un individuo nel suo
ambiente naturale
Alice Prederi • È basato sulla domanda di ricerca (questo dimostra la presenza di una base teorica
nell’osservazione etologica)
• Presupposto teorico: è possibile individuare un numero limitato di pattern fissi
d’azione a determinate condizioni ambientali specifiche per ogni specie
• Esempio slide 18 – 21, in particolare l’etogramma è a 19 e nelle slide successive
vengono descritti in varie righe i comportamenti di raggiungere e graffiare. L’ampia
quantità di righe implica una grande precisione nei dettagli da parte degli etologi.
• Dall’esempio, si nota che ci sono molte categorie. Gli etologi fanno dei video che
permettono loro di osservare il comportamento più volte, così da prendere in
considerazione tutti i comportamenti e tutte le sottocategorie, senza tralasciarne
alcuna
o La struttura dei comportamenti viene identificata tramite tre tipi di analisi:
• Temporale: i comportamenti presi in considerazione si manifestano insieme
frequentemente oppure di rado?
• Situazionale: i comportamenti presi in considerazione vengono scatenati da stimoli
esterni uguali o simili, oppure no?
• Formale: gli schemi dei movimenti sono simili nei casi confrontati?
- Ampia prospettiva evolutiva sullo sviluppo e sulla funzione di questi comportamenti
o Secondo le indicazioni di Tinbergen (1951), i modi in cui si può intendere la domanda
perché questo animale si comporta in questo modo? sono quattro (es: bambino di 6 mesi
che piange):
• Causa individuale immediata (fisiologia dell’evento): Che cosa fa sì che questo
determinato animale si comporti così ora? (es: il bambino ha fame)
• Causa individuale storica (ontogenesi dell’evento): Come è avvenuto lo sviluppo di
questo individuo che presenta questo comportamento? (es: il pianto è molto
efficace per ottenere del cibo)
• Fa riferimento all’ontogenesi e ai processi di sviluppo e apprendimento
dell’individuo
• Causa immediata in termini di specie (valore adattivo): Che cosa questo animale
ricava da questo comportamento? Qual è il suo valore adattivo? (es: sopravvivenza)
• Causa storica in termini di specie (storia evolutiva del comportamento, filogenesi):
Perché questa specie animale risolve i suoi problemi di adattamento in questo
particolare modo? (es: il pianto è un comportamento efficace)