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IL POLLINE

I granuli pollinici, si formano all’interno della parte maschile delle piante superiori. Con

una osservazione al microscopio possiamo risalire alla pianta da cui sono stati prodotti.

Si possono prelevare con spatola sterile, messe su strisce di melinex con olio di

silicone.

LIMNOLOGIA: studia le acque dolci.

DENDROCRONOLOGIA: studia le piante legnose.

ANTROPOLOGIA FORENSE

L’antropologo forense, studia i reperti ossei con l’utilizzo di tecniche tecnologiche,

parte sul campo e parte in laboratorio.

Il cranio può darci varie informazioni in base alla forma dell’apertura nasale, l’arco

dentale, forma delle orbite ecc e grazie anche alle ossa lunghe, può darci un

informazione sull’etnia: CAUCASOIDE-NEGROIDE-MONGOLOIDE.

La forma del bacino può darci un informazione riguardo al sesso per via dell’arco

pubico che nella donna è più largo e rotondeggiante.

Altro aspetto è l’età es la presenza delle suture croniche può farci pensare che non è

adulto.

Avendo a disposizione un cranio, si tenta di fare una ricostruzione facciale, che è divisa

in fasi: strato muscolare, strato superficiale, tenendo conto dell’età, del sesso e etia e

terza fase mettere in evidenza delle caratteristiche significative, come nel caso in cui il

cranio è frantumato ed eventualmente stabilire la presenza di traumi.

ODONTOLOGIA si occupa di identificare i resti scheletrici attraverso il morso dentale

per fare valutazioni per scopi investigativi, stima l’età dei viventi e dei cadaveri e se

eventualmente ci sono stati dei maltrattamenti o abusi su minori o adulti. Oltre a

questo possiamo identificare il sesso, la specie ( se animale o umano) e l’etnia.

ODONTOIATRIA LEGALE sono delle valutazioni medico-legali di traumi ai tessuti orali,

se ci sono dei danni di colpa professionale o danni biologici.

DIAGNOSI DI ETA’ è semplice fino all’età adolescenziale, in quanto verrà determinata

dall’accrescimento osseo, dall’epifisi del post-cranio. Dopo i 20 ann è più difficile, si

potrà comunque valutare l’usura delle articolazioni, la chiusura delle suture craniche,

l’evolversi di artrosi. Una profonda determinazione dell’età sarà la racemizzazione

dell’acido aspartico individua le caratteristiche chimico-fisiche degli amminoacidi

(dentina).

SUI VIVENTI: la determinazione dell’età avviene attraverso lo studio radiologico di

strutture ossee e dentarie. Le più affidabili sono le arcate dentarie e la regione polso-

mano. ARCHEOLOGIA FORENSE

Si occupa della perlustrazione e del recupero dei reperti.

FIELD WALKING: si occupa della perlustrazione della zona in modo minuzioso dell’area

di interesse. Vengono utilizzati delle metodiche geo fisiche, attraverso rilevatori di

conduttività del terreno e resistenza del suolo, nel caso di ritrovamento di scavi

archeologici.

CORRETTO RECUPERO: con l’uso di una cazzuola si evidenzia il margine della fossa, si

prosegue con lo scavo, rimuovendo con cura il terreno e esponendo i resti sepolti e

successivamente disegnati e fotografati nella stessa posizione e orientamento del

cadavere.

CASO DI DISASTRI DI MASSA: recupero delle vittime, identificazione

cadaveri( seguendo le caratteristiche solite, come autopsia, identificazione

odontologica-forense, profilo biologico con tecniche di ricostruzione facciale.

Determinazione della causa di morte, indagini genetiche e valutazioni statistiche: la

ricerca di persone scomparse tramite evidenze di DNA.

IDENTIFICAZIONE GENETICA

Si basa sui caratteri fisiognomici, per poter essere eseguita, ha bisogno dell’oggetto,

nella fattispecie dell’individuo in carne ed ossa. Un primo contributo fu dato dalla

scoperta dei gruppi sanguigni ad opera di Karl Landsteiner. Questa scoperta lasciò

intravedere la possibilità di identificare una persona da una traccia ematica e risolvere

problemi di filiazione (rapporti di parentela).

Una vera e propria rivoluzione si realizza con la scoperta del DNA che è il depositario

delle caratteristiche che ci rendono unici, diversi dagli altri individui, a partire da

tracce di saliva, urina, sperma ecc.

Le caratteristiche utili per l‘identificazione personale devono soddisfare i seguenti

requisiti:

UNIVERSALITA’ ( ogni individuo deve avere quella caratteristica).

UNICITA’ ( caratteristica non condivisa con altri).

PERMANENZA ( caratteristica immutata nel tempo).

CATTURABILITA’ ( caratteristica che deve essere misurata).

Esiste una grande variabilità individuale che è legata alla struttura del DNA.

Concetti base:

GENE: unità funzionale del DNA che specifica la struttura di una particolare proteina.

ALLELI: forme alternative del gene.

LOCUS: posizione che occupa il gene sul cromosoma.

OMOZIGOTE: alleli della stessa lunghezza molecolare.

ETEROZIGOTE: alleli con lunghezza molecolare differenti.

GENOTIPO: costituzione genetica di un individuo.

FENOTIPO: ciò che appaia e divide un genotipo.

Specificità individuale: ognuno eredita degli alleli dai genitori, la ricorrenza di più alleli

genera un codice di variabilità: POLIMORFISMO ( variabilità ad un gene in cui sono

presenti 2 o più alleli ognuno con una frequenza dell’1%.

IL DNA

è la molecola fondamentale per la vita di tutte le specie: contiene l’informazione

presente sottoforma di geni. Si tratta di una molecola che è dinamica, dotata di

memoria e ha capacità di adattamento, è stabile e mutevole allo stesso tempo.

Ciascun individuo possiede una molecola di DNA diversa da quella di un altro

individuo. La molecola è strutturata da 2 filamenti complementari antiparalleli avvolti

ad elica e appaiati tra loro. I due filamenti contengono una sequenza lineare composta

da 4 nucleotidi, i quali contengono tutti un gruppo fosfato legato da una molecola di

desossiribosio e si differenziano con la base azotata: adenina, guanina, citosina e

timina, le basi hanno la capacità di creare ponti idrogeno consentendo di mantenere

unite le due eliche.

Il DNA è contenuto sia nel nucleo che nei mitocondri. Nell’uomo il DNA nucleare

contiene la maggior parte dell’informazione genetica, ed è ripartito in 24 cromosomi,

22 autosomi (non partecipa all’identificazione del sesso) e 2 cromosomi sessuali.

La struttura dei geni risulta dall’alternarsi di sequenze codificante (esoni) e (ogni gene

codifica una proteina) e non codificanti (introni). La seconda ha una funzione ancora

ignota,i tratti del DNA non codificante sono neutre, non esercitano alcun processo

selettivo, possono essere trasmesse alle generazioni e accumularsi.

crossing-over è un meccanismo che determina la ricombinazione genetica.

Negli eucarioti (esseri dotati di nucleo) abbiamo 3 diverse classi di DNA:

Dna singola sequenza: segmenti di DNa presenti in singola copia. Sono compresi

introni e regioni spaziatrici.

DNA ripetitività media (la sequenza si ripete dal 100 a 10.000 volte)

DNA alta ripetitività: qundo il DNA viene frazionata tramite centrifugazione, questo

può formare satelliti o bande separate. Per questo motivo le sequenze altamente

ripetute si chiamano “ DNA satellite”.

Il polimorfismo: un locus (è un punto del cromosoma dove troviam una precisa info)

si dice polimorfo quando presenta più alleli nell’ambito di una popolazione, e descrive

le mutazioni nel genotipo in forma puntimorfe, ovvero che si estende in vari punti del

cromosoma. in biologia si verifica quando due o più fenotipi diversi esistono

contemporaneamente in almeno l'1% degli individui nella stessa popolazione. Per

essere classificati come tali, i polimorfismi devono occupare allo stesso tempo lo

stesso habitat e appartenere ad una popolazione pammittica (cioè soggetta ad

accoppiamento casuale).

I polimorfismi del DNA sono stati introdotti per investigare la ricorrenza di malattie

ereditarie. L’identificazione di un marcatore genetico associato ad una malattia

permette di seguire la trasmissione del gene responsabile di tale malattia dai genitori

ai figli.

La tecnica del DNA fingerprint Il metodo per evidenziare la variabilità dei minisatelliti

si basa sulla tecnica “southern blotting”. Si utilizza una sonda che riconosce un motivo

“core” comune a più minisatelliti, e che permette quindi di evidenziare più minisatelliti

contemporaneamente.

Il DNA viene estratto, digerito con enzimi di restrizione, sottoposto ad elettroforesi,

denaturato e trasferito su membrana (southern blotting). Quindi viene utilizzata una

sonda multi-locus “core” minisatellite marcata con radioattivo per l’ibridazione.

Il segnale radioattivo viene rivelato mediante esposizione di una lastra sensibile ai

raggi X

prevede le seguenti fasi:

-prelievo del campione biologico (saliva, urina, sangue..)

-estrazione del DNA

- taglio del DNA attraverso gli enzimi di restrizione.

- amplificazione del DNA mediante PCR.

-separazione del DNA tramite elettroforesi

-visualizzazione dei risultati

-analisi dei risultati.

Nella terza fase se si digerisce il DNA con un enzima di restrizione al di fuori delle

regioni altamente ripetute, i frammenti che si ottengono detti RFLP (polimorfismi di

lunghezza dei frammenti di restrizione), saranno della stessa lunghezza per DNA dello

stesso individuo, di lunghezza diversa di DNA di individui diversi.

Lungo i due filamenti di DNA le basi possono appaiarsi secondo delle regole . un

filamento singolo può essere impiegato con una sonda per individuare la sequenza

complementare per produrre delle vere e proprie impronte genetiche individuali. Il

prodotto finale di questa tecnologia era rappresentato da autoradiogrammi a bande

multiple che riproducevano una serie di punti caratteristici delle impronte digitali..

PCR: si tratta di una tecnica che permette l’amplificazione in vitro di segmenti

specifici di DNA ad opera di un enzima taq polimerasi, a partire da quantità molto

piccole di materiale iniziale. La reazione avviene in 3 fasi: denaturazione ( separazione

dei filamenti) appaiamento (allineamento della coppia dei primers ai filamenti di DNA)

estensione (innalzamento della T della Taq polimerasi 70°C).

STRs: i polimorfismi appartengono alla categoria dei microsatelliti STRs, caratterizzati

dalla ripetizione di sequenze di 100-300 bp, la cui lunghezza varia tra le due e le sei

paia di basi, localizzata in più regioni introniche o fiancheggianti regioni codificanti.

SNPs: si tratta di polimorfismi biallelici caratterizzati dalla sostituzione-deselezione di

una sola base. Il vantaggio è che consistono in numero elevato. Oggi sono in fase di

sperimentazione e si usano per studi di genetica di po

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
17 pagine
2 download
SSD Scienze mediche MED/43 Medicina legale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Michela2702 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecniche di investigazione forense e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Dobosz Marina.